Redazione

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Venerdì, 19 Luglio 2013 10:03

Torino. Il pericolo corre sulle due ruote

Il 18 luglio a Torino, davanti al palazzo del Comune, l’associazione Bike Pride ha organizzato la manifestazione: “Nel giorno dalla scomparsa di Gianmatteo Gerlando”; il ragazzo di 28 anni investito e ucciso su un attraversamento ciclabile mentre si recava al lavoro.. Proprio nel capoluogo piemontese, solo pochi giorni fa un ragazzo di 24 anni, Christian Ascolese, è stato falciato su un marciapiede da un coetaneo ubriaco al volante. Un episodio che “testimonia come la sicurezza di pedoni e ciclisti sia ancora un tema sottovalutato. La velocità e una cultura che privilegia le auto come uniche utenti della strada, continuano a mettere a repentaglio la vita di chi si muove con altri mezzi”, commentano i membri dell’associazione. I dati dell’ultimo Rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali, pubblicato lo scorso ottobre, danno l’idea della gravità del fenomeno. Nel 2011 sono morti 282 ciclisti, quasi uno al giorno, e ne sono rimasti feriti più di 16.000. Non va meglio per i pedoni, l’altro “soggetto debole” della strada: in un anno i morti sono 589, i feriti oltre 21.000. “Con qualche anno di ritardo, ci si sta avvicinando al dimezzamento delle morti rispetto al 2001 (-45%) chiesto dall’Unione Europea. Questo dato è però sempre più sbilanciato verso le quattro ruote (-56%, dimezzamento abbondantemente superato) a scapito dell’utenza debole (-37% pedoni, -13% ciclisti, – 30% motociclisti)”, fa notare Edoardo Galatola, responsabile Sicurezza di Fiab. Per il terzo anno consecutivo, caso unico in Europa, nel 2011 i morti nell’utenza debole hanno superano quelli delle auto. In particolare, “i ciclisti sono l’unico segmento che ha visto un incremento seppur minimo di morti rispetto al 2010 (282 contro 263), ma anche per pedoni e motociclisti la riduzione è stata minima”. Nell’insieme, però, c’è una nota positiva: “Questo dato non va letto in valore assoluto, ma rapportato agli spostamenti. Poiché questi sono aumentati, l’incidentalità per chilometro percorso è diminuita”.

Fonte: www.greenews.info

Minicicloraduno annuale degli ADB di Siena il 6-7-8 Settembre 2013 a Pienza città di PAPA PIO II ( la città ideale) posta al centro del grande parco della val d’Orcia sito Unesco dal 2 luglio 2004. Pienza è una città nata con il Papa e da lui pensata insieme al Rossellino, ha delle piazze, dei palazzi, delle chiese meravigliosi voluti proprio dal PAPA per costruire la “città ideale”. Il Cicloraduno proverà a far conoscere ai partecipanti oltre ai paesi di Pienza, S.Quirico, Montepulciano etc. il territorio della val d’Orcia con i sui scorci mozzafiato, i suoi paesi pieni di storia e di tradizioni ,le sue pievi , gli affreschi del Sodoma e quanto altro di meraviglioso si trova in questa parte della Provincia di Siena. I percorsi saranno tre come sempre , uno facile, uno lungo su strada ed uno mountain-bike per strade sterrate sia il sabato che la domenica mattina, la sera cene in trattorie tipiche con i prodotti tipici dei luoghi.

