Pino Pace ci trasporta, con una narrazione ritmata ed estremamente visuale, in quest'avventura di uomini e fiume, attraverso consapevolezze che, via via, si fanno più nitide. Un viaggio unico da leggere tutto d'un fiato.
Il documentario "Vento. L'Italia in bicicletta lungo il fiume Po", un diario di viaggio di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia, è uscito ufficialmente l'8 gennaio. Il doc racconta gli otto giorni necessari a cinque progettisti per attraversare l'Italia in bicicletta seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia. I protagonisti di questa affascinante passeggiata sono Paolo Pileri, Diana Giudici, Alessandro Giacomel, Chiara Catarozzolo e Ercole Giammarco, che hanno percorso i 630 km (in otto giorni e 15 tappe) per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d'Italia e una delle più lunghe d'Europa, un progetto che significherebbe migliaia di nuovi posti di lavoro, green economy, sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada.
Un viaggio dalle Alpi all'Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, che diventa l'occasione per raccontare un pezzo d'Italia da una prospettiva inedita. Un viaggio dalle Alpi all’Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, che diventa l’occasione per raccontare un pezzo d’Italia da una prospettiva inedita. Un road movie su due ruote tra città d’arte, paesaggi e persone profondamente cambiati in questi ultimi 50 anni. Per chi volesse avventurarsi in questo road movie su due ruote il documentario è già disponibile in DVD o via streaming.
Il cicloturismo è un affare. In Germania vale 8 miliardi di euro l'anno. Il professor Paolo Pileri (Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano) racconta "VenTo", la dorsale ciclistica che corre per 687 chilometri lungo la valle del Po. Per renderla una "grande infrastruttura" basterebbero 80 milioni di euro
Domenica 26 maggio alle 13 al parco del Valentino di Torino è iniziato ufficialmente il Vento bici tour, la pedalata organizzata dal Politecnico di Milano e adottata dal Tci per spiegare il progetto Vento e portare l'attenzione dell'opinione pubblica su un modo diverso di intendere lo sviluppo turistico. Otto giorni, arrivo previsto al Lido di Venezia domenica 2 giugno, seguendo il più lungo fiume italiano e incontrando amministrazioni e cittadini. Otto giorni in cui tre redattori di Touring, Stefano Brambilla, Renato Scialpi e Tino Mantarro (con l'aiuto di Jacopo Zurlo del centro studi Tci), pedaleranno lungo il Po con lo staff del Politecnico e un gruppo di registi impegnati a fare un documentario sull'evento.
Le tappe di Vento, da Torino a Venezia.
Domenica 26 maggio. Torino - Morano sul Po, 70 chilometri. Sosta a Crescentino, ore 17.30
Lunedì 27 maggio. Morano sul Po - Valenza, 45 chilometri, sosta a Casale Monferrato, ore 13.15
Martedì 28 maggio. Pecetto di Valenza - Piacenza, 145 chilometri (di cui 70 in treno), sosta a Pavia, ore 10
Mercoledì 29 maggio. Piacenza - Cremona, 45 chilometri
Giovedì 30 maggio. Cremona- Boretto Po, 80 chilometri (di cui 35 in motonave)
Venerdì 31 maggio. Boretto-Ferrara, 125 chilometri (di cui 45 in houseboat), soste a San Benedetto Po e Pieve di Coriano
Sabato 1 giugno. Ferrara- Taglio di Po (70 chilometri)
Domenica 2 giugno. Taglio di Po -Venezia Lido (55 chilometri)
COME PARTECIPARE (da casa o lungo il Po)
- Seguiteci su questo sito! Ogni giorno aggiorneremo questa pagina con resoconti e fotografie in presa diretta.
- Esplorate il sito del Politecnico: qui potete scaricare il programma.
- Raggiungete la carovana per pedalare assieme a noi!
- Oppure partecipate a uno degli eventi a tema “cicloturismo e non solo”, che si terranno in 15 tappe: a Torino, Morano sul Po, Casale Monferrato, Pecetto di Valenza, Pavia, Piacenza, Cremona, Boretto, San Benedetto Po, Pieve di Coriano, Ferrara, Taglio di Po, Chioggia e Venezia (qui potete scaricare il programma).
- Se volete saperne ancora di più, guardate questo video.
