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Venerdì, 19 Febbraio 2016 18:07

XCYCLE per migliorare la viabilità ciclistica

L’iniziativa XCYCLE oltre a migliorare la sicurezza dei ciclisti all’interno del traffico urbano potrebbe veramente rendere le città a prova di bici.

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Venerdì, 11 Settembre 2015 17:26

Bici Smart, la bici antiladro

Bici Smart è una strepitosa invenzione di tre giovani studenti universitari cileni che dopo aver appreso la notizia sui furti di bici nel mondo hanno pensato di risolverlo creando un prototipo di bici antiladro.

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La proposta di legge, firmata da 26 deputati, si propone l'obiettivo di sostenere l'uso della bicicletta per recarsi al lavoro con l'eliminazione delle condizioni che rendono impossibile il riconoscimento dell'indennizzo per infortunio in itinere. Infatti, la normativa vigente riconosce l'infortunio in itinere e la relativa indennità per coloro che usano la bicicletta solo nel caso in cui vi è l'uso necessitato di tale mezzo di trasporto (piste ciclabili, sciopero dei mezzi pubblici e altro). La proposta di legge propone l'eliminazione dell'uso necessitato della bicicletta per recarsi al lavoro nel caso di incidente nel percorso casa, lavoro, casa e di conseguenza faciliterebbe l'uso di tale mezzo. Con i livelli di polveri sottili ed altri inquinanti, dichiara Lorenzo Dalai consigliere della Provincia di Verona, sempre oltre i limiti cercare di attuare anche la più piccola misura che vada a limitare il traffico automobilistico privato è senz'altro encomiabile. Purtroppo fino ad oggi si sono invocate "misure strutturali" e con questo alibi nulla è stato messo in cantiere. L'iniziativa di garantire la copertura assicurativa a chi decide di utilizzare la bicicletta per andare al lavoro è senz'altro piccola cosa di fronte alla gravità del problema, ma ha il grande merito di dare concretezza ad un disegno, che, partendo appunto da misure reali, seppur non eclatanti, può far capire che la direzione intrapresa è quella che nel nord dell'Europa vede appunto una parte consistente dei lavoratori utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto ideale: silenziosa, non inquinante, economica, salutistica. Cominciamo da qui e, senza soste, lavoriamo per una mobilità alternativa e sostenibile!

"Accrescere sempre più il numero delle persone che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro, soprattutto in città, è un passo avanti importante per la nostra comunità, afferma Matteo Avogaro. Dal punto di vista della tutela dell'ambiente e della salute. Naturalmente, l'invito ad utilizzare la bicicletta deve corrispondete ad una modifica delle leggi che spinga le persone a fare questo passo. Ed è qui che si rivela la qualità e l'importanza della proposta di Diego Zardini. Un'ottima iniziativa, che dimostra come Diego e gli altri estensori del progetto sappiano occuparsi, in Parlamento, di temi che toccano la vita concreta e quotidiana dei cittadini. E di saperlo fare nel modo migliore". Luca Granzarolo richiama l'impegno degli enti locali: "La Proposta di legge di cui Zardini è primo firmatario è fondamentale, perché costituisce un elemento di modernizzazione del nostro Paese e ha importanti ricadute sulla vita di tutti noi. Rappresenta un incentivo all'utilizzo della bicicletta, con conseguenze positive per la salute delle persone e per dell'ambiente. Tuttavia è anche importante pensare a una seria e completa rete di piste ciclabili che attraversi Verona, per rendere effettiva e concreta la possibilità di spostarsi in bicicletta. A questo scopo dovranno impegnarsi i consiglieri circoscrizionali e comunali." A livello europeo sono numerosi gli esempi di normative tese a favorire l'uso della bicicletta, dichiara Yared Ghebremariam-Tesfau, come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, realtà grandi, come Barcellona o Amsterdam, e realtà meno grandi, come Friburgo, con questo tipo di iniziativa hanno ottenuto una considerevole riduzione del numero di automobili con tutti i vantaggi che da questo comporta. Prendendo questi esempi virtuosi a modello, è giunto il momento di iniziare a valorizzare davvero questo tipo di trasporto e non limitarci a qualche isolata pista ciclabile o a qualche imbarazzante surrogato di bike sharing. A sostegno della proposta di legge è nato un gruppo in Facebook "Al lavoro in bicicletta" che in pochi giorni ha raccolto il consenso di 1.335 persone e tra questi i gruppi amanti della bicicletta sparsi in tutt'Italia.