Locandina PDF con il programma

Programma e info sulle strutture ricettive nel sito FIAB AdB di Siena

Fonte: Fiab Siena

Venerdì, 19 Luglio 2013 08:51

Gaston. La citta’ a misura di bicicletta

Nella città di Gaston l’aria è pulita, l’energia è rinnovabile, gli abitanti vivono a stretto contatto con il territorio circostante e non rinunciano mai a una bella passeggiata o a una pedalata in compagnia. Nella città delle biciclette la natura è protagonista e crea un equilibrio perfetto tra architettura e ambiente, ricavando ogni risorsa nel pieno rispetto del paesaggio. Questo luogo green esiste davvero, non è un’utopia. Basta andare in South Carolina, nella contea di Lexingtoun e cercare la città di Gaston, alias Bicycle City: qui le auto sono assenti, le strade sono sgombre da veicoli a motore e fabbriche inquinanti e sono attive solo fonti di energie rinnovabili, grazie agli impianti eolici e solari presenti sul territorio e agli edifici ad alta efficienza energetica. Il progetto della città sostenibile ha preso il via nel 2010, dopo anni di studi e ricerche risalenti agli anni Novanta per ottimizzare al meglio l’organizzazione e l’impianto urbano, in modo da favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile come stile di vita. La collocazione strategica è stato il primo requisito che ha portato a scegliere la contea di Lexington come base da cui partire: vicina a luoghi di interesse come la College Town of Columbia o la stazione ferroviaria, sorge in un luogo pieno di risorse naturali, come ad esempio il fiume Columbia, dove si sono sviluppati i mercati contadini dello stato. Inoltre la varietà del paesaggio (mare, fiume, lago e montagne sono raggiungibili in poco tempo) permette di ottimizzare ogni tipo di attività ecofriendly e lo dimostra la bella pista ciclabile del Three Rivers Greenway che percorre gli argini del fiume. I cittadini della Bicycle City sono promotori di uno stile di vita sano e attento all’ambiente e allo stesso tempo usufruiscono di tutti i servizi presenti sul territorio, senza rinunciare a nessuna comodità. E per chi non è ancora pronto a rinunciare all’automobile per i grandi spostamenti, la periferia di Gaston mette a disposizione un ampio parcheggio.

Fonte: www.metaefficient.com www.sorgeniaecopensiero.it

Venerdì, 19 Luglio 2013 08:51

Gaston. La citta’ a misura di bicicletta

Nella città di Gaston l’aria è pulita, l’energia è rinnovabile, gli abitanti vivono a stretto contatto con il territorio circostante e non rinunciano mai a una bella passeggiata o a una pedalata in compagnia. Nella città delle biciclette la natura è protagonista e crea un equilibrio perfetto tra architettura e ambiente, ricavando ogni risorsa nel pieno rispetto del paesaggio. Questo luogo green esiste davvero, non è un’utopia. Basta andare in South Carolina, nella contea di Lexingtoun e cercare la città di Gaston, alias Bicycle City: qui le auto sono assenti, le strade sono sgombre da veicoli a motore e fabbriche inquinanti e sono attive solo fonti di energie rinnovabili, grazie agli impianti eolici e solari presenti sul territorio e agli edifici ad alta efficienza energetica. Il progetto della città sostenibile ha preso il via nel 2010, dopo anni di studi e ricerche risalenti agli anni Novanta per ottimizzare al meglio l’organizzazione e l’impianto urbano, in modo da favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile come stile di vita. La collocazione strategica è stato il primo requisito che ha portato a scegliere la contea di Lexington come base da cui partire: vicina a luoghi di interesse come la College Town of Columbia o la stazione ferroviaria, sorge in un luogo pieno di risorse naturali, come ad esempio il fiume Columbia, dove si sono sviluppati i mercati contadini dello stato. Inoltre la varietà del paesaggio (mare, fiume, lago e montagne sono raggiungibili in poco tempo) permette di ottimizzare ogni tipo di attività ecofriendly e lo dimostra la bella pista ciclabile del Three Rivers Greenway che percorre gli argini del fiume. I cittadini della Bicycle City sono promotori di uno stile di vita sano e attento all’ambiente e allo stesso tempo usufruiscono di tutti i servizi presenti sul territorio, senza rinunciare a nessuna comodità. E per chi non è ancora pronto a rinunciare all’automobile per i grandi spostamenti, la periferia di Gaston mette a disposizione un ampio parcheggio.

