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Lunedì, 28 Gennaio 2013 11:04

La via dei saraceni

Lunghezza: 32,47 Km

Tempo percorrenza: 6 ore

Località di partenza: Sauze d'Oulx

Dislivello: 1310 metri effettivi

Tipo: asfalto 3,87 Km (12%), sterrato 28,60 Km (88%)

Periodo consigliato: luglio – agosto

 

Percorrere da Torino l'autostrada per Bardonecchia- Frejus. Subito dopo l'uscita Oulx Ovest, prendere la circonvallazione di Oulx seguendo le indicazioni per Sauze.

Superata una prima galleria si lascia la deviazione per Claviere- Francia, attraversando S. Marco e Jouvenceaux. Segue un bivio, tenere la sinistra (tangenziale est) e, poco dopo, tenere ancora la sinistra sulla strada per Monfol.

Dopo 300 metri si lascia l'auto su uno slargo vicino un impianto di risalita.

La Via dei Saraceni è anche una famosa gara che si svolge ogni anno, a metà luglio con partenza da Sauze d'Oulx.

La parte iniziale presenta una salita lunga e faticosa di quasi 13 Km, che attraversa il Parco Naturale Gran Bosco, fino a raggiungere i 2536 del Monte Genevris.

Proseguire poi in direzione della borgata Monfol, dove termina la strada asfaltata. Superata una fontana realizzata con un tronco scavato di larice, si oltrepassa l'area attrezzata di Serre Blanche e si lascia alle spalle la strada che scende a Salbertrand.

Una volta usciti dal bosco si arriva al colle Blegier, posto sulla strada militare che mette in comunicazione il Colle dell'Assietta con Sestriere. Si risale il Monte Genevris (punto più alto del giro) per poi scendere 4 tornanti fino al colle di Costa Piana ( m 2313). Prima di arrivare al cartello in cemento del colle Bourget (m 2299) prendere la pista sulla destra. Si precisa che la pendenza è molto pronunciata ed il fondo molto sassoso.

Si raggiunge la stazione di arrivo di un impianto di risalita e si procede a sinistra fino a giungere nei pressi del Pian della Rocca. Si continua verso Sportinia, per poi prendere la seconda salita che porta al monte Triplex. Arrivati ad un bivio tenere la destra, lasciando alle spalle il lago Nero. Si incontra la cappella Notre Dame des Broussailles (m 2327) in posizione panoramica. Poi si supera una pista che scende verso un tunnel d'acciaio e si svolta a quella seguente, fino al bivio per il bar/ristorante La Marmotta ed il colle Basset. Percorrere 500 metri e poi mantenersi a destra.

Dopo un zigzagare si giunge ad un tunnel d'acciaio che si lascia a sinistra per superare una ripida rampa che termina vicino il gabbiotto della sciovia Chamonier. Da qui parte un largo sentiero che conduce a Malafosse Alta. A destra, passa davanti alla cappella di S. Bernardo, per poi attraversare Tachier.

Si ritorna sull'asfalto per raggiungere la tangenziale ovest di Sauze d'Oulx che si attraversa proseguendo sulla via di fronte. Giungere in via Clotes e seguire la via in discesa. Superata la piazza Assietta, svoltare in via Monfol, per poi proseguire dritto fino a raggiungere la SP214 che si segue in direzione Monfol fino a chiudere l'anello.

Fonte: italybikehotels

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Lunedì, 28 Gennaio 2013 10:51

In bici alla scoperta del Piemonte

Se si dimentica il mare, il Piemonte è l'antologia di quasi tutti i paesaggi possibili. Incorniciata dalla grande curva occidentale delle Alpi, presenta più montagna e collina che pianura, storicamente più popolata e ricca. A destra del Po si snodano le colline del Monferrato che, oltre ad essere terre di molti castelli, lo sono anche di tartufi e nobili vigne, come le Langhe e l'Astigiano.

