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Mercoledì, 30 Gennaio 2013 12:20

Viaggiare in bici con Fiab 2013

Molto più di semplici vacanze in bicicletta, ma esperienze FIAB a tutti gli effetti. Oltre a pedalare e a divertirsi nei luoghi più amati dai ciclisti di tutta Europa, incontreremo gli amministratori, gli operatori economici e le associazioni di amici della bicicletta dei luoghi che attraverseremo. Scopriremo assieme il "valore" del cicloturismo, per lo sviluppo culturale ed ambientale del territorio e pedaleremo assieme agli amici FIAB di tutta Italia.

Così si presenta l'Associazione Fiab onlus per pubblicizzare i viaggi che essa organizza.

Eccone alcuni per il 2013:

Passaggio ad Ovest - 26 marzo/1 aprile (Le diverse anime della Sardegna lungo la costa ovest)

I luoghi: Lungo la costa ovest alla scoperta di paesaggi così vari da raccontare le diverse anime della Sardegna, un mix di colori, racconti, emozioni e silenzi che solo con la bici puoi fare tuoi. Si parte da Alghero, città Aragonese e si arriva a Cagliari.

L'itinerario prescelto ci porterà a visitare borghi pittoreschi, come Bosa, villaggi di pescatori e, soprattutto, una natura così varia e sorprendente che poche altre aree del mondo possono vantare: dune, spiagge isole e colline sopra un mare Mediterraneo strepitoso.

Non mancheranno incontri istituzionali e occasioni di formazione nello stile FIAB.

Percorso: misto, asfaltato e sterrato, pianura e collina con alcuni tratti impegnativi.

Bici consigliata: cicloturismo/city bike o mountain bike, con una normale scala di rapporti, efficiente e con set di riparazione (meglio se con una camera d'aria di sostituzione). Il casco non è obbligatorio ma è fortemente consigliato.

Accompagnatore: Marco Gemignani, vice-Presidente FIAB con la collaborazione tecnica di Ichnusa Bike

 

Sulla via del Sale - 26 aprile/1 maggio (L'antica salaria da Roma all'Adriatico)

I luoghi: Da Roma a San Benedetto del Tronto per un totale di 300 km e 2900 metri di dislivello.

Una ciclovacanza tosta ma molto interessante per chi ama le passeggiate impegnative e la storia. L'antica Via Salaria fu chiamata così perché, ancora prima di Roma, i Sabini la utilizzavano per procurarsi il sale andandolo a prendere sull'Adriatico. Ancora oggi, lungo la strada e nelle città di antica origine si trovano monumenti romani ben visibili. Roma, Rieti, Amatrice, Ascoli e San Benedetto del Tronto sono le località più importanti attraversate dalla ciclovacanza. Ma le bellezze da vedere e da gustare non finiscono qui.

Non mancheranno incontri istituzionali e occasioni di formazione nello stile FIAB.

Percorso: medio.

Bici consigliata: cicloturismo/city bike o mountain bike, con una normale scala di rapporti, efficiente e con set di riparazione (meglio se con una camera d'aria di sostituzione). Il casco non è obbligatorio ma è fortemente consigliato.

Accompagnatore: Antonio Dalla Venezia, Presidente della FIAB con la collaborazione tecnica di Simonetta Bike Tours

 

In bici nel Medioevo dei Catari - 26 aprile/1 maggio (Il sud-ovest della Francia da Narbonne a Sarlat la Canéda)

I luoghi: Si parte da Narbonne, l'antica capitale romana della Gallia Narbonensis, per arrivare a Sarlat, pittoresca e vivacissima città medievale dell'Aquitania. Nel mezzo attraverseremo città e paesaggi tra i più strepitosi di Francia. Carcassonne è una delle città murate più famose d'Europa. Albi è stata il centro della rivolta dei Catari, riformatori cristiani sottomessi con la forza delle armi. Saint Cirque La Popie è uno dei villaggi più pittoreschi di Francia, appollaiato sulla roccia. Cahors è città deliziosa adagiata sull'acqua e famosa per il vino, oggi, e per i suoi banchieri-strozzini un tempo.

