Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
ll CAI di Parma dal 2009 propone calendari di uscite in MTB per permettere al ciclista di immergersi nella natura non soltanto come mezzo per il proprio divertimento ma trasformando la natura nel fine stesso dell’escursione.
Come scrive Cai di Parma: "La MTB è una pratica di escursionismo lento ed eco-compatibile, come tutti gli studi scientifici finora effettuati hanno dimostrato, ed è un modo complementare all'escursionismo classico che consente una diversa visuale di luoghi già conosciuti o la scoperta di itinerari "minori" , ma non per questo meno affascinanti, contribuendo a rivalutare patrimoni naturali, storici o culturali così copiosi nel nostro territorio ma spesso trascurati. Inoltre offre ai praticanti l'appagamento derivante dal gesto tecnico-atletico da ricercare sempre nel rispetto dell'ambiente, in piena sicurezza per sè e verso gli altri fruitori della montagna, principi che il CAI incarna e diffonde fin dalla sua fondazione".
Il 25 marzo 2012, CAI di Parma svolgerà l'escurisone In bici alla periferia di Parma. Si parte dalla periferia della città e attraverso strade secondarie che intersecano la pianura intensamente coltivata a nord della città, comodamente si raggiungono i fontanili di Viarolo che rappresentano una delle aree di risorgiva residue meglio conservate di tutta la Regione ed è uno dei siti di maggior valore naturalistico, in grado di garantire la biodiversità con la presenza di specie vegetali ed animali divenute ormai rare nei territori antropizzati della pianura padana.
Direttori di escursione: Rodolfo Delmonte, Enzo Guzzoni e Maurizio Bucci
Informazioni e iscrizioni
Ulteriori informazioni disponibili in sede.
Sezione CAI di Parma Viale Piacenza, 40 tel. 0521.1995241 Fax.0521.985491
www.caiparma.it
ISCRIZIONI ANCHE SCRIVENDO A
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Per non soci : necessario indicare Nome Cognome e data di nascita
Informazioni organizzative
Ritrovo Parcheggio Centro Torri
Orario ritrovo 9.00
Orario partenza 9.30
Posti disponib. 75
Quote Iscrizione
Soci -----------
Non Soci € 5,00
comprende: assicurazione infortuni.
Informazioni Tecniche
Difficoltà (Ciclo-escursionistica) Facile
(itinerario pianegg.
Tempi percorrenza (soste escluse) Ore 4.00
Lunghezza Km 30 ca
Equipaggiamento richiesto:
Bicicletta in buono stato, scarpe idonee, giacca a vento, pranzo al sacco.
Casco consigliato
Arriva la quinta edizione della Milano-Torino in fissa 2012.
per ora c'è la data del 22 Aprile 2012 e presto tutti i dettagli per partecipare, cominciate ad organizzarvi.
Per maggiori info a questolink
La Gran Fondo 50Km dell'Erbaluce e' la gara di apertura del circuito PiemonteMTBike.
Posta all'inizio della stagione, le condizioni meteo sono imprevedibili; la gara cambia e modifica di poco il suo aspetto sia se affrontata da asciutta sia in condizioni di terreno bagnato. I 50Km del percorso agonistico della Gran Fondo, ed i circa 25Km della Medio Fondo - Ciclo-turistica, sono completamente pedalabili e si sviluppano all’interno del territorio della Comunita' Collinare Terre dell'Erbaluce tra vigneti di Erbaluce e boschi di castagno e acacia con brevi tratti in pineta. Sono aperte le iscrizioni per:
- Gran Fondo 50Km dell'Erbaluce e Medio Fondo Terre dell'Erbaluce di MTB
- Erbaluce Night Trail, corsa notturna a coppie
Ricordiamo che è necessario inviare via FAX/mail copia della ricevuta di pagamento dell'iscrizione per risultare regolarmente iscritti.
