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Mercoledì, 05 Febbraio 2014 00:00

Coffe bike

In molte città utilizzare la bici, anziché la macchina, per uscire la sera è diventata un'abitudine, soprattutto per i giovani e durante la bella stagione. Ecco dunque che chi preferisce spostarsi pedalando ha la possibilità di fermarsi per una sosta ristoratrice in un locale espressamente dedicato a chi ama la bici, oppure può decidere si scegliere un Bike Bar come meta preferita delle uscite con gli amici.

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Per evitare traffico e pericoli le due ruote potrebbero percorrere strade sopraelevate già dal 2015. Sam Martin il landscape architect inglese ha immaginato una rete ciclabile sopraelevata di collegamento delle principali stazioni metropolitane londinesi. Un nuovo paesaggio urbano prenderebbe forma: strutture tubolari in vetro, prive di copertura, avvolgono una gabbia elicoidale la cui forma crea percorsi fluidi e dinamici che popolano tetti di edifici e vecchie linee ferroviarie.
Un percorso mozzafiato per gli estimatori della bellezza dei panorami, forse un po’ meno apprezzato per chi soffre di vertigini. Resta il fatto che la convenienza per gli users sarà anche, e soprattutto, economica: meno di una sterlina a tratta, ovvero meno della metà del costo del biglietto medio di metro o bus, su una pista destinata esclusivamente al traffico ciclistico.
Il sindaco Boris Johnson ha appoggiato con entusiasmo l’idea, e sta già lavorando al progetto del primo tratto che collegherebbe Stratford con la City - passando per le stazioni di Liverpool e Fenchurch Street - e che sarebbe inaugurato già nel 2015. La scelta di localizzare l’intervento nella east London non è casuale: il primo tratto potrebbe essere costruito sulla spinta della rigenerazione urbana che ha invaso la città prima e dopo le Olimpiadi del 2012. La nuova Cabinovia di Londra e’ un progetto ambizioso, inaugurato recentemente e capace di trasportare 2.500 passeggeri all’ora in un percorso di circa 1.100 metri e della durata di 5 minuti. La Cabinovia consente l’attraversamento facile e rapido del Tamigi per tutti i pedoni, inclusi anziani, disabili e ciclisti; si trova a 90 metri sul fiume, offrendo una vista spettacolare verso il Parco Olimpico.

Fonte: www.mentecritica.net

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Da Londra ad Hong Kong in bicicletta. È l'avventura intrapresa da Rob Lutter, fotografo e scrittore britannico che ha intenzione di girare il mondo su due ruote: partito da Londra nel settembre 2011, ha pedalato per 550 giorni percorrendo 15mila chilometri e attraversando 21 Stati. 

"Sono nel mezzo dell'Himalaya ed è bellissimo", dice rivolto alla camera del suo smartphone, unico compagno di viaggio insieme alla tenda e alla bici. Ma se per strada Lutter era da solo, virtualmente sta attraversando il mondo in compagnia di migliaia di persone che stanno seguendo il suo percorso pedalata dopo pedalata su Internet, in particolare tramite Twitter e Instagram. Lutter nelle sue cronache racconta di aver dovuto vedersela con serpenti, scorpioni, iene e quasi una trentina di gomme forate. Ma non si è arreso anche perché a spingerlo non c'è solo la voglia di avventura ma la volontà di raccogliere fondi per due associazioni "Water aid" e "British mental health charity". Ora Lutter prosegue verso l'Australia per continuare il suo giro lungo in tutto 30mila chilometri. Il suo viaggio è solo a metà strada. 

Fonte: yahoo.com

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Grazie all'originale idea della startup Old Bond, la bicicletta diventa nuovo strumento di comunicazione pubblicitaria, ecologico e fatto su misura per ogni cliente - Attraverso la proiezione di immagini o video in 3D sulle ruote può essere veicolato qualsiasi messaggio, catturando in giro per le strade l'attenzione di 250mila persone al giorno.