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RINGRAZIAMENTI
Touring ringrazia per la collaborazione nella preparazione dell'evento gli hotel Best Western per l'ospitalità a Cremona e Ferrara, KtmItalia e il rivenditore Lovato's Bike di Casorate Sempione per la bicicletta a pedalata assistita, Ortlieb per le borse porta oggetti e cicli Rossignoli per il portapacchi Freeload e la messa a punto
Fonte: www.touringmagazine.it
Migliaia di ciclisti, piccoli e grandi, hanno partecipato alla pedalata di otto chilometri nel cuore della citta' torinese, dal parco del Valentino al nuovo Parco Dora, per chiedere all'amministrazione una mobilita' ''nuova e intelligente''. La giornata dell'orgoglio ciclista e' stata inserita negli Smart City Days di Torino ed e' stata estesa a decine di movimenti ecologisti, di legambinete e associazioni del territorio. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di VenTo, il progetto del Politecnico di Milano di creare una pista cicloturistica lunga da Torino a Venezia.
Il corteo a pedali è partito alle ore 15.30 da Viale Virgilio (Parco del Valentino) per attraversare la città e giungere verso le 17 al Parco Dora. Presso il parco situato nelle vicinanze del centro città si sono ritrovati i proprietari di biciclette e di mezzi di trasporto ecologici di ogni forma e colore.
All'arrivo, oltre alla musica e al divertimento, si attendeva la partecipazione del Sindaco di Torino, al fine di fare il punto sulla mobilità ciclabile, sulla sicurezza stradale e sulla tutela dell'ambiente. Bike Pride non è soltanto un momento di festa, ma anche un'occasione per proporre cambiamenti positivi per la città.
Tra le novità per Torino vi è la decisione da parte dell'Amministrazione Comunale di dotarsi di un piano organico per la mobilità ciclistica e cittadina, denominato "BiciPlan" e basato sulla volontà di porre in essere interventi che possano creare le condizioni per la crescita in piena sicurezza del numero dei ciclisti urbani dall'attuale 3,14% al 20% entro il 2020.
Più che un giro in bici sarebbe un'avventura. È il progetto Ven.To, non solo una ciclovia che – lungo il fiume Po e passando per Milano – permetterebbe di collegare Torino a Venezia con 679 km di pista ciclabile, ma anche un'occasione di occupazione e rilancio economico del territorio.
L'idea, che ha già raccolto numerose adesioni da parte di associazioni e Comuni interessati, è del dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano e parte da un dato di fatto: i 40 mila km di piste ciclabili tedesche producono 8 miliardi di indotto all'anno, stabilmente; potrebbero essere centinaia di migliaia i nuovi flussi di turisti lungo Ven.To, che diverrebbero il motore per tante economie diffuse e per far ripartire la crescita: aziende agricole (14 mila sono quelle attraversate dal progetto), attività ricettive (300 per ora), attività commerciali (duemila) e tanti cittadini (oltre 1,5 milioni).
COSA SERVE. Secondo sito del Progetto Ven.To, l'infrastruttura esiste già in parte: bastano un paio di accordi politici e tecnici per utilizzare gli argini e in piccola parte deve essere realizzata e messa in sicurezza. Il tutto si potrebbe fare in tre anni: in occasione dell'Expo di Milano, nel 2015, si potrebbe presentare al mondo la più lunga pista ciclabile del sud Europa. Occorrono poco più di 80 milioni di euro (lo 0,01% della spesa pubblica annuale; il costo di 1-2 km di autostrada), ma soprattutto l'impegno dello Stato, di 4 Regioni, di 12 Province, degli enti fluviali, di tutti i Comuni, coordinati da un soggetto unico. Il giro di affari annuo è stimato in due volte l'investimento iniziale.
Foto: © bluestardrop - Andrea Mucelli
Fonte: businesspeople
L'evento è organizzato dall'Unione del Fossanese in collaborazione con il consorzio Touristlab. Interverranno Paolo Pileri, responsabile di VENTO e docente al Politecnico di Milano, Jean-Louis Adrian, Vice Presidente del Dipartimento di Digne – Alta Provenza, Michele Bossio per il Progetto Stura e i percorsi da Alba alla Valle Stura, Carlo Buffa di Perrero, docente al Politecnico di Torino, Claudia Rosso, direttore di Touristlab, e Aldo Tichy che illustrerà i percorsi cicloturistici da Alessandria alla Provenza.
Il tema sarà dunque l'integrazione tra VENTO e i percorsi cicloturistici in territorio piemontese. Mentre in terra cuneese il percorso è per buona parte pronto, il tracciato da Torino a Venezia è già realizzato al 15%, ma mancano i collegamenti. VENTO utilizzerebbe in gran parte le strade lungo gli argini dei fiumi (circa 284 km.), e l'investimento complessivo sarebbe di 80 milioni di euro, pari al costo di 2 chilometri di autostrada, ma con ricadute economiche ingenti, se si pensa che in Germania le piste ciclabili producono ogni anno 8 miliardi di euro in indotto.
Fonte: quotidiano piemontese
Una ciclovia di 679 km potrebbe essere realizzata con l'impegno dello Stato italiano, delle 4 regioni attraversate dal fiume, delle province, degli enti fluviali, di tutti i comuni, delle associazioni dei cittadini e delle imprese.
