Lunedì, 17 Dicembre 2012 12:20

EuroVelo, continua la pressione dei ciclisti italiani

Vota questo articolo
(0 Voti)
Nella Campagna di ECF, in vista del voto del 18 dicembre, per chiedere al Parlamento Europeo l'inclusione dei percorsi ciclabili di Eurovelo nelle reti di trasporti europee, c'è già una storia di successo. L'Europa ciclistica elogia l'Italia, guidata da FIAB, che è riuscita a convincere tutti i suoi euro-deputati . Una "pressione" a dir poco stupefacente!

Sul sito dell'ECF (la Federazione Europea dei Ciclisti rappresentata in Italia da FIAB) si legge della Campagna in corso affinchè le reti di percorsi ciclabili siano parte delle reti europee di trasporto.

Come avete già letto nel sito FIAB "Il 18 dicembre si decide il futuro della bici. Mobilitazione dei ciclisti europei. Scrivi anche tu agli euro-parlamentari!", il 18 dicembre la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.

Ed Lancaster, dirigente dell'ECF, scrive:

"Sono piacevolmente stupito da come il mondo dei ciclisti ha risposto al nostro appello, facendo pressione per il voto dell'UE di martedì prossimo, voto che potrebbe sbloccare miliardi a favore della bicicletta.

Abbiamo visto ciclisti di tutta l'Europa scrivere ai loro deputati nel Parlamento europeo, per chiedere di garantire le infrastrutture ciclabili e che EuroVelo ottenga i finanziamenti che merita.

I nostri membri di Francia, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Regno Unito, per citare solo alcuni dei Paesi (la lista è troppo lunga), si sono attivati per fare lobby verso i loro deputati

Alcuni segnali positivi

C'è già una storia di successo. L'Italia, guidata da FIAB, è riuscita a convincere tutti e 6 i suoi deputati al Parlamento europeo, e la loro pressione è stata a dir poco stupefacente. La Campagna di CTC svolge una forte pressione verso importanti deputati britannici della commissione per i trasporti.

Sulla base dei feedback che stiamo ricevendo, sembra che le opinioni stiano cambiando a favore della bicicletta. Ma la battaglia non è ancora vinta. Bisogna mantenere la pressione sul Parlamento Europeo.

Ci sono 35 milioni di persone che scelgono la bicicletta come principale mezzo di trasporto nella UE. I ciclisti tutti insieme superano la popolazione di ben sei dei 27 Stati membri. E' tempo per noi unire le forze e mostrare l'UE che non possono ignorare un mezzo di trasporto di tale importanza."

Ricordiamo che il "successo" italiano è dovuto all'attività di FIAB, cominciata già a metà novembre con una lettera del Presidente e contatti con gli europarlamentari da parte di diversi dirigenti, e alla più recente campagna di pressione alla quale si è unito Paolo Pinzuti di #Salvaiciclisti (si veda il suo blog PICICLISTI: L'Europa decide sul futuro della bicicletta).

Nonostante questo primo risultato, molto positivo, la Campagna e la forte pressione dei ciclisti italiani deve continuare.

Infatti, anche se tutti i 6 membri non supplenti italiani hanno risposto che voteranno SI, dobbiamo chieder loro un maggior impegno, cioè anche di adoperarsi affinchè l'emendamento riguardante Eurovelo venga messo effettivamente al voto (sembra infatti che verranno stralciati un gran numero di emendamenti senza neppure votarli).

Sul sito si può trovare la lettera che Fiab ha predisposto da inviare agli europarlamentari

Maggiori info sul sito della Fiab

 

Fonte: Fiab

Letto 2718 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Velolove: Le figurine dei ciclisti urbani

    Per raccontare in immagini chi sono i diversi assi del ciclismo urbano contemporaneo, ossia tutte quelle persone che hanno scelto uno stile di mobilità assai meno banale e malsano di quello della vecchia automobile, #VeloLove ha deciso di realizzare il 1° Album di Figurine dei Ciclisti Urbani.

  • Bologna. La regina delle due ruote ospitta "Bici senza frontiere"

    Sarà Bologna, la città delle due torri, ad ospitare la giornata nazionale "Bici senza frontiere": sabato 8 febbraio i ciclisti di tutt'Italia si daranno appuntamento in piazza Maggiore. L'evento è creato dall'associazione #salvaciclisti, a due anni dalla sua nascita.
    Ogni città formerà una squadra che sfiderà le altre in duelli "all'ultima bici" su un terreno di gioco su cui sono allestiti percorsi urbani. Ogni città può dare sfoggio dei suoi migliori pedalatori con ogni tipo di ciclista quotidiano, da zero a 99 anni. E come in ogni competizione che si rispetti, ci saranno prove da superare per testare la propria abilità ciclistica.
    "Bici senza frontiere" consiste in una gara in 4 prove in cui una squadra di ciclisti urbani gareggerà in bicicletta affrontando prove come portare da casa a scuola quattro bambini nel minor tempo possibile, rispondere correttamente a dei quiz, completare il percorso casa-lavoro il più in fretta possibile. Ogni squadra può contare un minimo di 9 partecipanti a un massimo di 20 (9 per la prima prova, 4 per la seconda e 7 per la terza). Le prove saranno coordinate da un capitano e contraddistinte da un particolare come una divisa o un accessorio comune.
    Più che una gara vera e propria è uno spettacolo spontaneo e aperto a tutti; per iscriversi è sufficiente consultare il sito http://bicisenzafrontiere.it/.
    Domenica 9 ci sarà una riunione per discutere sulle esperienze di cicloattivismo fatte in questi due anni nelle realtà locali e programmare gli impegni futuri.

    Fonte: bicisenzafrontiere.it

  • Il regalo di Natale dei ciclisti urbani? Pedalare fa guadagnare

    Chi nel 2013 ha fatto a meno dell'auto andando in bici, ecco quanti soldi ha risparmiato e che ora troverà sotto l'albero:
    1000-2000 euro di acquisto di carburante;
    700-1000 euro di assicurazione
    300-500 euro di riparazioni e manutenzione;
    200-300 euro di pezzi di ricambio, olio e lubrificanti;
    150-500 euro di bollo;
    35-100 euro di multe;
    una certa cifra per il parcheggio a pagamento, o peggio per il nolo di un garage;
    Senza contare i soldi per l'acquisto del mezzo stesso, magari in "comode" rate ancora da saldare...
    Nel 2012 secondo Federconsumatori, il costo annuale di mantenimento di un'auto, compreso l'ammortamento del costo del mezzo in 10 anni, sarebbe ammontato a circa 7000 mila euro l'anno.
    Certo, chi ha rinunciato all'auto per la bici, probabilmente avrà fatto un abbonamento annuale al servizio pubblico della sua città, avrà speso qualche decina di euro per gli accessori della bici, qualche altra per un taxi o un car sharing nei momenti in cui aveva bisogno di un'auto, ma tutto sommato la voce "trasporti" non ha intaccato troppo i conti di casa.

    Fonte: www.bikeitalia.it

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.