Meno di una settimana alla grande festa della bicicletta “Bike Pride”: la rassegna che ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo di nuove forme di mobilità, di sostenibilità ambientale e di sicurezza stradale.
Il Bike Pride è arrivato. Gli amanti delle due ruote hanno dato via al countdown che porterà a domenica 21 settembre, quando Torino sarà invasa dal popolo delle biciclette. Un appuntamento importante, visto che l’anno scorso ha visto pedalare per la città 30mila partecipanti. E per l’edizione 2014 si prospetta già un buon successo, visto che il Bike Pride coinciderà con la Settimana Europea della Mobilità.
Domenica prossima, 11 maggio, torna per le strade di Bologna il Bikepride, la manifestazione dell’orgoglio ciclistico giunta alla quarta edizione. Quest’anno il tema della sfilata, che partirà da piazza Maggiore, sono le “invasioni barbariche“.
Il 18 luglio a Torino, davanti al palazzo del Comune, l’associazione Bike Pride ha organizzato la manifestazione: “Nel giorno dalla scomparsa di Gianmatteo Gerlando”; il ragazzo di 28 anni investito e ucciso su un attraversamento ciclabile mentre si recava al lavoro.. Proprio nel capoluogo piemontese, solo pochi giorni fa un ragazzo di 24 anni, Christian Ascolese, è stato falciato su un marciapiede da un coetaneo ubriaco al volante. Un episodio che “testimonia come la sicurezza di pedoni e ciclisti sia ancora un tema sottovalutato. La velocità e una cultura che privilegia le auto come uniche utenti della strada, continuano a mettere a repentaglio la vita di chi si muove con altri mezzi”, commentano i membri dell’associazione. I dati dell’ultimo Rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali, pubblicato lo scorso ottobre, danno l’idea della gravità del fenomeno. Nel 2011 sono morti 282 ciclisti, quasi uno al giorno, e ne sono rimasti feriti più di 16.000. Non va meglio per i pedoni, l’altro “soggetto debole” della strada: in un anno i morti sono 589, i feriti oltre 21.000. “Con qualche anno di ritardo, ci si sta avvicinando al dimezzamento delle morti rispetto al 2001 (-45%) chiesto dall’Unione Europea. Questo dato è però sempre più sbilanciato verso le quattro ruote (-56%, dimezzamento abbondantemente superato) a scapito dell’utenza debole (-37% pedoni, -13% ciclisti, – 30% motociclisti)”, fa notare Edoardo Galatola, responsabile Sicurezza di Fiab. Per il terzo anno consecutivo, caso unico in Europa, nel 2011 i morti nell’utenza debole hanno superano quelli delle auto. In particolare, “i ciclisti sono l’unico segmento che ha visto un incremento seppur minimo di morti rispetto al 2010 (282 contro 263), ma anche per pedoni e motociclisti la riduzione è stata minima”. Nell’insieme, però, c’è una nota positiva: “Questo dato non va letto in valore assoluto, ma rapportato agli spostamenti. Poiché questi sono aumentati, l’incidentalità per chilometro percorso è diminuita”.
Fonte: www.greenews.info
Migliaia di ciclisti, piccoli e grandi, hanno partecipato alla pedalata di otto chilometri nel cuore della citta' torinese, dal parco del Valentino al nuovo Parco Dora, per chiedere all'amministrazione una mobilita' ''nuova e intelligente''. La giornata dell'orgoglio ciclista e' stata inserita negli Smart City Days di Torino ed e' stata estesa a decine di movimenti ecologisti, di legambinete e associazioni del territorio. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione di VenTo, il progetto del Politecnico di Milano di creare una pista cicloturistica lunga da Torino a Venezia.
Il corteo a pedali è partito alle ore 15.30 da Viale Virgilio (Parco del Valentino) per attraversare la città e giungere verso le 17 al Parco Dora. Presso il parco situato nelle vicinanze del centro città si sono ritrovati i proprietari di biciclette e di mezzi di trasporto ecologici di ogni forma e colore.
All'arrivo, oltre alla musica e al divertimento, si attendeva la partecipazione del Sindaco di Torino, al fine di fare il punto sulla mobilità ciclabile, sulla sicurezza stradale e sulla tutela dell'ambiente. Bike Pride non è soltanto un momento di festa, ma anche un'occasione per proporre cambiamenti positivi per la città.
