Sabato, 07 Gennaio 2012 11:33

EuroVelo, la rete europea di pista ciclabile

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EuroVelo, la rete europea di pista ciclabile, è un progetto della Federazione della European Cyclists '(ECF). Il progetto è sponsorizzato dal gruppo ACCELL con la sua bicicletta marchi Batavus, Koga, Sparta, Ercole e Winora.
Lo scopo del progetto EuroVelo ECF è di promuovere e coordinare la creazione e gestione di una rete completa europea pista ciclabile, la rete EuroVelo, attraversa e unisce tutto il continente europeo. Questo è davvero sostenibile la rete transeuropea dei trasporti.

Gli obiettivi del ECF nel progetto EuroVelo sono:

* Per garantire l'attuazione di una altissima qualità di piste ciclabili in tutti i paesi d'Europa, portando le migliori pratiche europee attraverso le frontiere e armonizzare gli standard
* Per comunicare l'esistenza di questi itinerari ai potenziali utenti, promuovere e commercializzare l'uso delle biciclette
* Per incoraggiare un gran numero di cittadini europei nell'uso della bici, ed essere  promotori del messaggio viaggiare sano e sostenibile
Per informazioni più dettagliate sul progetto EuroVelo, assicuratevi di visitare il sito Web: www.eurovelo.org.

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    Il progetto di Ecf, la European Cyclists Federation, mira a collegare tutti i 27 Stati Europei attraverso 14 itinerari ciclistici, dalla EV5, la Via Romea Francigena, ovvero la Canterbury-Londra-Roma-Brindisi, e la EV7 o Sun Route, da Capo Nord a Malta. Per farlo servono 25.000 km di piste da aggiungere ai 45.000 km di ciclabili già esistenti per un investimento di 1,5/2 miliardi di euro, con un possibile ritorno, grazie all'incremento turistico, di 5 miliardi di euro.

    Aprire alla bicicletta significa promuovere la mobilità sostenibile, combattere i cambiamenti climatici e ridurre i consumi di combustibili fossili.

    Ovvio che la decisione della Commissione trasporti composta da 90 eurodeputati e guidata dall'inglese Brian Simpson sta ricevendo le pressioni delle diverse lobby perché dal voto dipende l'allocazione delle risorse comunitarie dedicate ai diversi mezzi di trasporto.

    Gli undici membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (Pd), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (Pdl), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).

    Fonte: Il Fatto Quotidiano

  • EuroVelo, continua la pressione dei ciclisti italiani
    Nella Campagna di ECF, in vista del voto del 18 dicembre, per chiedere al Parlamento Europeo l'inclusione dei percorsi ciclabili di Eurovelo nelle reti di trasporti europee, c'è già una storia di successo. L'Europa ciclistica elogia l'Italia, guidata da FIAB, che è riuscita a convincere tutti i suoi euro-deputati . Una "pressione" a dir poco stupefacente!

    Sul sito dell'ECF (la Federazione Europea dei Ciclisti rappresentata in Italia da FIAB) si legge della Campagna in corso affinchè le reti di percorsi ciclabili siano parte delle reti europee di trasporto.

    Come avete già letto nel sito FIAB "Il 18 dicembre si decide il futuro della bici. Mobilitazione dei ciclisti europei. Scrivi anche tu agli euro-parlamentari!", il 18 dicembre la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.

    Ed Lancaster, dirigente dell'ECF, scrive:

    "Sono piacevolmente stupito da come il mondo dei ciclisti ha risposto al nostro appello, facendo pressione per il voto dell'UE di martedì prossimo, voto che potrebbe sbloccare miliardi a favore della bicicletta.

    Abbiamo visto ciclisti di tutta l'Europa scrivere ai loro deputati nel Parlamento europeo, per chiedere di garantire le infrastrutture ciclabili e che EuroVelo ottenga i finanziamenti che merita.

    I nostri membri di Francia, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Regno Unito, per citare solo alcuni dei Paesi (la lista è troppo lunga), si sono attivati per fare lobby verso i loro deputati

    Alcuni segnali positivi

    C'è già una storia di successo. L'Italia, guidata da FIAB, è riuscita a convincere tutti e 6 i suoi deputati al Parlamento europeo, e la loro pressione è stata a dir poco stupefacente. La Campagna di CTC svolge una forte pressione verso importanti deputati britannici della commissione per i trasporti.

    Sulla base dei feedback che stiamo ricevendo, sembra che le opinioni stiano cambiando a favore della bicicletta. Ma la battaglia non è ancora vinta. Bisogna mantenere la pressione sul Parlamento Europeo.

    Ci sono 35 milioni di persone che scelgono la bicicletta come principale mezzo di trasporto nella UE. I ciclisti tutti insieme superano la popolazione di ben sei dei 27 Stati membri. E' tempo per noi unire le forze e mostrare l'UE che non possono ignorare un mezzo di trasporto di tale importanza."

    Ricordiamo che il "successo" italiano è dovuto all'attività di FIAB, cominciata già a metà novembre con una lettera del Presidente e contatti con gli europarlamentari da parte di diversi dirigenti, e alla più recente campagna di pressione alla quale si è unito Paolo Pinzuti di #Salvaiciclisti (si veda il suo blog PICICLISTI: L'Europa decide sul futuro della bicicletta).

    Nonostante questo primo risultato, molto positivo, la Campagna e la forte pressione dei ciclisti italiani deve continuare.

    Infatti, anche se tutti i 6 membri non supplenti italiani hanno risposto che voteranno SI, dobbiamo chieder loro un maggior impegno, cioè anche di adoperarsi affinchè l'emendamento riguardante Eurovelo venga messo effettivamente al voto (sembra infatti che verranno stralciati un gran numero di emendamenti senza neppure votarli).

    Sul sito si può trovare la lettera che Fiab ha predisposto da inviare agli europarlamentari

    Maggiori info sul sito della Fiab

     

    Fonte: Fiab

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