Da Parigi a Vienna, da Amsterdam a Linz, guida alle grandi (e medie) città europee a misura di esplorazione a due ruote. Anche grazie a formule di noleggio sempre più sofisticate.
«La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti». Lo diceva Albert Einstein in una lettera al figlio Eduard, nel 1930. Noi potremmo aggiungere che per dare anche più equilibrio ad una vacanza, vale la pena andare su due ruote. In punta di pedale si arriva veramente ovunque e si scoprono le città in maniera ravvicinata. Ecco le nostre mete in Europa dove questo economico mezzo di trasporto è non solo protagonista ma anche molto amato, tanto che ci sono persino hotel a misura di "turista-ciclista".
Parigi
Nella Ville Lumière tutto è all'insegna della ecologia e dei ritmi lenti e si moltiplicano le piste ciclabili: 371 chilometri (è in progetto di aumentare il numero fino a 600 chilometri entro fine anno). Utilizzare questo servizio è semplicissimo dato che ci sono molte stazioni per il noleggio sparse per la città ed è possibile acquistare ticket giornalieri o abbonamenti. Inoltre, durante i weekend, alcuni quartieri come Montmartre, il canale Saint-Martin e le vie lungo la Senna, solitamente riservati al transito di veicoli a motore, si trasformano in vie per altri mezzi di trasporto (non solo la bici, ma anche skateboard e roller). Ogni venerdì sera dall'Hôtel de Ville parte un originale tour gratuito per le strade illuminate. Si replica ogni terza domenica di ogni mese alle 10.30. Tutti gli altri giorni le guide di Paris à Vélo c'est sympa accompagnano i ciclisti in percorsi insoliti alla scoperta di scorci fioriti, atéliers di artisti, cortili nascosti e angoli di città lontani dal traffico. Alla bicicletta provvede Vélib, la formula self service con un parco bici che conta ben 10648 "vetture". Per i più pigri Paris Charms & Secrets propone circuiti romantici a bordo di bici elettriche.
Info: www.franceguide.com.
Valencia
Nella città tra le più verdi d'Europa, andare in bicicletta permette di entrare a contatto con un arcobaleno di colori. Ad iniziare dai giardini del Turia, dove tra un'infinità di alberi e prati, campi da gioco e fontane, si snodano diverse piste ciclabili (10 chilometri). Si va dalla zona del mare fino al Bioparc, una delle attrazioni imperdibili della città spagnola. Un luogo all'aperto senza gabbie ma con barriere naturali, che dà la possibilità di attraversare la savana africana, la foresta equatoriale e il cuore del Madagascar e di conoscere da vicino gli animali che vivono in questi luoghi e gli ultimi nati del parco: la piccola figlia della giraffa "Ramses" e il baby gorilla "Ebo". Con Doyoubike, BEbike e Valencia Bikes è possibile noleggiare la propria bicicletta con tariffe a partire da 1,90 euro. La sera si può raggiungere Plaza de la Virgin, con la fontana illuminata e si può fare una sosta golosa in uno dei tanti ristoranti che propongono la paella, il piatto valenciano per eccellenza. Tra questi Orio Restaurant, tapas bar tipico, specializzato in "pinchos", stuzzichini su una base di pane.
Info:www.turisvalencia.es.
Linz e Vienna. Austria
I ciclisti a Linz hanno sempre la precedenza agli incroci e questo fa capire l'importanza di questo mezzo nella cittadina austriaca. Tutto il centro cittadino di Linz ha corsie ciclabili, semafori per ciclisti e maniglie per sostenersi ai semafori (in modo da non appoggiare i piedi a terra). Ci sono, inoltre, due officine fisse per piccole sistemazioni della bici (mercato Uhrfahr e ingresso del vecchio municipio) con chiavi a frugola, pompe, kit per riparazione della camera d'aria, cacciavite. Nel vecchio municipio sono a disposizione 55 armadietti ad uso dei ciclisti: si possono lasciare gratuitamente le proprie cose e recuperarle durante la giornata. Una buona idea per chi non vuole portarsi dietro tutto il giorno pesi o borse. Sempre gratuitamente ci sono trailer (Carrettini) per trasportare bambini, animali o la spesa. Con la bici si va ovunque, si fa facilmente amicizia, si scoprono angolini deliziosi, si fa sosta in locande dove gustarsi una buona birra artigianale o uno sciroppo di sambuco fatto in casa. Linz, inoltre, è il cuore della pista ciclabile del Danubio, punto centrale del tratto più scenografico della ciclovia, quello tra Passau, in Germania, e Vienna. Sono circa 330 chilometri da percorrere in cinque, sette, dieci, quattordici giorni. Lungo il tragitto ci si ferma in monasteri e chiesette, si assapora la cucina locale e l'ospitalità di fattorie, alberghi a misura di ciclisti o splendi wellness hotel. Le offerte sono tante e a misura di tutte le tasche.