Le rive dei laghi prealpini, con i parchi delle antiche ville, completano la grande offerta turistica di questa regione. Per cui pedalare in Piemonte suscita un interesse non solo culturale e ambientale, ma anche gastronomico. Una delle zone più interessanti per i cicloturisti, ancora poco conosciuta, è quella del biellese. Si tratta di una zona collinare a ridosso delle montagne che offre percorsi misti adatti a tutti immersi in un paesaggio di eccezionale bellezza. La panoramica Zegna, tra Rosazza e Trivero passando per Bielmonte, è ritenuta una delle strade più suggestive d'Italia, si snoda lungo fianchi di monti selvaggi tra scorci panoramici stupendi. L'Oasi Zegna, inaugurata nel 1993, che si estende tra Trivero e la Valle del Cervo nelle Alpi biellesi, in qualsiasi stagione ha sempre qualcosa da offrire, sia per una vacanza nel verde che per una gita domenicale. Molti dei 27 sentieri che attraversano l'Oasi, tutti accuratamente segnalati, sono percorribili in Mtb, la loro versatilità si adatta sia all'amatore più giovane, sia al biker esperto offrendogli anche passaggi estremi. A Torre Pellice in provincia di Torino segnaliamo tra i percorsi per mountain bike il sentiero che arriva al Barbara, raggiunge il Colle Barant per poi scendere al Pra, arrivare a Bobbio Pellice e ritorno. Per la bici da strada segnaliamo per gli amanti del pedale l'emozionante percorso Torre Pellice – Pinerolo – Perosa Argentina – Prali e ritorno.

Fonte: italybikehotels

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Il Piemonte è una regione verdissima, con un territorio variegato che si snoda tra pianure rigogliose e monti austeri ed imponenti, con un bellissimo arco appenninico che segna il confine naturale con la Liguria.

Sono tantissime le opzioni per gli amanti delle due ruote che scelgono un viaggio in bicicletta in Piemonte, come i lunghissimi sentieri sterrati per gli appassionati di mountain bike, che potranno ammirare la natura tra boschi e percorsi montuosi oppure le valli solcate dai tantissimi corsi d'acqua. Non mancano i percorsi nemmeno per gli amanti della bici da strada, che potranno mettersi alla prova in salite irte tra panorami mozzafiato o allenarsi sulla dolcezza dei colli che circondano territori pianeggianti e ricchi d'acqua.

Gli itinerari in bicicletta in Piemonte passano attraverso fiumi e corsi d'acqua: primo tra tutti il Po, che nasce ai piedi del Monviso e che attraversa Torino, assieme alla Dora Baltea e alla Dora Riparia. Ma questa bellissima regione è la meta ideale anche per chi ama dilettarsi in bicicletta alla scoperta del territorio, vagando tra pregiati noccioleti, sontuosi castagneti o ammirando i colori cangianti del cielo sugli specchi d'acqua delle risaie del Vercellese, dove nidificano bellissimi aironi cenerini, sostando magari ad assaggiare un risotto alla toma di malga (tipico formaggio vaccino delle malghe alpine) e gustandosi un buon Barbera del Monferrato o una frizzante Bonarda... I ciclisti e i bikers più esperti, dopo un'intensa giornata tra salite arrancanti chilometri su strade piene di tornanti, potranno godersi il panorama degustando un calice di Barolo, magari pasteggiando con i salumi e i formaggi tipici della regione. Non avrete bisogno di alcun integratore per riprendervi dalla fatica. Il cicloturismo in Piemonte è un viaggio che passa anche attraverso i sapori! Sono tante le specialità di questa regione, che vanta una pregevole tradizione cioccolatiera e in tutte le città troverete qualche cioccolateria artigianale: non dimenticherete facilmente i mitici gianduiotti o il bicérin...Provate nei bike hotel del Piemonte il gusto di vini corposi e intensi, come il Nebbiolo, il Dolcetto d'Alba, il Roero o l'Erbaluce che parlano del carattere schietto e immediato di queste terre! I percorsi in bicicletta in Piemonte sono davvero numerosi e presentano tante occasioni per degustare prodotti tipici d'eccezione. Da non perdere i formaggi, che risentono dell'influenza della vicina Francia, con produzioni davvero eccellenti, come i formaggi caprini, il Paglietta delle Langhe, il Castelmagno, il Crottino, il Maccagno o la Robiola ai tre latti... e poi le castagne e le nocciole... non è un caso infatti che il primo presidio di Slow Food sia nato a Cuneo e che un'azienda come la Ferrero abbia la propria sede storica ad Alba, zona da cui si fornisce delle deliziose nocciole per i propri migliori prodotti come la Nutella ®! Una vacanza in bicicletta in Piemonte è fatta anche di tante golosità e dolci tradizionali: dai Baci di Dama alle Paste di Melega, dai Savoiardi di Novara ai Canestrelli Biéleis... Gli sportivi dei bike hotels in Piemonte avranno di che deliziarsi!

