Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
A tal proposito il 2 dicembre, a Nociglia, quarta tappa del "1° Free Bike Tour del Salento". Challenge a tappe non competitive con l'obiettivo di far conoscere strade e sentieri dimenticati o raggiungibili solo stando in sella ad una Mountain Bike. Unico obbligo casco e rispetto del Codice Stradale in quanto le vie praticate sono aperte al traffico.
Le tappe che fino a questo momento hanno visto un'ampia adesione di appassionati delle ruote grasse (punte fino a quasi 200 presenze) sono state: Fondone Parco Rauccio (Trepuzzi), Giro delle Serre (Casarano), Giro dei Laghi (Muro Leccese).
Domenica prossima,quindi, tutti in sella per il "Giro dei Megaliti e delle antiche vie romane" con partenza alle ore 8.00 da via Manfredi a Nociglia. Gli accompagnatori saranno i bikers della A.s.d. Cicloclub Nociglia. Il percorso si snoderà attraverso luoghi di grande interesse storico, ricchi di monumenti rurali di varie epoche. Il tragitto coprirà circa 50 Km di terreno misto (asfalto + sterrato).
Una ciclogita a cui si potrà partecipare gratuitamente non dimenticando di portare un proprio rifornimento per le calorie che si andranno a consumare. Per ulteriori informazioni: gruppo di Facebook "Mtb Salento" di Cristian Guerundio.
Fonte: Il Paese Nuovo
A tal fine hanno organizzato il convegno "Lo sviluppo della Mobilità ciclistica Toscana. Le opportunità della Lr 27/2012" che si terrà a Livorno il prossimo 10 dicembre presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (Via Roma 234). «La legge predispone interessanti risorse economiche e prescrive gli strumenti per ottenerle ed utilizzarle i modo efficace: i Piani della Mobilità ciclistica- informano da Fiab - Le amministrazioni locali, in particolare i comuni, dovranno dotarsene e, preferibilmente, dovranno farlo in forma associata». In Toscana tra l'altro, al di la della legge, non si parte da zero spiegano dalla Federazione italiana amici della bicicletta.
L'orografia principalmente pianeggiante del territorio urbanizzato della Toscana, l'elevato numero di spostamenti intercomunali dei pendolari (studenti, lavoratori, etc..), l'uso sempre crescente delle bicicletta (oggi più della metà dei toscani la usa), le straordinarie potenzialità del cicloturismo, la qualità del paesaggio toscano, il buon numero di progetti di grandi infrastrutture ciclabili regionali e nazionali che attraversano il territorio toscano (via Francigena, Ciclopista del Sole, Ciclopista dell'Arno, Ciclopista dei due Mari e Ciclopista della Costa Tirrenica) e le straordinarie opportunità che offre la mobilità ciclistica per migliorare la mobilità urbana, «sono alcuni dei motivi per i quali è importante procedere da subito. Servono buoni piani e buoni progetti per creare una, non più rimandabile, rete ciclabile interconnessa e sicura», hanno concluso da Fiab.
Programma
Modera: Costantino Ruggiero. Past General Manager di Confindustria Ancma
09.15 Saluti Istituzionali
Alessandro Cosimi. Sindaco di Livorno
Ass. Paolo Pacini. Provincia di Livorno - Agricoltura,Turismo, Pesca
Ass. Piero Nocchi. Provincia di Livorno - Prog. Territoriale, Trasporti, TPL, Porti
Ass. Maurizio Bettini. Comune di Livorno - Trasporti e mobilità.
09.50 Introduzione ai lavori
Luca Difonzo - Presidente Fiab Livorno.
10.00 Fondamenti ed obiettivi della legge
Vincenzo Ceccarelli. Presidente della 6° Commissione Regionale Territorio e Ambiente e primo firmatario della LR 27/2012.
10.30 La mobilità ciclistica nelle politiche dei trasporti regionali
Enrico Becattini. Dirigente Area di coordinamento Mobilità e Infrastrutture. Giunta Regionale Toscana.
11.00 Illustrazione della LR 27/2012: adempimenti e prospettive per la PA
Giovanni Cardinali. Coordinamento toscano Fiab.
11.30 Coordinamento tra la pianificazione regionale (PRIIM), provinciale e comunale della mobilità ciclistica
Sergio Signanini. Coordinamento toscano Fiab.
