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Alla scoperta della via Claudia Augusta: l'antico asse portante che collegava Pianura Padana e Bacino del Danubio. A duemila anni dalla sua realizzazione, l’antica strada romana Claudia Augusta è diventata un itinerario cicloturistico ed anche un percorso per trekking. Ogni anno 40.000 persone, soprattutto ciclisti, attraversano le Alpi ed il Tirolo ripercorrendo lo storico tracciato costruito dalle legioni romane e gustando le pietanze di allora. 

La Via Claudia Augusta, l’antica strada romana che da Altinum (l’attuale Quarto d’Altino) e dall’Adriatico portava fino al Danubio, rivive ora, dopo 2000 anni di storia, una nuova, fresca stagione. Con la fine dei conflitti e l’Europa finalmente unita è diventata un ponte che unisce e mescola culture, ambienti, emozioni; è un percorso-simbolo che attraversa tre nazioni dall’enorme varietà di paesaggio e di tradizioni, bellezze d’arte e specialità enogastronomiche, all’insegna di un turismo dal volto umano, giovane ed ecologicamente compatibile. Un itinerario che invita a lasciare a casa l’orologio, per vedere luoghi e paesaggi con un occhio nuovo, attento ai colori, alle sottili sfumature, ai profumi, al sapore della storia che intride qui ogni cosa. Oggi la ciclovia, in un percorso di quasi 700 chilometri, collega la Pianura Padana, Venezia ed il Delta del Po con Donauwörth in Baviera. Ma allora qual è il motivo che spinge tanti appassionati delle due ruote a valicare le Alpi lungo la Via Claudia Augusta? Presto detto. Per molti ciclisti questa è in assoluto la migliore possibilità per attraversare le Alpi da nord a sud e realizzare così un sogno accarezzato da tempo. Ma non solo. La Via Claudia Augusta ci riporta sulle tracce degli antichi Romani. Tutto cominciò nel 15 a.C., quando il generale romano Druso Maggiore iniziò a sistemare i sentieri disegnati da Celti, Reti ed Etruschi trasformandoli nella prima vera strada a cavallo delle Alpi. Ci vollero ben sessant’anni per portare a termine quest’opera immensa. La strada permetteva non solo una rapida mobilitazione di rinforzi militari, ma rappresentava anche un collegamento tra le popolazioni dell’Adriatico e della Pianura Padana con le genti del bacino danubiano, nella parte settentrionale dell’Impero. La Via Claudia Augusta diventò così uno dei più importanti assi culturali d’Europa. Oggi c’è anche una navetta attrezzata per trasporto bici e ciclisti oltre i passi. In tal modo la Via Claudia Augusta diventa il più facile valico alpino per appassionati delle “due ruote”. Con questi servizi il percorso cicloturistico sulle tracce dei romani è assolutamente adatto anche alle famiglie e agli over 60.

Tirolo: dove la Via Claudia Augusta sale in quota. Oggi la Via Claudia Augusta è uno degli itinerari cicloturistici più amati d’Europa. E a ragione, visto che i suoi 700 chilometri di tracciato rappresentano la via più facile per valicare le Alpi da nord a sud, attraverso zone climatiche diversissime, paesaggi naturali agli antipodi e tante persone che da secoli, ormai, danno il benvenuto ai viaggiatori in marcia lungo l’antica strada imperiale. Il tratto che attraversa il Tirolo è quello che raggiunge la quota più elevata e forse il più emozionante dell’intero viaggio. Perché è qui, tra le montagne tirolesi, che si valica la catena alpina e che si comprendono davvero le difficoltà estreme contro cui devono aver combattuto i Romani per realizzare questa strada.

L’avanzata delle e-bike. Sulla Via Claudia Augusta le biciclette elettriche a pedalata assistita stanno diventando sempre più protagoniste. Tutte le 230 strutture ricettive lungo l’itinerario della Via Claudia Augusta sono attrezzate per accogliere gli e-biker e offrire loro tutto il necessario per ricarica batterie e manutenzione. E per chi desidera attraversare le Alpi ancora più comodamente, in Tirolo sono in funzione delle apposite navette per il trasporto di bici e ciclisti in cima al Fernpass e al Passo Resia, i due tratti più faticosi. In carrozza postale lungo la via Claudia Augusta. Dalla primavera all’autunno è di nuovo possibile, su richiesta, viaggiare lungo la Via Claudia Augusta a bordo di una carrozza postale, fedele riproduzione di una berlina del 1811, che non mostra a prima vista la moderna tecnologia di cui è dotata. Freni a disco, ruote di gomma e luci elettriche fanno in modo che i passeggeri, nonostante la romantica atmosfera, si sentano più comodi dei viaggiatori dei tempi passati. A parte questo, la carrozza non si distingue da quelle utilizzate un tempo soprattutto lungo i tratti impervi della Svizzera, e come allora per costruirla fabbri e carrozzai hanno impiegato quasi 4.000 ore di lavoro. La berlina è dunque un modello di carrozza ideale per viaggiare lungo la Via Claudia Augusta. Per portare Voi e la carrozza a destinazione, è necessario un team di 4 persone. Gli 8 - 10 passeggeri trovano posto davanti sotto la tettoia, in cassetta, nello spazio per i viaggiatori e sulla panca. Gli otto – dieci passeggeri possono godersi tranquillamente dalla carrozza l’avventura del viaggio, i pittoreschi paesaggi e le innumerevoli testimonianze culturali, oppure partecipare attivamente dando una mano. In ogni caso, questo viaggio si rivelerà un’esperienza straordinaria. 