Fonte: www.metaefficient.com www.sorgeniaecopensiero.it

30 km/h, e’ questa la velocità che dovranno tenere le automobili e i motorini in transito per le vie del centro di Arezzo. Da oggi la zona interna alle mura medicee verrà contrassegnata da appositi cartelli con evidenziata la velocità consentita. I cartelli verranno posizionati in viale Buozzi immediatamente dopo l’incrocio con l’ingresso al cimitero; a Porta Trento e Trieste; in via Guadagnoli nei pressi della telecamera Ztl; all’’ingresso di via Niccolò Aretino dopo la svolta da viale Michelangelo; in Piazza della Repubblica dove è la fermata degli autobus; davanti alla ex Bastanzetti all’altezza dell’ingresso via Petrarca – via Fra Guittone; a Porta San Lorentino; a Porta San Clemente. Nel gergo del codice della strada si parla proprio di “Zona 30” per indicare le aree dove è in vigore questa moderazione del traffico che abbassa ulteriormente i consueti 50 km previsti dal codice in ambito urbano. Una scelta improntata sia ad una maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti che potranno muoversi con maggiore agilità all’interno dell’area e sia per ottimizzare l’impatto ambientale. “Preciso innanzitutto che noi non istituiamo nuovi limiti di velocità perché esisteva una vecchia delibera che già imponeva tale condizione – spiega Franco Dringoli, assessore alle opere pubbliche del Comune di Arezzo – Ma ora vogliamo seriamente qualificare il centro urbano come area dove sia possibile registrare varie forme di mobilità e di sviluppo sostenibili. La minore velocità permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni e fa registrare una diminuzione nel consumo di carburante e, conseguentemente, delle emissioni inquinanti. La moderazione della velocità porta a una diminuzione degli incidenti e anche quelli che si verificano hanno indici di gravità inferiori. Questo percorso lo abbiamo fatto all’interno di uno dei progetti del Piuss, in particolare quello sulla scenografia urbana che coinvolgeva la cartellonistica”. Particolarmente soddisfatto anche il presidente della Fiab Giovanni Cardinali“. Questa è una campagna promozionale che deve ricordarci una cosa semplice e in apparenza paradossale – spiega Cardinali  - se andiamo più lentamente arriviamo prima. Poi c’è un dato molto significativo: se un’auto investe un pedone o un ciclista a 30 chilometri all’ora il 90% delle persone coinvolte non muore, un sinistro del genere equivale a cadere da un primo piano. A 50 chilometri all’ora invece quasi il 100% dei coinvolti muoiono ed è come buttarsi dal terzo piano. Una delle prime città europee che ha fatto esperienza di zone 30 in tutti i quartieri residenziali è Barcellona: nel 2012 le statistiche dicono che in tre anni è diminuito del 29% il numero dei feriti generici e del 34% quelli alle intersezioni”.