Numerosi sono stati i commenti degli aderenti e tra questi si riportano i seguenti:

- il mio direttore arriva al lavoro in bici, anche io lo faccio da S. Massimo a corso Porta Nuova con il bel tempo. La salita di via San Marco, però è troppo irta e spesso porto la bici a mano;

- trovo che quando vado a lavoro in bici guadagno in umore, salute ,finanza, felicità, tempo, e tanta goduria nel vedere i miei fratelli ingabbiati e incazzati nelle loro lussuose scatole di ferro!!;

- Awsome!!! cioè.... che figata.... andare al lavoro in bici! Ma quanto sono più rincoglioniti di noi i colleghi che usano l'auto per fare 1 km!!! Prima di carburare di la dalla scrivania impiegano tempo e caffè mentre noi arriviamo già pimpanti ed energizzati. Diffondiamo il verbo;

- Oltre al problema dell'infortunio in itinere, occorrerebbe incoraggiare la pratica economicamente o con un incentivo economico all'olandese o con una riduzione delle imposte sul reddito (come succedeva a mia figlia quando lavorava a Berlino);

Dai commenti si evince che occorre impegnarsi e mobilitare le persone affinché la proposta di legge venga approvata e non dimenticata come è successo con la precedente proposta predisposta da Fiab. Inoltre è necessario attuare una politica territoriale della mobilità sostenibile e sensibilizzare le imprese a mettere a disposizione dei parcheggi custoditi e coperti a favore dei propri dipendenti che usano la bicicletta.

Il primo obiettivo è quello di ampliare il gruppo "Al Lavoro in bicicletta" in Facebook affinché la proposta venga conosciuta e sostenuta dai cittadini e dalle associazioni ciclistiche: https://www.facebook.com/allavoroinbicicletta?ref=ts&fref=ts

Fonte

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Prosegue con successo l’iniziativa Parcheggio Custodito per biciclette a cura della Circoscrizione Prato centro, posto nella piazzetta interna del centro civico “Bernardi” di via Tintori 62 e inaugurato lo scorso 25 maggio. L’accesso è possibile anche da piazza Mercatale, rendendo così il servizio pratico ed agevole a tutti coloro che vogliono spostarsi in centro in bicicletta e lasciarla in un posto custodito ed in forma gratuita.
Il servizio che è stato attivato dalla Circoscrizione Centro, su iniziativa del Presidente Massimo Taiti, prevede una apertura settimanale con il seguente orario: lunedì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19,30; dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 13,30 e dalle ore 16 alle ore 19,30, Chiuso la domenica.
"Questo primo mese di prova, che andrà avanti fino al 25 giugno, sta producendo già i suoi effetti - afferma il presidente Massimo Taiti - ogni giorno aumenta progressivamente il numero dei ciclisti che fanno uso di questo luogo custodito, al termine del primo periodo, se la frequentazione sarà consistente, il servizio sarà prorogato anche nei mesi successivi. Come pure, si potrà prevedere delle aperture straordinarie nelle domeniche, i giovedì sera dei negozi aperti, le notti bianche o altre manifestazioni di interesse cittadino. Un accordo con l’associazione Auser prevede la presenza di alcuni anziani che si danno il cambio nel corso della giornata e di dare l’allarme alla polizia in caso di movimenti sospetti. Ovviamente la Circoscrizione non è responsabile degli eventuali furti parziali o totali delle biciclette parcheggiate, per questo si consiglia sempre di utilizzare sempre una buona catena in modo da allucchettare la bici alle rastrellieri presenti nello spazio, difatto però la presenza dei pensionati distoglie sicuramente molti malintenzionati ad avvicinarsi a questo luogo. A questi nostri anziani, fortemente motivati nello svolgere il servizio di vigilanza, va il ringraziamento della Circoscrizione, come pure un ringraziamento va a tutti i cittadini che con l’uso della bicicletta dimostrano di voler bene alla propria salute ed alla città".

