Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
La bicicletta, nel periodo a cavallo tra la fine dell'ottocento e la prima metà del novecento, è stata il mezzo di trasporto privilegiato dei nostri nonni: solida, poco costosa, facilmente riparabile, non richiedeva né grandi spazi per essere ricoverata, né grosse abilità e competenze per essere guidata.
Nel dopoguerra abbiamo avuto il boom economico, il cui adeguato corollario è stata la motorizzazione di massa, la bicicletta ha sofferto la concorrenza spietata dei nuovi bisogni indotti, la progressiva marginalizzazione degli spazi sulla rete viaria e il crollo dell'appeal, nell'immaginario collettivo, proprio di un veicolo semplice, economico, silenzioso.
Per far fronte a questo progressivo degrado nella vivibilità dei centri urbani e delle aree limitrofe, le pubbliche amministrazioni di realtà socialmente ed urbanisticamente più avanzate del nord Europa (come pure di piccole "isole felici" italiane), sull'onda della pressione di un'opinione pubblica sicuramente più attenta agli aspetti della qualità della vita e alle tematiche ambientali, stanno da anni operando in direzione di una riorganizzazione complessiva dei trasporti.
Le parole d'ordine di questa rinnovata attenzione alla qualità degli ambienti urbani sono "trasporto sostenibile", "intermodalità", "moderazione del traffico".
In un contesto urbano riqualificato e maggiormente a misura di cittadino la bicicletta ritrova la sua originaria funzione di mezzo di trasporto, aiutata in ciò anche dall'evoluzione tecnica che ne ha aumentato a dismisura flessibilità di utilizzo e potenzialità.
Chi non ha consuetudine con la bicicletta ha infatti ancora in mente le bici sulle quali ha passato gli anni spensierati della propria gioventù, e ricorda mezzi pesanti, sgraziati e privi di cambio, sui quali ogni spostamento non strettamente in pianura comportava fatiche inenarrabili.
Negli ultimi anni, tuttavia, la diffusione della "mountain bike" ha fatto scoprire a molti non tanto le biciclette "da fuoristrada" in senso stretto, quanto l'idea di un veicolo a propulsione umana in grado di affrontare qualunque terreno, di arrivare ovunque, con ruote larghe per non perdere mai la presa, con una scalatura di marce molto più estesa del normale per rendere percorribili anche le salite più impervie, con una geometria finalmente pensata per offrire il massimo della comodità e del controllo del mezzo, con una struttura robusta e in grado di consentire il trasporto di bagagli.
In sella a tali biciclette molti di noi hanno cominciato a percorrere per turismo le strade secondarie, i viottoli di campagna, i sentieri montani e, col progressivo crescere della fiducia nel veicolo e nelle proprie possibilità, anche viaggi di diverse settimane nel nostro ed in altri paesi.
Questo tipo di esperienza ci ha consentito di comprendere a fondo quanto le potenzialità della bicicletta, intesa nella sua natura di mezzo di trasporto, siano, nel nostro paese, enormemente sottovalutate.
Un dato fra tutti: nelle nostre città il 50% degli spostamenti avviene su distanze inferiori a 5 km!
Su percorsi di quest'ordine di grandezza la bicicletta sarebbe già da ora competitiva con l'automobile, considerando che la velocità del traffico motorizzato, nelle ore di punta, scende anche al di sotto dei 10 km l'ora, se non fosse che le condizioni imposte del traffico veicolare, rumoroso, nocivo ed altamente pericoloso per gli utenti non protetti, e l'assenza di una viabilità riservata agiscono da potente deterrente.
In questo caso l'esperienza straniera dimostra che sono sufficienti pochi e semplici interventi (non necessariamente costose e poco popolari piste ciclabili in sede propria, bensì marciapiedi più larghi con sedi riservate e scivoli per salire e scendere, zone a traffico ridotto o rallentato, solo per citarne alcuni) per consentire a chi lo desideri di spostarsi efficientemente ed in tutta tranquillità in bicicletta, oltretutto alleggerendo il carico di veicoli motorizzati sulle vie di transito.