Per l'Erbaluce Night Trail le iscrizioni chiudono il 14 aprile 2012 (DATA ERRATA SUL VOLANTINO INDICANTE IL 14 MARZO 2012)
Nella categoria RANDOM si possono iscrivere atleti soli che sono disponibili ad un COMPAGNO CASUALE oppure a CORRERE CON IL PROPRIO CANE.
CIASCUN COMPONENTE DELLA COPPIA deve compilare la scheda personale completa indicando sul fondo i dati del compagno
Tenetevi aggiornati andando a selezionare nel grappolo della Home Page l'acino delle NEWS.
Fonte: http://www.terre-erbaluce.com/la50.php
Lunghezza: 2,77 km
Tempo percorrenza: 20 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 20 Febbraio 2000
Località di partenza: Savonera (frazione di Collegno), via Torino - Druento ang. via Villa Cristina
Descrizione: attraversato il Giardino dell'Amicizia Collegno-Havirov (Repubblica Ceka), sul quale si affaccia la scuola elementare, inizia la pista ciclabile (0,14 Km). Superato il sottopassaggio della tangenziale (0,55) si arriva di fronte alla casa di cura "Villa Cristina" (0,84), fatta costruire da Paolo Michele Giacinto Amoretti nel 1740, il quale ne affido' la realizzazione ad un discepolo di Filippo Juvarra. Il nome dell'edificio si deve a Maria Cristina di Savoia, moglie di re Ferdinando di Borbone, che ottenne la villa dopo la morte della madre, la regina Maria Teresa d'Austria. Fu adibita a casa di cura nel 1851, dopo che venne venduta dalla famiglia Salmour al banchiere Andreis. Dalla villa, si prosegue (a sinistra) sulla stretta strada vicinale delle Vallette (aperta al traffico anche se limitatamente ai residenti) che, aggirata la cascina Cavaliera, prosegue tra i campi, conducendoci verso il quartiere omonimo. In lontananza, si vede il grosso complesso delle Nuove Carceri Giudiziarie. Giunti in via delle Primule (1,64), la pista continua sul marciapiede: qui, in corrispondenza dei passi carrai e degli accessi pedonali dei vari condomini, sono state collocate delle mini-transenne con vistosi cartelli, per impedire ai ciclisti di investire gli inquilini e le auto (!) in uscita dagli stabili. All'incrocio con viale dei Mughetti (1,96), ci si sposta sul lato opposto della via. Si raggiunge infine strada Pianezza dove la pista termina, quasi subito, nei pressi del semaforo posto in coincidenza dell'interno 311 (2,77). Verranno realizzati in futuro, il collegamento con il Parco Pellerina e quello, da Savonera al Parco La Mandria.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 2,19 km
Tempo percorrenza: 25 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 20 Febbraio 2000
Località di partenza: piazza Statuto
Descrizione: dalla piazza, si imbocca la via Garibaldi (zona pedonale dal 1978) seguendola per tutta la sua lunghezza. Il traffico dei pedoni, attirato dai numerosi negozi, e' assai sostenuto al sabato e nei pomeriggi festivi e potrebbe creare qualche difficolta'. La via era indicata in passato con il nome di Dora Grossa, in quanto qui vi scorreva il piu' grosso dei canali che, derivando le acque dalla Dora Riparia, permetteva di mantenere pulita la citta', creando pero' discontento tra gli abitanti in quanto, essendo a cielo aperto, era piuttosto maleodorante. Venne interrato nel 1823 su ordine di Carlo Felice. Nel 1736, a seguito dell'editto di Carlo Emanuele III, la via venne rettificata, uniformandone gli edifici e spostandone leggermente la direzione in modo da allinearla con il centro della facciata di Palazzo Madama. Lungo il percorso si incontrano le tre chiese di S. Dalmazzo, dei S. Martiri (realizzata nel 1577 da Pellegrino Tibaldi su ordine dei Padri Gesuiti) e della SS. Trinita' (eretta su progetto di Ascanio Vitozzi, qui sepolto). Si raggiunge quindi la piazza Castello che rappresenta il cuore della citta'. Al centro e' il Palazzo Madama, cosi' chiamato da quando vi soggiorno' la moglie di Vittorio Amedeo I, Cristina di Francia, detta "Madama Reale". L'edificio ha una storia plurisecolare. Partendo dall'antica Porta Praetoria, di epoca romana e formata da due torri con base di sedici