Anche Vienna è a misura di ciclisti: oltre 1.000 km di piste ciclabili e corsie preferenziali. Una bella esperienza è la ciclabile panoramica del Ring, che lungo il maestoso viale, largo fino a 56 metri, costeggia il centro storico, toccando alcune fra le più importanti attrazioni della capitale, tra cui Hofburg, il palazzo imperiale asburgico, il museo delle Belle Arti e quello di Storia Naturale con in mostra grandi scheletri di dinosauri (partenza e arrivo dal ponte Marienbrücke, in un itinerario di 5 chilometri. Le biciclette possono essere noleggiate presso uno dei circa 60 bike-terminal in posizione centrale, di solito nelle prossimità delle stazioni metropolitana, e restituite in qualsiasi altro bike-terminal. Per il noleggio bisogna acquistare una Citybike Tourist Card (€ 2) con cui si può ritirare la bici. La prima ora è gratuita
Amsterdam
La città delle biciclette d'Europa. Così è chiamata Amsterdam per l'elevato numero di bici in circolazione. I numeri parlano da soli. Si conta che i 750.000 abitanti di Amsterdam abbiano più di 600.000 bici. Un record. Anche la rete di piste ciclabili è piuttosto estesa: circa 400 km, di cui 150 km a senso unico e 250 a doppio senso. Ci sono ben 120 bici d'acqua (pedalò) e esiste perfino un coordinatore per l'utilizzo della bicicletta in costante contatto con l'associazione dei ciclisti e dei quartieri, per garantire sempre sicurezza e comodità. Ovunque si possono noleggiare e c'è anche un grande parcheggio, il "Fietsflat", un edificio di quattro piani (costa circa € 1 al giorno per bici) dove il colpo d'occhio è su una marea di modelli e colori. Certo bisogna fare molta attenzione, soprattutto nell'attraversare. I ciclisti non si fermano mai e vanno sempre velocemente. Anzi, si infastidiscono non poco se qualche pedone "taglia" loro la strada. Vale la pena percorrere il più lungo ponte ciclabile del mondo con una lunghezza totale di 780 metri sul Rijnkanaal, un ponte sospeso con un'arcata di 164 metri. È accessibile solo per pedoni e ciclisti e unisce la "terra ferma" di Amsterdam con il quartiere di Ijburg ricco di isole. Gli abitanti lo chiamano "Palingbrug" (ponte dell'anguilla) per le sue linee serpeggianti. E pedalando si può percorrere la cerchia dei canali, iscritti nel Patrimoni Mondiale dell'Unesco, che quest'anno festeggiano i 400 anni dalla creazione. Ricco il calendario di eventi per i festeggiamenti. Da non perdere una visita al Museo Het Grachtenhuis che, attraverso una mostra multimediale e interattiva (in italiano, con spiritose voci nel dialetto milanese, pugliese, romano) illustra la storia di questi affascinanti navigli. Uno speciale pacchetto lo propone Funactive, in una formula bici più barca. Circa 70 km di facile percorso (4 giorni/3 notti, con guida), attraversando un tappeto colorato di tulipani. Sosta per visitare un mulino a vento (da 379 euro per persona). Anche Klm offre voli a prezzi speciali per la primavera per raggiungere la capitale olandese (in aprile riapre il Rijksmuseum, mentre il primo maggio riapre il Museo Van Gogh).
Info:www.holland.com.