Tra le novità per Torino vi è la decisione da parte dell'Amministrazione Comunale di dotarsi di un piano organico per la mobilità ciclistica e cittadina, denominato "BiciPlan" e basato sulla volontà di porre in essere interventi che possano creare le condizioni per la crescita in piena sicurezza del numero dei ciclisti urbani dall'attuale 3,14% al 20% entro il 2020.
In vista della cicloparata del 26 maggio, l’associazione torinese lancia una raccolta fondi per sostenere il progetto “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la bicicletta”. Il 26 Maggio si svolgerà a Torino la quarta edizione del Bike Pride, la festosa parata di biciclette per le vie della città. Oltre alla sfida politico/culturale, quest’anno l’Associazione promotrice dell’evento ah deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere il magnifico progetto dell’associazione Tulime Onlus: “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la Bicicletta” Questo il link per donare:
http://www.retedeldono.it/progetti/bike-pride/bikepride2013
Tulime, che in lingua swahili significa coltiviamo, è un’associazione che opera da più di dieci anni in Tanzania e di recente in Uganda e Nepal.
Ogni anno Tulime offre la possibilità di conoscere i villaggi che sostiene con un “viaggio consapevole”. Si viaggia in Tanzania, uno dei paesi più belli ed accoglienti dell’Africa, entrando a contatto diretto con la preziosa umanità che la anima. Oltre alle splendide tappe tra Lago Malawi, sito paleolitico di Isimila, i Parchi del Sud, Dar es Salaam ed Iringa, con safari e visite in luoghi incontaminati, questo viaggio offre quel qualcosa in più che lo rende unico: capire, toccare, assaporare l’Africa, le sue culture, i suoi canti e le sue speranze grazie al contatto diretto con la popolazione locale.
Prendendo spunto da questa vincente esperienza, Tulime insieme alla preziosa collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica Happy Trail Mtb di Mocalieri (TO) e con l’associazione Muovi Equilibri, vuole proporre il progetto “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la bicicletta”.
Il fine del progetto Tulime Baiskeli è di sostenere l’uso della bicicletta tra i villaggi dell’altopiano di Iringa: che per la maggior parte della popolazione locale è un bene di lusso e spesso chi le usa utilizza biciclette non adatte al terreno. Con questo progetto si vuole contribuire all’acquisto di biciclette più adatte al terreno, in modo tale da migliorare gli spostamenti e ridurre le energie impiegate nel trasporto dei materiali in armonia con l’ambiente.
Il progetto avrà dunque due beneficiari: i viaggiatori che si immergeranno totalmente nella vita dei villaggi attraversandoli con gli occhi del “cicloturista consapevole” e la comunità locale che, al termine del viaggio, avrà in dono le biciclette. Inoltre, nel lungo periodo, il progetto prevede la creazione di una ciclofficina con la finalità di rendere autonoma la popolazione nella gestione delle biciclette.
Al Bike Pride del 26 maggio, Tulime Onlus parteciperà con CEFA Onlus (www.cefaonlus.it), Ong bolognese anch’essa impegnata nel sostegno della bicicletta in Tanzania.
Il progetto “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la bicicletta” verrà presentato venerdì 24 maggio durante la Pre-Tappa del Bike Pride “La bicicletta che dà la vita” che si terrà alle 18.30 presso il Parco d’Arte Vivente di Torino (PAV – www.parcoartevivente.it). Alle 18, ritrovo in viale Virgilio (parco del Valentino), per pedalare insieme fino alla sede del PAV in via Giordano Bruno, 31.
I fondi raccolti con Retedeldono verranno devoluti al progetto “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la bicicletta”.
Fonte www.bikepride.itDue ruote per la vita. Venerdì 24 maggio, al PAV (Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31) una serata dedicata alla solidarietà. Dalle 18.30 verranno presentati “Tulime Baiskeli. Coltiviamo la bicicletta”, progetto per sostenere il turismo responsabile e l'uso delle biciclette in Tanzania, promosso dall'associazione Tulime Onlus e che Bike Pride ha deciso di sostenere con un'azione di crowdfunding http://www.retedeldono.it/progetti/bike-pride/bikepride2013.