Rocamadour, sulla via di Santiago francese, è un incredibile santuario attaccato e scavato in una roccia a piombo su una valle dove volano le aquile. Infine Sarlat: calda, accogliente e piena di vita. Non mancheranno incontri istituzionali e occasioni di formazione nello stile FIAB.

Percorso: misto, asfaltato e sterrato, pianura e collina con alcuni tratti impegnativi, soprattutto nella seconda parte.

Bici consigliata: cicloturismo/city bike o mountain bike, con una normale scala di rapporti, efficiente e con set di riparazione (meglio se con una camera d'aria di sostituzione). Il casco non è obbligatorio ma è fortemente consigliato.

Accompagnatore: Giuseppe Merlin, Direttore FIAB con la collaborazione tecnica di Girolibero by Zeppelin

Difficoltà: media

 

Un Valzer con la "Regina" delle ciclabili - 27 luglio/3 agosto (Da Passau a Vienna lungo la ciclopista più famosa d'Europa)

I luoghi: Nessun paesaggio in Austria rispecchia così fedelmente la storia e l'arte del paese come questo itinerario. Qui troviamo testimonianze dell'impero romano e l'odierna Mautern rappresentava uno degli ultimi bastioni contro l'avanzata delle tribù germaniche. Il Danubio è sempre stato un'importante via commerciale e di passaggio internazionale; castelli, mercati e città devono a questo aspetto economico la loro nascita e il loro sviluppo. In questa regione si sono conservati molti monumenti in stile romanico, gotico, rinascimentale e anche il barocco austriaco è splendidamente rappresentato. Attraverseremo e visiteremo città e villaggi quali Passau, Linz, Mauthausen, Melk, Krems e tanti altri, per arrivare, infine, alla città imperiale di Vienna. Il paesaggio fluviale ha un carattere tipicamente romantico con rupi scoscese, dolci terrazze di vigneti, incantevoli castelli, fortezze e monasteri monumentali che ci accompagnano lungo il fiume dei destini della Mitteleuropa, da Passau a Vienna.

Nella Capitale e durante il percorso non mancheranno incontri istituzionali e occasioni di formazione nello stile FIAB. In particolare scopriremo come una metropoli come Vienna si è organizzata per la mobilità sostenibile e ciclabile.

Percorso: facile su pista ciclabile, parte asfalto e sterrato ( 60 km al giorno).

Bici consigliata: cicloturismo/city bike o mountain bike, con una normale scala di rapporti, efficiente e con set di riparazione (meglio se con una camera d'aria di sostituzione). Il casco non è obbligatorio ma è fortemente consigliato.

Accompagnatore: Michele Mutterle, Segretario Organizzativo FIAB con la collaborazione tecnica di Girolibero by Zeppelin

 

La Svizzera incantata - 3/10 agosto (Laghi e panorami visti dalla bici)

I luoghi: Si parte dalle Alpi, dal passo del San Gottardo, ma gli scalatori potranno partire in salita, da Airolo, e si scende verso Lucerna, sul Lago dei Quattro Cantoni, il primo dei tre che costeggeremo. Qui potremo ammirare il famoso ponte in legno e la torre e la torre dell'acqua. Da Lucerna ci dirigiamo a Berna, la città dell'orso, capitale federale della Svizzera, dove sosteremo un giorno per la visita che merita. Lasciata Berna sarà la volta di Neuchatel deliziosa cittadina adagiata sull'omonimo lago, dominata dal bel castello che le diede il nome. Infine la tappa da Neuchatel a Losanna, sede del Comitato Olimpico Internazionale, con le Alpi francesi sullo sfondo.

Nella Capitale e durante il percorso non mancheranno incontri istituzionali e occasioni di formazione nello stile FIAB. In particolare scopriremo come una grande città come Berna si è organizzata per la mobilità sostenibile e ciclabile.

Percorso: impegnativo ma non impossibile, spesso ondulato.