Fonte: Comune di Prato

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Arriva Targa la tua bici, l'iniziativa promossa dall'Assessorato alla Polizia Locale e alla Sicurezza di Casale Monferrato al fine di ridurre e scongiurare il rischio di furto delle biciclette nel capoluogo monferrino. Per fare ciò, l'Amministrazione casalese ha deciso di appoggiarsi al sistema EasyTag BiciSicura, un sistema di identificazione della bicicletta nato negli Stati Uniti e introdotto in Italia nel 2007, fornendo la possibilità a tutti i propri cittadini di usufruirne gratuitamente. L'attivazione potrà essere effettuata sabato 18 maggio al Mercato Pavia in occasione della Giornata della Sicurezza Stradale oppure, fino a esaurimento scorte, recandosi alla sede della Polizia Locale in via Facino Cane 37 o all'Urp (Ufficio Relazioni col Pubblico) in via Mameli 21. Per proteggere il proprio veicolo a due ruote da attenzioni indesiderate, il kit BiciSicura prevede alcuni semplici passi: l'identificazione del mezzo mediante una targa speciale antieffrazione, la registrazione all'anagrafe nazionale delle biciclette (Registro Italiano Bici), l'adozione di più efficaci antifurti e strumenti di bloccaggio, la segnalazione del ritrovamento al proprietario con indicazione del luogo e delle modalità e la remissione di un nuovo libretto qualora avvenisse un passaggio di proprietà. In caso di furto, oltre a presentare una regolare denuncia alle Forze dell'Ordine, è possibile avvisare immediatamente EasyTag chiamando il numero verde gratuito 800- 304517 (da telefono fisso) o il numero unico 199-240051 (a pagamento da telefono cellulare), oppure collegandosi al sito www.easytag.it. Si ricorda che la sottrazione illecita di una bicicletta è un reato che il codice penale punisce con una reclusione fino a sei anni e, in caso di ricettazione, con una multa che può arrivare a sfiorare i 10 mila euro. «Il fenomeno dei furti di biciclette disincentiva le persone a servirsi di questo veicolo ecologico, economico e comodo per muoversi nelle aree urbane – ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza Federico Riboldi – Il nostro obiettivo è quello di promuoverne l'utilizzo, mettendo a disposizione di tutti i ciclisti i mezzi necessari per difendersi e combattere gli abusi. La targa è infatti dotata di codice univoco, indelebile e automarcante: nel caso questa fosse rimossa, lascerebbe un marchio che avvisa che la targa è stata staccata».

Fonte http://www.comune.casale-monferrato.al.it

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È stato definitivamente confermato il programma della Giornata della Sicurezza Stradale, destinata agli studenti degli istituti secondari di primo grado e a tutti i casalesi interessati. L'incontro si terrà sabato 18 maggio, dalle ore 9,00, al salone Tartara di piazza Castello. La giornata inizierà con il saluto delle autorità, tra cui il sindaco Giorgio Demezzi, l'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Federico Riboldi e il Comandante della Polizia Locale Enrico Valecchi. A fare da moderatore sarà Alberto Marello, giornalista de Il Monferrato. La parola passerà poi agli specialisti e operatori del settore per una serie di interessanti relazioni: 118 - Soccorso di Emergenza Sanitaria Territoriale (a cura del 118 Casale), Il passaggio dal Patentino alla nuova Patente europea (a cura delle Autoscuole casalesi), Condurre un ciclomotore in sicurezza (a cura dell'Aci di Alessandria), I rischi del divertimento dei giovani (a cura della Sezione Polizia Stradale di Alessandria), Quando a esserne vittima è uno di noi (a cura dell'associazione Familiari Vittime della Strada) e Progetto BiciSicura (a cura della Polizia Locale). Gli esperti saranno poi disponibili per rispondere alle domande dei ragazzi, fornendo approfondimenti e delucidazioni sulle questioni affrontate.