lati unite da un muro con quattro fornici, nel 1276 Gugliemo VII marchese di Monferrato vi addosso' una casaforte. Poiche' la porta preesistente venne ostruita, si rese necessario la costruzione di una nuova, la Fibellona. Altri importanti lavori furono eseguiti da Filippo e Ludovico di Acaia. Persa la funzione di opera difensiva, venne impiegato come residenza dalle Madame Reali. Fu sotto la seconda di queste (Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours) che Filippo Juvarra edifico' la facciata barocca e, all'interno, il magnifico scalone monumentale. Adiacenti al palazzo, si trovano i tre monumenti all'Alfiere dell'Esercito Sardo, a Emanuele Filiberto duca d'Aosta e quello ai Cavalieri d'Italia. Sul perimetro della piazza sono invece la chiesa di S. Lorenzo, la cancellata di Pelagio Pelagi con le statue dei Dioscuri (Castore e Polluce) che racchiude la Piazzetta Reale, l'Armeria e la Biblioteca e, sul lato opposto, il contrastante grattacielo dell'architetto Armando Melis de Villa. Al fondo della piazza, oltre la Prefettura e proprio di fronte al Teatro Regio (ricostruito dopo l'incendio del 1936), scendiamo a sinistra (sotto i portici) sul viale Partigiani (1,34 - inizio pista). In corrispondenza del monumento al Carabiniere, la pista prosegue lungo il viale 1° Maggio. L'opera di Edoardo Rubino, completata nel 1933, comprende una base in granito, con bassorilievi in bronzo raffiguranti episodi gloriosi dell'Arma, sormontata dal pilastro che sostiene il Gruppo del Giuramento ed al quale e' addossata la statua del carabiniere. Attraversato il corso Regina Margherita, si continua su corso Regio Parco. Superato il ponte sulla Dora, si incrocia la ciclopista che corre a lato del fiume (2,19). Seguendola a sinistra si puo' proseguire per la stazione Dora; dalla parte opposta, si punta in direzione del fiume Po verso il Parco Colletta.
Fonte: mtbpiemonte
Località di partenza: stadio Comunale (corso Agnelli angolo via Filadelfia)
Descrizione: percorso rettilineo che comincia con corso Giovanni Agnelli. Alla nostra destra sono gli impianti sportivi realizzati negli anni '30 che comprendono oltre al vecchio Stadio Comunale anche una pista di atletica ed una piscina coperta. Attraversato corso Sebastopoli (0,32 Km), si prosegue su corso IV Novembre costeggiando l'ex Piazza d'Armi (ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto). Sul lato opposto e' l'Ospedale Militare mentre, oltre corso Monte Lungo (1,10), transitiamo dinnanzi la Caserma "Montegrappa", sede del Comando Brigata Alpina "Taurinense". Passate via Tirreno (1,29) e corso Enrico de Nicola (1,45 - largo Orbassano) si entra in corso Duca degli Abruzzi. Giunti di fronte al Politecnico, segnaliamo sul vicino Piazzale Duca d'Aosta, il monumento al Fante d'Italia, scultura in bronzo di Angelo Balzardi inaugurata nel 1961 durante i festeggiamenti per l'anniversario dell'Unita' d'Italia. Attraversato corso Vittorio Emanuele II (3,37), ci troviamo a percorrere corso Vinzaglio, incrociando presto la ciclopista di corso Matteotti (3,56). Il percorso "protetto" termina una volta raggiunta via Cernaia (4,10). Da qui, seguendo la frontale via Manzoni, si incrocia la ciclopista di via Bertola (4,20 - a sinistra termina presso la vicina stazione di Porta Susa), arrivando infine alla piazza Statuto (4,45 all'angolo con via Garibaldi), dedicata alla legge costituzionale emessa da Carlo Alberto il 4 marzo del 1848 (Statuto Albertino). Delimitata su tre lati da portici, possiede al centro un giardino dominato dal monumento al Traforo del Frejus, una piramide di massi adorna di Titani con in cima la statua del Genio che qui simboleggia la supremazia della Scienza sulla forza bruta. Poco distante e' la "Guglia Beccaria", un obelisco che ricorda le misurazioni di un arco di meridiano per il Piemonte effettuate dal fisico Giovanni Battista Beccaria tra il 1760 e il 1774. Dalla piazza si puo' proseguire, percorrendo la via Garibaldi, sino a P.za Castello e Largo Regio Parco.