(Estratto da "Bicicletta e trasporto sostenibile" articolo pubblicato nel 2000 su Gazzetta Ambiente, periodico del Poligrafico dello Stato)
Pubblicato da Marco Pierfranceschi. http://www.gazzettaambiente.it
Fonte: http://www.ruotalibera.org
Se pensiamo che nei paesi industrializzati ogni anno milioni di persone si ammalano a causa delle cosiddette "malattie del benessere", legate all'abbondanza di cibo, alla sedentarietà e all'inquinamento (come dimostrano i recenti allarmi sull'aumento di malattie respiratorie nei bambini a Milano e non solo), diviene allora evidente l'importanza di ripensare le nostre abitudini in direzione di stili di vita più sani, che rispettino di più la nostra salute e quella del pianeta che ci ospita. La bicicletta è il mezzo su cui puntare per cercare di risolvere questi problemi. Andare in bicicletta, rinunciando a spostarsi in auto, fa parte delle buone pratiche che tutti dovremmo adottare. In Italia non si investe ancora a sufficienza sulla bicicletta, ma in altri paesi le cose vanno diversamente. In Danimarca, ad esempio, ben il 36% dei cittadini usa la bici per i suoi spostamenti quotidiani e il Comune di Danimarca ha affermato di voler innalzare questa quota al 50% entro il 2015. Anche a New York si è deciso di inaugurare un servizio di bikesharing che quest'estate metterà a disposizione 10.000 bici, creando così 200 posti di lavoro e profitti per 26 milioni di euro nei primi 5 anni, che verranno divisi a metà tra l'operatore e l'Amministratore comunale.
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Toni, la bici, la pizza
Autore: Beatrice Garau
Prezzo: € 4.65
Pagine: 126
Editore: Giunti Editore
Un libro indicato per i ragazzi che sanno già leggere con una certa disinvoltura e che riescono quindi ad entrare nel vivo dei testi. Scoperte, incontri e avventure di un bambino di città, in compagnia dei suoi amici e della sua bicicletta tanto attesa e sognata: per finire davanti a una bella pizza fumante.
Across America by Bicycle: Alice and Bobbi's Summer on Wheels
Autori: Alice Honeywell, Bobbi Montgomery
Prezzo: $ 20,20
Pagine: 300
Editore: University of Wisconsin Press
Da Oregon a Maine in bicicletta; non è poco, soprattutto per le due donne appena in pensione che portano tutto il necessario per tre mesi. Alice Honeywell e Bobbi Montgomery invitano i lettori a leggere il loro libro, che parla del viaggio in bicicletta attraverso gli Stati Uniti.
Pedaling revolution: how cyclists are changing American cities
Autore: Jeff Mapes
Prezzo: $
Pagine: 288
EditoreOregon State University Press, 2009
Il libro è leggibile e coinvolgente, ma forse le sezioni più interessanti sono i capitoli sugli aspetti di sicurezza e salute, nel modo di andare in bicicletta e sugli sforzi per promuovere il ciclismo tra i bambini.
Storia della bicicletta al femminile
Autori: Gudrun Maierhof, Katinka Schröder
Prezzo: €13,90
Pagine: 152
Editore: Baldini Castoldi Dalai
Quando, all'inizio del secolo scorso, l'angelo del focolare gettò al vento ombrellino, veletta e corsetto per inforcare le due ruote, ebbe inizio una lunga e movimentata storia del rapporto delle donne con questo nuovo e gradevole mezzo di trasporto. Dall'invenzione delle prime gonne a pantalone, scandaloso indumento necessario per pedalare senza offendere il comune senso del pudore, alla convinzione che la bicicletta fosse un grave pericolo per la salute delle fragili creature sottoposte a cadute rovinose e dannosi sbalzi di temperatura, dai divieti di allontanarsi da sole verso mete lontane ai rischi di scandalizzare i benpensanti, le pioniere di una filosofia di vita assolutamente nuova sfidarono i costumi, i padri, i mariti e le consolidate abitudini per godere a tutti i costi di una libertà a portata di mano mai sperimentata prima.
Al giorno d'oggi pedalare allegramente per necessità, divertimento o sport sembra un fatto acquisito, ma le autrici di questo delizioso e ben illustrato compendio ci ricordano con dovizia di particolari quanto fu difficile e travagliata la conquista da parte del sesso femminile delle due ruote.
Una breve storia della bicicletta al femminile, una divertente rassegna sui presunti pericoli e danni alla salute, sulle inesauribili trovate della moda per le audaci cicliste. Un libro scoppiettante e ben illustrato sul più ecologico mezzo di locomozione mai scoperto.
In occasione del 25 aprile, anniversario della liberazione dell'Italia dall'occupazione dell'esercito tedesco e del governo fascista, avvenuta nel 1945, si rinnova l'appuntamento delle associazioni FIAB con "Resistere pedalare resistere, percorsi di Liberazione".
Marco Gemignani, vicepresidente della FIAB ha comentato: "L'iniziativa ha carattere nazionale e gode dell'appoggio dell'ANPI. Durante una pedalata, una breve sosta e poche parole servono per ricordare che il 25 aprile non è un giorno come gli altri e che la bicicletta è stata un elemento importante nella resistenza".