In cammino sulle tracce dei romani. La maggior parte degli antichi romani viaggiava a piedi. Per questo, a intervalli corrispondenti a un giorno di marcia, erano allestite stazioni nelle quali si poteva pernottare e rifocillarsi. Generalmente vi si trovava anche un piccolo impianto termale e un edificio sacro. Attenendosi a questo modello, è stato elaborato un itinerario escursionistico attraverso i più svariati paesaggi naturali e culturali che hanno influenzato nei secoli la Via Claudia Augusta. Centinaia di testimonianze di una storia movimentata e delle culture da essa influenzate attendono di essere scoperte. E non dimentichiamo le specialità culinarie e vini squisiti lungo tutto l’itinerario. I luoghi di pernottamento consigliati suddividono l‘itinerario in tappe giornaliere. Sul sito una lista di alloggi adatti agli escursionisti e molto altro ancora. Camminare lungo la Via Claudia Augusta significa raccogliere le impressioni più diverse e scoprire le proprie radici, ritrovando se stessi. 

Mangiare come 2000 anni fa. Il successo della Via Claudia Augusta sta nella sua autenticità. Il percorso di oggi, che ricalca fedelmente il tracciato originale, conduce i ciclisti attraverso storie e paesaggi naturali indimenticabili. Un viaggio nel passato della Roma imperiale che non manca di coinvolgere nemmeno il palato. Nel solo Tirolo sono 28 i ristoratori aderenti alla Via Claudia Augusta che offrono nel proprio menù pietanze regionali ispirate alla cucina di 2000 anni fa. “Abbiamo reinterpretato questi piatti sotto la guida di studiosi del campo”, spiega Christoph Tschaikner, portavoce della Via Claudia Augusta. “Non ne esistono più ricette dell’epoca. Ci siamo attenuti alle descrizioni originali dei piatti e, con l’aiuto degli storici, abbiamo riportato in vita quest’antica cucina”. Ed ecco che i cicloturisti hanno quindi l’opportunità di terminare la tappa del giorno in una locanda tirolese davanti a una zuppa d’orzo che avrebbero potuto gustare anche 2000 anni fa. “Si tratta di una cucina regionale e molto particolare”, continua Tschaikner, “Non è dissimile alla cucina araba odierna, fa uso di molte spezie, verdure e gioca con il gusto dolce e quello piccante”. 

Un 2013 ricco di novità. Oltre a queste autentiche avventure gastronomiche, nel 2013 i cicloturisti vivranno alcune grandi novità lungo la Via Claudia Augusta. Innanzi tutto l’antica strada imperiale sarà attrezzata di ulteriori 1000 indicazioni, permettendo a ogni ciclista di trovarsi sempre sulla strada giusta. 

Qualche prezzo. Sul sito sono anche prenotabili dei pacchetti-vacanza, per esempio quello di 5 giorni nella parte tirolese che comprende anche i pranzi nelle locande “romane” e un ricettario. La quota di 399 prevede quattro pernottamenti in hotel di seconda categoria i buoni pasto, il trasporto bagagli e le navette per superare i punti più faticosi. Il noleggio bici costa 50 euro (130 euro la e-bike). Il “pacchetto” più completo comprende un tour in bici di 11 giorni da Augusta al Lago di Garda con un costo di circa 1.100 euro. Altre info: www.viaclaudia.org. 

Fonte: estense.com

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Con "bicintreno" a pasquetta bici gratis sui treni regionali si rinnova collaborazione tra fiab e Trenitalia per giornata nazionale del trasporto integrato bici+treno aderisce anche "trenord" in Lombardia. A Bolzano bici gratis solo sui treni regionali veloci. 

Anche a Pasquetta di quest'anno, lunedì 1° aprile, tutti i ciclo escursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie. Come ogni anno anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un'escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.
"La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB - si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell'edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito". Precisiamo - prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all'iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell'iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa".
Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l'intermodalità dichiara: " Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione".
In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate. 