Si proseguirà con la consegna degli attestati di merito da parte delle compagnie assicurative ai conducenti più virtuosi, prima di giungere alle riflessioni conclusive del moderatore e all'intervento del presidente del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana. La giornata si concluderà nel piazzale del Mercato Pavia, dove gli studenti assisteranno a simulazioni d'incidenti e dimostrazioni pratiche d'intervento da parte delle forze dell'ordine e di soccorso. Al termine si potrà gustare un rinfresco gentilmente offerto dalla Pro Loco di Casale Monferrato.

La manifestazione è stata organizzata dagli Assessorati alla Sicurezza e Protezione Civile e alla Polizia Locale, dal Comitato Locale della Croce Rossa e dal Servizio Nazionale 118, con la preziosa collaborazione degli altri enti che si occupano di sicurezza stradale (Aci, Familiari Vittime della Strada, autoscuole e compagnie assicurative).

 Fonte: www.comune.casale-monferrato.al.it
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Venerdì, 25 Gennaio 2013 12:20

In bici con la neve. Ecco alcuni consigli utili

In città quando c'è neve o nevischio, la bicicletta non costituisce un problema per la sicurezza ma, piuttosto, una risorsa per evitare traffico e interminabili code.

Tutto sta ovviamente a sapere come comportarsi in presenza di neve o ghiaccio sulle strade. Ecco qualche consiglio:

1. Freni: In caso di neve o ghiaccio l'uso dei freni dovrebbe essere circoscritto al minimo indispensabile. Frenare su superfici scivolose aumenta la probabilità di bloccare le ruote e, quindi, di perdere il controllo della bici. Il freno anteriore, in particolare, può rivelarsi il vostro peggior nemico: in caso di ghiaccio può bastare sfiorarlo appena per ritrovarsi sdraiati in mezzo alla strada a sguazzare nella poltiglia.

2. Evitare parti metalliche: tombini, grate e altre superfici metalliche d'inverno rischiano di trasformarsi in vere e proprie lastre di ghiaccio. Quando pedalate, cercate di mantenervi su asfalto, cemento e terra battuta.

3. Mantenere posizione verticale: fare delle curve in piega è una sensazione magnifica, ma è meglio riservarla per la stagione asciutta. In caso di neve o ghiaccio è quindi meglio rallentare prima di affrontare una curva in modo da restare in posizione perpendicolare alla strada evitando di sbilanciarci e sfruttando la massima superficie di contatto dello pneumatico sulla pavimentazione.

4. Le giuste coperture: con l'avvicinamento della stagione invernale è buona idea utilizzare delle coperture che garantiscono maggiore aderenza alla superficie stradale. Gli pneumatici tassellati da mountain bike o da ciclocross possono servire egregiamente allo scopo: la sezione maggiore e la mescola morbida tipica di queste coperture sono sinonimo di una maggiore tenuta di strada. Prima di uscire in strada è buona norma controllarne la pressione: se le gomme sono leggermente sgonfie hanno una maggiore superficie di contatto con la pavimentazione stradale che, ancora una volta, si traduce in una maggiore aderenza. Se la vostra bici ha i freni a disco potete montare delle fascette da elettricista attorno agli pneumatici per aumentare l'aderenza.

5. Usare i parafanghi. Può sembrare un consiglio scontato, ma per molti il parafango fa molto "sfigato". Se le strade sono sporche il rischio però è di ritrovarsi coperti in men che non si dica da quell'odiosa mescola di neve, terra, sale e morchia. Vale la pena chiedersi se fa più sfigato montare i parafanghi sulla bici o arrivare a destinazione sporchi e bagnati.

6. Meglio la fissa? Proprio per il pericolo che l'uso dei freni rappresenta per chi pedala sulla neve e sul ghiaccio, un'ottima soluzione può essere ricorrere ad una bicicletta a scatto fisso che costringendo ad un controllo costante della pedalata, svolge la funzione di una specie di ABS. Questo consente di avere dei rallentamenti progressivi impensabili utilizzando delle bici a ruota libera. Anche quando usiamo una bicicletta a scatto fisso, ricordiamoci però che il codice della strada impone la presenza dei freni su entrambe le ruote.

