Venerdì, 13 Aprile 2012 09:21

La bicicletta. Il futuro della mobilita' urbana

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Se pensiamo che nei paesi industrializzati ogni anno milioni di persone si ammalano a causa delle cosiddette "malattie del benessere", legate all'abbondanza di cibo, alla sedentarietà e all'inquinamento (come dimostrano i recenti allarmi sull'aumento di malattie respiratorie nei bambini a Milano e non solo), diviene allora evidente l'importanza di ripensare le nostre abitudini in direzione di stili di vita più sani, che rispettino di più la nostra salute e quella del pianeta che ci ospita. La bicicletta è il mezzo su cui puntare per cercare di risolvere questi problemi. Andare in bicicletta, rinunciando a spostarsi in auto, fa parte delle buone pratiche che tutti dovremmo adottare. In Italia non si investe ancora a sufficienza sulla bicicletta, ma in altri paesi le cose vanno diversamente. In Danimarca, ad esempio, ben il 36% dei cittadini usa la bici per i suoi spostamenti quotidiani e il Comune di Danimarca ha affermato di voler innalzare questa quota al 50% entro il 2015. Anche a New York si è deciso di inaugurare un servizio di bikesharing che quest'estate metterà a disposizione 10.000 bici, creando così 200 posti di lavoro e profitti per 26 milioni di euro nei primi 5 anni, che verranno divisi a metà tra l'operatore e l'Amministratore comunale.

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    Fonte: www.greenews.info

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    Ma quali sono le caratteristiche di questo mezzo? Pedelec (Pedal Electric Cycle) è una bicicletta con motore elettrico il cui supporto si innesca solo pedalando. Il motore si disconnette automaticamente al raggiungimento dei 25 km/h in quanto questa è la velocità massima consentita a livello europeo per i veicoli classificati come biciclette. Possono quindi andare ovunque, e non c'è obbligo di casco, patente e bollino dell'assicurazione. La corrente viene fornita da una batteria ricaricabile la cui durata dipende da alcuni fattori: il peso del ciclista, le condizioni della strada, la qualità dei componenti.

    Sempre secondo il rapporto Go Pedelec, la crescente diffusione è dovuta ad una serie di motivazioni: coprire lunghe distanze senza fatica, andare a lavoro senza sudare, superare facilmente le salite, fare attività fisica senza necessariamente essere allenati. Tra le categorie di utenti che ritengono più utile l'utilizzo della pedelec ci sono soprattutto i pendolari, le persone anziane, quelle in sovrappeso o che abitano in zone collinari. Non mancano automobilisti o motociclisti, maggiormente attratti dalla bici a pedalata assistita rispetto alle normali biciclette.

    Recente anche l'interesse di case automobilistiche: Bmw e Volkswagen hanno già lanciato la loro prima bici motorizzata.

    Il settore è in costante crescita (nel 2010 in Europa la vendita di biciclette a pedalata assistita ha superato il milione, fonte rivista E-bike Europe) e l'utilizzo delle pedelec riguarda non solo gli spostamenti individuali ma anche quelli collettivi: si pensi al trasporto di merci pesanti (in Olanda viene data in prestito dall'Ikea per il trasporto dei mobili acquistati), alle famiglie con bambini (il bakfiets), al servizio di ciclocorrieri o a quello di bike sharing comunale con colonnine di ricarica.

    Anche la sicurezza sembra beneficiarne: nel traffico cittadino è stato calcolato che, grazie all'aiuto del motore, si presta più attenzione all'ambiente circostante e si è più lucidi in caso di pericolo (fonte atob.org.uk). E non mancano i vantaggi anche dal punto di vista ambientale: passando dall'auto ad una pedelec si riduce l'emissione di Co2 che può ulteriormente abbassarsi utilizzando fonti rinnovabili. Alcuni Paesi già lo fanno: nel 2011 in Austria sono state concesse agevolazioni per imprese che compravano pedelec utilizzando corrente da pannelli fotovaltaici.

    Mentre nel Nord Europa la diffusione delle pedelec è in costante aumento, in alcuni Paesi tra cui il nostro c'è ancora la tendenza a considerare le biciclette elettriche come mezzi di spostamento per persone anziane e adatte a chi ha problemi fisici. In realtà il mercato sforna ogni anno modelli elettrici altamenti competitivi e moderni per un pubblico giovane e sportivo: dalle mountain bikes alle bici da corsa, dalle bici pieghevoli alle city bike, tutte dotate di batterie molto leggere e prestazioni di alta gamma. Si tratta di un acquisto che però ha il suo esborso economico: per una pedelec con un buon rapporto qualità – prezzo, la fascia di costo è tra i 1.000 e i 2.500 euro. Una cifra non da poco, soprattutto di questi tempi. Ma se si pensano ai vantaggi nel medio – lungo periodo e ai bassi costi di gestione, la percezione delle cose cambia. Un utilizzo frequente della bici al posto dell'auto ad esempio per andare a lavoro, a scuola o a fare la spesa fa rientrare in poco tempo il costo sostenuto per l'acquisto.

    Riassumendo, ecco alcune buone ragioni per utilizzare una pedelec:

    consente di superare dislivelli notevoli

    stimola il movimento anche dei più pigri

    porta a destinazione senza sudare

    è adatta a chi vuole riprendere ad andare in bicicletta

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    offre maggiori alternative di percorso

    ha bassi costi di gestione

    permette il trasporto di merci anche pesanti

    favorisce un utilizzo costante della bici

    permette di coprire lunghe distanze e con maggiore sicurezza

    Fonte: BiciZen - Alfredo Bellini

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