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La bicicletta fa bene al cuore e alla circolazione. 

Fonte: Fiab

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Con "bicintreno" a pasquetta bici gratis sui treni regionali si rinnova collaborazione tra fiab e Trenitalia per giornata nazionale del trasporto integrato bici+treno aderisce anche "trenord" in Lombardia. A Bolzano bici gratis solo sui treni regionali veloci. 

Anche a Pasquetta di quest'anno, lunedì 1° aprile, tutti i ciclo escursionisti in tutte le regioni italiane potranno trasportare gratis la loro bicicletta al seguito su uno dei treni regionali abilitati al servizio. Centinaia le gite fuori porta con la formula bici+treno programmate sia dalle associazioni FIAB che da comitive di amici o semplicemente da singole famiglie. Come ogni anno anche quest'anno si rinnova la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e Trenitalia per l'organizzazione della Giornata Nazionale "Bicintreno". Tutti coloro che vorranno fare un'escursione da soli o in gruppo, potranno viaggiare pagando il solo biglietto del passeggero: quello della bici per quel giorno sarà gratuito.
"La Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, a seguito della richiesta della FIAB - si legge nella nota di Trenitalia - ha dato il proprio assenso allo svolgimento, per il giorno 1° aprile p. v. dell'edizione 2013 della Giornata Nazionale Bicintreno. In tale occasione, pertanto, come già avvenuto negli anni precedenti, sarà consentito, nel limite dei posti disponibili, ad ogni viaggiatore pagante, il trasporto gratuito della bici su tutti i treni del Trasporto Regionale abilitati al servizio bici al seguito". Precisiamo - prosegue la nota di Trenitalia - che anche Trenord aderisce all'iniziativa, mentre, in coerenza con quanto previsto dal relativo Contratto di Servizio, nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano la suddetta agevolazione sarà concessa solo sui treni Regionali Veloci. Dell'iniziativa il Gruppo Ferrovie dello Stato provvederà a dare informazione alla clientela attraverso il sito internet aziendale e con un apposito comunicato stampa. Nelle biglietterie delle principali stazioni sarà, inoltre, affissa una locandina informativa".
Giacomo Scognamillo, consigliere nazionale FIAB e responsabile dei rapporti con le società ferroviarie per l'intermodalità dichiara: " Siamo ovviamente soddisfatti per la rinnovata collaborazione con Trenitalia, anche se solo limitatamente ad una giornata. Siamo certi che Trenitalia farà di tutto per sensibilizzare le sale operative regionali a mettere in circolazione, in quel giorno, materiale rotabile più adeguato al trasporto del maggior numero di biciclette e il proprio personale affinchè, a seguito della prevista maggior affluenza di comitive di cicloturisti con bici al seguito, presti la massima collaborazione".
In alcune regioni come Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Liguria, il trasporto gratuito della bici sui treni regionali nei soli fine settimana o tutti i giorni già avviene tutto l'anno grazie ad accordi particolari raggiunti localmente tra le direzioni regionali di Trenitalia e le Regioni interessate. 

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La bicicletta fa bene al cuore e alla circolazione. 

Fonte: Fiab

Mercoledì, 27 Marzo 2013 14:59

EUROPA. CAPITALI A TUTTA BICI

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Da Parigi a Vienna, da Amsterdam a Linz, guida alle grandi (e medie) città europee a misura di esplorazione a due ruote. Anche grazie a formule di noleggio sempre più sofisticate. 

«La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti». Lo diceva Albert Einstein in una lettera al figlio Eduard, nel 1930. Noi potremmo aggiungere che per dare anche più equilibrio ad una vacanza, vale la pena andare su due ruote. In punta di pedale si arriva veramente ovunque e si scoprono le città in maniera ravvicinata. Ecco le nostre mete in Europa dove questo economico mezzo di trasporto è non solo protagonista ma anche molto amato, tanto che ci sono persino hotel a misura di "turista-ciclista". 

Parigi
Nella Ville Lumière tutto è all'insegna della ecologia e dei ritmi lenti e si moltiplicano le piste ciclabili: 371 chilometri (è in progetto di aumentare il numero fino a 600 chilometri entro fine anno). Utilizzare questo servizio è semplicissimo dato che ci sono molte stazioni per il noleggio sparse per la città ed è possibile acquistare ticket giornalieri o abbonamenti. Inoltre, durante i weekend, alcuni quartieri come Montmartre, il canale Saint-Martin e le vie lungo la Senna, solitamente riservati al transito di veicoli a motore, si trasformano in vie per altri mezzi di trasporto (non solo la bici, ma anche skateboard e roller). Ogni venerdì sera dall'Hôtel de Ville parte un originale tour gratuito per le strade illuminate. Si replica ogni terza domenica di ogni mese alle 10.30. Tutti gli altri giorni le guide di Paris à Vélo c'est sympa accompagnano i ciclisti in percorsi insoliti alla scoperta di scorci fioriti, atéliers di artisti, cortili nascosti e angoli di città lontani dal traffico. Alla bicicletta provvede Vélib, la formula self service con un parco bici che conta ben 10648 "vetture". Per i più pigri Paris Charms & Secrets propone circuiti romantici a bordo di bici elettriche.
Info: www.franceguide.com.