Fonte: www.arezzonotizie.it

E' stato stampato in italiano e in inglese il road-book, prodotto in collaborazione con la FIAB, del tratto pugliese della Ciclovia Adriatica, ovvero il percorso per cicloturisti n° 6 della rete ciclabile nazionale Bicitalia (già presente sul sito www.bicitalia.org) che attraversa da nord a sud l’intera regione, dal confine con il Molise al Capo di Santa Maria di Leuca. L’iniziativa è dell'Assessorato alle Infrastrutture Strategiche, Mobilità e Lavori Pubblici della Regione Puglia. La pubblicazione, quale ideale strumento di promozione della mobilità ciclistica, rientra tra le attività promozionali del progetto CiELo (City-port Eco Logistics) finanziato con fondi del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013, che vede la Regione Puglia partner di progetto insieme ai comuni di Bari, Brindisi, Corfù (attraverso la "Corfu Municipality Sole Shareholder co. S.A.") e Patrasso (attraverso la "Patras Municipal Enterprise for Planning & Development S.A."). Il road-book, che fotografa la situazione della percorribilità in bicicletta della Ciclovia Adriatica riferita alla primavera del 2012, si presenta come uno strumento pratico con cartografia semplice e testo essenziale,  sufficiente a descrivere un percorso bello e lungo, ma con un indice di ciclabilità ancora modesto. Infatti si tratta di strade per quanto possibile a basso traffico. Tra le informazioni al cicloturista lo stato della pavimentazione delle strade e la tipologia di sede stradale. La Ciclovia Adriatica, che lungo il suo percorso incrocia stazioni, porti e aeroporti, diventa inoltre fruibile anche da chi arriva da molto lontano o dagli altri paesi del Mediterraneo.Brindisi e Bari, tra l’altro, sono terminali rispettivamente del percorso europeo EuroVelo n. 5 “Ciclovia Romea-francigena” (Londra-Roma-Brindisi) e di quello nazionale n. 10 BicItalia “Ciclovia dei Borboni” (Napoli-Bari) e rappresentano la porta d'accesso alla “Ciclovia dell’'Acquedotto” quale variante pugliese del percorso n. 11 di BicItalia, il cui primo tratto in Valle d'Itria sarà a breve aperto a pubblico.

Da qui potete scaricare il roadbook:

 www.fiab.info/download/roadbook_ciclovia_adriatica.pdf
e da qui la copertina: www.fiab.info/download/copertina_ciclovia_adriatica.pdf

Fonte: Fiab.onlus.it

Due giorni fa si sono aperte le iscrizioni per My Citytech, Shoot your New Mobility!, il concorso foto/video di Citytech, in collaborazione con Trasportando e Photographers, per selezionare i progetti che saranno esposti in una mostra durante l’edizione 2013 di Citytech e che saranno utilizzati per la campagna promozionale dell’edizione 2014. I migliori 20 saranno esposti a Milano alla Fabbrica del Vapore nei due giorni (28 e 29 ottobre 2013) in cui si svolgerà Citytech, l’evento dedicato alla mobilità sostenibile per le città del futuro, le città intelligenti. I due progetti che vinceranno l’edizione – una foto e un video – saranno utilizzati per la campagna di promozione dell’edizione 2014 di Citytech. L’iniziativa, che prende il nome di My Citytech – Shoot your New Mobility! è stata realizzata in collaborazione con Trasportando.com e Photographers.it. Chiunque può partecipare aprendo un account gratuito sulla piattaforma www.photographers.it e inserendo la propria foto o video. La selezione finale dei progetti avverrà dal 20 al 30 settembre attraverso una consultazione online, aperta a tutti, sul sito di www.facebook.com/photographersit del sito di photographers.it con il sistema dei “like”, e successivamente una giuria di qualità avrà il compito di selezionare i due progetti più attinenti il tema, uno per la categoria foto e uno per la categoria video.

Per maggiori informazioni vai ai sito Citytech

Fonte: www.bizfactor.it

Mercoledì, 17 Luglio 2013 09:37

Bicycled. Biciclette riciclate e sostenibili

Ottima per la salute dell’uomo e dell’ambiente, la bicicletta torna di moda come metodo sano di trascorrere il tempo libero, oltre che come mezzo di trasporto sostenibile. Consentono una mobilità verde e sempre più spesso sono realizzate grazie all’utilizzo di materiali riciclati e procedure ecocompatibili. Numerose iniziative si moltiplicano per realizzarne la bicicletta più originale o la più ecologica; di seguito un esempio di come ricavare una bici dalle macchine in disuso.