12.00 Piani comunali della mobilità ciclistica. Metodologie e risultati attesi.
Daniele Mirani. Simurg consulenze e servizi.
12.30 Approfondimenti e buone pratiche. Dibattito. Conclusioni
13.15 Buffet
Fonte: Fiab
Si tratta di Pete e Alice McNeil, giovane coppia inglese che sta cercando di stabilire un record non da poco: il viaggio di nozze più lungo mai compiuto, in bicicletta. Dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda, per l'esattezza, per un totale di almeno un anno e mezzo, mese più mese meno, ma questo è ancora da vedere. Gli aggiornamenti della lunga pedalata di miele si possono trovare all'indirizzo www.mcneilsonwheels.com, dove è attivo un loro blog.
Quel che conta è che all'interno del loro itinerario planetario i due novelli sposi abbiano deciso e programmato di fare tappa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove sono giunti pedalando lo scorso fine settimana, armati di tenda e sacco a pelo, e accolti con entusiasmo dallo Staff del Parco e dai suoi collaboratori, tra cui un biologo e una naturalista spagnoli.
Pete e Alice, che sono arrivati dal Nord Europa attraverso le Alpi, proseguiranno ora il loro viaggio verso la Grecia, la Turchia, poi le ex Repubbliche sovietiche fino alla Cina, l'India, e infine l'Oceania. L'ente Parco fa loro i migliori auguri per il proseguimento di questa fantastica avventura, e li ringrazia per aver scelto il nostro territorio come tappa intermedia di questa traversata da guinness dei primati: un ulteriore riconoscimento del trend internazionale di visite e apprezzamenti ricevuti dall'area protetta, che rende il Parco Nazionale sempre più orgoglioso delle sue foreste e del suo impagabile patrimonio naturale e paesaggistico.
Fonte: Arezzo notizie
1) Alcune associazioni FIAB, infatti, offrono la possibilità di stipulare una polizza assicurativa "ad hoc", previo tesseramento all'associazione. L'assicurazione prevista offre una copertura per il ciclista di 24 ore su 24 ad un costo di 3 euro all'anno anno per i soci e per le associazioni. La cifra annua si riduce a soli 30 centesimi di euro all'ora per chi, invece, non fosse socio.
Oltre a questo, FIAB offre la possibilità di stipulare un'assicurazione contro gli infortuni, al costo di 90 euro all'anno per i soci e le associazioni e di 90 centesimi all'ora per i non soci.
2) Diversa, invece, la proposta fatta dal Touring Club, con la sua "Touring Bici Assistance": questa prevede, infatti, un costo annuo pari a 20 euro e comprende i seguenti servizi:
Assistenza ciclistica con mezzo di soccorso sul posto in caso di foratura o rottura del mezzo a più di 10 km di distanza dalla propria residenza. Precisiamo comunque che si tratta di un soccorso completamente gratuito solo nel caso in cui il ciclista debba esser accompagnato per una distanza non superiore ai 40 km dal punto in cui è stato prelevato.
Possibilità di organizzare la spedizione della bici e chiedere il rimborso spese fino ad una soglia massima di 150 euro.
Organizzare il proprio rientro in treno o in aereo, entro una spesa massima di 250 euro.
Invio di un medico in caso di infortunio e possibilità di rimpatrio sanitario.
Protezione della bicicletta mediante targa identificativa e libretto dei dati, e identificazione presso il Registro Italiano Bici.
3) Per chi, infine, volesse assicurare la propria bicicletta contro un possibile furto, la soluzione migliore sembra esser quella proposta da Easy Tag con la sua "BiciSicura Plus 1″. Si tratta di una polizza stipulabile per una bicicletta del valore fino a 500 euro.
L'indennizzo copre il 90% del valore assicurato, inclusa l'IVA per i privati, e viene normalmente corrisposto entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta.
fonte: buonenotizie.it
L'invenzione di Brooke è un vero e proprio proiettore, un faretto che viene montato sul manubrio e che funziona, apparentemente, come una normale luce che i ciclisti sono soliti montare per pedalare nelle ore serali, col buio.
Questo faretto però ha una particolarità: possiede un proiettore che illumina l'asfalto, disegnando un pittogramma verde che raffigura una persona sulla sua bici, il tipico simbolo del ciclista.
Si tratta di un'invenzione molto utile, perché il progetto si basa su una formula ben precisa. L'obiettivo è quello di oltrepassare quella parte "oscura" di campo visivo in cui l'automobilista non può vedere dallo specchietto retrovisore il ciclista che sta dietro l'auto, per questioni di spazio e di dimensioni.