7. Mantenere i piedi caldi e asciutti. Pedalare con la pioggia o con la neve rischia di trasformarsi in un vero incubo se non teniamo al caldo le estremità del nostro corpo. Per proteggerci esistono diverse soluzioni: anfibi, scarpe in gore-tex o, addirittura, calzini impermeabili. Se non avete budget da spendere ma volete lo stesso tenere i piedi all'asciutto potete ricorrere al vecchio sistema di avvolgere i piedi in buste di plastica prima di indossare le scarpe e/o avvolgere le scarpe in sacchetti di plastica dopo averle indossate come se fossero delle galosce. Non sarà chic, ma i vostri piedi vi ringrazieranno.

8. Occupa il centro della corsia. è una buona pratica da adottare anche con il bel tempo: occupare il centro della corsia significa rendersi più visibile ed evitare di essere sorpassati in modo azzardato. In caso di neve diventa di fondamentale importanza: ai bordi della strada tendono ad accumularsi detriti e montagne di neve, pedalare sulla destra in queste circostanze significa aumentare il rischio di forature o di urtare inavvertitamente con i pedali oggetti o cumuli di neve perdendo in questo modo l'equilibrio.

9. Prediligi un rapporto leggero. In caso di fondo molle o sconnesso, un rapporto troppo duro può causare movimenti bruschi causando una perdita di equilibrio. Un rapporto leggero vi consentirà di reagire meglio agli imprevisti.

10. Pulizia e manutenzione: durante l'inverno, per scongiurare il pericolo di formazione di ghiaccio, le strade vengono abitualmente cosparse di sale che cercherà di infilarsi in tutte le parti meccaniche della vostra bicicletta corrodendole. Per evitarlo, curate la manutenzione della vostra bici mantenendola pulita e ingrassando accuratamente le parti meccaniche più esposte.

11. Sorridete. Pedalare è una gioia, anche d'inverno, anche con la neve o con la pioggia. Sorridete soprattutto quando in città superate le auto incolonnate a causa di qualche centimetro di neve: dimostrerete a tutti non solo che utilizzare la bicicletta è bello, ma anche che è il modo più veloce per attraversare la città, con qualunque tempo.

fonte: amicoinviaggio

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La sicurezza prima di tutto. Se poi l'argomento riguarda i bambini, l'attenzione è ancora più alta.

Lo sanno bene all'University di Iowa (USA) dove è nato un ambiente virtuale grazie al Dr. Jodie Plumert, una sala destinata esclusivamente ai piccoli ciclisti in erba per far sì che imparino a prendere sin da subito le giuste decisioni nel traffico evitando rischi e tragedie. Mobilità ciclabile e regole del Codice della Strada, dunque, in primo piano grazie a un progetto costato circa 250.000 dollari e venuto alla luce attraverso finanziamenti pubblici e privati.

Attraente la location offerta dall'accademia statunitense: in una sala, tre enormi schermi disposti ad angolo retto; al centro, una bicicletta 'avvolta' dai display. Lo scopo di tutto ciò: pedalare senza spostarsi di un metro e trovarsi proiettati in una strada grazie a un vero e proprio simulatore. Incroci, intersezioni, precedenze, auto e camion: non manca nulla per un'esperienza senza precedenti e anche divertente, ma soprattutto necessaria.

D'altronde, come ha confermato lo stesso Plumert in un'intervista, in strada la risposta dei bambini è assai diversa rispetto a quella degli adulti: "I ragazzi, quando sono in una situazione di traffico abbastanza impegnativo, non coordinano i loro movimenti così come farebbe una persona più grande". Da qui, i possibili e frequenti incidenti.

Basti pensare che solo nel 2009 negli States ci sono stati 51.000 ciclisti feriti, 8.000 dei quali avevano quattordici anni o anche meno (fonte National Highway Safety Administration). E i numeri danno ragione al professore. Il settore più vulnerabile è infatti proprio quello che riguarda l'infanzia e l'adolescenza: a rischiare maggiormente sulle due ruote è la fascia che va dai 5 ai 15 anni.

di Valeria Scotti

fonte BiciZen

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Rivoluzione ciclabile al Lingotto: due nuove piste in corso Bramante e via Giordano Bruno.

