EuroVelo15 è probabilmente l’itinerario della rete Eurovelo in condizioni migliori, ed anche quello che è stato più facile realizzare, perchè esisteva già. EuroVelo15 infatti ricalca interamente la pista ciclabile del Reno. Il Reno è uno dei più importanti fiumi d’Europa, dal punto di vista geografico come da quello storico: è stato infatti uno dei confini geopolitici più importanti in Europa, e la valle del Reno è stata teatro di numerose battaglie, dai tempi dei Romani (e anche prima probabilmente) fino alla Seconda Guerra Mondiale.
E' una scelta epocale che equipara la bicicletta ai mezzi a motore e inaugura un nuovo modo di pensare i trasporti. D'ora in avanti le opere di ingegneria civile, come per esempio i ponti e le gallerie, dovranno prevedere anche infrastrutture per la mobilità cicilistica.
La variabile bicicletta dovrà essere tenuta in considerazione nei documenti strategici comunitari con misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale. Per approfindire l'argomento clicca qui
La Commissione trasporti della Commissione europea vota oggi l'inserimento della rete ciclistica Eurovelo nella rete di trasporti Ten-T, la rete transeuropea di trasporti. Un'occasione unica per capire se davvero si è arrivati a un punto di svolta, ovvero se questa crisi economica senza precedenti e l'incalzare del cambiamento climatico stiano davvero portando a un cambio radicale nella mentalità dei nostri rappresentanti all'Ue, ovvero a riconoscere alla bicicletta la stessa dignità degli altri mezzi di trasporto. L'inserimento nella rete di trasporti Ten-T è il punto di partenza indispensabile per accedere ai finanziamenti europei e dare una svolta importante alle ciclovie dell'Unione.
Il progetto di Ecf, la European Cyclists Federation, mira a collegare tutti i 27 Stati Europei attraverso 14 itinerari ciclistici, dalla EV5, la Via Romea Francigena, ovvero la Canterbury-Londra-Roma-Brindisi, e la EV7 o Sun Route, da Capo Nord a Malta. Per farlo servono 25.000 km di piste da aggiungere ai 45.000 km di ciclabili già esistenti per un investimento di 1,5/2 miliardi di euro, con un possibile ritorno, grazie all'incremento turistico, di 5 miliardi di euro.
Aprire alla bicicletta significa promuovere la mobilità sostenibile, combattere i cambiamenti climatici e ridurre i consumi di combustibili fossili.
Ovvio che la decisione della Commissione trasporti composta da 90 eurodeputati e guidata dall'inglese Brian Simpson sta ricevendo le pressioni delle diverse lobby perché dal voto dipende l'allocazione delle risorse comunitarie dedicate ai diversi mezzi di trasporto.
Gli undici membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (Pd), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (Pdl), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Sul sito dell'ECF (la Federazione Europea dei Ciclisti rappresentata in Italia da FIAB) si legge della Campagna in corso affinchè le reti di percorsi ciclabili siano parte delle reti europee di trasporto.
Come avete già letto nel sito FIAB "Il 18 dicembre si decide il futuro della bici. Mobilitazione dei ciclisti europei. Scrivi anche tu agli euro-parlamentari!", il 18 dicembre la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.
Ed Lancaster, dirigente dell'ECF, scrive:
"Sono piacevolmente stupito da come il mondo dei ciclisti ha risposto al nostro appello, facendo pressione per il voto dell'UE di martedì prossimo, voto che potrebbe sbloccare miliardi a favore della bicicletta.
Abbiamo visto ciclisti di tutta l'Europa scrivere ai loro deputati nel Parlamento europeo, per chiedere di garantire le infrastrutture ciclabili e che EuroVelo ottenga i finanziamenti che merita.
I nostri membri di Francia, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Regno Unito, per citare solo alcuni dei Paesi (la lista è troppo lunga), si sono attivati per fare lobby verso i loro deputati
Alcuni segnali positivi
C'è già una storia di successo. L'Italia, guidata da FIAB, è riuscita a convincere tutti e 6 i suoi deputati al Parlamento europeo, e la loro pressione è stata a dir poco stupefacente. La Campagna di CTC svolge una forte pressione verso importanti deputati britannici della commissione per i trasporti.
Sulla base dei feedback che stiamo ricevendo, sembra che le opinioni stiano cambiando a favore della bicicletta. Ma la battaglia non è ancora vinta. Bisogna mantenere la pressione sul Parlamento Europeo.
Ci sono 35 milioni di persone che scelgono la bicicletta come principale mezzo di trasporto nella UE. I ciclisti tutti insieme superano la popolazione di ben sei dei 27 Stati membri. E' tempo per noi unire le forze e mostrare l'UE che non possono ignorare un mezzo di trasporto di tale importanza."
Ricordiamo che il "successo" italiano è dovuto all'attività di FIAB, cominciata già a metà novembre con una lettera del Presidente e contatti con gli europarlamentari da parte di diversi dirigenti, e alla più recente campagna di pressione alla quale si è unito Paolo Pinzuti di #Salvaiciclisti (si veda il suo blog PICICLISTI: L'Europa decide sul futuro della bicicletta).
Nonostante questo primo risultato, molto positivo, la Campagna e la forte pressione dei ciclisti italiani deve continuare.
