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La riduzione del limite massimo di velocità non impatterà negativamente sulla mobilità cittadina: come rilevano e mostrano i dati di Torino Respira, la velocità commerciale, ovvero la velocità media effettiva delle auto sulle arterie cittadine, raramente supera i 30km/h e anzi, negli orari di punta vi rimane nettamente al di sotto. La trasformazione di Torino in “città 30” sancisce espressamente la sostanziale inutilità di accelerare tra un semaforo e l’altro e nelle vie cittadine senza precedenza, dove verrà modificato il limite.
Sarà invece sostanziale l’impatto di questa novità sull’ambiente e sui cittadini. In prima istanza, con la riduzione delle emissioni: sono ancora i dati proposti da Torino Respira (tratti da documenti della World Road Association) a suggerire come una riduzione della velocità di 20 km/h (dai 50 ai 30, appunto) porterebbe a una riduzione fino al 15-20% delle emissioni di ossidi di azoto.
Auto più lente e un traffico meno congestionato e stizzoso sono senz’altro buone notizie per chi si muove in città sulle due ruote: maggiore sicurezza, minor rischio di respirare gas di scarico e altri agenti inquinanti. Infine, perché no, se spostarsi in bicicletta sarà percepito come meno pericoloso saranno più torinesi a decidere di utilizzare questo mezzo di trasporto.
La velocità è la terza maggior causa di incidente stradale, dopo la distrazione e il mancato rispetto della precedenza: è però il fattore più strettamente legato alla mortalità degli incidenti. La probabilità di decesso in caso di collisione passa infatti dall’ 85% a una velocità di 60km/h, a solo il 10% a un’andatura di 20km/h (fonti: Torino Respira, Istat).
Nell’intenzione dei promotori della mozione, si creeranno in questo modo “zone 30” di quartiere – come in effetti accade già nelle aree ZTL – circondate e tagliate da arterie e strade di maggior scorrimento, con limite ai 50km/h.
Ridurre e moderare il traffico contribuisce infatti anche alla restituzione dello spazio pubblico alla popolazione: strade non più consegnate in toto alle automobili, ma utilizzate e utilizzabili da diversi mezzi di trasporto, meglio se green e a emissioni zero, significano aria più pulita, più sicurezza e meno rumore.
Le strade si trasformerebbero in un luogo di vita e di relazione tra persone, spazi di incontro, di commercio, di gioco, migliorando la qualità della vita dei residenti e di chi le strade le frequenta, e favorendo gli esercenti locali e gli acquisti di prossimità.
Se giri Torino sulle due ruote e vuoi conoscere i percorsi migliori – più veloci, più sicuri, o più pianeggianti, lo scegli tu – visita il sito di B.U.Ne.T., Bike's Urban Network in Torino: ne abbiamo parlato qui su EasyBike.
Leggi il Comunicato ufficiale della Città di Torino.
Redazione