Il team di Bicycled, un team di “bikers” che ben conosce la meccanica del mezzo ed ha pensato un modo per recuperare ad arte le automobili rottamate. L’escamotage che si sono inventati (anche se qualcuno prima di loro, con attitudini meno social, ci avrà già sicuramente pensato) è ricavare dalle vecchie auto in disuso le componenti per realizzare artigianalmente delle bici nuove di zecca. Un bell’esempio di stili di vita eco-compatibili, che si propone un ritorno alle origini della bicicletta; un oggetto -simbolo di libertà- pressochè unico e irripetibile (dal momento che ogni sua parte è presa da macchine ogni volta diverse), forgiato a mano dalla razza in estinzione -ma neanche troppo per fortuna- dei proprietari di ciclofficine; quei luoghi misteriosi sporchi di grasso, che i bimbi un po’ grandicelli si auspica inizino presto a frequentare, apprendendo qui e là i trucchi di un mestiere che in barba al master più sofisticato e costoso, potrà garantire una dignitosa sopravvivenza in futuro. 

 http://www.designerblog.it

Sei amante della natura e delle vacanze in movimento? Ti piace stare a contatto con ambienti incontaminati e scoprire nuovi panorami e animali rari? Allora i tour in bicicletta sono ideali per le tue vacanze, perché consentono di rilassarsi all’aria aperta e contemporaneamente fare sport. Se hai optato per un tour in bicicletta, potrai avere un’ampia offerta di itinerari – sia in Italia che all’estero - da poter percorrere in tutta serenità, ma attento a non esagerare e ad equipaggiarti nel modo giusto. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo! Ecco qualche consiglio utile per partire e viaggiare in tutta sicurezza, da solo o in compagnia, in solitaria o con gruppi organizzati.

Le 4 cose che non possono mancare nella borsa del cicloturista

1) Prodotti energetici: mangiare prodotti energetici (carboidrati, zuccheri, ecc), e integratori salini è fondamentale per recuperare le energie perse durante la pedalata. Quando si va in bicicletta, si bruciano più calorie e si suda molto di più che in condizioni normali. Se questo aspetto viene sottovalutato, si rischiano crisi di fame e crampi, con la conseguente impossibilità di proseguire nell’escursione. Sarebbe un vero peccato rovinarsi l’uscita in bici per una barretta di cereali!
2) Il classico kit di emergenza per le riparazioni veloci alla ruota o alla catena. L’importante è imparare a fare le piccole riparazioni prima di partire, in modo da essere ben preparati all’occorrenza, in caso di emergenza.
3) Informazioni e numero di emergenza. Nella borsa si dovrebbe avere sempre qualche soldo per le emergenze, una fotocopia del documento d’identità e un cellulare. È sempre opportuno segnarsi su un foglietto, da conservare in tasca, i riferimenti e il numero di telefono della persona da contattare in caso di incidente o malore. Se dovesse capitarci qualcosa e non fossimo coscienti, i soccorritori dovrebbero trovare immediatamente i contatti dei nostri familiari per avere informazioni utili per le prime cure (ad esempio allergie, anamnesi, ecc).
4) Una mantellina antivento e/o antipioggia. Se si pedala in montagna, il tempo può cambiare molto rapidamente e i temporali estivi sono sempre in agguato. Portati una mantellina per proteggerti dal freddo e dalla pioggia (un key-way con il cappuccio è ottimale). È sempre meglio avere qualcosa con cui coprirsi e riportarlo a casa senza averlo usato, piuttosto che averne bisogno e non avere nulla per proteggersi.

Le 4 cose da evitare quando si desidera intraprendere un tour in bicicletta

1) Non esagerare: se non vuoi che la tua prima esperienza sia anche l’ultima, non esagerare con lo sforzo, con l’allenamento e con le ore di bicicletta. Al termine della tua gita, o della tua vacanza, dovrai essere contento e quasi dispiaciuto che sia finita. Solo in questo modo ti verrà voglia di farne una seconda e magari anche una terza! Se viaggi con dei bambini, trasforma tutto in un gioco, fai in modo che la bicicletta diventi lo strumento per trasferirsi semplicemente da un luogo ad un altro e concedi ai tuoi bimbi il tempo per fare anche altro durante la giornata. Se invece sei già esperto, ma ti avventuri per la prima volta a fare un periodo più lungo di escursioni in bicicletta, non esagerare nel dispendio di energie, specie i primi giorni.
2) Non usare capi di abbigliamento nuovi: delle scarpe appena comprate potrebbero rivelarsi scomode, dei pantaloncini potrebbero risultare troppo stretti dopo qualche ora di pedalata e magari la maglietta nuova ti irrita la pelle. Meglio portare i capi di abbigliamento già testati più volte.
3) Non usare parti meccaniche nuove: la stessa cosa indicata per l’abbigliamento vale anche per le parti meccaniche della bicicletta, come ruote o il sellino. Più il materiale è rodato più si evitano spiacevoli inconvenienti.
4) Evitare di partire senza prima aver fatto un controllo! Vai dal tuo meccanico di fiducia e fai controllare la bicicletta, per capire se è tutto apposto. Eviterai così spiacevoli inconvenienti. Checklist preparata