Con questo faretto, il simbolo della bici viene proiettato sull'asfalto anche davanti l'automobile. Quindi l'automobilista non può non vederlo. Il prototipo è stato testato dagli autisti dei bus di Brighton e presto, già dal prossimo anno, partirà anche la produzione industriale. Blaze (questo il nome del dispositivo) dovrebbe costare, quando disponibile, circa 74 euro.
"Se Blaze servisse a salvare almeno una vita sulla strada" – dice la sua creatrice – "sarei una donna felice". In un periodo in cui si parla spesso di incidenti stradali e in cui si diffondo sempre di più associazioni a favore della sicurezza di chi va in bici, come Salvaiciclisti, invenzioni come queste ci aiutano a sperare in positivo.
In effetti, lasciare la nostra automobile e prendere la bicicletta è sicuramente un'azione a vantaggio della sostenibilità ambientale. Tuttavia il problema consiste nel fatto che spesso nelle nostre città non ci sono le condizioni adeguate per andare in bici.
Mancano le piste ciclabili o sono dissestate e quindi possiamo correre un vero e proprio pericolo. Andare al lavoro in bici richiederebbe una maggiore sicurezza. Tuttavia non sembra che in Italia si stia facendo molto in questo senso.
Blaze non è l'unica soluzione messa a punto di recente a questo proposito. Un altro progetto arriva direttamente da un'azienda americana, che offre una soluzione molto simile al faretto della designer inglese, uno strumento che potrebbe essere ideale per quanti scelgono di usare la bicicletta e di contribuire al rispetto dell'ambiente, senza tuttavia rischiare per la loro incolumità.
Si tratta di Bike Lane Safety Light, un sentiero luminoso al laser. Potremmo definire il tutto come una sorta di "pista ciclabile fai da te". Basta montare sul telaio della bici un laser, il quale riesce a creare attorno a noi un sentiero luminoso, in modo da essere sempre visti, specialmente da chi guida le automobili.
E' sicuramente un elemento di protezione per il ciclista urbano, che può essere anche più efficace rispetto ad altri sistemi, come ad esempio le luci a led o i caschi con airbag. Questo laser costa 40 dollari.
Magari non sarà utile per la sicurezza dei ciclisti nelle città più adatte per pedalare, ma sicuramente in molti altri luoghi d'Italia può essere un espediente a cui ricorrere.
Non sarà certo la soluzione che può risolvere in maniera definitiva il problema, ma comunque il laser per la sicurezza in bicicletta può essere considerato uno di quei rimedi che possiamo adottare per sentirci più sicuri quando pedaliamo in nome della salvaguardia ambientale.
Anche di sera, le nostre passeggiate in bicicletta diventano più sicure, perché la scia luminosa al buio ci permette di non incorrere in rischi inutili. Bike Line Safety Light si può comprare su Amazon, seguendo questo link. Ci auguriamo che il ciclista urbano diventi una figura sempre più diffusa: l'ambiente sicuramente ne sarà contento.
Fonte: ecoo.it
Foto di Paolo Agostini
Interessanti i risultati ottenuti con un crollo del numero degli incidenti e un aumento del gradimento dei cittadini, anche non ciclisti e non pedoni. La velocità delle auto è diminuita, ma non i tempi di percorrenza.
Sappiamo che le dimensioni delle strade nei nostri centri storici non permettono sempre queste soluzioni, ma in tutte le nostre città in periferia ci sono talvolta alcune strade molto ampie poco regolamentate con più corsie di auto e in cui ai pedoni e ai ciclisti vengono lasciati solo spazi residuali. Un altro punto di vista è possibile.
Loro le chiamano "strade complete - non solo piste ciclabili".
Il video dura 11 minuti. L'audio è solo in inglese, ma anche se dovesse sfuggire qualche parola la soddisfazione dei residenti è ugualmente tangibile.
Fonte: Fiab
Secondo ECF per il completamento di Eurovelo, la cui prima proposta del Parlamento Europeo per l'inclusione nella rete TEN-T risale al 2009, è necessario un investimento di 1,5-2 miliardi di euro, tuttavia traducibili in un ritorno economico dal turismo di 5 miliardi.