Infatti, anche se tutti i 6 membri non supplenti italiani hanno risposto che voteranno SI, dobbiamo chieder loro un maggior impegno, cioè anche di adoperarsi affinchè l'emendamento riguardante Eurovelo venga messo effettivamente al voto (sembra infatti che verranno stralciati un gran numero di emendamenti senza neppure votarli).
Sul sito si può trovare la lettera che Fiab ha predisposto da inviare agli europarlamentari
Maggiori info sul sito della Fiab
Fonte: Fiab
L'Unione Europea sta ignorando 100 milioni di ciclisti
Ci sono 35 milioni di cittadini europei che usano la bicicletta tutti i giorni. E più di 100 milioni la usano regolarmente. Ciò nonostante le istituzioni europee non stanno prendendo la bicicletta in seria considerazione come mezzo di trasporto.
Alcuni documenti strategici dell'Unione Europea non menzionano la bicicletta e c'è il rischio che la ciclabilità venga accantonata a causa degli interessi di lobby molto potenti.
E' ora di cambiare strada
Importanti decisioni riguardo i futuri finanziameti europei saranno prese da qui al 2014, e noi vogliamo interrompere questo trend negativo. E' adesso il momento di ricordare al Parlamento Europeo, organo democraticamente eletto, che i ciclisti hanno voce in capitolo e meritano un posto nella politica europea dei trasporti.
Dobbiamo fare pressione sugli europarlamentari per ottenere che la bicicletta sia riconosciuta come un importante mezzo di trasporto.
La prima grande battaglia: le reti di trasporto strategiche europee
Il prossimo 18 dicembre 2012 la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto (Trans-European Network-Transport, abbreviata in TEN-T). Si tratta delle regole di finanziamento dei progetti delle infrastrutture principali di TEN-T. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.
Lo scorso dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha raccomandato l'inserimento in TEN-T della rete Rete Ciclabile Europea EuroVelo e delle infrastrutture ciclabili connesse. Questo inserimento aprirebbe la strada a miliardi di euro di investimenti per le infrastrutture ciclabili in tutta Europa.
Successivamente la Commissione Europea e la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo hanno preparato questo Regolamento, ma hanno escluso la bicicletta ed EuroVelo, nonostante la raccomandazione del dicembre 2011.
Con l'aiuto di tutti si può ottenere un cambiamento. Come fare? La FIAB ha predisposto una lettera da allegare alla e-mail da inviare agli europarlamentari della commissione trasporti. Sul sito della FIAB tutte le informazioni necessarie.
Secondo ECF per il completamento di Eurovelo, la cui prima proposta del Parlamento Europeo per l'inclusione nella rete TEN-T risale al 2009, è necessario un investimento di 1,5-2 miliardi di euro, tuttavia traducibili in un ritorno economico dal turismo di 5 miliardi.
Fatti tutti gli scongiuri del caso, l'ECF si è dichiarata moderatamente ottimista, dopo che lo scorso 15 dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha espresso in risposta al Libro Bianco dei Trasporti l'auspicio dell'inserimento di Eurovelo nella rete TEN-T.
Molto probabilmente i 90 eurodeputati della Commissione TRAN avranno già le idee chiare in merito. Ad ogni modo l'ECF ha invitato tutti i cittadini che hanno a cuore le buone sorti di Eurovelo, ad incoraggiare i propri rappresentanti perché esprimano voto favorevole al finanziamento di questo grande progetto.
Gli 11 membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (PD), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (PDL), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).
Ad ogni nome è accompagnato un link con il profilo del singolo eurodeputato sul sito della Commissione, in cui sono indicati i contatti Facebook, Twitter, il sito web e la mail.
Il consiglio, per chi fosse interessato a conoscere in anticipo le intenzioni dei nostri rappresentanti in Europa, e per chi ha un account, è di contattare gli interessati via Twitter (lo hanno tutti tranne Cancian e Albertini che potete comunque raggiungere per mail o Facebook), poiché è un luogo di interazione pubblico e più ideale per questo genere di comunicazioni.
Fonte: amicoinviaggio
EuroVelo, la rete europea di pista ciclabile, è un progetto della Federazione della European Cyclists '(ECF). Il progetto è sponsorizzato dal gruppo ACCELL con la sua bicicletta marchi Batavus, Koga, Sparta, Ercole e Winora.
Lo scopo del progetto EuroVelo ECF è di promuovere e coordinare la creazione e gestione di una rete completa europea pista ciclabile, la rete EuroVelo, attraversa e unisce tutto il continente europeo. Questo è davvero sostenibile la rete transeuropea dei trasporti.
Gli obiettivi del ECF nel progetto EuroVelo sono:
* Per garantire l'attuazione di una altissima qualità di piste ciclabili in tutti i paesi d'Europa, portando le migliori pratiche europee attraverso le frontiere e armonizzare gli standard
* Per comunicare l'esistenza di questi itinerari ai potenziali utenti, promuovere e commercializzare l'uso delle biciclette
* Per incoraggiare un gran numero di cittadini europei nell'uso della bici, ed essere promotori del messaggio viaggiare sano e sostenibile
Per informazioni più dettagliate sul progetto EuroVelo, assicuratevi di visitare il sito Web: www.eurovelo.org.