Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Rotage è un duo di musicisti nativi di Torino ed emigrati negli States nel 1996. Angelo (violino) e Roberto (piano) hanno deciso, lo scorso giugno, di fare un tour in bicicletta per portare la loro musica in giro e, al contempo, sensibilizzare le persone sul tema della povertà dei bambini. E' nato così il progetto Pedaling Music, raccontato per immagini in questo documentario che i due fratelli italo-americani ci presentano così:
Abbiamo deciso che a Giugno saremmo partiti viaggiando esclusivamente in bicicletta con strumenti musicali da Wilmington, North Carolina (la città dove viviamo) a New York (730 miglia,1174.82 chilometri) esibendoci in varie città e paesi lungo il percorso per aumentare la consapevolezza e donazioni per Save The Children.
Da Wilmington abbiamo percorso tutta la costa ( North Carolina, Virginia, Marylan, Delawere , New Jersy e New York) Tutto il viaggo e durato 30 giorni con una media di 45 miglia (73 km) a tappa con un peso totale (carrello e bicicletta) di 270 libbre ( 122 kg) ognuno.
Nel nostro viaggio verso New York ci siamo resi conto che molte persone non conoscevano Save The Children, grazie alla vistosita dei carrelli siamo stati fermati da Giornalisti locali dandoci la possibilita' di parlare del nostro viaggio per Save The Children.
Nonostante lo sforzo fisico (dormire per strada, pedalare sotto la pioggia, il pericolo del traffico) e le persone che abbiamo incontrato (brave, e non brave), non può essere paragonato alla vita di un bambino che vive in poverta e lotta tutti i giorni per sopravvivere.
Per sapere di più qui
Fonte: bicycletv.it
European Cyclists' Federation (Ecf) ha condotto uno studio sulla mobilità a pedali che farebbe risparmiare una cifra che supera i 200 miliardi di euro.
Secondo lo studio i costi sanitari vengono ridotti di circa 110 miliardi di euro. Per effettuare questo calcolo, la Ecf ha utilizzato uno strumento creato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Si chiama Heat for cycling and walking (Strumento per la valutazione economica degli effetti per la salute dell'andare a piedi e in bicicletta). Francesca Racioppi, esperta dell'Oms, illustra lo strumento: «Si utilizza gratuitamente online. Vengono valutati a livello economico i benefici della riduzione di mortalità nella popolazione adulta». La stima avviene su grandi numeri. Esemplificando, se i 5 milioni di ciclisti abituali italiani usassero le due ruote per mezz'ora per 300 giorni all'anno, i rischi di mortalità, in questo gruppo, sarebbero ridotti del 37%. Ma Racioppi precisa: «Affinché la mobilità ciclistica dispieghi a pieno i propri vantaggi per la salute, è imperativo intervenire per garantire condizioni di sicurezza e prevenzione del rischio di incidenti».
La sanità non è l'unica voce a trarre giovamento dalle due ruote. Grazie alla bici si riduce il traffico urbano, con un risparmio di 24 miliardi di euro. Diminuendo il ricorso al petrolio, inoltre, si mette da parte una cifra fra 3 e 6 miliardi di euro. Inoltre, si diminuisce l'inquinamento atmosferico e sonoro con benefici calcolati in poco più di un miliardo di euro. Ma oltre al risparmio c'è la crescita, perché il cicloturismo nell'Unione europea vale 44 miliardi di euro.
Cosa può convincere un automobilista a lasciare la vettura in garage? Pinzuti fondatore del movimento #salvaiciclisti, spiega: «Il risparmio individuale con un completo abbandono dell'autovettura è di 4.850 euro. Tra l'altro, si stima che il 50% degli spostamenti in auto si effettua per tratte inferiori a 5 chilometri che possono, quindi, essere coperte in bici».
Fonte: www.corriere.it
Juan Menendez Granados, esploratore spagnolo, dal 1 di dicembre dovrà attraversare 1,200 chilometri di neve e ghiaccio salendo fino a 3.000 metri di altitudine, dalla costa antartica al Polo sud. Durante il viaggio, che potrebbe durare tra i 36 e i 38 giorni, sarà costantemente esposto a temperature estreme che raramente superano i – 20°. «Mi sono preparato a questa impresa per due anni e mezzo«, ha detto alla Bbc. Nell'allenamento è stata inclusa una 27 giorni di bicicletta in Groenlandia tra agosto e settembre di quest'anno. Anche se nevicherà di meno rispetto alla Groenlandia, in Antartide sarà più freddo e sarà costantemente esposto al vento polare. Granados ha detto che dovrà proteggere le mani dal freddo per riuscire a piantare la tenda a fine giornata, perchè dopo 8 – 10 ore di pedalata al giorno trasportando un carico di 85 Kg, consumerà molto più delle 5.000 calorie che dovrà mangiare tutti i giorni.
