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Sei amante della natura e delle vacanze in movimento? Ti piace stare a contatto con ambienti incontaminati e scoprire nuovi panorami e animali rari? Allora i tour in bicicletta sono ideali per le tue vacanze, perché consentono di rilassarsi all’aria aperta e contemporaneamente fare sport. Se hai optato per un tour in bicicletta, potrai avere un’ampia offerta di itinerari – sia in Italia che all’estero - da poter percorrere in tutta serenità, ma attento a non esagerare e ad equipaggiarti nel modo giusto. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo! Ecco qualche consiglio utile per partire e viaggiare in tutta sicurezza, da solo o in compagnia, in solitaria o con gruppi organizzati.

Le 4 cose che non possono mancare nella borsa del cicloturista

1) Prodotti energetici: mangiare prodotti energetici (carboidrati, zuccheri, ecc), e integratori salini è fondamentale per recuperare le energie perse durante la pedalata. Quando si va in bicicletta, si bruciano più calorie e si suda molto di più che in condizioni normali. Se questo aspetto viene sottovalutato, si rischiano crisi di fame e crampi, con la conseguente impossibilità di proseguire nell’escursione. Sarebbe un vero peccato rovinarsi l’uscita in bici per una barretta di cereali!
2) Il classico kit di emergenza per le riparazioni veloci alla ruota o alla catena. L’importante è imparare a fare le piccole riparazioni prima di partire, in modo da essere ben preparati all’occorrenza, in caso di emergenza.
3) Informazioni e numero di emergenza. Nella borsa si dovrebbe avere sempre qualche soldo per le emergenze, una fotocopia del documento d’identità e un cellulare. È sempre opportuno segnarsi su un foglietto, da conservare in tasca, i riferimenti e il numero di telefono della persona da contattare in caso di incidente o malore. Se dovesse capitarci qualcosa e non fossimo coscienti, i soccorritori dovrebbero trovare immediatamente i contatti dei nostri familiari per avere informazioni utili per le prime cure (ad esempio allergie, anamnesi, ecc).
4) Una mantellina antivento e/o antipioggia. Se si pedala in montagna, il tempo può cambiare molto rapidamente e i temporali estivi sono sempre in agguato. Portati una mantellina per proteggerti dal freddo e dalla pioggia (un key-way con il cappuccio è ottimale). È sempre meglio avere qualcosa con cui coprirsi e riportarlo a casa senza averlo usato, piuttosto che averne bisogno e non avere nulla per proteggersi.

Le 4 cose da evitare quando si desidera intraprendere un tour in bicicletta

1) Non esagerare: se non vuoi che la tua prima esperienza sia anche l’ultima, non esagerare con lo sforzo, con l’allenamento e con le ore di bicicletta. Al termine della tua gita, o della tua vacanza, dovrai essere contento e quasi dispiaciuto che sia finita. Solo in questo modo ti verrà voglia di farne una seconda e magari anche una terza! Se viaggi con dei bambini, trasforma tutto in un gioco, fai in modo che la bicicletta diventi lo strumento per trasferirsi semplicemente da un luogo ad un altro e concedi ai tuoi bimbi il tempo per fare anche altro durante la giornata. Se invece sei già esperto, ma ti avventuri per la prima volta a fare un periodo più lungo di escursioni in bicicletta, non esagerare nel dispendio di energie, specie i primi giorni.
2) Non usare capi di abbigliamento nuovi: delle scarpe appena comprate potrebbero rivelarsi scomode, dei pantaloncini potrebbero risultare troppo stretti dopo qualche ora di pedalata e magari la maglietta nuova ti irrita la pelle. Meglio portare i capi di abbigliamento già testati più volte.
3) Non usare parti meccaniche nuove: la stessa cosa indicata per l’abbigliamento vale anche per le parti meccaniche della bicicletta, come ruote o il sellino. Più il materiale è rodato più si evitano spiacevoli inconvenienti.
4) Evitare di partire senza prima aver fatto un controllo! Vai dal tuo meccanico di fiducia e fai controllare la bicicletta, per capire se è tutto apposto. Eviterai così spiacevoli inconvenienti. Checklist preparata

da: Active Sport Tours - Tour in bicicletta

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Argomento trattato:
Venerdì, 31 Maggio 2013 08:45

VenTo. Touring monta in sella

Domenica 26 maggio alle 13 al parco del Valentino di Torino è iniziato ufficialmente il Vento bici tour, la pedalata organizzata dal Politecnico di Milano e adottata dal Tci per spiegare il progetto Vento e portare l'attenzione dell'opinione pubblica su un modo diverso di intendere lo sviluppo turistico. Otto giorni, arrivo previsto al Lido di Venezia domenica 2 giugno, seguendo il più lungo fiume italiano e incontrando amministrazioni e cittadini. Otto giorni in cui tre redattori di Touring, Stefano Brambilla, Renato Scialpi e Tino Mantarro (con l'aiuto di Jacopo Zurlo del centro studi Tci), pedaleranno lungo il Po con lo staff del Politecnico e un gruppo di registi impegnati a fare un documentario sull'evento.