Valencia
Nella città tra le più verdi d'Europa, andare in bicicletta permette di entrare a contatto con un arcobaleno di colori. Ad iniziare dai giardini del Turia, dove tra un'infinità di alberi e prati, campi da gioco e fontane, si snodano diverse piste ciclabili (10 chilometri). Si va dalla zona del mare fino al Bioparc, una delle attrazioni imperdibili della città spagnola. Un luogo all'aperto senza gabbie ma con barriere naturali, che dà la possibilità di attraversare la savana africana, la foresta equatoriale e il cuore del Madagascar e di conoscere da vicino gli animali che vivono in questi luoghi e gli ultimi nati del parco: la piccola figlia della giraffa "Ramses" e il baby gorilla "Ebo". Con Doyoubike, BEbike e  Valencia Bikes è possibile noleggiare la propria bicicletta con tariffe a partire da 1,90 euro. La sera si può raggiungere Plaza de la Virgin, con la fontana illuminata e si può fare una sosta golosa in uno dei tanti ristoranti che propongono la paella, il piatto valenciano per eccellenza. Tra questi Orio Restaurant, tapas bar tipico, specializzato in "pinchos", stuzzichini su una base di pane.
Info:
www.turisvalencia.es. 

Linz e Vienna. Austria
I ciclisti a Linz hanno sempre la precedenza agli incroci e questo fa capire l'importanza di questo mezzo nella cittadina austriaca. Tutto il centro cittadino di Linz ha corsie ciclabili, semafori per ciclisti e maniglie per sostenersi ai semafori (in modo da non appoggiare i piedi a terra). Ci sono, inoltre, due officine fisse per piccole sistemazioni della bici (mercato Uhrfahr e ingresso del vecchio municipio) con chiavi a frugola, pompe, kit per riparazione della camera d'aria, cacciavite. Nel vecchio municipio sono a disposizione 55 armadietti ad uso dei ciclisti: si possono lasciare gratuitamente le proprie cose e recuperarle durante la giornata. Una buona idea per chi non vuole portarsi dietro tutto il giorno pesi o borse. Sempre gratuitamente ci sono trailer (Carrettini) per trasportare bambini, animali o la spesa. Con la bici si va ovunque, si fa facilmente amicizia, si scoprono angolini deliziosi, si fa sosta in locande dove gustarsi una buona birra artigianale o uno sciroppo di sambuco fatto in casa. Linz, inoltre, è il cuore della pista ciclabile del Danubio, punto centrale del tratto più scenografico della ciclovia, quello tra Passau, in Germania, e Vienna. Sono circa 330 chilometri da percorrere in cinque, sette, dieci, quattordici giorni. Lungo il tragitto ci si ferma in monasteri e chiesette, si assapora la cucina locale e l'ospitalità di fattorie, alberghi a misura di ciclisti o splendi wellness hotel. Le offerte sono tante e a misura di tutte le tasche.
Anche Vienna è a misura di ciclisti: oltre 1.000 km di piste ciclabili e corsie preferenziali. Una bella esperienza è la ciclabile panoramica del Ring, che lungo il maestoso viale, largo fino a 56 metri, costeggia il centro storico, toccando alcune fra le più importanti attrazioni della capitale, tra cui Hofburg, il palazzo imperiale asburgico, il museo delle Belle Arti e quello di Storia Naturale con in mostra grandi scheletri di dinosauri (partenza e arrivo dal ponte Marienbrücke, in un itinerario di 5 chilometri. Le biciclette possono essere noleggiate presso uno dei circa 60 bike-terminal in posizione centrale, di solito nelle prossimità delle stazioni metropolitana, e restituite in qualsiasi altro bike-terminal. Per il noleggio bisogna acquistare una Citybike Tourist Card (€ 2) con cui si può ritirare la bici. La prima ora è gratuita 

