Uno degli slogan delle recenti iniziative a favore dell'uso della bici in Gran Bretagna è "Go Dutch!" "fai come gli olandesi!", che hanno l'infrastruttura ciclistica più evoluta d'europa. Ora i sudditi della Regina sembrano voler addirittura superare i loro cugini al di qua della Manica. Se pochi mesi fa era giunta dall'Olanda la notizia di piste ciclabili riscaldate, in Inghilterra si stanno sperimentando piste ciclabili fluorescenti, che si illuminano di notte.
La città di Cambridge ha iniziato a testarle in un parco pubblico, quello di Christ's Pieces. L'azienda detentrice del brevetto – la ProTeq – ha ricoperto alcune centinaia di metri all'interno del parco con uno spray molto particolare: oltre a riparare la superficie dell'asfalto infatti, esso contiene delle sostanze chimiche che riescono a immagazzinare l'energia contenuta nei raggi UV che arrivano dal sole durante la giornata; quando cala la notte, l'energia viene rilasciata sotto forma di radiazioni luminose, facendo risaltare chiaramente il percorso.
L'effetto è decisamente insolito e quasi spettrale, come si può vedere dalla foto in alto scattata a Cambridge. Il procedimento messo a punto dall'azienda sembra essere particolarmente efficiente e veloce, permettendo di abbattere i costi della riparazione delle superfici urbane (almeno quelle destinate alla circolazione di pedoni e veicoli leggeri). Inoltre, questa soluzione permette di dare una risposta alla necessità di ridurre le spese per l'illuminazione pubblica notturna.
In Gran Bretagna – e non solo – sono sempre di più le amministrazioni locali che sono costrette dalla mancanza di fondi a spegnere l'illuminazione pubblica. Spesso i lampioni vengono spenti solo nel cuore della notte, ad esempio fra mezzanotte e le 5, ma in alcuni luoghi lo switch-off avviene anche alle nove di sera. Gli unici ad essere contenti sembrano essere gli astrofili, per la riduzione dell'inquinamento luminoso: molti altri protestano, temendo che queste misure possano causare un aumento degli incidenti stradali o degli atti criminali. Le piste ciclopedonali luminose insomma sembrano arrivare al momento giusto.
Fonte: www.bikeitalia.it
I padiglioni di Ecomondo in quest'ultima edizione si sono trasformati in una pista ciclabile green. Legambiente, infatti, ha ospitato Sorgenia a Ecomondo organizzando un divertente concorso che metteva in palio l'Ecobici efficiente, disponibile da poco sul mercato. Per partecipare bastava semplicemente mettersi in posa in sella al veicolo ecologico e farsi scattare una foto, approfittandone inoltre per scorrazzare tra gli stand con la bici a pedalata assistita. Un'iniziativa divertente pensata per promuovere la mobilità sostenibile, a cui hanno partecipato in molti, sorridendo con un bel "cheese" ai fotografi ufficiali. Le foto del concorso sono state pubblicate sulla pagina Facebook di Legambiente, per rendere social questa giornata all'insegna dell'ambiente.
Il direttore marketing di Sorgenia, Massimo Milita, ha espresso il proprio entusiasmo per il successo dell'evento, definito "un'esperienza in grado di rendere i partecipanti testimonial consapevoli dei vantaggi della mobilità sostenibile su due ruote nelle loro città".
A fiera conclusa, Legambiente ha estratto il vincitore con una selezione casuale degli oltre duecento partecipanti: si tratta di Lucia Martinozzi, il cui entusiasmo è stato ricompensato dalla fortuna durante il sorteggio finale.
E così Lucia ha portato a casa un'Ecobici nuova fiammante, simbolo dell'impegno che Sorgenia, con la collaborazione di cittadini e amministrazioni comunali, ha preso per rispettare l'ambiente diffondendo pratiche ecosostenibili, come ad esempio la mobilità green.
Fonte: www.sorgeniaecopensiero.it
Ignazio Marino, in occasione del convegno organizzato da Sel alla Casa dell'architettura 'La conversione ecologica', ha annunciare le prossime novità che riguarderanno via dei Fori Imperiali. A dicembre inizieranno i lavori in via dei Fori Imperiali per l'ampliamento dei marciapiedi e per la realizzazione della pista ciclabile.
"Sono convinto che il cambiamento possa nascere dalle città - dice Marino - Roma vuole diventare capitale di un futuro possibile: siamo partiti dalla chiusura del traffico privato in via dei Fori Imperiali e vogliamo arrivare ad una città a misura di pedone, di bambino. Penso poi a una mobilità pubblica veloce, pulita e sicura - ha aggiunto Marino - non è un'impresa facile a Roma. Ma il cambiamento passa anche per il coraggio di assumersi certe responsabilità. La nuova metropolitana deve essere realizzata in anni e non in alcuni decenni, ma poi servono anche tram, car sharing, piste ciclabili e isole pedonali".