Bici consigliata: cicloturismo/city bike o mountain bike, con una normale scala di rapporti, efficiente e con set di riparazione (meglio se con una camera d'aria di sostituzione). Il casco non è obbligatorio ma è fortemente consigliato.

Accompagnatore: Marco Passigato, Coordinatore Area Tecnica FIAB con la collaborazione tecnica di Due Ruote nel Vento

Fonte: Fiab onlus

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Mercoledì, 30 Gennaio 2013 12:09

JULIA AUGUSTA TAURINORUM - Alla scoperta di Torino

Un giro a pedali per le strade di Torino e lungo le sponde del Po, assaporando i racconti della Storia con la S maiuscola.

Gli aneddoti dagli Antichi Romani alle Olimpiadi Invernali di Torino2006 e gli scorci più suggestivi del centro storico e del fiume Po.

I monumenti, le vie e le piazze simbolo di una città magnifica.

La bellezza di esplorare l'universo della città attraverso i raggi di una bicicletta stimola la voglia di assorbire le vicende e di conoscere i personaggi che le hanno vissute. Vicende e personaggi che, grazie ad aneddoti, racconti e curiosità, permettono di vedere vie e palazzi da un punto di vista non convenzionale.

Il salotto della città con gli occhi di chi la scopre per la prima volta e quelli di chi ci vive tutti i giorni e la guarda con sguardo nuovo riscoprendola più viva ed intima di quanto non sperasse.

Della durata di circa due ore e mezza con partenza e arrivo in piazza Castello angolo via Accademia delle Scienze, presso il "Caffè delle Scienze", in zona centralissima, il tour si snoda in zone pedonali, percorsi e piste ciclabili e strade a scarso traffico. E' accessibile a chiunque abbia voglia di pedalare in compagnia e voglia di scoprire qualcosa di nuovo e insolito.

L'attività è seguita da Accompagnatori Cicloturistici qualificati (professione turistica ai sensi della D.G.R. Piemonte 27/2009).

Il costo del tour guidato è di 12,00 €.

Per bambini di età inferiore a 7 anni il tour è gratuito (se accompagnati da un adulto).

Fino a 12 anni di età prezzo ridotto pari a 8,00 €.

Possibilità di noleggiare biciclette al costo di 5,00 €.

Possibilità di noleggiare cammellino da agganciare a bici per adulto al costo di 3,00 €.

Possibilità di richiedere seggiolino portabimbi.

Possibilità di richiedere in uso un casco protettivo.

Per maggiori info si può visitare il sito di Anemos Torino

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Lunedì, 28 Gennaio 2013 11:10

Via Verde Val di Susa

Punto di partenza: Bussoleno (Piazza del Mercato)

Punto di arrivo: Bussoleno (Coldimosso)

Grado di difficoltà: Medio – Facile

Periodo consigliato: Primavera, Estate, Autunno

Caratteristiche:

Tipologia: Sentiero

Segnaletica: Buona

Acqua sul Percorso: Buona

 

I comuni coinvolti nell'itinerario sono Bussoleno, Mattie, Susa, Meana, Gravere, Chiomonte e Giaglione. Un percorso che utilizza sentieri già segnalati (Sentiero dei Franchi e Sentiero Balcone).

E' importante percorrere la 3V da Est verso Ovest, poiché in senso inverso ci sono maggiori difficoltà.

Questo sentiero è contrassegnato da piccoli cartelli in alluminio bianchi con il logo 3V verde e con l'indicazione del senso di marcia.

Inoltre, pur se si tratta di un percorso di Mountain Bike di medie difficoltà, è pur sempre un itinerario accidentato in ambiente di montagna, dunque si suggerisce di percorrerlo in compagnia, in buone condizioni fisiche e con mezzi di protezione di sicurezza.

Il percorso 3V parte da Bussoleno, nei pressi della piazza del mercato, per proseguire lungo le vigne della regione Arborea, fino a raggiungere Borgata Fornelli. Dopo aver percorso un breve tratto della provinciale verso Mattie, girare a sinistra nei pressi della Borgata Combe.