Fatti tutti gli scongiuri del caso, l'ECF si è dichiarata moderatamente ottimista, dopo che lo scorso 15 dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha espresso in risposta al Libro Bianco dei Trasporti l'auspicio dell'inserimento di Eurovelo nella rete TEN-T.
Molto probabilmente i 90 eurodeputati della Commissione TRAN avranno già le idee chiare in merito. Ad ogni modo l'ECF ha invitato tutti i cittadini che hanno a cuore le buone sorti di Eurovelo, ad incoraggiare i propri rappresentanti perché esprimano voto favorevole al finanziamento di questo grande progetto.
Gli 11 membri italiani della Commissione sono: David Sassoli, Debora Serracchiani, Andrea Cozzolino, Guido Milana (PD), Antonio Cancian, Carlo Fidanza, Gabriele Albertini (PDL), Giommaria Uggias (Italia dei valori), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà), Magdi Cristiano Allam (Io amo l'Italia), Mara Bizzotto (Lega Nord).
Ad ogni nome è accompagnato un link con il profilo del singolo eurodeputato sul sito della Commissione, in cui sono indicati i contatti Facebook, Twitter, il sito web e la mail.
Il consiglio, per chi fosse interessato a conoscere in anticipo le intenzioni dei nostri rappresentanti in Europa, e per chi ha un account, è di contattare gli interessati via Twitter (lo hanno tutti tranne Cancian e Albertini che potete comunque raggiungere per mail o Facebook), poiché è un luogo di interazione pubblico e più ideale per questo genere di comunicazioni.
Fonte: amicoinviaggio
Domenica 18 novembre oltre 200 persone si sono incontrare al Relaisfranciacorta, a Colombaro di Cortefranca (Bs), per l'evento organizzato da Alessandro De Petri. Una festa per rivedere insieme filmati e fotografie della 2ª Tunisia Desert Cup di inizio ottobre, insieme a tutti i partecipanti, ma anche per presentare la prima edizione del Tunisia Desert Bike che De Petri organizza dal 26 febbraio al 3 marzo 2013, insieme alla Scott e a Fabrizio Bruno, di Passione Avventura.
Una gara inedita, che si svolgerà in Tunisia a fine febbraio, e riservata alle mountain bike. Testimonial d'eccezione la campionessa olimpica, Paola Pezzo che sarà presente in Tunisia nel 2013 e che ha davvero girato tutto il mondo con la sua mountain bike. «Ma non la Tunisia – ha ammesso la campionessa di Bardolino – sono stata in Nuova Zelanda, in tanti posti lontani e diversi fra loro, ma l'Africa mi mancava. E' per questo che ho aderito con entusiasmo alla proposta di De Petri». Al fianco di Paola anche Paolo Rosola che, almeno per il momento, non pensa di partecipare, ma accompagnerà comunque i partecipanti nel nuovo progetto firmato De Petri Adventure.
Alla domenica del Relaisfranciacorta hanno partecipato fra gli altri Giacomo Agostini, che ha ammesso di aver cominciato da poco tempo ad usare la bicicletta per tenersi in allenamento, e poi Alex Caffi che in questi giorni si prepara per la sua prossima partecipazione alla Dakar, a bordo di un camion. C'erano anche molti altri amici – per esempio Arnaldo Farioli, Armando Gilardi, Roberto Sterza, Piero Polini, Germano Bellina, Giacomo Vismara, Romano Bellini, Gaetano de Filippo ed Antonio Santillo, molti dei quali presenti in Tunisia ad ottobre e ben lieti di incontrarsi nuovamente soprattutto nel nuovo contesto del Relais che ha appena cambiato gestione. Con il suo elicottero CH77 è arrivato anche Pierluigi Barbero. Partner di questa giornata in Franciacorta oltre alla Scott, anche la Renault Trucks e la Riva che ha esposto uno dei suoi bellissimi motoscafi – Super Acquarama - proprio nel parco, ampio e curatissimo, del Relais.
Fonte: moto.it
E' la storia di una bambina di 10 anni, Wadjda, che vive nella periferia di Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita. E' una ragazzina che vuole rompere gli schemi, che si impone in un mondo fortemente maschilista, ama divertirsi, spingendosi a volte anche al limite di ciò che le è permesso fare. Wadjda ha il desiderio di comprare una bicicletta verde che tanto ama e con la quale vorrebbe sfidare il suo amico di giochi Abdullah. Ma alle donne, come è risaputo, non è permesso andare in bici, nonostante questo divieto Wadjda pare fortemente convinta di portare avanti il suo intento e così partecipa alla competizione scolastica per poter vincere il premio che le permetterebbe di comprare la bicicletta che tanto desidera.