Le tappe di Vento, da Torino a Venezia.

Domenica 26 maggio. Torino - Morano sul Po, 70 chilometri. Sosta a Crescentino, ore 17.30

Lunedì 27 maggio. Morano sul Po - Valenza, 45 chilometri, sosta a Casale Monferrato, ore 13.15

Martedì 28 maggio. Pecetto di Valenza - Piacenza, 145 chilometri (di cui 70 in treno), sosta a Pavia, ore 10

Mercoledì 29 maggio. Piacenza - Cremona, 45 chilometri

Giovedì 30 maggio. Cremona- Boretto Po, 80 chilometri (di cui 35 in motonave)

Venerdì 31 maggio. Boretto-Ferrara, 125 chilometri (di cui 45 in houseboat), soste a San Benedetto Po e Pieve di Coriano

Sabato 1 giugno.  Ferrara- Taglio di Po (70 chilometri)

Domenica 2 giugno.  Taglio di Po -Venezia Lido (55 chilometri)

 

COME PARTECIPARE (da casa o lungo il Po)

- Seguiteci su questo sito! Ogni giorno aggiorneremo questa pagina con resoconti e fotografie in presa diretta.

- Esplorate il sito del Politecnico: qui potete scaricare il programma.

- Raggiungete la carovana per pedalare assieme a noi!

- Oppure partecipate a uno degli eventi a tema “cicloturismo e non solo”, che si terranno in 15 tappe: a Torino, Morano sul Po, Casale Monferrato, Pecetto di Valenza, Pavia, Piacenza, Cremona, Boretto, San Benedetto Po, Pieve di Coriano, Ferrara, Taglio di Po, Chioggia e Venezia (qui potete scaricare il programma).

- Se volete saperne ancora di più, guardate questo video.

- E poi seguiteci giorno per giorno anche su twitter!

 

RINGRAZIAMENTI

Touring ringrazia per la collaborazione nella preparazione dell'evento gli hotel Best Western per l'ospitalità a Cremona e Ferrara, KtmItalia e il rivenditore Lovato's Bike di Casorate Sempione per la bicicletta a pedalata assistita, Ortlieb per le borse porta oggetti e cicli Rossignoli per il portapacchi Freeload e la messa a punto

Fonte: www.touringmagazine.it

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Giovedì, 13 Dicembre 2012 11:38

1° Elba Tour per gli amanti del ciclismo su strada

Le iscrizioni sono già aperte e ci sarà tempo fino al 15 marzo 2013 per inserire il proprio nome nella lista dei partecipanti al 1° Elba Tour. Una manifestazione ideata dalla ASD Folgore Bike, che rappresenta una bellissima novità per tutti gli amanti del ciclismo su strada.

 

Infatti, il giro a tappe dell'Isola d'Elba nasce con l'intento di offrire qualcosa di nuovo agli atleti che vi prenderanno parte. Si svolgerà dal 1° al 6 aprile, per un totale di cinque tappe, le quali, non saranno puro agonismo, ma un misto di tratti cronometrati e altri ad andatura libera. Questo, per permettere la partecipazione davvero a tutti gli appassionati che vorranno unire sport e relax.

L'Elba Tour, presentando alcuni passaggi, soprattutto in salita, piuttosto impegnativi, e svolgendosi in un periodo dell'anno molto favorevole per il clima, sarà la perfetta occasione per affinare la preparazione e godere di una settimana di vacanza in un piccolo angolo di paradiso. Sarà certamente un'opportunità che molti atleti non si lasceranno scappare, per completare i loro allenamenti in vista delle tante prove agonistiche della stagione. Un'occasione che sarà imperdibile anche per chi accompagnerà gli atleti: per questo, il Comitato Organizzatore ha pensato di offrire deipacchetti di ospitalità pensati proprio per ciclisti e accompagnatori.

Queste le soluzioni:

l'iscrizione all'Elba Tour con sistemazione in hotel, costerà 100 euro per le donne, 125 per gli uomini.

L'iscrizione senza sistemazione in hotel sarà invece di 150 euro per le donne, 200 per gli uomini.

Queste le quote per la sistemazione alberghiera: 245 euro in hotel a tre stelle, 260 euro in hotel a quattro stelle. I prezzi comprendono la pensione completa con bevande incluse, drink di benvenuto, due cene in hotel di cui una con menu tipico toscano, una con menu tipico del pescatore e una serata con band locale.

Le quote indicate sono valide per chiunque deciderà di iscriversi all'Elba Tour, sia come partecipante, sia come accompagnatore.

Inoltre, l'organizzazione sta definendo gli accordi con la compagnia Moby Lines per offrire ai partecipanti degli sconti sui trasporti: gli iscritti entro il 31 dicembre, potranno godere del 15% di sconto sullo spostamento in traghetto. L'offerta sarà valida per due persone con un autoveicolo categoria T1. L'equivalente dello sconto, in euro, sarà applicato anche per chi deciderà di organizzare il proprio spostamento con altre soluzioni di viaggio.

