Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Andare in bici in una grande città, si sa, è sempre un dramma. Tutto è lì per farti desistere: il traffico, le buche, l’asfalto dissestato, le piste ciclabili non pervenute, i tratti di strada da farsi il padrenostro prima di imboccarli… insomma, tutto si può dire tranne che la sana e vecchia abitudine delle due ruote sia incentivata. Per viaggiarsela senza inquietudini bisogna come minimo aver percorso il tragitto duemila volte, conoscendolo a menadito per non doversi più preoccupare di sorprese varie ed eventuali lungo la strada, con evidente vantaggio misurabile in numero di denti mantenuti intatti, ginocchia integre e insulti rimasti inespressi. E se il percorso è nuovo, inesplorato, misterioso, come risolverla? Lo so, la sto facendo drammatica, ma c’è una ragione.
I ragazzi di Contrail (Brooklyn, New York – strano!) devono essersi posti il problema e hanno avuto un’idea tanto semplice quanto geniale, nata da un ragionamento sull’importanza della conoscenza comune e condivisa.
In breve: se tutti quanti sterzano in quel punto, forse c’è una ragione e conviene che lo faccia anch’io?
In questo caso, la ragione sta con la massa.
Risultato: un piccolo dispositivo da agganciare alla bicicletta che lascia sull’asfalto una sottile linea colorata.
Sovrapponetene e sommatene dieci, cinquanta, cento, di mille (ok, cinque o sei) colori diversi, ed ecco una pista ciclabile user generated.
Per indicare al prossimo ciclista il tracciato, le svolte e i movimenti più sensati. Voi non sapete dov’è la buca, ma chi la fa tutti i giorni sì, e vi avrà lasciato un tangibile consiglio. Prego.
E se di consigli non ce ne fosse bisogno, un po’ di colore sulle strade non può fare che bene. Pensatelo adottato dalla critical mass: disegni visibili dallo spazio! Il concept originario prevedeva dei gessetti colorati, e rimase un prototipo, molto poetico, per tanto tempo.
Poi, grazie a Kickstarter e ai suoi grandi successi, il progetto è stato ripensato, riprogettato in maniera funzionale utilizzando questa volta un dispositivo con fluido colorato a base di gesso, e finanziato con successo.
Unica nota negativa, sembra che nonostante il buon esito dell’operazione il prodotto, dopo un anno, non sia ancora in vendita… teniamoli d’occhio!
Tauw e Goudappel Coffeng hanno sviluppato un modello sostenibile di piste ciclabili. Come? Per ora sono state pensate diverse soluzioni tra cui l’uso di asfalto riciclato, di rifiuti per il dragaggio del fondo stradale, di illuminazione ad energia solare.
L’installazione di un sistema di riscaldamento dell’asfalto, ad esempio, rende le piste ciclabili meno scivolose e più sicure in inverno. Questo sistema di riscaldamento utilizza la terra come fonte di calore in inverno ed un refrigerante d’estate, regolando la temperatura in modo sostenibile per l’ambiente.
Tauw ha presentato una bozza del progetto che riassume la sua idea di edilizia sostenibile. Il disegno illustra come possa essere realizzato un sistema integrato di piste ciclabili senza che questo sia dannoso per il paesaggio, per la fauna e la flora.
Fonte: www.amicoinviaggio.it
Il portavoce del BKK, l’ente che si occupa di trasporti e mobilità nella capitale ungherese, ha dichiarato con soddisfazione che un servizio di condivisione delle biciclette è il minimo che si possa fare per avvicinarsi agli standard dei più moderni Paesi europei in tema di mobilità sostenibile.
La presentazione di Bubi si terrà il 21 marzo, contemporaneamente ad un workshop rivolto ad operatori e potenziali fornitori, i quali saranno successivamente scelti da BBK attraverso una gara di appalto pubblica. Durante la giornata le parti interessate avranno dieci minuti di tempo a disposizione per esporre il proprio programma di lancio del bike sharing, la capacità totale di biciclette nelle varie stazioni, la distribuzione sul territorio, il funzionamento, la manutenzione, soluzioni ad eventuali problematiche (furti, danneggiamenti ecc) ed idee per lo sviluppo.
Fonte: www.amicoinviaggio.it
Iscrizioni presso il gazebo Ciclobby di via Dante fino al giorno dell’evento.
Saranno presenti le Associazioni FIAB della Lombardia e FIAB di Novara, l’Associazione Paraplegici, FAI Delegazione di Milano, Genitori Antismog, Italia Nostra, Legambiente, WWF Lombardia, rappresentanti del movimento #salvaiciclisti nonché il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore Maran.
Fonte: www.amicoinviaggio.it
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