La bicicletta ha ruote sovradimesionate da 12 cm e forcelle modificate. Non ha voluto usare le gomme chiodate perchè sostiene che delle gomme così grandi dovrebbero fornirgli tutta l'aderenza al terreno di cui ha bisogno. Prima di Granados, nel dicembre del 2012 l'americano Eric Larsen ha provato a portare a termine l'impresa in bici, ma ha abbandonato la missione dopo 280 chilometri: «Ho dovuto prendere la difficile decisione di abbandonare il mio progetto perchè le condizioni del terreno non mi hanno permesso di fare coprire i chilometri necessari prima che finissi le mie provviste di cibo«, ha scritto Larsen nel suo blog. Ma quest'anno Granados non è l'unico a tentare di portare a termine quest'avventura in bici, perchè all'incirca nello stesso periodo in cui partirà per l'Antartide, anche l'americano Daniel Burton sfiderà sè stesso sulle due ruote, così come l'australiana Kate Leeming, che ha intenzione di tentare l'impresa entro la fine del 2014. Potrebbe sembrare una gara tra atleti, ma lo spagnolo non è d'accordo:«L'Antartide non è un buon posto per le gare»
Fonte: www.giornalettismo.com
Nei piccoli centri urbani accompagnare i bambini a scuola in bici è la normalità, ma nelle città metropolitane intasate dal traffico mattutino è quasi impossibile. Per questo molti genitori si stanno organizzando. E sempre più spesso danno vita a critical mass che dalle 8 alle 9 del mattino fanno girare su due ruote gruppi misti di alunni delle elementari, genitori e attivisti della bicicletta. L'obiettivo è fare massa, ovvero occupare la carreggiata e portare in sicurezza i piccoli a scuola. Il prossimo venerdì 29 novembre i bambini di quattro città italiane, Roma, Milano, Bologna e Napoli si daranno appuntamento insieme ad alcuni accompagnatori per una prima prova di "bike to school day" nazionale. Le iniziative per portare i bambini a scuola in bicicletta, da parte di genitori ed insegnanti volenterosi, sono cresciute negli ultimi anni in Italia, ma in particolare è a Milano che nelle scorse settimane i bike to school mattutini hanno riscosso molto successo, e tra i "grandi" che "scortano" il corteo dei bambini non ci sono solo genitori, ma anche semplici simpatizzanti della bicicletta. I bambini sono di diverse età e classi, qualcuno pedala con la bici propria e qualcun altro trasportato da un genitore, e c'è anche chi è riuscito a trainare un carrellino con le casse per ascoltare la musica. Viste le somiglianze con le pedalate della Critical Mass, qualcuno ha ribattezzato scherzosamente l'appuntamento "massa marmocchi".
"Se la scuola è un diritto, è un diritto anche poter scegliere in sicurezza il mezzo che si preferisce — spiega Marco Mazzei, ciclista fra gli organizzatori degli eventi — Lavorare sulla mobilità in centro è ok, ma le periferie meritano attenzione: non si può permettere che le strade della città, a maggior ragione le grandi arterie che attraversano decine di quartieri pieni di persone, si trasformino in auto-strade, alle quali tutti gli altri si devono adeguare".
L'idea milanese ha fatto proseliti. A Roma hanno organizzato un'iniziativa analoga una alla scuola elementare Di Donato, nel quartiere Esquilino, che ha un'esperienza decennale di attivismo: Combattere il traffico della metropoli, ma non solo. A Napoli gli attivisti si sono attivati alla scuola Quarati, nel quartiere Vomero, a fine ottobre: "La nostra idea non è quella di intralciare il traffico — spiega il ciclista Francesco Busco — Ci siamo mossi in fila indiana, rispettosi, e abbiamo accompagnato i piccoli in sicurezza. Volevamo ispirarci alla critical mass originaria, come nacque a San Francisco: ovvero all'idea di chi voleva solo andare a lavoro in modo sicuro sicuro".
Qui la pagina Facebook per contattare i partecipanti per unirsi e chiedere informazioni.
Fonte: milano.repubblica.it
La bicicletta pensata apposta per chi abita in città previene i furti e ti ricarica il telefono con energia pulita, viene dalla Spagna e si chiama Urban Bike. Adatta per un pubblico giovane, permette di muoversi con stile attraverso le strade di città senza inquinare. La Urban Bike è dotata anche di uno speciale slot per iPhone posto sul manubrio che ricarica la batteria sfruttando la dinamo posta sulla ruota anteriore.
