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L'Unione Europea sta ignorando 100 milioni di ciclisti
Ci sono 35 milioni di cittadini europei che usano la bicicletta tutti i giorni. E più di 100 milioni la usano regolarmente. Ciò nonostante le istituzioni europee non stanno prendendo la bicicletta in seria considerazione come mezzo di trasporto.
Alcuni documenti strategici dell'Unione Europea non menzionano la bicicletta e c'è il rischio che la ciclabilità venga accantonata a causa degli interessi di lobby molto potenti.
E' ora di cambiare strada
Importanti decisioni riguardo i futuri finanziameti europei saranno prese da qui al 2014, e noi vogliamo interrompere questo trend negativo. E' adesso il momento di ricordare al Parlamento Europeo, organo democraticamente eletto, che i ciclisti hanno voce in capitolo e meritano un posto nella politica europea dei trasporti.
Dobbiamo fare pressione sugli europarlamentari per ottenere che la bicicletta sia riconosciuta come un importante mezzo di trasporto.
La prima grande battaglia: le reti di trasporto strategiche europee
Il prossimo 18 dicembre 2012 la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo voterà un testo cruciale: il Regolamento della Rete Trans-europea di Trasporto (Trans-European Network-Transport, abbreviata in TEN-T). Si tratta delle regole di finanziamento dei progetti delle infrastrutture principali di TEN-T. Escludere la bicicletta da questo documento significa escludere la messa in sicurezza delle intersezioni di questi corridoi con le ciclovie locali esistenti, oltre a escludere la rete ciclabile europea EuroVelo, che interessa l'Italia per 6.600 km.
Lo scorso dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha raccomandato l'inserimento in TEN-T della rete Rete Ciclabile Europea EuroVelo e delle infrastrutture ciclabili connesse. Questo inserimento aprirebbe la strada a miliardi di euro di investimenti per le infrastrutture ciclabili in tutta Europa.
Successivamente la Commissione Europea e la Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo hanno preparato questo Regolamento, ma hanno escluso la bicicletta ed EuroVelo, nonostante la raccomandazione del dicembre 2011.
Con l'aiuto di tutti si può ottenere un cambiamento. Come fare? La FIAB ha predisposto una lettera da allegare alla e-mail da inviare agli europarlamentari della commissione trasporti. Sul sito della FIAB tutte le informazioni necessarie.