Dopo un tratto su sentiero la strada si allarga e conduce alla Borgata Vallone – Grandi Tanze di Mattie, fino a raggiungere il capoluogo dove si trova un'area attrezzata.

Lasciare l'abitato di Mattie per raggiungere la Borgata Assiere di Meana. Dopo un suggestivo percorso immerso tra i castagni si arriva alla strada provinciale del Frais, attraverso il Passo dell'Asino.

Giunti alla Borgata Arnodera nel Comune di Gravere, si continua fino alla Borgata Armona, si passa lungo il sentiero "Sotto la rocca" per poi raggiungere la Borgata Bastia. Scendere nuovamente fino a raggiungere la strada verso il Deveys, da cui si risale per circa 2200 mt. per imboccare la strada che porta a Borgata Bernarda Bassa (1100 mt.) vicino il confine con il comune di Chiomonte.

Raggiungere la strada che porta a Chiomonte e scendere fino al paese, per poi proseguire fino al corso della Dora Riparia e risalire lungo la strada delle vigne che porta alla Maddalena, passare sotto il viadotto autostradale e sraggiungere la Borgata I Mulini nel comune di Giaglione.

Superata la borgata si ripassa sotto l'autostrada, si arriva ad uno spiazzo dove si trova la partenza della Via Ferrata delle Gorge di Giaglione, e si prosegue fino al campo sportivo del comune, per poi scendere verso Susa.

Qui il percorso attraversa la "passeggiata archeologica", volendo si può anche raggiungere la Pista Ciclabile Valsusa.

Salire verso Bassa Meana dopo aver lasciato Susa, percorrendo la mulattiera "del Pusin", e raggiungere la frazione Traduerivi di Susa e poi Coldimosso che segna la fine del percorso.

Per raggiungere la piazza del mercato di Bussoleno che è il punto di partenza, si può percorrere la Strada Statale 24 per circa 2 km.

Fonte: italybikehotels

Per vedere tutti gli altri percorsi in Piemonte clicca qui

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Lunedì, 28 Gennaio 2013 10:51

In bici alla scoperta del Piemonte

Se si dimentica il mare, il Piemonte è l'antologia di quasi tutti i paesaggi possibili. Incorniciata dalla grande curva occidentale delle Alpi, presenta più montagna e collina che pianura, storicamente più popolata e ricca. A destra del Po si snodano le colline del Monferrato che, oltre ad essere terre di molti castelli, lo sono anche di tartufi e nobili vigne, come le Langhe e l'Astigiano.

Le rive dei laghi prealpini, con i parchi delle antiche ville, completano la grande offerta turistica di questa regione. Per cui pedalare in Piemonte suscita un interesse non solo culturale e ambientale, ma anche gastronomico. Una delle zone più interessanti per i cicloturisti, ancora poco conosciuta, è quella del biellese. Si tratta di una zona collinare a ridosso delle montagne che offre percorsi misti adatti a tutti immersi in un paesaggio di eccezionale bellezza. La panoramica Zegna, tra Rosazza e Trivero passando per Bielmonte, è ritenuta una delle strade più suggestive d'Italia, si snoda lungo fianchi di monti selvaggi tra scorci panoramici stupendi. L'Oasi Zegna, inaugurata nel 1993, che si estende tra Trivero e la Valle del Cervo nelle Alpi biellesi, in qualsiasi stagione ha sempre qualcosa da offrire, sia per una vacanza nel verde che per una gita domenicale. Molti dei 27 sentieri che attraversano l'Oasi, tutti accuratamente segnalati, sono percorribili in Mtb, la loro versatilità si adatta sia all'amatore più giovane, sia al biker esperto offrendogli anche passaggi estremi. A Torre Pellice in provincia di Torino segnaliamo tra i percorsi per mountain bike il sentiero che arriva al Barbara, raggiunge il Colle Barant per poi scendere al Pra, arrivare a Bobbio Pellice e ritorno. Per la bici da strada segnaliamo per gli amanti del pedale l'emozionante percorso Torre Pellice – Pinerolo – Perosa Argentina – Prali e ritorno.