da: Active Sport Tours - Tour in bicicletta

Martedì, 16 Luglio 2013 08:06

Da Roma a Crema il 118 viaggia su due ruote

Si chiama “Anti-coccolone” la nuova campagna promossa dal Comune di Roma. Questa iniziativa, dal nome un po’ bizzarro, ha in realtà uno scopo molto importante: aiutare gli anziani ad affrontare il caldo estivo che già in questi giorni ha invaso la capitale.
Per risolvere eventuali casi di emergenza dovuti al caldo,  i volontari della Croce Rossa saranno sempre vigili e attenti per le vie dei parchi romani in sella alle loro nuove “bici-ambulanza”. Queste ultime sono state proprio la novità assoluta di quest’anno. Il progetto in questione si chiama CRInBici e dal 4 luglio cinque parchi pubblici della città, scelti tra quelli con più alta frequentazione o più difficilmente raggiungibili da mezzi a motore, verranno muniti di bici-ambulanza. Ovviamente queste bici non sono come quelle che usiamo noi tutti i giorni. Queste speciali biciclette saranno dotate, infatti, di segnalatori ottico-acustici d’emergenza, munite di defibrillatore e strumenti di primo soccorso. Ovviamente  in sella ci saranno i volontari della Croce Rossa Italiana che potranno così prestare il primo soccorso a chi voene colto da malore, in attesa dell’intervento del 118. La bicicletta, anche questa volta, si scopre un mezzo utile per migliorare la vita in città!

Dal mese scorso anche il comune di Crema si è dotato di due di queste bici da soccorso. Finanziate dal Lions club Gera d'Adda Viscontea di Pandino, le due biciclette sono attrezzate per le emergenze e sono dotate di defibrillatore. A guidarle sono due soccorritori abilitati del 118. "Ciò consentirà - hanno spiegato i promotori al giornale La Provincia di Crema.it - di garantire il pronto intervento in caso di malori, infortuni e necessità sanitarie, nelle aree pedonali della città, in occasione di manifestazione sportive, come le gare podistiche, e nei casi in cui sarà richiesta la presenza delle nostre biciclette". Il materiale per il soccorso viene trasportato all'interno di sacche agganciate al portapacchi posteriore e si sostanzia in defibrillatore, kit per la rianimazione e per la medicazione in caso di infortuni. Le bici-ambulanze pattuglieranno anche i parchi, il mercato e le diverse manifestazioni che potrebbero venire organizzate. I soccorritori in sella rimarranno sempre in contatto con la centrale del 118 che, in caso di bisogno ulteriore, verrà allertata per l'arrivo di un mezzo maggiormente attrezzato. In questa maniera il primo soccorso può venire fornito immediatamente anche in quei luoghi di difficile accesso per quanto riguarda malori o piccoli incidenti. In caso di emergenze maggiori i soccorritori dunque allertano l'ambulanza che si avvia sul luogo. Inoltre poi, il fatto che in sella alle bici ci siano persone abilitate a prestare primi soccorsi permette, anche in caso di emergenze maggiori, di avere comunque in loco qualcuno che sia in grado di effettuare un adeguato soccorso.

Fonte: www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it

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