Mercoledì, 19 Dicembre 2012 12:34

EuroVelo. La bici ha una sua dignita'

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La Commissione europarlamentare Trasporti e Turismo ha votato a favore dell'inclusione della ciclabilità e della rete di percorsi ciclabili di lunga percorrenza EuroVelo nella rete TEN T.

E' una scelta epocale che equipara la bicicletta ai mezzi a motore e inaugura un nuovo modo di pensare i trasporti. D'ora in avanti le opere di ingegneria civile, come per esempio i ponti e le gallerie, dovranno prevedere anche infrastrutture per la mobilità cicilistica.

La variabile bicicletta dovrà essere tenuta in considerazione nei documenti strategici comunitari con misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale. Per approfindire l'argomento clicca qui

La Commissione trasporti della Commissione europea vota oggi l'inserimento della rete ciclistica Eurovelo nella rete di trasporti Ten-T, la rete transeuropea di trasporti. Un'occasione unica per capire se davvero si è arrivati a un punto di svolta, ovvero se questa crisi economica senza precedenti e l'incalzare del cambiamento climatico stiano davvero portando a un cambio radicale nella mentalità dei nostri rappresentanti all'Ue, ovvero a riconoscere alla bicicletta la stessa dignità degli altri mezzi di trasporto. L'inserimento nella rete di trasporti Ten-T è il punto di partenza indispensabile per accedere ai finanziamenti europei e dare una svolta importante alle ciclovie dell'Unione.

Il progetto di Ecf, la European Cyclists Federation, mira a collegare tutti i 27 Stati Europei attraverso 14 itinerari ciclistici, dalla EV5, la Via Romea Francigena, ovvero la Canterbury-Londra-Roma-Brindisi, e la EV7 o Sun Route, da Capo Nord a Malta. Per farlo servono 25.000 km di piste da aggiungere ai 45.000 km di ciclabili già esistenti per un investimento di 1,5/2 miliardi di euro, con un possibile ritorno, grazie all'incremento turistico, di 5 miliardi di euro.

Aprire alla bicicletta significa promuovere la mobilità sostenibile, combattere i cambiamenti climatici e ridurre i consumi di combustibili fossili.

Ovvio che la decisione della Commissione trasporti composta da 90 eurodeputati e guidata dall'inglese Brian Simpson sta ricevendo le pressioni delle diverse lobby perché dal voto dipende l'allocazione delle risorse comunitarie dedicate ai diversi mezzi di trasporto.

Gli undici membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (Pd), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (Pdl), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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    Info:www.visitfinland.com. 

    Fonte: viaggi.repubblica.it

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    "30 chilometri orari per strade più vivibili". E' il titolo di un'iniziativa di legge popolare a livello europeo che mira a limitare la velocità dei veicoli all'interno delle aree urbane con il duplice obiettivo di ridurre il numero di morti e feriti in incidenti stradali e di rendere meno inquinante e congestionato il traffico. I promotori dell'iniziativa puntano a raccogliere un milione di firme in un minimo di sette stati membri dell'Europa nel tempo massimo di un anno. Seguendo la procedura legislativa la proposta, se la Commissione europea darà il via libera, potrebbe diventare legge in due massimo tre anni. Il limite di 30 km orari da rispettare nei centri abitati e residenziali, oltre ad aumentare il grado di sicurezza provvederà a limitare le emissioni inquinanti. Secondo i promotori della petizione "l'Unione europea ha obiettivi ambientali e di sicurezza stradale chiari, ma non applicati. Un limite di velocità standard di 30 km/h potrebbe contribuire a ridurre in modo efficace gli infortuni e le morti, l'inquinamento acustico e le emissioni di CO2, e migliorare il flusso del traffico".

     

    Fonte: bicisnob

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