Fonte: italybikehotels

Per conoscere nel dettaglio i percorsi ciclistici del Piemonte clicca qui

Percorsi CAI

Percorsi ATL

Altri Percorsi

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Lunedì, 07 Gennaio 2013 11:37

In bici sulla Avenue Verte, da Parigi a Londra

Inaugurata prima delle Olimpiadi di Londra, la Avenue Verte e' un percorso ciclabile di 406 km. Da Parigi, capitale dell'arte e della moda, la Avenue Verte attraversa la valle della Senna e del fiume Epte fino al mare. In traghetto (con bici a bordo) i ciclisti superano la Manica e possono continuare a pedalare nella verdissima campagna inglese che li conduce infine a Londra.

La Avenue Verte (www.avenuevertelondonparis.com) e' un progetto curato e promosso dai francesi delle regioni comprese tra Parigi e Dieppe e dagli inglesi dell'associazione Sustrans (www.sustrans.org.uk), che sviluppa e promuove piste ciclabili nel Regno Unito. Il percorso ciclabile nasce con l'obiettivo di sviluppare il turismo in bicicletta nelle regioni coinvolte, fenomeno che negli ultimi due anni ha conosciuto un vero e proprio boom e che altrove in Europa ha fatto la fortuna delle economie locali (si pensi al celebre caso della ciclabile del Danubio in Austria, 326 km percorsi ogni anno da centinaia di migliaia di cicloturisti).

ll percorso e' pianeggiante quando segue i principali fiumi Senna, Marne ed Epte, diventa invece leggermente piu' impegnativo nelle zone di campagna, soprattutto nel territorio inglese.

E' consigliabile raggiungere Londra in treno, perche' il tratto finale e' piuttosto impegnativo non solo per le caratteristiche morfologiche del terreno, ma anche per il traffico che aumenta sempre piu' in prossimita' della metropoli inglese.

L'intero viaggio in bicicletta puo' essere affrontato in 8 giorni, con tappe lunghe in media 55 chilometri ed e' facilmente percorribile in entrambe le direzioni (Parigi verso Londra o viceversa).

Il percorso e' abbastanza segnalato ma si consiglia di partire equipaggiati di una buona guida ciclabile (la migliore e' edita dalla francese Chamina www.chamina.com).

In alternativa ci si puo' affidare a un operatore turistico specializzato che fornisce ai ciclisti anche altri servizi, rendendo la vacanza piu' comoda: prenotazioni alberghiere, trasporto bagagli di hotel in hotel, assistenza in loco o telefonica in caso di necessita', cartografia ciclabile, bici a noleggio.

Girolibero, il tour operator italiano specializzato in vacanze in bicicletta ha messo a punto un pacchetto di 8 giorni/7 notti, con pernottamenti in hotel al costo per persona di 670 euro in camera doppia.

PROGRAMMA

1° Arrivo individuale a Londra e primo pernottamento.

Per chi arriva nel pomeriggio possibilità di prendere la bicicletta. Londra è una metropoli e, pur essendo il ciclista ben accolto, non vi sono in città moltissime piste ciclabili esclusive e continue.

2° Londra-Newhaven.

Oggi avrete la possibilità di scegliere tra due percorsi: il primo un po' più impegnativo, il secondo invece più facile, per permettervi di visitare Brighton e soffermarvi lungo la sua splendida costa.

A Londra-Newhaven via Polegate (55 km): da Londra prendete un treno (non compreso nella quota) che raggiunge in un'ora e un quarto Uckfield. Da qui pedalerete in direzione di Polegate collegandovi al tracciato originale della Parigi–Londra. Passando per il parco delle Seven Sisters raggiungerete Newhaven per il pernottamento.

B Londra-Newhaven via Brighton (35 km): in treno (non compreso nella quota) si arriva a Brighton in circa un'ora. Potrete visitare la città, una delle più amate della Gran Bretagna e poi sui pedali, seguendo la costa, raggiungere Newhaven per il pernottamento.

