Martedì, 16 Ottobre 2012 11:42

40 Ciclovie al posto delle ferrovie

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In occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate appena trascorsa è stata data alle stampe l'indagine FIAB sulle ex ferrovie dismesse.

 

La pubblicazione, intitolata "DALLE ROTAIE ALLE BICI" a cura di Umberto Rovaldi e Giulia Cortesi (130 pagine in formato A4), fa parte della collana FIAB "I Quaderni Gallimbeni" voluti in ricordo di Riccardo Gallimbeni, architetto torinese, esperto FIAB di reti ciclabili oltre che ciclista urbano e appassionato cicloturista, scomparso prematuramente a seguito di un tragico incidente stradale il 24 giugno 2002, proprio mentre andava in bicicletta.

L'iniziativa rafforza e amplifica il ruolo della FIAB all'interno di COMODO – Confederazione Mobilità Dolce e la sua partecipazione attiva nell'ambito della terza Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate, celebrata in tutta Italia domenica 7 marzo.

L'indagine "Dalle rotaie alle bici", che ha comportato un lavoro di raccolta dati particolarmente laborioso, è stato svolto in sei mesi attraverso i coordinamenti regionali Fiab. Stampato su carta rigenerata sbiancata senza cloro, legatura a filo, particolarmente curato nella veste grafica e nell'impaginazione, il volume presenta numerose illustrazioni a colori e un dettagliato corredo cartografico d'epoca del Touring Club Italiano, rielaborato da Claudio Pedroni.

Umberto Rovaldi, architetto paesaggista e consigliere nazionale FIAB, curatore dell'indagine insieme a Giulia Cortesi, dichiara: "Il lavoro di ricerca, probabilmente unico nel suo genere oggi in Italia, minuzioso di verifica e aggiornamento delle condizioni di effettiva ciclabilità dei sedimi ex ferroviari recuperati o in corso di recupero in Italia alla data attuale - in tutto quasi 40 - è stato condotto con l'aiuto volontario dei referenti regionali FIAB e con il prezioso contributo di Claudio Pedroni, responsabile FIAB per le reti ciclabili, che è generosamente intervenuto nella mappatura analitica completa delle linee ferroviarie abbandonate, ricavandone per ognuna la percentuale del reale recupero ciclistico ricalcante il sedime originario.

Dall'analisi dei tracciati ciclabili è evidente la relazione possibile intercorrente tra recuperi e progetto di rete ciclabile nazionale "Bicitalia", al fine di sviluppare appieno le loro potenzialità e reciproche sinergie."

All'opera editoriale hanno contribuito anche il tedesco Achim Bartoschek, ("Panoramica dei recuperi in Europa") e gli italiani Roberto Rovelli e Giulio Senes ("Ferrovie dismesse e greenways: un binomio internazionale"; Albano Marcarini ("Ex-ferrovie, il 'falso' pericolo delle piste ciclabili - reversibilità del recupero ciclistico"); Marco Navarra (Parco lineare dell'ex-ferrovia recuperata a ciclabile Caltagirone-San Michele di Ganzaria: riflessioni sulla situazione ad oggi e sugli sviluppi di un recupero inteso come progetto di paesaggio; Claudio Pedroni (Il progetto di rete nazionale Bicitalia e il quadro legislativo italianoattinente il recupero ciclabile delle ex-ferrovie).

"Il lavoro compiuto – conclude Rovaldi - è da considerarsi un primo approccio FIAB ad una ricerca sui recuperi ciclistici dei sedimi ferroviari abbandonati possibilmente da continuare nei prossimi anni e da sviluppare con sempre maggiore determinazione e interesse.

Auspicabile infatti un secondo volume dedicato alle "ex ferrovie calde", cioè quelle per le quali è in corso di elaborazione il progetto di recupero con le possibili opzioni: pista ciclabile e/o nuova attivazione di un moderno servizio di trasporto su rotaia, anch'esso da considerare a tutti gli effetti opera di promozione e incentivazione della mobilità dolce e della relativa ed ovvia intermodalità bici+treno, bici+tramvia o bici+metrò: Merano-Malles docet !"

Fonte: FIAB

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