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 7,31 Km (variante per corso M. Grappa e M. Cucco 6,51)
Tempo percorrenza: 40 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 12 Dicembre 1999
Località di partenza: Parco Pellerina, lato corso Appio Claudio, pressi piscina, dove e' la passerella ciclopedonale.
Descrizione: La via piu' diretta, e quindi piu' breve, e' quella di affrontare la passerella e procedere su corso Monte Grappa e corso Monte Cucco (si risparmiano infatti 800 metri), ma la sconsigliamo: se proprio volete togliervi la curiosita' effettuatela magari al ritorno. Infatti, questo tratto di ciclopista si interrompe bruscamente in prossimita' di alcuni incroci, rendendo difficoltoso il loro attraversamento. A questo si aggiunga poi il traffico dei passeggini e dei cani (spesso senza guinzaglio) che portano a spasso i loro padroni, numerosi semafori, la presenza (subito dopo corso Peschiera) di un distributore, ecc. Meglio quindi seguire corso Appio Claudio e quindi svoltare su corso Telesio (0,59 Km). L'unico inconveniente e' il mercato (quando c'e') che si incontra dopo aver superato corso Francia (2,04), che va evitato percorrendo le corsie laterali di corso Brunelleschi. Oltre la Caserma "Cavour" del Genio Ferrovieri e via Monginevro (3,26), la pista si incontra con la precedente. Si entra quindi nel Parco Ruffini, percorrendo il largo viale Bistolfi e lasciando alla nostra destra il Palazzetto dello Sport. L'opera, attualmente in ristrutturazione, venne inaugurata il 16 Maggio del 1961 per i Mondiali di pugilato. Dopo la benedizione del cardinale Fossati, nell'incontro d'apertura, il pugile italiano Raimondo Nobile batte' ai punti il rivale francese Jackie Chaveau. La capienza originaria di 8000-9000 persone verra' portata prossimamente, a causa delle nuove norme sulla sicurezza, a 4000 posti. Il parco, che occupa una superficie di 17 ettari, ospita anche altri impianti sportivi: lo "Stadio Nebiolo" per l'atletica, campi di calcio e di bocce, una pista di pattinaggio. Raggiunto corso Trapani lo si segue in direzione Sud, svoltando, immediatamente dopo il ponte sulla ferrovia, in via Tirreno (4,65). Percorsi un centinaio di metri si svolta in via Arbe che la pista lascia poco dopo per attraversare alcuni orti, un piccolo giardino e immettersi quindi sul marciapiede (condiviso con i pedoni) di via Castelgomberto. Attraversato corso Sebastopoli (5,53), si svolta, dopo un'alta ciminiera, in via Filadelfia (5,86 - a sinistra): qui la pista ha una propria corsia segnalata. Passati i corsi Siracusa (6,07) e Orbassano (6,71) si raggiunge lo Stadio Comunale (7,31 - c. Agnelli). L'opera, situata all'interno di un ampio complesso comprendente anche una pista di atletica ed una piscina coperta, era intitolata inizialmente a Mussolini. Fu inaugurata il 14 maggio 1933 con una solenne cerimonia alla quale partecipo' il segretario nazionale del partito fascista Achille Starace. Il nome attuale venne utilizzato a partire dal dopoguerra. Qui si puo ' decidere se proseguire per piazza Statuto (a sinistra), Lingotto (diritto) o Stupinigi (destra).