3° Newhaven-Dieppe (20 km).

Traversata della Manica per raggiungere Dieppe, la prima stazione balneare francese. La partenza in traghetto è prevista per le ore 10, ma dovrete presentarvi all'imbarco circa un'ora prima. La traversata dura 4 ore, pertanto tenendo conto del fuso orario il vostro arrivo a Dieppe è previsto per le ore 15. A Dieppe potrete sgranchirvi le gambe percorrendo la costa, oppure rilassarvi a prendere il sole in una delle sue spiagge.

4° Dieppe-Forges-les-Eaux (55 km).

Lasciate il mare e il colore azzurro della prima parte della tappa per immergervi nella campagna francese disseminata di fattorie che riforniscono i mercati del nord della Francia. Prima di raggiungere la città termale di Forges-Les-Eaux, consigliamo una sosta a Neuchâtel per gustare il famoso formaggio del luogo.

5° Forges-les-Eaux-Gisors (65 km).

Siamo nel Pays de Bray in Normandia dove i sapori e i prodotti del territorio raggiungono livelli altissimi: burro, formaggi, mele, pere, miele, legumi e carne di prima scelta. È per questo che i francesi, con un simpatico gioco di parole, dicono: "benvenuti in Gourmandie"! Seguirete poi la valle del fiume Epte per raggiungere Gisors e il suo castello, un tempo situato lungo l'antica frontiera franco-normanna.

6° Gisors-Conflans-Sainte-Honorine e dintorni (60 Km).

Seguite il fiume Epte fino a Bray-et-Lû, per entrare nella regione del Vexin Français e immergervi nell'omonimo parco naturale, un pianoro calcareo, che raggruppa molti comuni della valle dell'Oise. A Théméricourt consigliamo la visita della casa del parco, che ne rappresenta l'ingresso e dove potrete visitare anche il museo dedicato al parco naturale.

7° Conflans-Sainte-Honorine e dintorni -Parigi (55 km).

Lascerete il fiume Oise per incontrare infine la Senna e il suo parco caro agli impressionisti. Sarà lei a condurvi verso il Canal Saint-Denis e quindi al cuore di Parigi. Se preferite dedicare più tempo a visitare la capitale, potrete sempre prendere un treno o la metropolitana per raggiungere più rapidamente il cuore della città.

8° Parigi.

Dopo colazione, fine dei servizi e au revoir Paris!

fonti: biciclettaweb; girolibero

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Lunedì, 05 Novembre 2012 12:12

Percorso Regio Parco - San Mauro T.se

Lunghezza: 5,11 km

 

Tempo percorrenza: 30 minuti

Tipo: asfalto (4,97 km - 97%), sterrato ( 0,14 km -3%)

Località di partenza: Parco Colletta, vicino sponda fiume Po circa all'altezza di C.so Taranto, nel punto in cui convergono 2 stradine asfaltate (provenienti rispettivamente da Piazza Sofia e Ponte Amedeo VIII sulla Stura) ed una sterrata.

Descrizione:

seguiamo la stradina che procede in direzione della Stura di Lanzo, mantenendoci inizialmente vicino al fiume Po e quindi al torrente affluente. Ad un paio di bivi teniamo la destra (0,49 e 0,63) raggiungendo il ponte Amedeo VIII (0,77 - strada di Settimo). Attraversatolo imbocchiamo subito a destra la pista ciclabile che corre parallela a Lungo Stura Lazio (0,93). Transitati sotto il cavalcavia, continuiamo ancora a destra (pressi cancello di accesso ai pozzi di estrazione dell'AAM), costeggiando il canale derivatore della centrale AEM, situata quasi sul confine del comune di Torino ed alimentata dall'ampio bacino creato dallo sbarramento della diga del Pascolo. Nella parte iniziale, lunga 250 metri, il canale e' piu' largo per limitare la velocita' dell'acqua e consentire quindi la sedimentazione di materiali solidi; nella seconda (lunga 1,3 Km) la sezione si riduce e la velocita' diventa circa il doppio (poco piu' di 5 Km/h). La sua realizzazione ha creato un ampio isolotto dove e' presente la piu' grande garzaia d'Europa dopo quella di Amsterdam (considerando i soli centri abitati), per non parlare poi delle circa 150 specie di uccelli. Passato il cancello del campo sportivo dell'US Ardor (2,46), nata come squadra parrocchiale nel 1937, e quello del Parco del Meisino (3,00), ci allontaniamo dal canale pervenendo ad un trivo dove prendiamo la stradina tutta sulla destra (3,26) che passa tra le case della borgata Bertolla, famosa in passato per i suoi lavandai: qui accorsero numerosi all'inizio del secolo, in seguito all'editto del Comune di Torino che vietava di sciorinare i panni sulle sponde cittadine del Po per non inquinarlo. Essi si stabilirono lungo il corso del Rivo Freddo. I panni lavati nel rio venivano fatti poi asciugare sui campi circostanti che fornivano anche il foraggio per i cavalli utilizzati nel trasporto della biancheria. La professione inizio' a decadere negli anni Sessanta, in seguito all'introduzione delle lavatrici domestiche. Raggiunta la vicina piazza Monte Tabor (3,31), ne usciamo a destra lungo la via omonima. Raggiunta la strada comunale di Bertolla (3,44) la seguiamo di fronte per circa 150 metri imboccando, nei pressi del cartello dell'interno 144, una strada privata sulla destra caratterizzata dalla presenza di numerosi dissuasori. Entrati in territorio di San Mauro questa diventa via Trento. Continuare sempre diritto sino a raggiungere un cartello di precedenza (3,94): a destra, lungo un passaggio pedonale, entriamo nel Parco L'Eliana (dal nome della citta' spagnola con cui S. Mauro e' gemellata) raggiungendo il canale di uscita della centrale. Lo costeggiamo a sinistra, seguendo un vialetto che termina nei pressi di una rotonda (4,82 - piazza Mochino). Qui percorriamo il "ponte vecchio", sfruttando la carreggiata riservata al transito pedonale (l'altra e ' invece destinata alla circolazione a senso unico degli autoveicoli), intitolato a Vittorio Emanuele III e costruito nel 1912. In precedenza, il collegamento era garantito da un sistema di zattere agganciate ad una fune che attraversava il fiume. La maggior parte del traffico transita oggi su quello adiacente, di costruzione piu' recente. Subito dopo questo e' la diga Cimena, dalla quale si stacca un altro corso d'acqua artificiale: quello della centrale idroelettrica di Galleani (frazione di Castagneto Po). Al termine del ponte ci troviamo in piazza Martiri della Liberta' dove concludiamo l'itinerario (5,11). Di fronte a noi e' la chiesetta di San Rocco, antica sede della Confraternita dello Spirito Santo, eretta tra il 1728 ed il 1731. Piu' recenti sono il campanile (anno 1760) e la facciata (1781).

Segnalazioni:

dal punto di arrivo (ponte vecchio di San Mauro) si può proseguire per la pista ciclabile che corre, parallela al Po, sulla sponda opposta. Al termine del ponte vecchio girare a destra nella via di raccordo che porta alla piazza in riva al fiume e percorrere quest'ultima in direzione di Torino. Attraversare il passaggio pedonale della nuova rotonda, alla fine del sottopasso, facendo attenzione alle auto. Da qui, sino al parco del Meisino, inizia una bella pista ciclabile (2 Km ca.) con vista sul Po, che si interrompe (ahimé) all'altezza di un rio: salire per la scala in legno e sbucare, dopo il ponticello, su Corso Casale. Dopo lo spiazzo antistante un concessionario di motocicli c'é un passaggio nella recinzione e si scende sulla parte di pista ciclabile che porta al parco del Meisino. Da qui si può ritornare al ponte di Corso Belgio, costeggiando il Galoppatoio Militare e il Cimitero di Sassi per raccordarsi al ponte pedonale di Parco Michelotti.