Amsterdam
La città delle biciclette d'Europa. Così è chiamata Amsterdam per l'elevato numero di bici in circolazione. I numeri parlano da soli. Si conta che i 750.000 abitanti di Amsterdam abbiano più di 600.000 bici. Un record. Anche la rete di piste ciclabili è piuttosto estesa: circa 400 km, di cui 150 km a senso unico e 250 a doppio senso. Ci sono ben 120 bici d'acqua (pedalò) e esiste perfino un coordinatore per l'utilizzo della bicicletta in costante contatto con l'associazione dei ciclisti e dei quartieri, per garantire sempre sicurezza e comodità. Ovunque si possono noleggiare e c'è anche un grande parcheggio, il "Fietsflat", un edificio di quattro piani (costa circa € 1 al giorno per bici) dove il colpo d'occhio è su una marea di modelli e colori. Certo bisogna fare molta attenzione, soprattutto nell'attraversare. I ciclisti non si fermano mai e vanno sempre velocemente. Anzi, si infastidiscono non poco se qualche pedone "taglia" loro la strada. Vale la pena percorrere il più lungo ponte ciclabile del mondo con una lunghezza totale di 780 metri sul Rijnkanaal, un ponte sospeso con un'arcata di 164 metri. È accessibile solo per pedoni e ciclisti e unisce la "terra ferma" di Amsterdam con il quartiere di Ijburg ricco di isole. Gli abitanti lo chiamano "Palingbrug" (ponte dell'anguilla) per le sue linee serpeggianti. E pedalando si può percorrere la cerchia dei canali, iscritti nel Patrimoni Mondiale dell'Unesco, che quest'anno festeggiano i 400 anni dalla creazione. Ricco il calendario di eventi per i festeggiamenti. Da non perdere una visita al Museo Het Grachtenhuis che, attraverso una mostra multimediale e interattiva (in italiano, con spiritose voci nel dialetto milanese, pugliese, romano) illustra la storia di questi affascinanti navigli. Uno speciale pacchetto lo propone Funactive, in una formula bici più barca. Circa 70 km di facile percorso (4 giorni/3 notti, con guida), attraversando un tappeto colorato di tulipani. Sosta per visitare un mulino a vento (da 379 euro per persona). Anche Klm offre voli a prezzi speciali per la primavera per raggiungere la capitale olandese (in aprile riapre il Rijksmuseum, mentre il primo maggio riapre il Museo Van Gogh).
Info:www.holland.com. 

Malmo
A Malmö, a detta delle mamme, i piccoli iniziano a pedalare forse anche prima di camminare. Una ironia che però testimonia quanta attenzione ci sia verso le due ruote. Nella terza città per importanza in Svezia, affacciata sul Mar Baltico e collegata alla capitale danese Copenaghen, in soli 20 minuti, tramite il ponte sullo stretto di Öresund, gli abitanti si muovono quasi esclusivamente in sella ai loro velocipedi, bambini compresi. Ben 430 chilometri di ampie ciclabili e numerosi ponti dedicati alla mobilità dolce. Così non ci si può lasciare sfuggire l'occasione di prendere una bici a noleggio. Del resto, pedalare è il modo migliore per visitare questa città (nella regione della Scania), che si lascia misurare a giri di ruota, nonostante sia una delle aree metropolitane più dinamiche ed estese del Nord Europa. Quartieri riqualificati, vecchie strutture recuperate e grande attenzione all'ambiente e alla sostenibilità: questo il segreto del make-up di Malmö. La prima tappa non può che essere il quartiere medievale, che si dirama dalla piazza grande di Stora Torget e dalla piazzetta medievale di Lilla Torg, cinta dalle caratteristiche case quattrocentesche a graticcio. Altra zona, altra atmosfera. L'area industriale, Västra Hamnen, che, un tempo, ospitava i cantieri navali della Kockums, costituisce la "città del domani", con edifici dotati di spazi per la raccolta differenziata e fa uso di biogas prodotto come risorsa energetica. Questo moderno e affascinante quartiere, che guarda al mare, è ad alto tasso di vivacità, attorno al celebre Turning Torso. È un titanico grattacielo "a spirale" di 190 metri di altezza e 54 piani (con una torsione di 90° gradi dalla base alla cima), opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava che si è ispirato proprio ad un torso umano. Rappresenta il simbolo cittadino e si staglia in tutta la sua altezza sull'orizzonte piatto di Svezia e Danimarca. La zona è invasa da centinaia di persone sedute a prendere il sole lungo i gradini che danno sul lungomare. Alla sera, invece, si ritrovano per frequentare i numerosi ristoranti, caffé, bar e locali notturni moderni. Ovunque una marea di bici parcheggiate.
Info:www.visitsweden.com. 