L'iniziativa, nata alcuni anni fa per opera di alcune associazioni FIAB, ha carattere nazionale e da alcuni anni gode del gradimento anche dell'ANPI (Associazione nazionale partigiani d'Italia) che, nelle località dove si svolgeranno le manifestazioni, ove possibile, garantirà la massima collaborazione. Il sito è www.anpi.it
VEDI PROGRAMMA PEDALATE FIAB con la Resistenza e la Liberazione come tema di fondo
(nb: i programmi verranno inseriti nelle giornate immediatamente precedenti)
Fonte: http://www.bicincitta-vco.it
Ecco che cosa succede di ciclistico in aprile a Milano
giovedì 12 aprile > 19:30 > Libreria Popolare di via Tadino a Milano > Presentazione del libro Tutta mia la città – Diario di un bike messenger
giovedì 12 aprile > 22:00 > piazza dei Mercanti a Milano > Critical Mass
sabato 14 aprile > 11:00 > Ciclofficina Stecca in vicolo De Castillia a Milano > apertura cancelli per asta biciclette
sabato 14 aprile > 15:00 > Ciclofficina Stecca in vicolo De Castillia a Milano > asta biciclette (prima e dopo pranzo e cena pastafariana)
domenica 15 aprile > dalle 10:00 alle 18:00 > DomenicAspasso > blocco auto e vari eventi ciclopedonali
domenica 15 aprile > 18:00 > Circolo Arci Bitte, via Watt 37 a Milano > Serata premiazione concorso fotografico Eresie Cicliche
dal 17 al 22 aprile > Milano > FuoriSalone > mille appuntamenti di forma (ma di sostanza?) ciclistica
giovedì 19 aprile > 12:00 > Rossignoli, corso Garibaldi 71 a Milano > mostra Biciclette Ritrovate
giovedì 19 aprile > 18:30 > Rossignoli, corso Garibaldi 71 a Milano > nell’ambito di Biciclette Ritrovate, dibattito tra l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, il presidente di Ciclobby Eugenio Galli e un rappresentante del movimento #salvaiciclisti. Modera Pier Bergonzi della Gazzetta dello Sport
giovedì 19 aprile > 22:00 > piazza dei Mercanti a Milano > Critical Mass
domenica 22 aprile > 7:30 > al Velodromo Vigorelli di Milano > partenza Milano-Torino in fissa 2012
giovedì 26 aprile > 22:00 > piazza dei Mercanti a Milano > Critical Mass
sabato 28 aprile > 15:00 > Fori Imperiali a Roma > la prima mani-bici-festazione italiana organizzata dalla campagna #salvaiciclisti (in contemporanea con Londra) per chiedere più sicurezza per chi va in bicicletta (e a piedi)
Giorni e orari di apertura delle ciclofficine milanesi sono qui.
Fonte: http://www.mazzei.milano.it
Il 28 aprile ai Fori Imperiali a Roma, il movimento salvaciclisti chiederà alla politica interventi mirati a tutela dei ciclisti sulle strade italiane e ripensare la mobilità dentro ai centri urbani: "L'Italia cambia strada, città a misura di bicicletta". Concetti semplici, elementari: maggiore sicurezza per tutti con un'attenzione particolare per gli utenti "fragili" della strada come appunto i ciclisti. Negli ultimi dieci anni ne mancano all'appello 2.556: morti pedalando, vittime d'incidenti stradali. Una strage che, in assenza di contromisure adeguate, continua giorno dopo giorno.
Il Comune di Roma ha formalizzato l'ok, assegnando ai manifestanti l'area dei Fori Imperiali dalle 15 alle 17 del 28 aprile per il sit-in collettivo dei ciclisti italiani che lottano per l'implementazione della ciclabilità nelle città italiane. Si riuniranno in corrispondenza della bici bianca di Eva Bodhalova, la ciclista uccisa da un taxi nella notte tra il 28 e il 29 ottobre del 2009. La manifestazione per la ciclabilità ai Fori Imperiali si svolgerà in contemporanea con l'analoga bicifestazione di Londra, prima città dove è nato il movimento d'opinione a favore delle due ruote attraverso l'iniziativa " Cities fit for Cuclists" del Time con il manifesto di 8 punti che è stato ripreso dai blogger italiano e rilanciato in rette sotto il nome salvaiciclisti. Il tam-tam corre sul web: sul sito ufficiale del movimento dove è attivo il countdown di avvicinamento alla bicifestazione, su Twitter e su Facebook dove la campagna ha raggiunto oltre 16 mila sostenitori.
Fonte: http://www.repubblica.it
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.