Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Percorsi dalle caratteristiche precise, già utilizzate spesso in senso contrario da chi pedala. Le vie in cui sarà possibile viaggiare in senso contrario alle auto dovranno avere caratteristiche precise: carreggiata larga almeno 4 metri (non considerando lo spazio delle auto parcheggiate su un lato), senza parcheggio sul lato sinistro e vietate ai mezzi pesanti. Una novità che è già consuetudine in parecchi Paesi europei: dall’Olanda al Regno Unito dalla Danimarca alla Francia. Per restare in Italia, in città come Reggio Emilia, Pesaro, Bolzano e Ferrara questa rivoluzione a due ruote è già stata compiuta.
La reazione di chi rappresenta i ciclisti è molto positiva: "Le strade di Torino non sono sicure e il rischio è molto elevato, incidenti anche mortali negli ultimi mesi ne sono la prova - dice Gabriele De Carlo vicepresidente Bike Pride - la revisione del codice è quindi urgente e necessaria: i controviali sono perfetti per trasformarsi in zone ai 30 l’ora con la mobilità ciclabile nei due sensi di marcia. Torino, città virtuosa, almeno sulla carta, ha già inserito questa possibilità a pagina 132 del suo Biciplan". Poi va oltre: "Per Torino potrebbe essere possibile: Ztl tutto il giorno con pedaggio e tutti i controviali a zone 30 ciclabili sui due sensi". E conclude: "Recenti studi sul traffico in Francia e in Germania successivi all’introduzione di tale diritto, raccontano di una forte diminuzione degli incidenti ai danni dei ciclisti".
Fonte: La Stampa