Un consiglio per tutti, ciclisti da strada, mountain bikers e cicloturisti: una specialità tipica del Piemonte, che non troverete altrove, è la Merenda Sinoira, una sorta di merenda di metà pomeriggio, a base di salumi e carpacci, locali, verdure in bagna caoda o trifolate... insomma, oltre agli itinerari in bicicletta il Piemonte offre tante risorse in più.

Cosa aspettate a mettervi in sella alla vostra bici e a partire per una vacanza in bicicletta in Piemonte?

Fonte: italybikehotels.it

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Martedì, 06 Novembre 2012 10:50

Una guida per viaggiare in bici

Semplici escursioni o veri e propri viaggi, questo e altro ancora possono essere le vacanze in bicicletta. Orientandosi a seconda dei gusti verso itinerari avventurosi e impegnativi, naturalistici e rilassanti o perché no anche cittadini, scoprendo qualche città d'arte italiana o europea, viaggiare in bici potrebbe rivelarsi un'esperienza emozionante e inaspettatamente positiva anche per gli scettici.

 

Il consiglio principale è quello di non lasciare i dettagli importanti del vostro viaggio in bici a caso. Valido in ogni occasione, questo avviso è ancor più rilevante quando si viaggia con una bicicletta e in special modo se all'estero. Sicurezza, documenti e preparazione verso i principali inconvenienti che potrebbero presentarsi renderà di certo la vacanza più serena e tranquilla. Partiamo proprio da quegli aspetti che potranno aiutare a orientare le giornate seguenti nella giusta direzione.

Come prepararsi al viaggio

Innanzitutto la scelta della destinazione. Da questa decisione dipenderanno molte delle possibili necessità di preparazione pre e durante il viaggio. Su tutto conterà la difficoltà del percorso che si desidera affrontare, che potremmo dividere idealmente in: facile, medio e avventuroso. Alla prima categoria appartengono quei percorsi alla portata di tutti, solitamente con la quasi totalità dei tratti in pianura e con spostamenti limitati nella distanza prevista dalle singole "tappe".

Un percorso medio può prevedere alcune difficoltà al suo interno come frequenti, anche se non particolarmente impegnative, salite e terreni non sempre agevoli. Il percorso avventuroso è dedicato solitamente ai veri e propri sportivi e contiene frequenti passaggi in tratti sterrati, salite impegnative e lunghi tratti da percorrere prima del punto di arrivo previsto. In base a queste divisioni possiamo già definire le prime indicazioni per il viaggio.

In primo luogo in funzione del percorso scelto occorrerà valutare una differente tipologia di bicicletta. I percorsi più facili ben si adatteranno a qualsiasi modello di bici, mentre per le scelte più impegnative il mezzo scelto avrà necessità di maggiore disponibilità di "rapporti", resistenza della struttura oltre eventualmente ad ammortizzazione degli urti per i tratti sterrati e diversa ampiezza dei raggi delle ruote.