Tulime, che in lingua swahili significa 'coltiviamo', è un'associazione che opera da più di dieci anni in Tanzania e di recente in Uganda e Nepal. Ogni anno Tulime offre la possibilità di conoscere i villaggi che sostiene con un "viaggio consapevole". Si viaggia in Tanzania, uno dei paesi più belli ed accoglienti dell'Africa, entrando a contatto diretto con la preziosa umanità che la anima. Oltre alle splendide tappe tra Lago Malawi, sito paleolitico di Isimila, i Parchi del Sud, Dar es Salaam ed Iringa, con safari e visite in luoghi incontaminati, questo viaggio offre quel qualcosa in più che lo rende unico: capire, toccare, assaporare l'Africa, le sue culture, i suoi canti e le sue speranze grazie al contatto diretto con la popolazione locale.
E a seguire il libro “Io ritornerò... a sognare!” di Sara Rubatto, edito da “Homeless Book”, che parlerà della sua esperienza di viaggio in bicicletta da Torino a Gerusalemme in solitaria.
Fonte: www.bikepride.it
L'associazione Bike Pride è l'associazione referente responsabile dell'organizzazione dell'evento. L'associazione segue gli obiettivi concreti del Bike Pride, ad ideare e scrivere proposte e progetti per la ciclabilità, per la sicurezza stradale e per la sostenibilità ambientale.
Mail generale, uffico stampa: Elisa Gallo / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tenta di tenere le fila +39 3391396270 Fabio Zanchetta // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Organizzazione evento +39 3491237209 Vittorio Bianco / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. // Cristina Cozzani / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pungola l'amministrazione sulle questioni politiche : Beppe Piras // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sede: Cecchi Point, via Antonio Cecchi 19 - 16129 Torino
Provvedimenti anti-smog: la proposta del coordinamento Bike Pride
Le 5 pedonalizzazioni "shot".
Premessa
Sulla questione smog proponiamo un cambio di approccio al problema. Inquinamento, viabilità, trasporti e problemi di inefficienza del traffico, urbanistica e fruizione degli spazi pubblici ma anche sicurezza stradale fanno parte in modo organico dello stesso sistema: inutile ogni volta trattarli separatamente o a compartimenti stagni.
La proposta
In linea con le proposte dell'amministrazione e con la volontà dei cittadini proponiamo che vengano individuati 5 isolati con opportuni requisiti nelle zone centrali e limitrofe al centro da chiudere al traffico attraverso un intervento di pedonalizzazione parziale che chiamiamo "pedonalizzazione shot" (piccola, rapida, efficace).
Un modo per portare avanti interventi strutturali e lungimiranti ma con tempistiche d'urgenza, a basso costo e reversibili.
Un esempio.
1. Individuare 5 isolati di quartiere dotati di caratteristiche attraenti rispetto la pedonalità e la socialità (es. esercizi commerciali, di ristorazione, di ricreazione, ecc)
2. Chiudere un accesso alla via con elementi di arredo urbano (dissuasori, fioriere). Lasciare parzialmente libero l'accesso nella parte opposta (creando magari un effetto "portale" attraverso altre fioriere). Togliere i parcheggi.
3. Rendere più piacevole lo spazio con interventi di arredo (panchine, altre fioriere, rastrelliere per le biciclette). Complicare la possibilità di parcheggio abusivo (o si compromette l'esperimento).
4. Verificare l' "attratività sociale e commerciale" dell'isolato scelto dopo un periodo di prova. La chiusura alle auto e lo spazio riconsegnato alla pedonalità, nonostante la mancata riqualificazione totale, ha attratto movimento, passaggi, socialità, commercio?
5. Se la risposta è affermativa si procede con la pedonalizzazione totale e la posa del porfido (o altri materiali pregiati) secondo la disponibilità di fondi. Se la risposta è fortemente negativa la dismissione dell'area parzialmente pedonale non comporterebbe grandi sacrifici economici.
Perché questa proposta ?