A Torino-Lingotto Torino  sono state inaugurate due nuove piste ciclabili, che attraversano la Circoscrizione Nove. Un percorso ciclabile importante, perché ricollega due parti di città tagliate in metà dalla ferrovia, all'altezza del Lingotto, percorribili con difficoltà dalle biciclette. I tratti di pista inaugurati sono situati sul cavalcaferrovia di corso Bramante e in via Giordano Bruno.

In corso Bramante il nuovo tratto di pista ciclabile, deliberato la scorsa estate, è entrato in funzione dopo le opere di rifacimento del cavalcaferrovia e l'installazione della opportuna segnaletica. "A seguito di segnalazioni - commenta Massimiliano Miano, vice presidente della Nove e coordinatore alla viabilità - relative alla pericolosità del percorso promiscuo pedoni e velocipedi, su ambo i marciapiedi del cavalcaferrovia di corso Bramante, la Circoscrizione Nove, in collaborazione con la divisione mobilità della Città di Torino, ha istituito una nuova pista ciclabile sul marciapiede nord, vietando di fatto il transito pedonale, e riservando il marciapiede sud esclusivamente al transito dei pedoni. Una scelta di sicurezza che consentirà a pedoni e a ciclisti di muoversi liberamente sul territorio e senza pericoli".

Anche via Giordano Bruno ha visto la nascita di una nuova pista per le due ruote, lungo il marciapiede est: percorso deliberato nel 2009, importante perché unisce la borgata Filadelfia con Nizza Millefonti, prima non collegate da nessuna pista.

Rivoluzione ciclabile al Lingotto: due nuove piste in corso Bramante e via Giordano Bruno

„Novità anche per i trasporti pubblici della Nove: "Unitamente alle opere di viabilità per le due ruote - spiega ancora Massimiliano Miano - è stata realizzata una nuova banchina di fermata Gtt, esattamente la n. 736, in via Giordano Bruno 81, la quale entrerà in funzione una volta completate le opere di montaggio della pensilina, ed eventuali opere complementari, oltre alla realizzazione della nuova segnaletica orizzontale"."

Fonte: torinotoday

 

Cuneo, approvata la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili

La Giunta Comunale del Comune di Cuneo ha approvato, lo scorso 27 dicembre, la realizzazione di alcuni nuovi tratti di piste ciclabile ed il rifacimento della segnaletica di quelle già presenti.

L'Amministrazione Comunale è da parecchi anni molto sensibile alle tematiche inerenti la promozione della mobilità ciclistica, come sottolineano i parecchi interventi in tal senso come Bicincittà e vari eventi di sensibilizzazione all'uso della bicicletta tra i bambini.

Inoltre, dai risultati delle indagini svolte nel 2006 e nel 2008 sulle abitudini degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti delle principali aziende cittadine è emerso che la percentuale di persone che raggiungono la propria sede di lavoro a piedi o in bicicletta è sensibilmente aumentata (dal 21% del 2006 al 24% nel 2008) evidenziando come prioritario da parte dell'Amministrazione Comunale di procedere sempre più a politiche di difesa della cosiddetta utenza debole.

Dal comune fanno sapere che "è emersa con forza la richiesta da parte dei cittadini di piste ciclabili sicure, continue, collegate tra loro con particolare riferimento anche all'attraversamento dei ponti e al raggiungimento delle frazioni" così che nella seduta di giunta del 27 dicembre scorso è stata deliberata la realizzazione del collegamento della pista ciclabile bidirezionale di corso Giolitti nel tratto compreso tra via XX Settembre e corso Nizza lato monte, la realizzazione della pista ciclabile in corso Dante (lato valle), la modifica della pista ciclabile di corso Nizza nel tratto in corrispondenza di Corso Dante (come richiesto dal comitato di quartiere ad inizio dicembre e da sempre scenario di numerosi incidenti ed investimenti), la realizzazione del collegamento della pista ciclabile di via Vecchia di Borgo San Dalmazzo nel tratto di via Bongioanni (tra via Riberi e corso Gramsci) e del completamento del tratto di pista ciclabile compreso tra via Pertini e corso Gramsci.

Il costo totale del progetto sarà di 60mila euro, spesa disponibile nel bilancio di previsione 2012.