Protezioni e caschetto sono importanti soprattutto in caso optiate per una vacanza in bici avventurosa e magari con ampi tratti in stile "ciclocross", ma sono ovviamente ben accette in qualsiasi situazione. Oltre a questo, per chi sceglierà di noleggiare il proprio mezzo in loco sarà probabilmente sufficiente portare con sé un po' di disinfettante, garze e qualche cerotto, sempre meglio averli e non usarli che l'opposto, mentre il discorso cambia per chi viaggia con il proprio mezzo.

Sarebbe in questo caso opportuno scegliere di avere a portata di mano un kit di riparazione gomme (comprensivo di camera d'aria di riserva) e un piccolo set di attrezzi (chiavi fisse o a brugola, fili dei freni, un piccolo cacciavite e una pinza), sempre per il motivo che di fronte agli imprevisti è bene farsi trovare preparati.

Solitamente non è richiesta documentazione particolare per il viaggio in bicicletta oltre ai soliti documenti d'identità del viaggiatore, salvo ovviamente condizioni specifiche poste dall'eventuale tour operator di riferimento.

Trasporto Bici o Bike Sharing

Se è molto probabile che chi possiede una bici di alto livello sia più propenso a viaggi in completa autonomia, chi si orienterà per percorsi meno impegnativi potrebbe avere maggiore interesse nel noleggiare una due ruote presso la località di destinazione. Molte le possibilità in Italia come nel resto d'Europa di usufruire di un servizio pubblico di bike sharing.

Ne sono dotate grandi città quali Milano (BikeMi), Roma, Genova, Torino, Brescia, Bari e Salerno, come anche centri più piccoli come ad esempio Trani, Cuneo e Savignano. In Europa risultano attivi servizi di noleggio pubblico di biciclette a Barcellona, Siviglia, Parigi, Londra, Lione e Bruxelles. Si segnala inoltre attivo un servizio di bike sharing in Israele, il Tel-O-Fun a Tel Aviv. Per conoscere eventuali servizi di condivisione attivi nella località scelta rimandiamo a una ricerca su Google così impostata "bike sharing (nome località di destinazione)".

Chi viaggia con bici di proprietà al seguito potrà scegliere tra il trasporto privato in auto o camper (o altro mezzo analogo) oppure affidarsi ai trasporti pubblici. Il mezzo pubblico per eccellenza in caso di "abbandono" a casa della propria vettura è il treno, il servizio che per costi e conformazione si presta maggiormente agli spostamenti con bicicletta al seguito. Meno consueto il pullman, i cui modelli spesso rendono meno agevole se non vietato il trasporto delle due ruote.

Per quanto riguarda il territorio italiano Trenitalia consente il trasporto delle bici su praticamente tutti i treni, attenzione però soltanto nelle carrozze contrassegnate dal simbolo di una bicicletta bianca su sfondo blu. Inoltre sarà utile sapere che qualora ci si doti di un'apposita sacca per il trasporto in treno del proprio mezzo, questo viaggerà gratuitamente su tutti i treni della compagnia, siano essi regionali o nazionali.

I Regionali consentono il trasporto anche a biciclette sprovviste di sacche, ma il viaggio comporterà una tariffa di 3,5 euro (in caso di supplemento bici della durata di 24 ore a partire dalla convalida) o con un biglietto di seconda classe valido per la stessa tratta del proprietario. Sui treni nazionali non è richiesto alcun biglietto in funzione del fatto che è possibile portare la propria due ruote con sé unicamente all'interno dell'apposita sacca.

Se fra le vostre possibili destinazioni avete inserito anche Ginevra o Basilea in Svizzera oppure Monaco di Baviera in Germania sarà utile sapere che Trenitalia conferma la possibilità di trasporto della propria bici su alcuni treni internazionali diretti e provenienti da queste località. Il costo sarà in questo caso di 12 euro, mentre non si fa menzione sulla pagina del sito ufficiale di Trenitalia dell'apposita sacca di cui sopra. Il consiglio è di dotarsi in via precauzionale di quest'ultima o informarsi presso la compagnia su eventuali limitazioni.

