Mercoledì, 13 Luglio 2016 16:25

La città di Torino s’impegna per contrastare i furti di bici

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Probabilmente si tratta di una casualità, il progetto “ladri di biciclette” richiama alla mente la celebre pellicola del 1948 di Vittorio De Sica, in realtà però trattasi di un’iniziativa del comando di Polizia Municipale di Torino che in preda al vertiginoso aumento dei furti di biciclette, nel 2012, ha istituito il gruppo “Nucleo di Prossimità” per combattere il fenomeno dei furti di bici in città.

L’idea, per la prima volta in Italia, attribuisce a 5 agenti, coordinati dal Commissario Luca Mangherini, di individuare le modalità del furto e le successive fasi con lo scopo di recuperare i mezzi e di restituirli ai legittimi proprietari.
Michele La Pietra, membro storico del gruppo di lavoro, nell’esaminare l’attività di monitoraggio ha spiegato che: “Nell'arco di tre anni sono state ricevute, direttamente dai cittadini 864 denunce di furto, ma soprattutto è stato possibile comprendere i criteri di come questi reati vengono perpetrati. I furti rientrano in due grandi categorie: bici di alta gamma, rubate di solito in modo mirato all'interno dei garage, e bici “da palo”, portate via semplicemente perché basta una piccola tronchesina per far saltare il lucchetto”.
In questi anni di attività, il Nucleo, che agisce spesso in borghese, ha consentito di recuperare 171 biciclette, tra le quali figurano anche 26 del servizio comunale di bici a noleggio TO-Bike.
Per agevolare l’attività di ricerca, quando si verifica il furto, il cittadino deve innanzitutto denunciare il fatto alla polizia o ai carabinieri, e dopo inviare il proprio esposto al gruppo specializzato dei vigili.
È consigliabile, insieme al verbale di denuncia, inviare alcune foto del mezzo e indicare eventuali segni di riconoscimento, cosicché da agevolare il lavoro d’indagine agli agenti in servizio.
Il Nucleo di Prossimità nel corso delle attività di ricerca ha verificato che il centro di smistamento delle bici è concentrato intorno allo storico mercato delle pulci di Torino, il Balon di Porta Palazzo. Anche se l’espansione del fenomeno ha fatto sì che molte biciclette vengano spedite nei paesi dell'est Europe o in nord Africa.
La sezione che si occupa del progetto “ladri di biciclette”, oltre ad aver dedicato una pagina web per il riconoscimento dei mezzi ritrovati ancora senza proprietari, al fine di scoraggiare i ladri di biciclette ha stilato una serie di informazioni utili per ridurre i rischi di furto.

Fonte: dall’ articolo di Adriano Comai Fiab Torino –Bici e dintorni

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