Malmo
A Malmö, a detta delle mamme, i piccoli iniziano a pedalare forse anche prima di camminare. Una ironia che però testimonia quanta attenzione ci sia verso le due ruote. Nella terza città per importanza in Svezia, affacciata sul Mar Baltico e collegata alla capitale danese Copenaghen, in soli 20 minuti, tramite il ponte sullo stretto di Öresund, gli abitanti si muovono quasi esclusivamente in sella ai loro velocipedi, bambini compresi. Ben 430 chilometri di ampie ciclabili e numerosi ponti dedicati alla mobilità dolce. Così non ci si può lasciare sfuggire l'occasione di prendere una bici a noleggio. Del resto, pedalare è il modo migliore per visitare questa città (nella regione della Scania), che si lascia misurare a giri di ruota, nonostante sia una delle aree metropolitane più dinamiche ed estese del Nord Europa. Quartieri riqualificati, vecchie strutture recuperate e grande attenzione all'ambiente e alla sostenibilità: questo il segreto del make-up di Malmö. La prima tappa non può che essere il quartiere medievale, che si dirama dalla piazza grande di Stora Torget e dalla piazzetta medievale di Lilla Torg, cinta dalle caratteristiche case quattrocentesche a graticcio. Altra zona, altra atmosfera. L'area industriale, Västra Hamnen, che, un tempo, ospitava i cantieri navali della Kockums, costituisce la "città del domani", con edifici dotati di spazi per la raccolta differenziata e fa uso di biogas prodotto come risorsa energetica. Questo moderno e affascinante quartiere, che guarda al mare, è ad alto tasso di vivacità, attorno al celebre Turning Torso. È un titanico grattacielo "a spirale" di 190 metri di altezza e 54 piani (con una torsione di 90° gradi dalla base alla cima), opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si è ispirato proprio ad un torso umano. Rappresenta il simbolo cittadino e si staglia in tutta la sua altezza sull'orizzonte piatto di Svezia e Danimarca. La zona è invasa da centinaia di persone sedute a prendere il sole lungo i gradini che danno sul lungomare. Alla sera, invece, si ritrovano per frequentare i numerosi ristoranti, caffé, bar e locali notturni moderni. Ovunque una marea di bici parcheggiate.
Info:www.visitsweden.com.
Helsinki
La capitale finlandese è una "metropoli tascabile" (come la definiscono gli stessi abitanti) che ha i suoi punti di forza nella tecnologia, nel design e nella natura. È questo il periodo migliore per visitarla, complici temperature più alte, per girare comodamente in maniera sostenibile (è completamente pianeggiante), con la luce che non finisce mai (il sole nordico soprattutto in estate splende 19 ore su 24). La luminosità cambia di continuo, accende di riflessi ogni cosa e mostra un volto sempre nuovo di negozi, gallerie, case atelier, boutique. In centro si trovano delle citybike gratuite dietro pagamento di un piccolo deposito che poi viene restituito. La maggior parte delle attrazioni turistiche di Helsinki è comodamente raggiungibile e ci sono numerosi parchi, tra cui quello intitolato a Jean Sibelius (sulla via Mechelininkatu), compositore di spicco dell'identità nazionale. Esistono, inoltre, dei veri e propri circuiti, 27 in totale, la cui distanza varia tra i 12 e 25 chilometri, pensati per scoprire la città (peccato che solo 4 siano anche in inglese). Se non vi sentite così sicuri di girare la città da soli, ci si può affidare a Helsinki Cityride che propone un Gran Tour di Helsinki, che si percorre in tre ore, al costo di 39 euro, nolo della bicicletta compreso. Anche i mezzi pubblici sono attrezzati per ospitare le due ruote: nell'area urbana il trasporto è gratuito. Per una sosta golosa e recuperare energia puntate a piazza del Mercato, Kauppatori, a due passi dal porto. Sotto i tendoni dei chioschi, si può ordinare una famosa ciambella munkki, molto zuccherata.
Info:www.visitfinland.com.
Fonte: viaggi.repubblica.it
E' una scelta epocale che equipara la bicicletta ai mezzi a motore e inaugura un nuovo modo di pensare i trasporti. D'ora in avanti le opere di ingegneria civile, come per esempio i ponti e le gallerie, dovranno prevedere anche infrastrutture per la mobilità cicilistica.
La variabile bicicletta dovrà essere tenuta in considerazione nei documenti strategici comunitari con misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale. Per approfindire l'argomento clicca qui
La Commissione trasporti della Commissione europea vota oggi l'inserimento della rete ciclistica Eurovelo nella rete di trasporti Ten-T, la rete transeuropea di trasporti. Un'occasione unica per capire se davvero si è arrivati a un punto di svolta, ovvero se questa crisi economica senza precedenti e l'incalzare del cambiamento climatico stiano davvero portando a un cambio radicale nella mentalità dei nostri rappresentanti all'Ue, ovvero a riconoscere alla bicicletta la stessa dignità degli altri mezzi di trasporto. L'inserimento nella rete di trasporti Ten-T è il punto di partenza indispensabile per accedere ai finanziamenti europei e dare una svolta importante alle ciclovie dell'Unione.