Fonte: targatocn.it

 

Tortona, previsto l'ampliamento delle piste ciclabili

Il Comune nella persona del sindaco Massimo Berutti, che ricopre anche la carica di assessore all'urbanistica, si impegna per agevolare la vita agli amanti delle biciclette, con lo sviluppo di nuovi tracciati inseriti anche nel nuovo piano regolatore generale della cittadina piemontese.

La crisi dell'automobile e quella economica generale stanno facendo segnare numeri al ribasso da record.

Appena dopo capodanno sono uscite le stime ufficiali che parlano di un calo delle immatricolazioni di nuove auto che arriva a sfiorare il venti per cento. Tutto questo significa anche una conseguenza indiretta molto importante: più biciclette in circolazione, ma non sempre chi ripiega su questo mezzo di trasporto economico e conveniente trova la collaborazione logistica e civile necessaria, dovendosi spesso districare tra le insidie e i pericoli del traffico.

Il Piemonte non fa eccezione, ed il Comune di Tortona ha deciso di adoperarsi in questo senso, rendendo più facile la vita dei ciclisti tramite la realizzazione di nuove piste ciclabili, che permettano quindi un aumento del livello di sicurezza e, conseguentemente, del numero di biciclette in circolazione. I nuovi tracciati faranno dunque parte del nuovo piano regolatore generale della città di Tortona, come confermato anche dal primo cittadino Massimo Berutti, che all'interno della struttura del Comune ricopre anche il ruolo di assessore all'urbanistica.

Fonte: alessandria.befan

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Mercoledì, 09 Gennaio 2013 08:50

Kranium: il casco per ciclisti in cartone

La sicurezza in bici arriva dal cartone. Innovativo, eco compatibile, economico, resistente, queste le caratteristiche di Kranium, il caschetto protettivo per ciclisti progettato da Anirudha Surabhi, realizzato con il cartone da imballaggi.

Il progetto ha preso corpo nell'ultimo anno di frequenza presso il Royal College of Art a Londra da parte di Anirudha Surabhi e come ogni storia commerciale che si rispetti, sta già iniziando ad assumure contorni epici. La storia tramanderà ai posteri che l'illuminazione per questa rivoluzinaria invenzione, sia avvenuta dopo una caduta in bici, con conseguente rottura del casco protettivo tradizionale, da parte dello studente di design al suo ultimo anno di corso. Incidente trasformato da Anirudha Surabhi in sfida per creare il casco per ciclisti più sicuro del pianeta. Tanto da diventare materiale e argomento della tesi finale. A dare concretezza all'idea, ci ha pensato l'osservazione della natura, e precisamente del comportamento del picchio, in grado di resistere a impatti ripetuti grazie alla struttura cartilaginea che separa il suo becco dal teschio. Anatomia che permette ad un picchio di colpire un albero nello stesso punto con una frequenza di 10 volte al secondo senza conseguenze strutturali. E' questo il concetto che ha dato vita alla struttura ad alveare del Kranium realizzato da un unico foglio di cartoncino, disegnato appunto sulla base della struttura della testa di un picchio. La scelta del cartone riciclato è avvenuta dopo aver testato 150 materiali diversi. La struttura ad alveare è risultata invece ottimale per fornire una zona di assorbimento in grado di assorbire l'energia d'urto. Una struttura che si è dimostrata talmente efficiente da sollevare l'interesse del team di Formula Uno Force India per applicare la tecnologia del Kranium ai caschi dei suoi piloti. La matrice di cartone è trattata con una soluzione idrorepellente per resistere all'acqua ed al sudore, racchiusa in un esterno di plastica, in grado di assorbire impatti fino a 250G. Il tutto assicurando, nelle parole del team di sviluppo, il triplo della protezione, con un peso ridotto del 15% rispetto ai caschi tradizionali.Kranium dovrebbe fare il suo esordio sul mercato nei prossimi giorni, con un prezzo che si suppone sarà inferiore ai 200 $, dopo che gli ultimi due anni sono stati dedicati alla ricerca di partner commerciali ed ai test dei prototipi presso laboratori di tutto il mondo, tra cui il TUV in Germania e l'HPE nel Regno Unito.

 

Fonti: Effettoterra, La Stampa, core77.com, youtech.it

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