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 4,70 km
Tempo percorrenza: 30 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 27 Dicembre 1999
Località di partenza: str. castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti) ang. via G. Fubini (siamo circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce).
Descrizione: percorriamo via Guido Fubini che come le altre strade del Parco e' interdetta al transito degli autoveicoli. Le specie arboree qui presenti sono costituite da pioppi, robinie, salici e platani. Si svolta quindi a destra in via Modesto Panetti (0,55), tralasciando la seguente via Cauchy (0,63). Immediatamente dopo il Centro Universitario Sportivo si imbocca la ciclopista (0,79) che con un rettilineo raggiunge la via Onorato Vigliani (1,17). Attraversatala si prosegue su via Pio VII: attenzione a portarvi sul lato opposto del marciapiede in quanto la pista si sdoppia nei due sensi di marcia! Oltre corso Traiano (1,73), e' l'edificio del Centro Ricerche RAI mentre di fronte si trova la vasta area del Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso. Arrivati in corso Giambone (2,70 - sotto di noi e' il sottopassagio del Lingotto) la pista si interrompre bruscamente. Per evitare di proseguire contromano su via Giordano Bruno, imbocchiamo corso Giambone, svoltando alla prima traversa (via Albenga). Attraversata la piazza Tancredi Galimberti (fontana) e continuando su via Taggia si raggiunge la pista ciclabile di via Filadelfia (3,74), nei pressi dell'omonimo stadio (attualmente in demolizione) che, nel 1926, materializzo' il sogno del Torino di avere un proprio campo di calcio. Il 17 ottobre di quell'anno i granata disputarono la partita inaugurale sconfiggendo con un netto 4-0 la Fortitudo di Roma. Al termine del Campionato il Torino risulto' primo classificato ma si vide revocare lo scudetto per presunti illeciti sportivi. Al Filadelfia nacque anche la "zona Cesarini": il 13 dicembre del 1932, durante la partita tra la nazionale italiana e l'Ungheria il giocatore juventino, di origine argentina, Renato Cesarini riusci' a segnare il gol decisivo nei minuti di recupero. Da allora, tale termine viene utilizzato, non solo in ambito sportivo, quando una squadra realizza una rete negli ultimi minuti di gioco o per indicare il raggiungimento di un obiettivo in extremis. Durante la guerra, una delle curve venne squarciata da una bomba costringendo la squadra, per un certo periodo, a disputare le partite sull'allora campo della Juventus, il Comunale. Procedendo a sinistra, si superano con un semicerchio i corsi Unione Sovietica (4,12) e Galileo Ferraris (4,20), pervenendo al corso Giovanni Agnelli (4,70), dove si trova il vecchio stadio Comunale, andato in pensione allorche' venne realizzato per i mondiali del 90 il piu' moderno "delle Alpi". Da qui si puo' continuare per Piazza Statuto (destra), Parco Ruffini/Pellerina (diritto), Stupinigi (sinistra)
Fonte: mtbpiemonte
Lunghezza: 3,79 km
Tempo percorrenza: 18 minuti
Tipo: asfalto 3,56 Km (94%) - sterrato 0,23 (6%)
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: str. al castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti), circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce, dove parte la ciclopista che, attraversando il parco (via G. Fubini), punta in direzione del Lingotto.