 

La bicicletta è sempre di più il mezzo del terzo millennio: non solo di trasporto, ma anche di comunicazione. Per lo meno a Londra, dove grazie alla startup OldBond ora anche la pubblicità si fa ecologica. L'originale idea è sintetizzata al meglio dallo slogan della piccola società di ideas boutique, come lei stessa si definisce, fondata il 20 giugno 2012 e già vincitrice di diversi riconoscimenti internazionali: "Reinventing the wheel". Reinventare le ruote, quelle delle biciclette a

ppunto, per proiettare immagini, loghi, testi e video in 3D e catturare così l'attenzione dei passanti in tutta la città, o ancora meglio nelle aree target richieste dal cliente che vuole promuovere un prodotto, pubblicizzare l'apertura di nuovi negozi, di eventi sportivi o musicali, spettacoli, anteprime dei film e perché no compleanni, matrimoni, slogan politici e messaggi d'amore per San Valentino.

Il tutto "environmentally-friendly", senza alcun impatto ambientale, e con una capacità di eye-catching superiore ai soliti cartelloni pubblicitari sulle strade, che non godono dello stesso impatto visivo di una o più biciclette che sfrecciano per le strade o che richiamano la folla intorno a uno stationary show, dove lo spettacolo di luci e immagini può essere accompagnato da hostess che distribuiscono volantini. OldBond ha infatti stimato che il 60% dei pedoni è attratto da questa curiosa forma di interazione pubblicitaria, e che un video proiettato su una singola bicicletta in giro per le strade di una città come Londra può essere visto da 250mila persone al giorno, mentre è addirittura del 90% la percentuale di passanti che si ferma volentieri per le performance stazionarie.

La nuova frontiera dell'advertising arriva dunque dalla City, e non è detto che sia diretta solo ad aziende e agenti commerciali: il "wow-effect", come viene definito sul sito di OldBond, potrebbe fare anche le fortune di un politico nei confronti dell'elettore o di uno spasimante verso la sua amata. Una cosa è certa, la qualità del prodotto lanciato dalla giovane fabbrica di idee londinese è di assoluta avanguardia: resistente agli urti e impermeabile, il sistema è durevole, autonomo e adatto a tutte le situazioni climatiche cittadine, e può caricare fino a 1000 immagini (risoluzione 70x70) e video di oltre 90 secondi, per la cui realizzazione c'è anche il supporto dei tecnici di OldBond. Il tutto monitorabile 24 ore su 24 dal cliente grazie al sistema Gps montato sulla bicicletta, che rende visualizzabili gli itinerari in tempo reale.

fonte: firstonline

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Martedì, 31 Luglio 2012 08:11

Dalla Cina a Londra in bicicletta

Chen Guanming, ha quasi 60 anni ed è arrivato a Londra dalla Cina in bicicletta. Il suo mezzo è tipico carretto cinese tappezzato di foto con cui gira il mondo da 11 anni. Ha percorso più di 13 mila chilometri. 

Chen ha deciso di dare uno scossone alla sua vita e di girare il mondo senza inquinare, usando tre ruote. "La mia missione? Diffondere un messaggio di pace e di rispetto verso l'ambiente". Il suo obiettivo era quello di arrivare a Londra per le Olimpiadi 2012. 

Guanming ha già girato tutta l'Asia ed è stato anche in Paesi come Pakistan e Iraq. "Lì mi ha fermato la polizia per proteggermi. Situazioni di pericolo ne ho incontrate, ma sul mio carretto mi sento sereno, è tutta la mia vita". Nel bagaglio porta biscottini, pane e semi di girasole che dona generosamente alla cronista del Tirreno come ricordo. E poi porta con sé vestiti e coperte. Niente altro. Qualche offerta gliela fa la gente. E lui sorride e sembra la persona più serena del mondo.

 "Il mio è un percorso di pace - dice Chen - Ero stufo di sentire in televisione storie di guerra, uomini uccisi a colpi di fucile e sofferenze. E così ho deciso di dare un taglio e di girare il mondo per incontrare le persone più diverse e trasmettere alla gente il mio messaggio di amore. Non ci sono differenze: non c'è grande e piccolo, ricco e povero. Siamo tutti uguali, io mi rapporto con gente normale". Chen parla e incanta i clienti del bar Bamboo con la sua saggezza: "L'amore e l'amicizia sono le uniche cose che contano. E la cosa più bella del mio viaggio è incontrare le persone e stabilire un contatto con loro. Ed è anche il motivo per cui mi sono fermato a Livorno". Una notte in città, a dormire sul suo carro, tra i binari. E poi via, per una nuova avventura on the road.

Fonte: iltirreno.it

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