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I World Masters Games sono un evento sportivo internazionale, che ogni quattro anni richiama decine di migliaia di atleti, allenatori, dirigenti, accompagnatori e migliaia di spettatori provenienti da ogni parte del mondo. L’International Masters Games Association (IMGA) è l’organismo che riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, ispirandosi alla Carta Olimpica organizza la manifestazione partendo da un concetto condiviso e vincente lo “sport per tutti”. Domenica, 4 agosto, si e svolta la prima gara di duathlon, 5 km di corsa, 20 di bici e altri 2,5 di corsa, naturalmente senza sosta. Inserito tra i 30 sport dei World Masters Games con le distanze della specialità sprint. Decine di atleti hanno popolato stamattina i viali del parco del Valentino, indossando scarpe da ginnastica e cavalcando biciclette da corsa. Alle 9 la partenza della gara femminile, a categorie raggruppate; a seguire la prova maschile, terminata verso mezzogiorno. Prima classificata tra le donne Cristiana Barchiesi, ex atleta della nazionale azzurra: “il percorso è spettacolare per la location anche se non velocissimo, per i saliscendi e le curve strette”. Per l’astigiana classe 1969 una carriera nel duathlon cominciata nel 2001 e terminata con i Campionati del Mondo di Rimini nel 2008. Negli ultimi anni Cristiana si è dedicata prevalentemente alla corsa: “il mio primo sport è stato l’atletica ed è lì che ultimamente mi sono rituffata, quasi per gioco”. Senza però dimenticare come si pedala: “purtroppo non ho molto tempo per allenarmi in bicicletta, giusto nel week end”. Seconda all’arrivo la coetanea Silvia Gallina; terza la tedesca Carmen Burmeister (categoria master 30). In campo maschile è andata in scena la sfida tra due triathleti master 40: il tre volte olimpionico Volodymyr Polikarpenko e il torinese Bruno Pasqualini, pluricampione nazionale di triathlon e duathlon. Si è imposto quest’ultimo, grazie a una poderosa frazione centrale: “ho patito un po’ le fasi iniziali della gara” commenta Bruno, “ma in bicicletta ho guadagnato un buon margine e l’ho amministrato fino al traguardo”. Grande l’emozione di vincere in casa, per un atleta abituato a distanza molto più lunghe: “domenica scorsa sono arrivato secondo all’Aronamen: 1,9 km di nuoto, 90 di bici e la mezza maratona. Anche i titoli italiani di duathlon sono arrivati dopo parecchi kilometri in più (10/40/5)”. A chiudere il podio il francese Sebastian Bousser. Ucraino di nascita ma italiano di adozione Volodymyr Polikarpenko, da 11 anni residente nel capoluogo piemontese. Per lui lo sport è una filosofia di vita: “dopo trent’anni ad alto livello non posso più farne a meno. Mi piace tenermi in forma e continuare a ottenere buoni risultati nelle competizioni”. Allenatore e promotore dell’attività fisica nelle scuole, l’ex olimpionico di Sydney, Atene e Pechino parteciperà anche a due gare di nuoto (800 e 400 stile libero), alla cronometro in bicicletta e, ovviamente, al triathlon, in programma nella giornata conclusiva. In queste ultime due ritroverà l’amico-rivale Bruno Pasqualini. “In discesa non è neanche male - scherza Vladimir - certo che in salita si fa una bella fatica. Però, di certo, è molto sicura. Io sono venuto ai Master di Torino soprattutto per gareggiare nell'atletica leggera e nel badminton, che pratico, fin da quando ero giovane, a Mosca. Poi sono arrivato alla zona accrediti mi sono detto: "Perché non tentare con questa disciplina?" Ho deciso all'ultimo, e così è stato impossibile trovare una bicicletta migliore di questa. Ma tutto sommato è un buon mezzo. E poi, sono qui per prendere parte a questo evento, non per vincere”. Riguardo all’evento non ci sono dubbi: “anche se poco pubblicizzati, i World Masters Games sono importanti per far conoscere Torino e moltissimi sport. Al Games Center l’atmosfera è davvero simile a quella di un’Olimpiade”.
Fonte: La stampa