Il telaio è fatto interamente in fibra di carbonio e include in un unico pezzo anche la forcella, sterzo e parafango. Esistono tre versioni della bici a seconda del tipo di manubrio e del colore. I vari elementi non sono quindi montati sopra il telaio come avviene di solito attraverso l'uso di dadi o bulloni ma sono incastrati in modo tale da essere un tutt'uno col telaio. Una soluzione che è stata adottata proprio per aumenta la sicurezza del veicolo e prevenire eventuali furti che nelle città si ripetono con una non trascurabile frequenza. I ladri così avranno la vita un po' più complicata perché sarà più difficile smontare la bici per rubarla o solamente portarne via dei pezzi.
Fonte: www.stilenaturale.com
Il rapporto evidenzia in modo marcato peculiarità e linee di tendenza della sicurezza stradale in Italia. Complessivamente si è confermata una riduzione di incidenti e morti sulle strade. La riduzione, precedentemente molto marcata, si sta esaurendo.
Complessivamente, con qualche anno di ritardo, ci si sta avvicinando al dimezzamento delle morti rispetto al 2001 (-48,5%). Questo dato è però sempre più sbilanciato verso le quattro ruote (-55%, dimezzamento abbondantemente superato) a scapito dell'utenza debole (-39% pedoni, -11% ciclisti, - 43% motociclisti). I morti nell'utenza debole sono pari a quelli delle quattro ruote a motore (leggermente meno per il miglioramento del dato dei motociclisti). I ciclisti sono l'unico segmento che ha visto un seppur minimo incremento di morti sia rispetto al 2010 che al 2011 (289 contro 282), ma anche per i pedoni la riduzione è stata minima. Più marcata invece la riduzione registrata tra i motociclisti Questo dato non va letto in valore assoluto, ma rapportato agli spostamenti, a causa dell'incremento del numero di ciclisti e dei km percorsi in bicicletta. Di conseguenza l'incidentalità per km percorso è diminuita.
Un altro dato emerge con evidenza. La riduzione di incidenti e morti dell'ultimo anno è da ascrivere per il primo anno anche alle strade urbane, oltre che alle extraurbane ed autostrade (essenzialmente per le quattro ruote a motore e, parzialmente, per le due ruote a motore), ma i morti in città in Italia sono passati solo dal 45% (dato 2011) al 43% del totale (dato 2012), mentre la media europea è al 33%. Ciò è strettamente collegato al fatto che l'81% delle vittime in città (5 morti su 6) è da ricondurre all'utenza debole. Le politiche di sicurezza urbana e quelle di tutela di ciclisti, pedoni e motociclisti sono quindi quelle su ci occorre intervenire con priorità e urgenza, per diminuire il divario con le altre grandi città europee.
Non va infine dimenticato che il dato presentato dalle statistiche ACI-ISTAT è costantemente sottodimensionato rispetto alle statistiche sanitarie, pubblicate con 2 anni di ritardo, che danno un valore superiore del 10% (non tutti decessi ritardati sono registrati da ACI-ISTAT), per cui il dato reale 2012 è di circa 4000 morti complessivi.
Tutte queste considerazioni fanno ritenere che la spinta propulsiva alla riduzione dei morti sulle strade si è affievolita e che occorre riprogettare gli interventi come richiesto dal 4° programma quadro (2011-2020) della Comunità Europea intervenendo nelle città a favore dell'utenza debole.
Fonte: fiab-onlus.it
Il 14 novembre nella sedi di Palazzo Nervegna, Sala Convegni Università (Brindisi) si svolgerà il convegno internazionale: "IN BICI! Buone prassi italiane ed europee per la mobilità ciclistica".
Il convegno internazionale - organizzato dall'Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia - è un'iniziativa promossa nell'ambito del progetto di cooperazione "CiELo - City-port Eco Logistics", cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia - Italia 2007/2013.
Sono partners del progetto CiELo i Comuni di Bari, Brindisi, Corfù e Patrasso (attraverso la "Patras Municipal Enterprise for Planning & Development S.A."), oltre allo stesso Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia. Il convegno si propone l'obiettivo di condividere e promuovere alcune delle migliori e recenti esperienze italiane ed europee nell'attuazione di politiche a favore della mobilità ciclistica. Analoga iniziativa si terrà a Patrasso (Grecia) il prossimo 27 novembre 2013.
Ulteriori informazioni sulle conferenze internazionali di Brindisi e Patrasso sono disponibili sul sito www.bikeconference.eu, mentre per il progetto CiELo è possibile consultare il sito www.cieloproject.eu.