Un metodo consolidato per ridurre il traffico (e i problemi legati ad esso) è arginare la fittizia scorrevolezza delle strade di quartiere. Il traffico ad alto scorrimento deve essere indirizzato verso le grandi arterie. L'utilizzo della viabilità di quartiere come scappatoia ai grandi corsi è deleterio per la vivibilità di zona e non comporta alcun beneficio alla residenzialità e al commercio. I piccoli isolati pedonali limitano questo uso improprio degli spazi e delle strade riconsegnando le aree ad un uso più sociale e intelligente .
Nel lungo, riduce il traffico complessivo (e quindi l'inquinamento) e induce a comportamenti più intelligenti/efficienti. A differenza di quanto si è portati a pensare, limitare gli spazi ad una forma di traffico non comporta uno spostamento del medesimo in altre aree ma, nel lungo termine, determina una diminuzione dello stesso derivante dal cambiamento di modello e di comportamenti relativo ai minori privilegi e alla minore disponibilità di spazio per esercitarli.
E' un provvedimento trasversale e democratico che può accontentare gli operatori del commercio e i residenti di zona.
E' un provvedimento strutturale e a basso costo che si può attuare in tempi rapidi. E' sufficiente un periodo di concertazione che permetta la scelta degli isolati (scelta che in parte può essere adeguata ai progetti già in stesura negli uffici dell'amministrazione).
E' un provvedimento reversibile. Se non funziona si torna indietro.
E' un provvedimento scalabile e migliorabile nel tempo a seconda delle risorse disponibili.
E' un provvedimento che non guarda solo alle soglie di pm10 ma più in generale alla qualità della vita.
Alcuni suggerimenti:
1. Via Roma, isolati fra Piazza Castello e Piazza San Carlo come già individuato dall'amministrazione (3 isolati)
2. Via Verdi da Via Roero di Cortanze a Via Giulia di Barolo (1 isolato). Tratto con poco traffico e alto numero di studenti e attività culturali, ricreative e di ristorazione.
3. Via Mazzini da Via Accademia Albertina a via San Massimo (1 isolato). Tratto di strada già in porfido con forte vocazione commerciale ma limitata da traffico e auto in sosta.
4. Via Baretti fra Largo Saluzzo e Via St. Anselmo (2 isolati). Area molto utilizzata a livello pedonale e sociale. Poco traffico e pochi posti auto da eliminare.
5. Via Principe Amedeo fra Via Delle Rosine e Via San Massimo. (1 isolato) Isolato di locali, con pista ciclabile e una forte presenza pedonale e con poco traffico.
6. Via Gaudenzio Ferrari (primo isolato tra via montebello e via st. Ottavio). A fianco della Mole Antonelliana, a differenza della parallela Via Verdi che attrae pedonalità e movimento, Via Ferrari si presenta quasi deserta, nonostante la posizione centralissima e i 5 locali commerciali.
7. Via Monferrato (isolato tra Via della Regina e Via ..). Angolo di alto pregio, costellato da numerose attività commerciali, sfrutta male la propria posizione e inclinazione, presentandosi come una strada gravata da parcheggi e traffico.
Fonte: biciebasta
Domenica 3 giugno a Torino, giornata mondiale dell’ambiente e conclusione del festival Smart Cities, torna la parata di biciclette e di mezzi ecologici del Bike Pride. Si parte alle 15:00 dal parco del Valentino e ci si inoltra per la prima volta a Torino Nord, per tornare a festeggiare in Piazza Castello.
Sovvertendo ogni pronostico, Torino ha dimostrato di essere anche la città delle due ruote. Nelle due edizioni precedenti, più di 10.000 cittadini hanno inondato la città di biciclette e altri mezzi ecologici. La grandissima partecipazione ha sancito un momento di non ritorno per la città: mobilità sostenibile, sicurezza stradale, ridistribuzione degli spazi a favore della ciclo-pedonalità, qualità della vita, sono istanze che non possono più essere ignorate o sottovalutate. Istanze che negli ultimi mesi sono state riprese a livello nazionale e ribadite dalla campagna #salvaiciclisti (cui la Città ha formalmente aderito), nata per evidenziare e porre rimedio al triste primato di decessi sulle due ruote: 2600 morti e 40.000 feriti in soli 10 anni, solo in Italia. IL BIKE PRIDE continuerà la campagna nazionale che il 28 aprile ha portato a Roma 50.000 persone!