Infine per quanto riguarda il trasporto aereo della bici decisamente varie e non sempre convenienti le tariffe delle compagnie. Per quanto riguarda le low-cost si parla di quote che vanno dalle 25 alle 50 sterline (talvolta con costosi servizi di prenotazione telefonica). Gratuito invece il trasporto con la British Airways, a fronte di un biglietto passeggero a tariffa "normale".

Organizzare il proprio viaggio

Se pianificare un viaggio nelle principali città italiane o europee può presentarsi relativamente agevole, occorrerà sostanzialmente solo contattare l'hotel per la sistemazione dell'eventuale bici al seguito (qualora quindi non si usufruisca o non si disponga del bike sharing), differente è il discorso per quanto riguarda i viaggi nella natura o con escursioni fuori porta.

In caso di viaggio fuori dalle "comodità cittadine" sarà opportuno valutare un possibile allestimento della bici che preveda portapacchi, luci e catarifrangenti oltre eventualmente anche a parafanghi e ruote robuste in caso di frequenti escursioni su strade sterrate. Scegliere con accortezza anche i propri bagagli, che devono essere funzionali, ma anche facilmente rimovibili dal portapacchi.

A questo punto ci si dovrà porre una domanda su tutte: sarà un viaggio itinerante o avrà un punto base da cui partiranno le varie escursioni? Sapere di avere a disposizione un luogo relativamente vicino considerato d'appoggio potrebbe consentire una netta semplificazione al momento di stabilire le vostre necessità per la giornata, su tutto il poter alleggerire il vostro bagaglio e portare con voi durante l'uscita solo lo stretto necessario.

Prendiamo in esame principalmente la possibilità che richiederà maggiore impegno da parte dei ciclisti viaggiatori, ovvero la modalità di viaggio "itinerante". Nonostante possa per alcuni rivelarsi emozionante e dare una maggiore sensazione di libertà decidere di volta in volta l'approdo giornaliero, stabilendolo magari in base alle sensazioni che la località di transito riesce a trasmettere, il consiglio per tutti è però quello di pianificare ogni singola località d'arrivo scegliendo opportunamente in base alle proprie potenzialità fisiche.

Andranno evitate tappe troppo lunghe o stancanti, che rischierebbero di togliere piacere al viaggio e rendere l'arrivo in albergo (o altra sistemazione, ad esempio B&B) più difficoltoso di quanto desiderato. A meno che il vostro desiderio sia rivivere le epiche imprese degli atleti del Giro d'Italia, il consiglio è di prendervi il tempo necessario per fermarvi durante il tragitto e ammirare i luoghi che avete scelto di visitare, evitando (qualora non desiderato) di trasformare il vostro viaggio in una "crono a squadre".

Ora un piccolo consiglio per coloro che proprio non vogliono rinunciare completamente alla possibilità di variare il proprio percorso sul posto. Un suggerimento che non rappresenta quello preferibile, ovvero la prenotazione anticipata, ma che può soddisfare coloro che sono maggiormente disposti a "arrangiarsi" e soprattutto non hanno particolari esigenze di budget (i prezzi per il pernottamento potrebbero rivelarsi superiori rispetto alle prenotazioni anticipate).

In alternativa alla prenotazione anticipata di tutte le strutture si potrà estendere il ventaglio di possibilità valutando un maggior numero di hotel o B&B senza effettuare alcuna prenotazione anticipata. Opportuno in questo caso contattarle con il giusto anticipo, qualora possibile almeno la mattina per la sera, così da conoscerne la reale disponibilità e poter adattare la propria tappa alla nuova destinazione.

In ultimo non resta che munirsi dello strumento base per poter pianificare il proprio viaggio a tutti gli effetti, una cartina topografica. Fra le più consigliate troviamo quella pubblicata dal Touring Club Italiano, completa di altimetrie, indicazioni di massima sul fondo stradale e sulle pendenze.

Fonte: greenstyle

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