Helsinki
La capitale finlandese è una "metropoli tascabile" (come la definiscono gli stessi abitanti) che ha i suoi punti di forza nella tecnologia, nel design e nella natura. È questo il periodo migliore per visitarla, complici temperature più alte, per girare comodamente in maniera sostenibile (è completamente pianeggiante), con la luce che non finisce mai (il sole nordico soprattutto in estate splende 19 ore su 24). La luminosità cambia di continuo, accende di riflessi ogni cosa e mostra un volto sempre nuovo di negozi, gallerie, case atelier, boutique. In centro si trovano delle citybike gratuite dietro pagamento di un piccolo deposito che poi viene restituito. La maggior parte delle attrazioni turistiche di Helsinki è comodamente raggiungibile e ci sono numerosi parchi, tra cui quello intitolato a Jean Sibelius (sulla via Mechelininkatu), compositore di spicco dell'identità nazionale. Esistono, inoltre, dei veri e propri circuiti, 27 in totale, la cui distanza varia tra i 12 e 25 chilometri, pensati per scoprire la città (peccato che solo 4 siano anche in inglese). Se non vi sentite così sicuri di girare la città da soli, ci si può affidare a Helsinki Cityride che propone un Gran Tour di Helsinki, che si percorre in tre ore, al costo di 39 euro, nolo della bicicletta compreso. Anche i mezzi pubblici sono attrezzati per ospitare le due ruote: nell'area urbana il trasporto è gratuito. Per una sosta golosa e recuperare energia puntate a piazza del Mercato, Kauppatori, a due passi dal porto. Sotto i tendoni dei chioschi, si può ordinare una famosa ciambella munkki, molto zuccherata.
Info:www.visitfinland.com. 

Fonte: viaggi.repubblica.it

Martedì, 26 Marzo 2013 13:00

IL SOFTWARE PER LA BICI SICURA

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L’Irpinia è terra feconda non solo di uomini illustri ma anche di figli talentuosi, scienziati e ricercatori. Antonio Tedeschi, classe ‘88, è laureando magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università Roma Tre. Qui ha progettato un software destinato radicalmente a cambiare il modo di andare in bici in città, e che siamo certi troverà presto ampia diffusione, ben oltre la capitale, per la quale è stato pensato il progetto pilota. «Un servizio che mancava, necessario a promuovere la mobilità ciclabile» ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti durante la presentazione dello studio, lo scorso 21 marzo, a Roma. 

Il progetto infatti è stato finanziato dalla Regione Lazio, si intitola “Sicuro in Bici è meglio” ed è promosso da Legambiente Lazio (coordinatore Cristiana Avenali) e dal Centro Interuniversitario di Ricerca per gli Studi sulla Sicurezza Stradale, ha lo scopo di elaborare strumenti per l’individuazione di itinerari ciclabili sicuri. Ad affiancare il software un manuale “Sicuro in Bici è Meglio ad opera del professor Ing. Andrea Benedetto. In sostanza il giovanissimo avellinese, nell’ambito della tua tesi magistrale, ha sviluppato un’applicazione per smartphone e tablet Android che si chiama “BiciSicura” con l’obiettivo di mettere a disposizione degli amanti delle due ruote gli itinerari sicuri. Chi utilizza la bicicletta nella capitale quale mezzo di trasporto o per fare attività all’aria aperta, come piacevoli passeggiate, trova un ottimo alleato in questa app dalla grafica accattivante, dall’interfaccia user friendly e dalle molteplici funzionalità. «A Roma esistono circa 80 itinerari possibili per andare in bici – spiega Antonio che si è trasferito nella capitale dall’età di 18 anni, appena iniziati gli studi universitari – Non sono molti considerata la grandezza della città. L’utente può scegliere a priori il grado di difficoltà del suo itinerario, la pendenza, i luoghi di interesse culturale che attraversa, se è adatto per bambini o no. L’applicazione ti consente di navigare sul percorso, ma puoi visualizzare le mappe dinamiche di google anche per arrivare fino allo start. Una volta scelto il percorso, l’utente può esaminare nel dettaglio la zona , essere geolocalizzato, essere informato sul traffico, e tante altre cose. L’applicazione è tutt’ora in fase di aggiornamento con l’inserimento anche di una sezione meteo per ogni itinerario». Per il giovane informatico avellinese, che ha realizzato il progetto insieme al grafico Claudio Bruno (di Bruno Disegna, un collega e amico con il quale ha collaborato in quest’ultimo anno nella realizzazione di diverse applicazioni “mobile”), BiciSicura rappresenta una sorta di positivo“incidente di percorso”, perché nasce da una costola della sua tesi di laurea che prevede la realizzazione di una piattaforma Web per la gestione di dati e applicazioni “mobile” relative alla sicurezza stradale. Al suo attivo Tedeschi ha già una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica internazionale per un altro progetto di “firma digitale” nascosta e sempre per Android ha sviluppato le app “Ichef” e I”drink” che hanno fatto registrtare già oltre 40mila download. E il futuro? «Dopo la laurea magistrale, vorrei continuare con la carriera universitaria e provare il concorso di dottorato nel ramo delle Telecomunicazioni . Dopo credo che numerose potranno essere le possibilità, ma è ancora presto: diciamo che a breve termine l’obiettivo più importante è laurearmi per maggio e fare l’esame di stato per iscrivermi all’albo. Il resto si vedrà».