Descrizione: seguiamo la ciclopista lungo strada Castello di Mirafiori in direzione di strada delle Cacce. Sulla ns. sinistra e' il Mausoleo della Bela Rosin, la cui costruzione a forma circolare ricorda quella del Pantheon. Qui fino al 1974 erano collocate le tombe di Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori e moglie di Vittorio Emanuele II, dei suoi genitori e di altri parenti: dopo la profanazione dei resti, queste vennero trasferite al cimitero generale. Poco dopo il sepolcreto la pista piega verso il Sangone (0,35 Km) transitando dinnanzi alla cascina dove un tempo era il Castello di Mirafiori, una grandiosa reggia secentesca mai ultimata che venne quasi totalmente distrutta nei secoli seguenti dagli straripamenti assai frequenti del torrente. Con un paio di tornanti si arriva alla passerella (0,65 - lunghezza 76 metri), con struttura piramidale in tubi di acciaio, progettata dall'ing. Luigi Spina, che consente il superamento del corso d'acqua. Segue un lungo rettilineo attraverso il rado "bosco dell'accampamento" di Nichelino, costituito principalmente da robinie. Attraversato l'incrocio semaforico con via dei Cacciatori (1,35), si continua frontalmente su via Pracavallo. Oltre un campo di calcio la ciclopista si porta su una strada parallela per poi svoltare a destra su una arteria piu' larga (1,74), protetta da un guard-rail. Superata la tangenziale Sud (2,07), si arriva all'impianto semaforico con la Statale 23 del Sestriere . La si imbocca a sinistra (3,03), procedendo sul viale laterale e raggiungendo la palazzina di Caccia di Stupinigi (3,79 dinnanzi alla cancellata). La costruzione fu commissionata a Filippo Juvarra da Vittorio Amedeo II nel 1729 ma i lavori si potrassero per tutto il secolo. La forma ricorda la croce di Sant'Andrea con un grande salone ellittico al centro. Qui lavorarono tra gli altri i fratelli Giuseppe e Domenico Valeriani che realizzarono l'affresco del "Trionfo di Diana" sulla volta centrale del salone, Giovan Battista Crosato, il francese Carlo Andrea Val Loo, i fratelli Vittorio Amedeo e Michele Rapous, Pietro Domenico Olivero, Francesco Antoniani, Crstiano Wehrlin. Fu nel 1766 che venne collocato sulla cupola il cervo in bronzo realizzato dal torinese Francesco Ladetto. Dal 1925 ha sede il Museo d'Arte e Ammobiliamento Storico. Da qui parte il percorso promiscuo segnalato che in 32 Km raggiunge Pinerolo e quindi Cavour.
Fonte: mtbpiemonte
unghezza: 2,84 km
Tempo percorrenza: 13 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 8 Dicembre 1999
Località di partenza: C.so Trieste, pressi ingresso Parco Vallere, dove e' la passerella pedonale che attraversa il corso.
Descrizione: questo itinerario costituisce la prima parte della ciclopista Vallere-Stupinigi, inaugurata il 21 Giugno del 1997 con una spesa di 1.250 milioni, di cui 400 coperti da un contributo regionale, e va considerata come il prolungamento della "storica" ciclopista del Po. La segnaletica sia orizzontale che verticale e' abbondante, per cui risulta difficile smarrire la giusta direzione. Si inizia salendo i gradini della passerella che sono stati attrezzati con dei binari per facilitare il trasporto della bicicletta. Si prosegue su via Bosso (0,07 Km), passando poi il ponte sul Sangone di corso Roma. Al semaforo, si procede a sinistra (0,36) attraversando una piccola piazza ed imboccando la via Ponchielli (0,49). Al primo incrocio svoltare a sinistra (0,62 - via Cellini) affrontando il tunnel che permette di superare la linea ferroviaria (0,72). Si continua di fronte, attraversando via Vignotto e proseguendo su via F.lli Bandiera (0,94 - notare nei pressi dell'incrocio un pilone sulla destra). Si transita sotto il ponte di via Sestriere (1,43) avvicinandosi quindi al corso del torrente. Confluiti su via Artom, al primo semaforo, prendiamo a sinistra (2,19) la strada Castello di Mirafiori che corre a lato del Parco Gustavo Colonnetti. Il parco si sviluppa su una superficie di 200.000 metri quadrati, sull'area che ospito' fino al 1945 il campo di volo di Mirafiori. Raggiungiamo cosi' il punto in cui, sulla destra, si stacca la pista ciclabile per Lingotto FS/Stadio Comunale (2,84 - cartello). Diritto la pista continua invece in direzione di Stupinigi.
Fonte: mtbpiemonte
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.