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Probabilmente si tratta di una casualità, il progetto “ladri di biciclette” richiama alla mente la celebre pellicola del 1948 di Vittorio De Sica, in realtà però trattasi di un’iniziativa del comando di Polizia Municipale di Torino che in preda al vertiginoso aumento dei furti di biciclette, nel 2012, ha istituito il gruppo “Nucleo di Prossimità” per combattere il fenomeno dei furti di bici in città.

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Lunedì, 14 Settembre 2015 13:35

Una protezione chiamata Sherlock Bike

E’ la trovata di una start up torinese per sgominare i ladri di biciclette. Sherlock Bike è una applicazione gratuita per iPhone e Android che oltre a consentire la creazione di un profilo per la bici (con foto, descrizione, numero seriale) fornisce informazioni istantanee alle forze dell’ordine in caso di furto.

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Venerdì, 11 Settembre 2015 17:26

Bici Smart, la bici antiladro

Bici Smart è una strepitosa invenzione di tre giovani studenti universitari cileni che dopo aver appreso la notizia sui furti di bici nel mondo hanno pensato di risolverlo creando un prototipo di bici antiladro.

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Lunedì, 22 Settembre 2014 10:42

IL GPS per difendersi dai furti

Il numero di furti di biciclette in Italia è arrivato alla cifra record di circa 3000 al giorno, senza soluzione di continuità. Giorno e notte non fa differenza. Ed una possibile soluzione è stata testata in Svizzera e nei Paesi Bassi, la nazione delle due ruote per eccellenza.

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Preso da iltirreno.gelocal

Un furto di bicicletta come purtroppo ne succedono ogni giorno in città. Ma stavolta un nostro lettore, derubato, ha voluto fare alcune considerazioni che chiamano in causa la polizia municipale e la sicurezza in genere. Ecco la sua lettera.

«La mia potrà essere considerata sicuramente una valutazione dovuta all'amarezza di quello che mi è accaduto ma spero possa in futuro servire a qualcuno perché non si trovi a spiacevoli sorprese come è capitato al sottoscritto».

«L'altra sera mi sono recato in piazza Mercatale dove, in questo mese, ogni sera si svolgono varie manifestazioni che richiamano moltissima gente , quindi per evitare traffico, posteggio, etc. io e mia moglie abbiamo deciso di prendere io la bicicletta e lei il motorino a carica elettrica, arrivati nella piazza abbiamo parcheggiato i mezzi negli appositi spazi insieme a tanti altri davanti all'entrata della chiesa di San Bartolomeo (lato via del Carmine) chiudendoli insieme con due robusti catenacci. Poco più in là, presso il ristorante Tonio, stazionavano due vigili urbani e rassicurati anche dalla loro presenza ci siamo allontanati tranquilli».

«Al l nostro ritorno abbiamo ritrovato più o meno nello stesso posto i Vigili (non so se erano gli stessi di prima), ma anche la sgradita sorpresa che la mia bicicletta era stata rubata. Ora mi chiedo a mente fredda, non potrebbero i nostri vigili, vigilare come dice la parola stessa un po' meglio invece di stare a parlare, come ho visto spesso? E' forse più importante fare una multa per divieto di sosta che cercare il modo affinché avvengano meno scippi o furti come nel mio caso,soprattutto in occasioni come queste che richiamano molta folla? Credo di no e comunque immagino che questa sarebbe stata la loro risposta: "Non possiamo stare a guardia delle biciclette" . Mi basterebbe allora avere solo una speranza: quella che Prato ritorni ad essere una città piu' vivibile con meno scippi, meno furti e più controlli dove le persone possano uscire la sera in tranquillità con i mezzi che preferiscono e non di ladri e delinquenti che non hanno neppure timore di rubare sotto il naso dei nostri vigili urbani».

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Mercoledì, 13 Giugno 2012 08:59

Il terzo poliziotto. Storie di furti di biciclette

Il terzo poliziotto. Storie di furti di biciclette

Autore: Flann J. O'Brien

Prezzo: € 19,00

Pagine: 248

Editore: Adelphi

Più di settanta anni fa questo bizzaro libro fu tenacemente rifiutato da tutti gli editori e venne pubblicato postumo solo nel 1967. Raccontarne qui la trama sarebbe impossibile e per certi versi presuntuoso. Diciamo solo che si narra di furti di biciclette, di una delirante stazione di polizia e di persone che dopo aver passato troppo tempo in bici finiscono per diventare metà persona e metà bicicletta. Visionario, surreale, farneticante, eccessivo e divertentissimo. Per fortuna a riportare tutto nella cornice del senso comune ci sono, qua e là, le dotte chiose di De Selby (creatura letteraria ideata da O’Brien) forse uno dei maggiori pensatori della storia della filosofia, sicuramente uno dei più grandi idioti del ’900.

www.adelphi.it

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