Fonte: avellino.ottopagine.net

 

Lunedì, 25 Marzo 2013 15:32

PROGETTO UE: UN MONDO COME PIACE A TE

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Un gruppo d'acquisto di Cremona punta su maxi-bici per portare i bambini a scuola, mentre una società privata fa sbarcare a Napoli un servizio di 'car sharing' con auto elettriche alimentate ad energia solare. Sono queste le prime idee che gareggiano in Italia nel concorso della Commissione europea "Un mondo come piace a te".

In provincia di Cremona, a Casalmaggiore, il gruppo di acquisto (Gas) di Gasalasco ha lanciato il progetto "100 bici per 100 famiglie", che punta a sostituire con una bici 'familiare' l'uso dell'automobile per gli spostamenti brevi, sia d'estate che d'inverno. Come? "Grazie all'acquisto di bici speciali molto gettonate in Olanda e Danimarca, che io già uso da quattro anni", spiega Giancarlo Simone, il promotore. Queste due ruote, munite di pedalata assistita, consentono di trasportare la spesa o fino a quattro bambini. Il costo è di circa duemila euro a bici, ma più persone partecipano più scende il prezzo, che include la spedizione e la cappottina del portapacchi in caso di pioggia. A Napoli invece a gareggiare è la società Nhp, che lancia il 12 aprile la fase pilota di "Bee", un servizio di 'bike sharing' e di 'car sharing' con auto elettriche per scorrazzare anche nelle zone a traffico limitato, senza i costi salati di manutenzione e assicurazione dell'auto. L'energia deriva principalmente dal fotovoltaico, un fattore in più per abbattere la CO2. 

Fonte: Ansa

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Vince ancora la bicicletta. È l’esito di una gara ideata dal Treno Verde di Legambiente che metteva a confronto i diversi sistemi di spostamento. Il Trofeo Tartaruga – i cui partecipanti concorrevano utilizzando vari mezzi di trasporto – celebra il mezzo ecologico per eccellenza: la bici inquina poco, è veloce ed è economica. Il Treno Verde, messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, accompagna l’Associazione ambientalista che monitora a livello nazionale i tassi d’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane. 

Il Trofeo Tartaruga se l’è aggiudicato un giornalista di Metro, Lorenzo Grassi, che ha impiegato 20 minuti per giungere al traguardo; al secondo posto, con 29 minuti, si piazzano la Consigliere della Regione Lazio Cristiana Avenali e il direttore Regionale Trenitalia Lazio Aniello Semplice, che hanno optato per i mezzi pubblici. Sul terzo gradino del podio sale, con 33 minuti, un volontario di Legambiente che ha invece impiegato uno scooter.
Il nostro impegno è quello di realizzare nell'arco dei primi mesi della legislatura, più precisamente nei primi 120 giorni, il piano trasporti per una mobilità sostenibile. Si tratta di un’esigenza non più rinviabile per migliorare la qualità della vita degli stessi cittadini, nonché per ridurre l'inquinamento della nostra città. Occorrono sicuramente fondi e investimenti importanti, ma occorre anche attivare servizi ugualmente strategici e di più semplice realizzazione come parcheggi di scambio e bike-sharing”.
L’itinerario prevedeva 5 km di tragitto che attraversava una delle zone più trafficate e inquinate della Città Eterna: da piazza Gondar al binario I di Roma Termini, con una tappa intermedia alla stazione Tiburtina.
Si tratta di un percorso che attraversa le zone più critiche della città di Roma per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico e la mobilità - ha sottolineato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - dove poco o nulla è stato fatto per la riduzione del traffico. Anche oggi è stato dimostrato che il treno metropolitano resta sempre di più un'infrastruttura centrale per la città, ma in attesa dell'entrata in funzione della linea C è venuto il momento di ridiscutere di come migliorare la qualità del servizio, come tornare a investire sul trasporto su ferro, non solo in città ma nell'area romana più ampia. Da anni, invece - ha continuato Parlati- si è fermi con gli investimenti in questo settore: la Regione investe solo lo 0,13 per cento del suo bilancio, pari a circa 35 milioni di euro, su questo servizio vitale per la mobilità dei cittadini. Occorre lavorare e investire non solo sull'infrastruttura ma anche sugli stessi mezzi, ormai invecchiati. La Regione prenda in mano la situazione e affronti un tema imprescindibile per la qualità della vita delle persone che è invece stato abbandonato nella scorsa legislatura. Altra sfida importante è quella legata ai tram. Anche qui registriamo una totale assenza di programmazione e di interventi: da anni è nascosto in un cassetto un progetto di riorganizzazione della rete tramviaria. Lo si riprenda, se ne discuti e si affronti finalmente il tema della mobilità in maniera seria e responsabile”, ha concluso Parlati. 