La bicicletta in città, come ci insegna gran parte d'Europa, è sinonimo di civilità, di sostenibilità, di sicurezza stradale e di vivibilità e vogliamo ribadirlo con una parata d'orgoglio a due ruote.
Dimostriamo all'amministrazione che vogliamo cambiamenti concreti, inondiamo la città di Biciclette e festeggiamo civilmente e pacificamente su migliaia di biciclette scampanellanti!
E' una sfida difficile il cui senso e la cui credibilità dipenderà dalla partecipazione di tutti!
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA!
Programma ancora in fase di definizione..
Dalle 11 del mattino siesta al Valentino con associazioni, stand, magliette, spillette, musica, con..
- Duemanosinistra in concerto!
- Due ruote incontro al sole
- Rete del Dono
- Movimento della decrescita felice
- Greenpeace
- altri in attesa di conferma!
Alle 12.30 pic-nic decrescente con il circolo della Decrescita Felice e il Kit del Ciclista dell'Imbarchino (scopri cosa contiene!)
Alle 15.00 l'adunata di biciclette
Alle 15.30 si parte alla volta di Torino Nord
Alle 17.30 circa arriviamo in Piazza Castello, concerti con ToBike, con la città, con noi che chiederemo una città veramente a misura di bicicletta. Con..
- Coldiretti
- Tobike
- Cinemambiente
- Intorno e la punzonatura delle biciclette
- Legambiente
-
18.00 consegniamo una bicicletta simbolica al sindaco e alle autorità con gli amici di #salvaiciclisti che sono venuti a Torino
18.30 al Blah Blah incontro con Ilaria Sesana e Cinemambiente per la presentazione del libro "La manutenzione della bicicletta e del ciclista di città"
Dalle 19.00 CicloWoodStock: una nottata di pace, amore e biciclette con concerti al punto verde Kalippo del Valentino
CHI E COSA
Il Bike Pride è organizzato con la collaborazione delle associazioni ambientaliste e sportive a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile
L'associazione Muovi Equilibri è l'associazione referente responsabile dell'organizzazione dell'evento.
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+39 3491237209 Vittorio Bianco // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+39 3337002712 Clara Iannarelli// Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
+39 3391396270 Fabio Zanchetta // Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DOVE E QUANDO
TORINO - Domenica 3 giugno 2012. Dalle 11 del mattino!
Il Bike Pride partirà all'interno del parco del Valentino, in Viale Virgilio, dietro il Castello del Valentino.
Ci si ritrova alle 15, la partenza è prevista alle 15.30 -
Se piove si rinvia al 17 giugno <-- A DUE GIORNI DAL BIKE PRIDE, in base alle previsioni del tempo confermeremo o posticiperemo l'evento.
OSPITALITA':
Sei di Torino e puoi offrire ospitalità a chi viene da fuori? Cerchi ospitarlià? Scrivi a LUCA: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compila il FORM PER LA RICHIESTA O L'OFFERTA DI OSPITALITA'
BICICLETTE PER CHI NON LE HA
Abbiamo a disposizione ne 50 biciclette gratuite per chi non può venire con la propria. Scrivici:
Enrico Dal Farra: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Bike Pride è organizzato con la collaborazione delle associazioni ambientaliste e sportive a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile: Bici & Dintorni, Bici e Basta, Ciclobus, Bicicliamo, ciclofficna ABC, Federciclismo Piemonte, Intorno, InBici, Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta O.n.l.u.s., Legambiente Ecopolis, Legambiente Molecola, Legambiente Metropolitano, Muovi Equilibri, Muoviti Chieri. Polisportiva UICI, media partner Officinebrand, con la collaborazione di Cinemambiente e di Idea Solidale, con il supporto di MDF Energia, TourinBike, Queen Bike, Zero Fumo veicoli elettrici, e in coordinamento con ToBike. Con il patrocinio alla Città di Torino e della Provincia di Torino.
Il Comune di Torino e l'Ufficio biciclette ci danno a disposizione 50 biciclette per chi arriva appiedato! Chi ne ha bisogno ci contatti a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.