Nella Campagna di ECF, in vista del voto del 18 dicembre, per chiedere al Parlamento Europeo l'inclusione dei percorsi ciclabili di Eurovelo nelle reti di trasporti europee, c'è già una storia di successo. L'Europa ciclistica elogia l'Italia, guidata da FIAB, che è riuscita a convincere tutti i suoi euro-deputati . Una "pressione" a dir poco stupefacente!
Sul sito dell'ECF (la Federazione Europea dei Ciclisti rappresentata in Italia da FIAB) si legge della Campagna in corso affinchè le reti di percorsi ciclabili siano parte delle reti europee di trasporto.
Come avete già letto nel sito FIAB "Il 18 dicembre si decide il futuro della bici. Mobilitazione dei ciclisti europei. Scrivi anche tu agli euro-parlamentari!", il 18 dicembre la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.
Ed Lancaster, dirigente dell'ECF, scrive:
"Sono piacevolmente stupito da come il mondo dei ciclisti ha risposto al nostro appello, facendo pressione per il voto dell'UE di martedì prossimo, voto che potrebbe sbloccare miliardi a favore della bicicletta.
Abbiamo visto ciclisti di tutta l'Europa scrivere ai loro deputati nel Parlamento europeo, per chiedere di garantire le infrastrutture ciclabili e che EuroVelo ottenga i finanziamenti che merita.
I nostri membri di Francia, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Regno Unito, per citare solo alcuni dei Paesi (la lista è troppo lunga), si sono attivati per fare lobby verso i loro deputati
Alcuni segnali positivi
C'è già una storia di successo. L'Italia, guidata da FIAB, è riuscita a convincere tutti e 6 i suoi deputati al Parlamento europeo, e la loro pressione è stata a dir poco stupefacente. La Campagna di CTC svolge una forte pressione verso importanti deputati britannici della commissione per i trasporti.
Sulla base dei feedback che stiamo ricevendo, sembra che le opinioni stiano cambiando a favore della bicicletta. Ma la battaglia non è ancora vinta. Bisogna mantenere la pressione sul Parlamento Europeo.
Ci sono 35 milioni di persone che scelgono la bicicletta come principale mezzo di trasporto nella UE. I ciclisti tutti insieme superano la popolazione di ben sei dei 27 Stati membri. E' tempo per noi unire le forze e mostrare l'UE che non possono ignorare un mezzo di trasporto di tale importanza."
Ricordiamo che il "successo" italiano è dovuto all'attività di FIAB, cominciata già a metà novembre con una lettera del Presidente e contatti con gli europarlamentari da parte di diversi dirigenti, e alla più recente campagna di pressione alla quale si è unito Paolo Pinzuti di #Salvaiciclisti (si veda il suo blog PICICLISTI: L'Europa decide sul futuro della bicicletta).
Nonostante questo primo risultato, molto positivo, la Campagna e la forte pressione dei ciclisti italiani deve continuare.
Infatti, anche se tutti i 6 membri non supplenti italiani hanno risposto che voteranno SI, dobbiamo chieder loro un maggior impegno, cioè anche di adoperarsi affinchè l'emendamento riguardante Eurovelo venga messo effettivamente al voto (sembra infatti che verranno stralciati un gran numero di emendamenti senza neppure votarli).
Sul sito si può trovare la lettera che Fiab ha predisposto da inviare agli europarlamentari
Maggiori info sul sito della Fiab
Fonte: Fiab