Fonte: greenreport.it
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Sabato 23 marzo, dalle 20,30 alle 21,30, il mondo si spegne per un'ora: monumenti, case, uffici, città resteranno al buio per testimoniare l'impegno di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico e per uno stile di vita sostenibile. 

L'Ora della Terra è il movimento globale WWF nato per dimostrare che l'impegno e la passione di ognuno di noi può ispirare chi ci circonda e far nascere un grande cambiamento nel mondo. È molto di più di un'azione simbolica, è un gesto continuo che porta ad azioni reali, grandi e piccole, che stanno cambiando il Pianeta sul quale viviamo. Casertainbici e WWF Caserta, come lo scorso anno, organizzano una pedalata che partirà alle 20,30 davanti alla Reggia (ritrovo a Piazza Carlo III intorno alle 20,00), quando le luci del monumento si spegneranno e continuerà per le strade cittadine, festeggiando l'arrivo della primavera. Toccheremo il Liceo Manzoni (via de Gasperi) dove assisteremo a un flash mob da parte degli studenti e termineremo la pedalata in viale Lamberti (zona St Gobain), alla sede della Polizia Municipale di San Nicola, dove potremo assistere a proiezioni, dibattiti e incontrare altre associazioni. Casertainbici sarà presente con un proprio banchetto per comunicare e raccogliere idee e nuovi iscritti. 

Fonte: casertanews.it

Mercoledì, 20 Marzo 2013 11:11

IL KIT PER LA BICI SICURA? A 4 EURO

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Appena quattro euro per comprare un kit di due luci più campanello. Grazie all'iniziativa Bici Lucenti, che rientra nella campagna per aumentare la sicurezza delle due ruote, in diciotto biciclettai fiorentini sarà acquistabile l'apposito kit. 

La campagna per la sicurezza, con l’invito all’uso dei fanalini di notte, è stata lanciata in Palazzo Vecchio dal consigliere speciale per la bicicletta Giampiero Gallo insieme alle associazioni Città ciclabile, Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni. “Usare luci di notte può salvare la vita – dice Gallo - Vogliamo sensibilizzare i cittadini. A volte le buone abitudini bisogna imparare a prenderle, ma poi non si cambiano più. Il 90% dei ciclisti attualmente va senza luci e questo mette in serio pericolo la loro vita. La campagna che lanciamo è un invito all’uso costante e continuo di luci e campanelli, piccole misure ma che possono davvero essere una salvezza”.
Anche Carla Lucatti presidente dell’associazione Città ciclabile ha sottolineato “quanto sia vitale l'esigenza di una maggior sicurezza per gli oltre 30.000 cittadini che si muovono regolarmente in bici e così facendo rendono meno pesante il traffico che intasa le nostre strade e meno grave l'inquinamento atmosferico ed acustico che minacciano la salute di tutti”. L’associazione ha presentato anche un decalogo per il ciclista che può garantire più sicurezza. Fra i dieci punti c’è il rispetto dei segnali e dei semafori; il perfetto funzionamento della bici, il non usare auricolari e cellulari; adottare lo specchietto retrovisore, uso del casco; seggiolini ad hoc per bambini, antifurto, adottare cesti idonei o borse per il trasporto di materiali. 

Fonte: corrierefiorentino
Martedì, 19 Marzo 2013 12:56

49a ASTA DI BICICLETTE

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Inizia la primavera e tornano le aste di biciclette a basso costo. Giovedì 21 marzo, alle 15, nella rinnovata cornice di Largo Respighi si terrà la quarantanovesima edizione della vendita di biciclette più allegra e popolare che ci sia. 

L'Asta di biciclette, iniziativa centrale del progetto sCATENAti contro il mercato di biciclette rubate, non è una vera e propria asta, ma un modo legale, economico e divertente per acquistare una bicicletta usata: i prezzi sono fissi e solo chi cattura l'attenzione del banditore può portasi a casa una bici.
Le biciclette vendute all'asta sono il frutto del servizio 3R – ritira, ripara, rivendi: i cittadini donano biciclette rotte, in disuso, abbandonate o parti di esse e ciclo-meccanici dell'Altra Babele danno nuova vita a tutti i mezzi che poi vengono marchiati e venduti durante l’asta. La marchiatura, ovvero la punzonatura del telaio con un codice associato al nome del proprietario della bici, è un servizio messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Bologna, non è un sistema di anti furto ma è sicuramente un ottimo deterrente. Tutti i cittadini posso sostenere l’iniziativa donando le proprie bici o chiedendo la rimozione di bici abbandonate scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando al 389 1666792.
Organizzazione a cura dell'associazione L'Altra Babele con il contributo del Settore Mobilità del Comune di Bologna. 

Fonte: comune.bologna.it