Fonte: http://roma.repubblica.it
Un nuovo suggestivo passaggio ciclo-pedonale si snoda lungo il percorso all’interno del Gran Bosco della Mesola, uno degli ambienti più affascinanti del Delta del Po, ricco di storia e di biodiversità, che con i suoi 1058 ettari rappresenta l’area boschiva più estesa del ferrarese. Verrà inaugurato il 15 giugno alle ore 12.00 presso Taglio della Falce il nuovo corridoio litoraneo ciclabile di collegamento tra le località di Goro, a Nord, e di Comacchio, a Sud, che consentirà il transito di singoli turisti o piccoli gruppi impedendo, nel contempo, l’uscita degli animali. Agli estremi del corridoio, infatti, sono stati posizionati due cancelli di accesso e di monitoraggio dei flussi, il primo a sud presso la località Taglio della Falce ed il secondo a nord presso la località Goara, che permetteranno di capire quanti accessi di visitatori in entrata ed uscita vi saranno stati nel corso della stagione. Tale passaggio è stato realizzato dalla Provincia di Ferrara, nell’ambito del progetto Slow Tourism, in collaborazione con il Parco del Delta del Po Emilia Romagna, il Corpo Forestale dello Stato ed i Comuni di Codigoro, Comacchio, Goro e Mesola. Il percorso rientra in una logica più ampia di itinerario periplo del territorio provinciale, individuato con gli oltre cento operatori turistici che hanno partecipato agli incontri formativi del progetto Motor ; sono, infatti, stati individuati alcuni itinerari cicloturistici sui quali puntare per la creazione di proposte promo-commerciali, anche in considerazione del fatto che Ferrara risulta spesso il punto terminale di itinerari di lunga percorrenza come il percorso Garda-Adriatico, il progetto Vento, l’itinerario Monaco-Ferrara.
Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti l'Assessore al Turismo della Provincia di Ferrara Davide Bellotti, i sindaci dei Comuni coinvolti, il Comandante del Corpo Forestale dello Stato Giovanni Nobili ed il Presidente dell’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità-Delta del Po Massimo Medri.
Ovviamente non potevano mancare i cicloturisti, principali destinatari di questo passaggio: durante la mattinata, infatti, quattro diversi gruppi di ciclisti partiranno da Mesola, Goro, Codigoro e Comacchio, per poi ritrovarsi a Taglio della Falce dove assisteranno al taglio del nastro e avranno la possibilità di pranzare tutti assieme presso il ristorante omonimo o presso la Sagra della Cozza di Goro.
Fonte: Comune di Ferrara
Se siete degli appassionati delle due ruote e avete una settimana di vacanze, magari per il ponte del 25 aprile, potete abbinare sport e visite d’arte lungo la Donauradweg, la pista ciclabile del Danubio, interamente percorribile in bicicletta dalla fonte di Donaueschingen al delta sul mar Nero, tra Romania e Ucraina. Tuttavia il tratto più frequentato, segnalato e accessibile perché quasi interamente pianeggiante è quello che parte dalla città bavarese di Passau, in Germania, e arriva nella capitale austriaca dopo 330 chilometri.
Durante questo tratto panoramico di ciclovia si possono visitare castelli, monasteri, borghi e vedere paesaggi incantevoli; un po’ ovunque si sosta nelle fattorie per pranzi tipici o nei piccoli alberghi per ciclisti o negli hotel con Spa per la notte. Si parte da Passau (oppure al contrario da Vienna), città tedesca soprannominata la “Venezia bavarese” per la presenza di numerosi canali. La città, infatti, sorge alla confluenza dei fiumi Inn e Ilz con il grande Danubio, il secondo fiume più lungo d’Europa, a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Prima di partire in bicicletta lungo il Danubio meritano una visita il duomo di santo Stefano in stile barocco, che ospita il più grande organo al mondo; il museo Wilden Mann, ricco di preziose ceramiche austriache e boeme e la fortezza di Oberhaus con torre panoramica, sull’altra sponda del fiume. Da Passau si pedala in direzione Linz, in Alta Austria, costeggiando il fiume Danubio e avvistando numerosi castelli e deliziosi borghi dove fermarsi, come Haibach ob der Donau, il monastero cistercense di Wilhering e Feldkirch con la chiesa gotica di St. Nikolaus e il castello medievale di Schattenburg. Per godere dei paesaggi incantevoli che ricoprono l’intero tratto del Danubio ogni tanto conviene passare dall’altra parte del fiume: i passaggi sono favoriti da ampi ponti o dai Fahradfähren, i traghetti per le biciclette. Ovunque spuntano castelli e rovine di antichi monasteri e a ogni curva si gode della bellezza dei vigneti e delle verdi rive