Il progetto di Ecf, la European Cyclists Federation, mira a collegare tutti i 27 Stati Europei attraverso 14 itinerari ciclistici, dalla EV5, la Via Romea Francigena, ovvero la Canterbury-Londra-Roma-Brindisi, e la EV7 o Sun Route, da Capo Nord a Malta. Per farlo servono 25.000 km di piste da aggiungere ai 45.000 km di ciclabili già esistenti per un investimento di 1,5/2 miliardi di euro, con un possibile ritorno, grazie all'incremento turistico, di 5 miliardi di euro.
Aprire alla bicicletta significa promuovere la mobilità sostenibile, combattere i cambiamenti climatici e ridurre i consumi di combustibili fossili.
Ovvio che la decisione della Commissione trasporti composta da 90 eurodeputati e guidata dall'inglese Brian Simpson sta ricevendo le pressioni delle diverse lobby perché dal voto dipende l'allocazione delle risorse comunitarie dedicate ai diversi mezzi di trasporto.
Gli undici membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (Pd), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (Pdl), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Competitiveness and Innovation Framework Programme (CIP)
Il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione è caratterizzato da una grande varietà di temi, in quanto si compone di molti programmi più specifici. Ad esempio, il programma per l'Imprenditorialità e l'Innovazione aiuta le piccole e medie imprese ad accedere a finanziamenti nelle fasi di inizio e crescita della loro attività, con un particolare accento sull'innovazione eco-sostenibile. Del CIP fa parte anche il programma Intelligent Energy, descritto nel prossimo paragrafo.
Intelligent Energy – Europe II Programme
Il programma Intelligent Energy intende contribuire ad ottenere una fornitura di energia sicura, sostenibile, e a prezzi ragionevoli per l'Europa; lo fa promuovendo l'efficienza energetica, l'uso razionale delle risorse energetiche, e l'uso di fonti nuove e rinnovabili per il trasporto, campo in cui dovrebbe sicuramente rientrare anche l'uso della bicicletta.
Questo programma – in sigla: IEE – è uno dei principali metodi con i quali la politica energetica generale dell'UE si trasforma in risultati concreti per andare incontro alle sfide energetiche di oggi promuovendo nuove possibilità di business e nuove tecnologie. L'IEE sostiene progetti e eventi su scala europea, coprendo fino al 50% dei costi. Il programma è gestito dalla IEEA (Intelligent Energy Executive Agency – Agenzia esecutiva per l'energia intelligente). I progetti finanziati rientrano generalmente in due categorie, una denominata STEER, per la promozione dell'uso dell'energia sostenibile nel trasporto, e l'altra chiamata ALTENER, per aiutare l'aumento dell'uso di fonti energetiche nuove e rinnovabili in generale.
Cycling Carma e Cyclelogistic sono progetti finanziati dal programma Intelligent Energy.
Central Europe
Central Europe è un programma dell'Unione europea che favorisce la cooperazione tra i nove paesi dell'Europa centrale: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ucraina, mirando a migliorare l'innovazione, la competitività e lo sviluppo sostenibile delle città e delle regioni aderenti.
Grazie a Central Europe sono stati stanziati 231 milioni di euro finanziamenti per progetti di cooperazione transnazionale che coinvolgono sia organizzazioni pubbliche che private. Il programma è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e va dal 2007 al 2013.
Bicy è un progetto finanziato dal programma Central Europe.
LIFE+
LIFE+ finanzia progetti che vanno a contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione ambientali dell'Unione. Il programma ha anche lo scopo di facilitare l'inclusione di valutazioni ambientali all'interno di altre politiche dell'Unione, contribuendo così a raggiungere il più ampio obiettivo di uno sviluppo sostenibile nell'UE.
Il programma LIFE+ si distingue in tre principali aree tematiche: "Natura e biodiversità"; "Politica ambientale e Governance"; "Informazione e Comunicazione". Ogni anno la Commissione emana un bando e decide quali dei progetti che vengono proposti verrà finanziato. I progetti sono scelti secondo criteri di fattibilità tecnica, innovazione, efficacia e efficienza.