Importanti sono i momenti che la ragazzina vive con sua madre, i gesti di intesa, l'amore reciproco ed il desiderio di libertà che le accomuna.
Fonte: Cinema Befan
Come già negli anni passati, sono molto diversificate le proposte di attività didattiche del Parco, pensate per venire incontro alle esigenze di tutti, grandi e piccini. Dalle tematiche culturali e la storia del territorio, all'attenzione per l'approccio scientifico e per il carattere naturalistico, tutte comunque sempre caratterizzate da una marcata impronta sperimentale, che consenta ai ragazzi di conoscere attraverso l'esperienza diretta.
Il Parco pone poi, da sempre, grande attenzione alle varie forme di disabilità e si pone come regola imprescindibile quella di ridurre al massimo gli ostacoli alla partecipazione delle attività da parte dei ragazzi con disabilità, di qualsiasi forma esse siano. Per fare un esempio, sono 16, su 20 proposte, le attività che vengono svolte in luoghi accessibili ai ragazzi con ridotta capacità motoria, del resto il Parco fluviale Gesso e Stura ha, per sua natura e conformazione del territorio, tra le sue caratteristiche che lo contraddistinguono proprio l'accessibilità, in tutti i sensi che il termine porta con sé.
Proprio in quest'ottica il Parco si è dotato di una nuova bicicletta, pensata ad hoc per le persone con ridotta capacità motoria, che viene utilizzata a partire proprio da questo anno scolastico da poco iniziato.
Si tratta di una bicicletta, realizzata su misura da un artigiano cuneese, che permette di agganciare una carrozzina sulla parte anteriore, posizionandola su un'apposita pedana, in modo tale da consentirne il trasporto. Con lo stesso scopo, il Parco si è dotato anche di un tandem, ugualmente utilizzabile in alcuni casi di disabilità.
Le due biciclette sono state completamente finanziate da fondi europei Alcotra, nell'ambito del Piano Integrato Transfrontaliero P.I.T. 2007-2013 Progetto A6 "Migliorare l'accessibilità al territorio Marittime Mercantour incentivando i sistemi di mobilità sostenibile".
TANTI PERCORSI PER CHI HA DIFFICOLTA' - In generale, comunque, all'interno del Parco fluviale Gesso e Stura sono diversi i percorsi accessibili a persone con ridotta capacità motoria: il percorso ciclabile lungo il torrente Gesso, ad esempio, dagli impianti sportivi del Parco della Gioventù fino a Cascina Costantino. Nello specifico la parte di ciclabile che va dalla piscina al Santuario degli Angeli è stata risistemata la scorsa estate grazie ai fondi europei Alcotra del P.I.T. (Piano Integrato Transfrontaliero). Sono stati realizzati una serie di lavori che hanno permesso di sistemare la pista in punti dove la pendenza era particolarmente accentuata, migliorando l'accessibilità e la fruibilità delle piste, grazie alla riduzione della pendenza del selciato.
Ugualmente accessibili sono il percorso ciclabile della confluenza, dal Parco della Gioventù al ponte Vassallo delle Basse di Stura; l'Orto didattico del Parco, dotato di un'apposita aiuola rialzata, il percorso didattico dedicato alle farfalle "In un battito d'ali", sul percorso ciclabile torrente Gesso; l'area relax sotto il Santuario degli Angeli e quella a Basse di Stura in prossimità del Polo canoistico.
Infine non va dimenticato che all'interno dell'Oasi naturalistica "La Madonnina", sita nel comune di Sant'Albano Stura, è stato realizzato, dall'Unione del Fossanese nell'ambito del Progetto Alcotra 2007-2013 "Nuovo Territorio da scoprire", un percorso per ipovedenti disposto all'entrata e nei sei capanni dell'oasi per informare le persone ipovedenti e cieche sulle specie di uccelli presenti all'oasi. In ogni capanno, oltre alla cartellonistica in "braille", è stata collocata anche una terracotta in bassorilievo che riproduce una delle tante specie di uccello che popola l'oasi. È stato realizzato anche un pdf predisposto per essere scaricato in "stereocopia", così da poter essere letto da ipovedenti e ciechi.
Fonte: PuntoCuneo
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.