punteggiate da alberi e cespugli fioriti. Linz, capoluogo di regione e terza città d’Austria, sembra sia stata creata proprio per i ciclisti: qui, a ogni incrocio, la precedenza spetta sempre alle due ruote che possono viaggiare in tutto il centro storico su piste create apposta per loro con semafori, indicazioni stradali e officine fisse per la manutenzione delle biciclette. Prima di lasciare la città è bene fare una passeggiata nel centro storico barocco fin alla Hauptplatz con gli eleganti palazzi e la scenografica colonna della Trinità. Meritano una visita anche l’Alter Dom dove il musicista Bruckner lavorava come organista, e la Stadtpfarrkirche con la tomba di Federico III, entrambe chiese con pitture e affreschi preziosi. Numerose sono le chiese presenti in città: la Martinskirche d’origine carolingia, il Neuer Dom con il campanile più alto d’Austria e la chiesa dei Minoriti. Da pochi giorni, inoltre, è stato inaugurato il nuovo Musiktheater Linz am Volksgarten, il teatro dell’opera più moderno in Europa, che si sviluppa su cinque piani, di cui due interrati e vanta una torre del palcoscenico che comprende altri tre livelli. La facciata abbraccia l’edificio come un enorme sipario, mentre il palcoscenico di 32 metri è girevole e multifunzionale. Viaggiando per circa 20 chilometri a est da Linz e con una deviazione di altri dieci chilometri, si raggiunge l’ex-campo di concentramento di Mauthausen, il più grande campo che i nazisti fecero costruire in Austria: per visitare il lager-museo, tuttavia, bisogna affrontare una salita un po’ faticosa, che si può fare anche con un pullman. Una breve deviazione lungo la sponda meridionale del Danubio porta alla cittadina medievale di Enns, il centro più antico d’Austria; tornando sulla ciclabile del Danubio e attraversando il Strudengau si incontrano sulla sponda settentrionale altri borghi che meritano una sosta come Steyeregg e Grein, famoso per il castello e le corti a loggiato. Proseguendo il viaggio si scorge il borgo di Werfenstein, il cui castello vigila dall’alto il corso del fiume. Dopo pochi chilometri si giunge nella cittadina di Ybbs e, dopo qualche altra curva, si arriva a Melk, che merita una lunga sosta per visitare la grandiosa abbazia benedettina, uno dei monasteri barocchi più belli d’Europa con una ricca biblioteca di antichi manoscritti, che sorge su una rupe affacciata sul Danubio. Ai piedi dell’abbazia, nel centro storico della città, si possono ammirare palazzi d’epoca rinascimentale e il più bell’edificio postale del Paese. Uscendo da Melk e proseguendo lungo il fiume si attraversa l’ultima parte della celebre regione vinicola della Wachau e si lambisce la valle chiamata Nibelungengau, quale omaggio al Canto dei Nibelunghi, la famosa saga germanica del XIII secolo che ispirò scrittori, poeti e il genio musicale di Wagner. Tra terrazze coltivate a vigneti e caratteristici villaggi si attraversano i borghi di Spitz e Weissenkirchen e si avvistano le rovine dell’antico castello di Dürnstein. Immersa tra i vigneti patrimonio dell’Umanità per l’Unesco si arriva alla cittadina medievale di Krems, alle porte di Vienna, tra rovine di manieri, abbazie e antichi monasteri. Dopo pochi chilometri si termina il viaggio a Vienna, la capitale, anch’essa pensata per chi si muove sulle due ruote, con più di mille chilometri di piste ciclabili e corsie preferenziali. Piacevole è pedalare lungo la strada panoramica del Ring, che costeggia il centro e tocca i monumenti più emblematici della città, dal palazzo imperiale asburgico al museo delle Belle Arti. Il ritorno a Passau si può fare anche in treno: le ferrovie austriache mettono a disposizione dei treni speciali per i ciclisti che in modo economico ripercorrono in poche ore i chilometri fatti in bicicletta. A partire da maggio, inoltre, è possibile viaggiare con la propria bicicletta imbarcandosi per due giorni da Vienna fino a Passau, pernottando a Linz.
Per maggiori informazioni:www.donau-radweg.info
Fonte: Ida Bini de l'AnsaIl progetto, appaltato nella scorsa primavera, quello della ztl ed il potenziamento del servizio di trasporto pubblico fanno parte di un disegno preciso che ha come obiettivo la creazione, anche attraverso successivi interventi, una rete della mobilità sostenibile in città, integrando le diverse tipologie di trasporto pubblico (metropolitane, funicolari, tram), favorendo così chi utilizza la bicicletta per spostarsi in città, consentendo il cosiddetto trasporto intermodale per agevolare attraversamenti e connessioni su scala urbana.