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Mercoledì, 31 Ottobre 2012 10:24

Alle sorgenti del Po

Descrizione del percorso

 

Provincia: Cuneo

Bici consigliata: bici da corsa, city bike

Difficoltà: difficile

Partenza: Paesana

Arrivo: Pian del Re

Km di percorrenza: 20,5 Km

Tipo di terreno: asfaltato

Periodo consigliato: da aprile a giugno; da settembre a ottobre.

Tappe del percorso e punti di interesse

Questo breve ma intenso itinerario vi porterà a raggiungere le sorgenti del fiume Po con spettacolari viste sulle Alpi Occidentali.

L'itinerario parte da Paesana, a 614 m, è una località incuneata fra il Monviso e il Montebracco. Paesana detiene il record di feste patronali: San Giuseppe, Santa Margherita, l'Assunta e san Bernardo. Interessantissima la testimonianza dell'antica presenza dell'uomo, costituita da un consistente gruppo di incisioni rupestri concentrate sul Bric Lombatera, nella zona di Pian Munè, a 1384 metri di quota. Le incisioni e la disposizione dei massi fanno pensare a un antico luogo di culto.

Da Paesana la strada sale dolcemente con poi una serie di pedalate più decise fino al bivio per Oncino. Superata la deviazione per Ostana si arriverà dopo alcuni tornanti impegnativi a Crissolo (1318 m). Un ripido tratto porterà al centro di questo piccolo paese dove sorge il Santuario di San Chiaffredo, si passerà poi tra le frazioni di Serre e Borgo. Da qui il tratto più difficile e impegnativo fino ai 1715 m di Pian Melzè, noto come Pian della Regina. Dopo una serie di diagonali si arriverà al Pian del Re a 2020 m dove vi sono le sorgenti del Po. Quest'area con una superficie di 465 ettari è stata dichiarata Riserva Naturale Speciale del Parco del Po Cuneese. Per la sua ricchezza di acque è presente una torbiera e alcuni rari anfibi tra cui la Salamandra nera di Lanza.

Il Pian del Re è stato per ben due volte, nel 1991 e 1992, l'arrivo del Giro d'Italia, dove vinsero Massimiliano Lelli e Marco Giovanetti.

Consulta la mappa

Fonte: piemonte ciclabile

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Il taglio del nastro per la nuova pista ciclabile che collega la Valcuvia a Ferrera di Varese nelle Valli del Verbano è stato effettuato il 22 settembre scorso. Una pista che al momento arriva al centro storico del paese, vicino alla piazzetta dell'asilo e del sagrato della chiesa.

 

Un tracciato che non ha "nulla da invidiare alle piste ciclabili delle zone turistiche per eccellenza" ha commentato Marco Magrini, Presidente della Comunità Montana. Un percorso suggestivo che in prossimità della vecchia filanda si divide a fondovalle: un primo tracciato – da cui si può ammirare la Valcuvia, la Valtravaglia e i monti Pian Nave e San Martino – che passa quasi sopra le famose cascate di Ferrera, attraversa con un ponticello il torrente incontrando alcune aree verdi tra le insenature del corso d'acqua; un altro tratto – che sarà terminato a breve – congiunge la nuova pista con quella che attraversa la Valganna e la Valmarchirolo fino a Ponte Tresa, permettendo di arrivare in Canton Ticino su un percorso sicuro, protetto e nel verde.

La Regione Lombardia con diverse linee di finanziamento ha coperto interamente gli investimenti per la realizzazione dei due lotti di intervento, con un costo complessivo di poco più di 800 mila euro.

«Questo tratto di pista ciclabile è spettacolare» ha concluso Marco Magrini «anche se ovviamente di parte credo sia un giudizio assolutamente oggettivo. La rete di piste ciclabili in Provincia di Varese inizia a diventare estesa e ben collegata a stazioni ferroviarie e punti di interscambio. Oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini, le ciclabili possono essere uno stimolo per il rilancio del turismo nell'alto Varesotto».

Fonte: Varesenews

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