Le iscrizioni sono aperte già dal 1° dicembre e chiuderanno il 15 marzo.

Questo il programma dell'Elba Tour:

il 1° aprile, entro le 16.30, sarà organizzato l'arrivo di tutti i partecipanti a Marciana Marina.

Il 2 aprile la prima tappa, una cronometro individuale di 13,7 chilometri.

Il 3 aprile la seconda tappa: 91 chilometri di cui 8, da Marciana a Poggio, saranno cronometrati.

Il 4 aprile la terza tappa: 87 chilometri di cui 2,7 cronometrati, da Rio nell'Elba a Sant'Anna.

Il 5 aprile la quarta tappa: 105 chilometri, di cui 9 come prova cronometrata, da Casa Alzi a Poggio.

Il 6 aprile la quinta e ultima tappa, una cronoscalata di 6,7 chilometri.

La classifica finale, sarò stilata in base ai tempi rilevati nella cronometro individuale di apertura, nei tratti cronometrati delle singole prove e nella cronoscalata finale. Per ulteriori informazioni www.folgorebike.it

Fonte: bicinews

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«Sono figlio della Bassa. Una terra fatta per essere attraversata sui pedali della bicicletta. Con calma e curiosità. Da dove la terra è bassa si può vedere tutto quello che resta all'orizzonte». Questa volta però l'orizzonte di Paolo Persico, 50 anni, è il mondo. Dopo essere stato licenziato dalla multinazionale francese per la quale lavorava come dirigente, Paolo ha deciso di mollare tutto e lanciarsi nell'avventura che sognava da bambino. Un giro del mondo in bicicletta in 200 giorni. Un viaggio che affronterà rigorosamente da solo. Partenza a inizio dicembre da Gaggiano, dove abita, e poi via, seguendo la rotta verso Sud attraverso l'Africa, l'Asia, l'Oceania e il Sud America. «Era il mio sogno da bambino, quando passavo le giornate in bicicletta a San Daniele Po, nel Cremonese. Ora è venuto il momento di realizzarlo. Ma non sono solo, con me c'è la mia guida: Dio», spiega.

 

Il rientro? Forse a giugno. «Sono stato licenziato a luglio da una multinazionale che si occupa di buoni pasto. Per 15 anni sono stato responsabile nazionale degli appalti e dei contratti per la Pubblica amministrazione. Nel 2011 l'azienda è stata acquisita da un'altra multinazionale ed è iniziato il piano di ristrutturazione. Dopo un anno è toccato a me», racconta.

«Dopo il licenziamento ho trascorso due giorni di buio. Mi sono svegliato il lunedì mattina con la certezza di cosa dovevo fare». Niente invio di curriculum, nessun giro dei conoscenti ed ex colleghi che avrebbero potuto aiutarlo a trovare un nuovo impiego. Paolo ha deciso di prendersi un anno sabbatico e di tornare alla passione di sempre, la bici. Giocatore agonistico di pallacanestro da quando aveva 12 anni e capitano per 30 anni della Pallacanestro Guido Rossi, non è certo la preparazione atletica che gli manca. Gli amici lo hanno aiutato con delle sponsorizzazioni, la messa a punto della bici, gli indumenti tecnici, gli occhiali. Per il resto, Paolo sosterrà le spese di viaggio da solo.

«Sono anarchico, indipendente, ostinato nella ribellione ai poteri costituiti. In una parola, sono libero», sorride proclamando la sua dichiarazione d'intenti. La preparazione del viaggio è durata mesi, tra vaccinazioni contro malaria e febbre gialla, check up medici e le autorizzazioni per ottenere i visti d'ingresso indispensabili per alcuni dei 20 Paesi che toccherà. «La bici, compresa di borse da viaggio, non dovrà superare i 20 kg di peso. Altrimenti non potrei imbarcarla nella stiva degli aerei». Prima tappa del viaggio è l'Andalusia, dove si fermerà per 2 settimane tra Cordova e Siviglia. Poi sarà la volta del Marocco e del Senegal, dove trascorrerà tutte le feste di Natale. A questo punto, dagli stati dell'Africa meridionale approderà in Indonesia. Ultime due tappe l'Oceania (dalla Nuova Zelanda alle Cook Island) e il Sud America. "Se tutto andrà secondo i piani a giugno lascerò il Brasile alla volta della mia casa base, Gaggiano. La mia è una tranquilla pedalata in giro per il mondo, non avrò fretta, né limiti" precisa. Tutte le tappe di questo singolare giro del mondo verso Sud saranno tracciate sul blog http://k50worldbikingtour.blogspot.it/ dove Paolo posterà le immagini e le emozioni della sua avventura.

Olivia Manola

Fonte: corriere.it

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