In questa prospettiva è stato riesaminato l'intero tracciato, apportando modifiche con un effettivo miglioramento della fruibilità, incrementando inoltre i livelli di sicurezza in vista di un uso più incentivato della mobilità ciclistica da parte di tutti i cittadini.
Presto, sul sito del Comune di Napoli, verrà pubblicato un bando pubblico che permetterà a writers e giovani studenti di scegliere il nome del percorso ciclabile e caratterizzare alcune aree di sosta del tracciato con i murales. Il tema centrale sarà la mobilità sostenibile.
Fonte: Comune di Napoli
Una ciclovia di 679 km potrebbe essere realizzata con l'impegno dello Stato italiano, delle 4 regioni attraversate dal fiume, delle province, degli enti fluviali, di tutti i comuni, delle associazioni dei cittadini e delle imprese.
In parte la ciclabile già esiste, in parte deve essere realizzata e in parte deve essere messa in sicurezza. Le condizioni per realizzarla richiedono un investimento molto contenuto: qualche decina di milioni di euro per ottenere in pochi anni la più lunga ciclabile del sud Europa. Una ciclabile che collegherebbe città artistiche meravigliose: Venezia, Ferrara, Mantova, Sabbioneta, Cremona, Pavia, Valenza, Casale Monferrato, Torino.
Un'infrastruttura a bassa velocità ma che produrrebbe un giro di affari annuo stimabile in due volte l'investimento iniziale. Un'infrastruttura che diverrebbe il volano per un turismo pulito, bello, ecologico e motore per tante economie diffuse...vere green economy.
VenTo: la pista ciclabile da Venezia a Torino. Presentazione dello studio del Politecnico di Milano.
E’ stato firmato questa mattina il Protocollo d’Intesa fra la Regione Puglia e i comuni interessati (Otranto e Melendugno), con il quale il Comune di Otranto ha ottenuto un finanziamento di 400.000,00 Euro per il progetto “I SIC in bicicletta”, P.O. FESR Puglia 2007-2013 Linea 4.4 - Attuazione dell'Azione 4.4.3.La pianificazione prevede la realizzazione di una pista ciclabile che collegherà il SIC di Otranto con il SIC di Torre dell’Orso, attraverso un percorso nella campagna idruntina che passerà per i Laghi Alimini.Tale risultato è compreso in quella strategia più vasta attenta all’ambiente e alla valorizzazione del territorio intrapresa dall’Amministrazione Comunale fin dal suo insediamento. L’intero iter progettuale è stato promosso e seguito dal Cons. Michele Tenore.La promozione dell'uso della bicicletta come alternativa ai veicoli a motore rappresenta uno dei più significativi impegni per uno sviluppo sostenibile, concorrendo alla riduzione di emissione di gas inquinanti nell'atmosfera e al decongestionamento del traffico urbano.Per incoraggiare la riduzione dell'uso dell'auto è fondamentale creare una rete di collegamenti ciclabili continua, sicura e ben riconoscibile, nonché integrata con altre forme di mobilità.Tale progetto incentiverà certamente l’uso della bicicletta e permetterà ai tanti sportivi presenti sul territorio, ma anche alle famiglie e ai bambini, di percorrere in bicicletta, in tutta sicurezza e tranquillità, le stradine suggestive che si snodano fra le campagne, godendo appieno della natura, dei profumi e dei colori della macchia mediterranea, dei sapori della nostra terra
Fonte: Ufficio stampa
Sabato 19 maggio 2012 alle ore 11.30, alla presenza dell'Assessore alla Mobilità del Comune, Andrea Colombo, del Presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara e del Presidente della Commissione Consiliare “Territorio e Ambiente”, Claudio Mazzanti, sarà inaugurato il nuovo tratto di pista ciclabile, compresa tra via Saliceto e via Ferrarese, che permetterà di completare la pista di collegamento trasversale esistente tra le due radiali ciclabili rispettivamente denominate "Dozza", di collegamento lungo la via Stalingrado tra il centro storico (porta Mascarella e la zona Universitaria) ed il quartiere navile (Zona Dozza e Croce Coperta) e "Arcoveggio" radiale nord di collegamento tra la stazione centrale a Corticella, passando per le vie Fioravanti e Arcoveggio.
Questo tratto di pista ciclabile di lunghezza pari a circa 450 mt. è stato realizzato dalla ditta CESI nell'ambito dei lavori di ampliamento del deposito autobus di via Ferrarese, sotto la direzione lavori della TPER. La pista bidirezionale è pavimentata in asfalto e corre lungo il lato nord del deposito.
Comunicato Stampa