Fonte: www.alternativasostenibile.it
Il 28 ottobre, presso la sala Convegni del Real Belvedere di San Leucio, (Caserta) si è tenuto l'evento di lancio della campagna "Tracce dei Rifiuti". Ad intervenire d'innanzi alla platea composta dagli oltre 160 alunni dell'Istituto Comprensivo Collecini, il sindaco Pio Del Gaudio, il direttore di 'Ecocar' Sirio Vallarelli, il presidente di 'Società Recupero Imballaggi' Antonio Diana e la preside dell'Istituto Angelina Di Nardo che ha dato il via ai lavori sottolineando "L'importanza di iniziative tese a sensibilizzare i ragazzi su temi importanti come quello della raccolta differenziata". Ad intervenire d'innanzi alla platea composta dagli oltre 160 alunni dell'Istituto Comprensivo Collecini, il sindaco Pio Del Gaudio, il direttore di 'Ecocar' Sirio Vallarelli, il presidente di 'Società Recupero Imballaggi' Antonio Diana e la preside dell'Istituto Angelina Di Nardo che ha dato il via ai lavori sottolineando "L'importanza di iniziative tese a sensibilizzare i ragazzi su temi importanti come quello della raccolta differenziata".
Il sindaco Del Gaudio ha poi illustrato le attività previste dalla campagna "Sulle tracce dei rifiuti", mostrando agli allievi del Collecini in cosa consiste la pratica dello stencil (in questo supportato da Carlo Petrosino, il giovane artista che collabora al progetto). Il concept della campagna "Sulle tracce dei rifiuti" si basa infatti sull'idea di abbellire simbolicamente le strade di Caserta con stencil creati dagli studenti delle scuole casertane. Ogni istituto scolastico realizzerà le decorazioni in una via adiacente alla scuola e gli studenti, secondo un calendario concordato con l'Amministrazione comunale, usciranno in strada per applicare gli stencil prodotti. Durante l'uscita saranno gli stessi ragazzi a utilizzare i propri smartphone o telecamere digitali per filmarsi e fotografarsi durante "il lavoro" e saranno poi invitati a postare le immagini e i video sui canali social dedicati alla campagna. Le immagini più belle prodotte saranno selezionate dalla giuria per partecipare al video finale ufficiale della campagna.
Una iniziativa, insomma, di grande importanza "perché - come ha spiegato il sindaco salutando i ragazzi - va ad intervenire sull'educazione delle giovani generazioni, che sono più sensibili alle tematiche della tutela ambientale". Ha suscitato l'entusiasmo dei ragazzi la proposta lanciata poi dal sindaco e Antonio Diana che hanno invitato gli alunni, e tutti i cittadini casertani, a consegnare in una delle isole ecologiche della città 800 lattine riciclate per ricevere in cambio una bicicletta realizzata, appunto, con materiali di riciclo.
"E' importante - ha sottolineato Antonio Diana - che voi ragazzi capiate che i rifiuti opportunamente differenziati possono rinascere a nuova vita, che dalle bottiglie di PET si possono ricavare capi di abbigliamento e che con le lattine che gettiamo si possono creare biciclette e tanti altri oggetti". Un concetto affermato anche da Sirio Vallarelli, direttore di Ecocar, che ha ricordato il valore di una raccolta correttamente differenziata.
In conclusione dell'evento, Carlo Petrosino ha mostrato i ragazzi come realizzare delle opere in stencil. Sono stati poi lo stesso sindaco ed alcuni dei ragazzi presenti a colorare un pannello che rappresenta simbolicamente l'avvio della campagna ed è stato poi regalato alla scuola Collecini, primo istituto ad aver aderito alla campagna
Comunicato stampa http://www.differenziatacaserta.it
L'ultimo spot girato dalla Nike, il cui protagonista è LeBron James, uno dei giocatori più forti dell'NBA in forze ai Miami Heat, è anche una efficacissima campagna in favore della bicicletta. Il video infatti mostra LeBron James che esce di casa, in bici, per il suo allenamento quotidiano, e viene seguito in tutte le sue tappe da un nutrito seguito di persone, tutte pedalando. Il campione statunitense non ha mai nascosto la sua predilezione per le due ruote, e recentemente ha anche dichiarato che si reca in bici alla maggior parte delle partite delle sua squadra giocate in casa, a Miami. Per questo Lebron James, premiato lo scorso anno con il Bronze Bicycle Friendly Community Award, è un ottimo testimonial per promuovere la bici in ambito urbano.
Fonte: www.bikeitalia.it
Il sindaco di Londra Boris Johnson è stato immortalato in bici per le strade di Melbourne senza casco. Com'è noto, l'Australia è uno dei pochi Paesi in cui chi pedala ha l'obbligo secondo codice della strada di indossare il caschetto protettivo.
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.