Marco Polo Programme II
Il programma Marco Polo finanzia progetti che aiutano a ridurre i costi ambientali, economici e sociali del trasporto. Uno degli obiettivi principali è quello di ridurre il traffico nelle strade, e di conseguenza l'inquinamento, promuovendo dei sistemi di trasporto merci più compatibili con l'ambiente.
Viene posto l'accento anche sul fatto che queste modalità alternative di trasporto merci possono essere anche più efficienti e profittevoli per le aziende stesse.
Il budget per il periodo 2007-2013 era di 450 milioni di euro.
Interreg IV
Questo programma fornisce finanziamenti per la cooperazione interfrontaliera, transnazionale e interregionale; ha come obiettivo quello di promuovere gli scambi di conoscenza attraverso l'Europa nei campi dell'innovazione e dell'economia della conoscenza, dell'ambiente e della prevenzione dei rischi.
Interreg IV migliora l'efficacia delle politiche regionali e degli strumenti da esse usati. I progetti di solito prevedono lo scambio di esperienze fra i responsabili dello sviluppo di politiche ambientali a livello locale o regionale. L'ambiente non riconosce i confini degli Stati nazionali, per cui il programma è particolarmente importante in quelle regioni la cui gestione ambientale deve essere sviluppata preferibilmente insieme da amministrazioni appartenenti a Stati diversi (pensiamo ad esempio alle linee costiere). Le aree di intervento ricadono nello sviluppo urbano, rurale e costiero, lo sviluppo dei rapporti economici interregionali e la creazione di network fra piccole e medie imprese in queste aree geografiche. La cooperazione si concentra soprattutto su ricerca, sviluppo, ambiente, prevenzione dei rischi, e gestione delle acque.
La realizzazione di un itinerario cicloturistico dall'Emilia Romagna alla Slovenia è un progetto finanziato da Interreg III A, progetto "gemello" dell'Interreg IV.
MED programme
MED è un programma transnazionale di cooperazione territoriale. E' finanziato dall'Unione Europea come strumento di politica regionale e continua la tradizione dei programmi europei di cooperazione (precedentemente denominati Interreg, di cui sopra).
Si occupa della gestione del rischio ambientale, commercio internazionale e corridoi di trasporto. Finora, 108 progetti sono in esecuzione nell'ambito del programma MED co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Cyclo è un progetto finanziato dal MED programme.
Seventh Framework Programme (FP7)
Il settimo Programma Quadro si occupa delle necessità europee nell'ambito della crescita e del lavoro. Si tratta dello strumento finanziario principale attraverso il quale l'Unione Euroepa sostiene attività di ricerca e sviluppo riguardanti quasi tutte le discipline scientifiche, in modo da creare una Area di Ricerca Europea. Il programma è organizzato in quattro diverse componenti:
Cooperazione: il programma sostiene i progetti di ricerca gestiti a livello transnazionale; comprende anche i progetti fatti in cooperazione con paesi terzi non appartenenti all'UE
Idee: il programma cerca di migliorare il dinamismo, la creatività e l'eccellenza della ricerca europea in tutti i campi scientifici e tecnologici, comprendendo anche le scienze socio-economiche e le scienze umane. Questa parte del progetto è gestita da un Consiglio per la Ricerca Europea
Persone: per il rafforzamento delle capacità e competenze di chi lavora nella ricerca e nella tecnologia in Europa
Capacità: per sostenere le infrastrutture di ricerca e la ricerca a favore delle piccole e medie imprese
L'obiettivo più generale del programma FP7 è comunque quello di contribuire allo sviluppo sostenibile dell'economia europea. Fra le aree tematiche di cui il programma si occupa ci sono anche il trasporto, l'energia, l'ambiente, la salute e l'agricoltura.
Fonte: amicoinviaggio
Il mio Danubio. In bicicletta lungo il fiume d'Europa
Autore: Guillaume Prébois
Prezzo: € 13,00
Pagine: 172
Editore: Ediciclo
Il Danubio, fiume dolce e maestoso, che sgorga nella Foresta Nera in Germania e attraversa il mondo suggestivo della Mitteleuropa accompagnando e definendo culture, popoli, musiche, lingue diverse. Guillaume Prébois ne ha seguito il corso, in bicicletta. Tremila chilometri dalla Germania alla Romania: otto paesi, caldo torrido, albe fresche, cieli stellati, malinconie, le facce antiche di chi lavora i campi e i millenari clichès culturali che si sgretolano sotto il peso della peregrinazione sincera.