In parte la ciclabile già esiste, in parte deve essere realizzata e in parte deve essere messa in sicurezza. Le condizioni per realizzarla richiedono un investimento molto contenuto: qualche decina di milioni di euro per ottenere in pochi anni la più lunga ciclabile del sud Europa. Una ciclabile che collegherebbe città artistiche meravigliose: Venezia, Ferrara, Mantova, Sabbioneta, Cremona, Pavia, Valenza, Casale Monferrato, Torino.
Un'infrastruttura a bassa velocità ma che produrrebbe un giro di affari annuo stimabile in due volte l'investimento iniziale. Un'infrastruttura che diverrebbe il volano per un turismo pulito, bello, ecologico e motore per tante economie diffuse...vere green economy.
VenTo: la pista ciclabile da Venezia a Torino. Presentazione dello studio del Politecnico di Milano.
In bicicletta da VENezia a TOrino (“VENTO”) lungo il fiume Po passando per EXPO 2015
Convegno a Milano, oggi, ore 10 al Politecnico (aula De Donato, Campus Leonardo - Piazza Leonardo da Vinci 32)
Interviene anche Claudio Pedroni, FIAB, responsabile progetto Bicitalia e coordinatore nazionale della rete EuroVelo in Italia
Una ciclovia di 679 km potrebbe essere realizzata con l'impegno dello Stato italiano, delle 4 regioni attraversate dal fiume, delle province, degli enti fluviali, di tutti i comuni, delle associazioni dei cittadini e delle imprese.
In parte la ciclabile già esiste, in parte deve essere realizzata e in parte deve essere messa in sicurezza. Le condizioni per realizzarla richiedono un investimento molto contenuto: qualche decina di milioni di euro per ottenere in pochi anni la più lunga ciclabile del sud Europa. Una ciclabile che collegherebbe città artistiche meravigliose: Venezia, Ferrara, Mantova, Sabbioneta, Cremona, Pavia, Valenza, Casale Monferrato, Torino.
Un'infrastruttura a bassa velocità ma che produrrebbe un giro di affari annuo stimabile in due volte l'investimento iniziale. Un'infrastruttura che diverrebbe il volano per un turismo pulito, bello, ecologico e motore per tante economie diffuse...vere green economy.
Se ne discute a Milano, venerdì 11 maggio 2012, ore 10 al Politecnico (aula De Donato, Campus Leonardo - Piazza Leonardo da Vinci 32).
Di seguito il programma:
9.30 ACCREDITAMENTO
10.00 Gabriele Pasqui - DIAP Politecnico di Milano, Direttore
10.15 VENTO, VENEZIA TORINO IN BICICLETTA LUNGO IL PO
Paolo Pileri - DIAP Politecnico di Milano, Responsabile scientifico
della ricerca
10.30 VENTO, LA PROGETTAZIONE DI CONTINUITÀ CICLABILE E DI
SVILUPPO LOCALE
Alessandro Giacomel, Diana Giudici, Luca Tomasini
DIAP Politecnico di Milano, gruppo di lavoro
11.15 VENTO, LE PROSPETTIVE, LE OPINIONI, GLI IMPEGNI
ne discutono:
Raffaele Cattaneo* - Regione Lombardia, Assessore Infrastrutture e
Mobilità
Alfredo Peri - Regione Emilia-Romagna, Assessore Urbanistica e
Mobilità
Regione Piemonte - rappresentante dell’Assessorato ai Trasporti,
Infrastrutture, Mobilità e logistica
Alessandro Mandricardo - Regione Veneto, direzione Infrastrutture
di Trasporto
Francesco Puma - AdBPo, Segretario Generale
Luigi Fortunato - AIPO, Direttore
Carlo Monguzzi - Comune di Milano, Presidente Commissione
Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde
Adriano Agnati - Touring Club Italia
Claudio Pedroni - FIAB, Referente nazionale progetto Bicitalia
modera e conclude:
Paolo Pileri, DIAP Politecnico di Milano
13.00 RINFRESCO
È gradita la registrazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
*invitato
Comunicato Stampa
FIAB - FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA onlus
Presidente e Segreteria: Via Col di Lana, 9/a - 30170 Mestre (VE)tel./fax 041-921515
Direttore e amministrazione: Via Borsieri, 4/E - 20159 Milano tel. 02-60737994 fax 02-69311624
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Internet: http://www.fiab-onlus.it
aderente a ECF - European Cyclists' Federation www.ecf.com , COMODO, Confederazione Mobilità Sostenibile.
riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente quale associazione di protezione ambientale (art. 13 legge n. 349/86) e dal Ministero Lavori Pubblici quale associazione di "comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale"