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Martedì, 19 Novembre 2013 10:03

Il Kit di Bici Sicura

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 Il kit BiciSicura è composto da un libretto certificato dal Registro Italiano Bici e da una targa adesiva in polipropilene trattato, indelebile ed automarcante. L'operazione di protezione della bicicletta avviene tramite l'applicazione della targa in una zona visibile della bicicletta.

Cosa contiene il kit BiciSicura?

la targa numerata di plastica autoadesiva, da collocare sul telaio della bicicletta;
il Libretto della bicicletta, su cui riportare i dati della bici e quelli del proprietario, da conservare per il riconoscimento della bicicletta ritrovata;
le istruzioni per comunicare i dati bici/proprietario al "Registro Italiano Biciclette" (RIB), un sistema informativo consultabile su internet o telefonicamente dalle forze dell'ordine e dall'iscritto al servizio.

Come funziona il kit BiciSicura?

Una volta applicata la targa sul telaio delle bici, si compila il Libretto della bicicletta e si comunicano i relativi dati al RIB con diverse modalità possibili: chiamando il numero verde (800 03 45 17); inviando un sms o un mms (con foto della bici) al numero 347.877 52 58; registrando direttamente i dati su uno dei siti web disponibili (www.easytag.it o www.registroitalianobici.it).

Fonte: www.registroitalianobici.it

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Nella città di Prato operano ormai da molti anni numerose associazioni amiche della bicicletta che, pur da punti di vista diversi, sono particolarmente sensibili al tema della salvaguardia dell''ambiente e della mobilità sostenibile e si impegnano, con specifiche modalità di azione, per costruire una città più rispettosa della propria storia e delle bellezze paesaggistiche del territorio, nella quale le diverse modalità di traffico possano integrarsi garantendo a tutti standard di sicurezza adeguati e una qualità di vita pari a quella delle più moderne città europee. Accanto ad associazioni di tradizione come Fiab, Wwf e Legambiente, a realtà radicate nella tradizione del ciclismo sportivo e del cicloturismo come Uisp, Ac Pratese 1927, Medici Pratesi e Coppini Sport, ad iniziative legate alla cultura del viaggio e al mondo dei "bike messengers" come Libreria Il ManuAle ed Ecoposta, si sono imposti all''attenzione in questi ultimi anni gruppi di giovani con la passione del collezionismo ciclistico come Pif-Prato in Fissa, e infine è esploso in modo prepotente l''arcipelago variegato dei social network che anche nella nostra città ha visto emergere blog dedicati alla mobilità 'dolce' come "La filosofia va in bicicletta", "Prato Ciclabili", "Pista ciclabile del Bisenzio".
Per dare maggiore visibilità ed efficacia all''impegno di quanti operano all''interno di queste realtà è nato Prato Città in bicicletta, un network di associazioni e di cittadini convinti che solo unendo le forze si può diffondere la cultura della bicicletta, sollecitare le istituzioni a realizzare interventi di politica urbanistica adeguate ai tempi, favorire forme sempre più diffuse di mobilità intermodale, che puntino in modo privilegiato sul trasporto pubblico, le isole pedonali, gli itinerari ciclabili protetti, il transito delle biciclette nelle corsie preferenziali e nei sensi unici, la moderazione del traffico automobilistico con introduzione di zone con limite di velocità a 30 km/ora.
Fin da ora è attivo un blog Prato Città in Bicicletta, per il momento ospitato all'indirizzo http://pratociclabili.teo-soft.com/ nel quale è possibile trovare raccolte in un unico format aggiornato tutte le informazioni che compariranno sui siti internet e Facebook dei soggetti che partecipano al progetto. Una vetrina completa e aggiornata di tutto quello che a Prato, in Italia e nel mondo viene pubblicato sul tema della mobilità.
Fonte: www.tvprato.it

Lunedì, 18 Novembre 2013 14:31

Giornata Mondiale vittime della strada

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La Giornata Mondiale in ricordo delle vittime per incidenti stradali ricorre ogni terza domenica del mese di Novembre. Le vittime delle strade italiane sono tante; 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata. Il parlamento Europeo ha chiesto all'Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri. Dopo ogni incidente grave, inizia un doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo. Nel mondo gli incidenti stradali ogni anno causano circa 1,2 milioni di morti (fonte ONU). A questi si aggiungono tra i 20 e i 50 milioni di feriti: il tutto si traduce in oltre 500 miliardi di dollari di costi sociali.
"La celebrazione del ricordo delle vittime della strada, deve costituire un momento di profonda riflessione per le istituzioni e per i cittadini. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni giorno, sulle strade del nostro Paese, si consuma una vera e propria strage a puntate che non ha eguali per numero di morti e feriti": dice il presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci. Non è un caso d'altra parte che dal 2005, a seguito di una risoluzione votata dalle Nazioni Unite, la terza domenica di novembre è dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali. "Questa giornata – commenta Minucci – è nata con la volontà di riportare sistematicamente all'attenzione dell'opinione pubblica, il dramma degli incidenti stradali, il dolore che ogni giorno le famiglie devono sopportare per la perdita di un caro: 3653 vittime nel solo 2012, un quarto delle quali aveva meno di 30 anni. Non sono solo le morti a destare preoccupazione: ogni anno registriamo quasi 900mila feriti, 100mila dei quali riportano invalidità permanenti gravi. Si tratta di persone che vedono cambiare per sempre la propria vita. Non possiamo restare indifferenti di fronte a questi dati".
Fonte: www.repubblica.it

Lunedì, 18 Novembre 2013 07:37

Pibal la bici-monopattino di Philippe Starck

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"Come l'anguilla, ondeggiando e burlandosi della corrente Pibal risponde ad una nuova ergonomia urbana per una transazione laterale che permette di pedalare su un lungo percorso, di pattinare su una strada pedonale e di camminarle di fianco e trasportare un bambino o un carico sulla piattaforma. Non ha che la bellezza della sua intelligenza, della sua onestà, della sua durabilità. Semplice e affidabile, è il nuovo amico al servizio delle aspettative future di Bordeaux"
Philippe Stack
Tutto è iniziato alla prima edizione del Cyclab nel 2010, dove il sindaco Alian Juppé ha lanciato un appello per realizzare una nuova bicicletta adatta alle esigenze della città. Appello colto da Philippe Stark nel 2012, ma anche da oltre 300 internautes che attraverso il sito Je participe hanno contribuito a realizzare l'idea presentata dal noto designer d'oltralpe alla seconda edizione della manifestazione.
Je participe è la piattaforma di consultazione del Comune di Bordeaux che permette ai cittadini di andare oltre alle consultazioni live del condominio e che permette di esprimere la propria opinione per questioni che hanno a che fare con l'intera comunità.
Un meccanismo che non dovrebbe essere solo un esempio esotico, ma qualcosa da citare ogni volta che si afferma che questo è possibile – e in questo modo – grazie a Internet e alla volontà delle amministrazioni pubbliche.
Pibal è dotata di una pedana nella parte inferiore del telaio che le permette di essere usata anche come monopattino. La soluzione, che a un primo sguardo può sembrare strampalata, si rivela perfetta per tutte le volte in cui si è costretti a percorrere delle zone pedonali, interdette alle biciclette e che, pertanto, richiedono al ciclista di smontare di sella. Spingendo la Pibal con un piede solo, infatti, è possibile attraversare aree pedonali (marciapiedi inclusi) senza incorrere in contravvenzioni di sorta per poi rimontare in sella al momento più opportuno.

Fonte: partecipactive.com/

Lunedì, 18 Novembre 2013 07:23

Bike vs Cars: il film sulle bici

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Bikes VS Cars, il film che racconta delle comunità, delle associazioni e dei movimenti di ciclo attivismo i quali, dal basso, fanno leva affinché politici e urbanisti inizino a pianificare sul serio città non più a misura, esclusivamente, di automobile. Così come un film che indaga sulle strategie che le case automobilistiche e le compagnie petrolifere mettono in atto, da sempre, affinché la nostra continui ad essere una società dipendente dall'auto, con la complicità di classi dirigenti e di uomini dello stato senza scrupoli che guardano soltanto al proprio tornaconto. Gran parte delle riprese del film sono già state effettuate, - le storie si sviluppano tra Los Angeles, Toronto, San Paolo, Bogotà, Londra e Copenhagen così come sono in programma riprese a Parigi e in Cina, e dovunque troveremo personaggi o collettività che varrà la pena raccontare, secondo quando ci racconta Glynnys Ritter, della WG film che produce il documentario. Il cambiamento climatico e lo stress quotidiano di essere rinchiusi in una macchina frustrano le persone più che mai. La gente di tutte le città del mondo sta adottando la bicicletta come uno "strumento fai da te "per il provare ad attuare un grande rinnovamento di tendenza.
Ma ancora: le vendite di auto sono in piena espansione, 1 miliardo di automobili oggi e 2 miliardi ce ne saranno nel 2020. Bisogna fare qualcosa!
Il film che uscirà nel 2014, sarà realizzata da Big Boys Gone Bananas!* e diretta dal regista svedese Fredrik Gertten
Il primo passo è quello di aiutare il film a vedere la luce. Servono in tutto 50mila dollari. Potete dare il vostro contributo economico su kikstarter, uno dei siti più famosi di crowdfunding.

Fonte: www.rivistabc.com

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La progettazione di un anello ciclabile lungo i viali, che permetterà di collegare al centro storico le piste e i percorsi provenienti dalle diverse parti della città, è parte del più ampio progetto di una nuova pedonalità "Di nuovo in centro", promosso dal Comune di Bologna. Il progetto prevede di realizzare una pista ciclabile bidirezionale ricavata - dove possibile - sullo spartitraffico centrale dei viali che circordano il centro storico di Bologna. I primi due tratti che verranno attivati sono quello tra viale Vicini e Porta San Mamolo e quello tra Porta Mascarella e la Stazione FS. Ad essi seguiranno via via gli altri tratti.
La futura "tangenziale delle biciclette" è oggetto del laboratorio di progettazione partecipata "In bici sui viali", coordinato da Urban Center Bologna, che ha chiamato a collaborare all'elaborazione e alla denifizione del progetto le associazioni di ciclisti attive in città e tutti i cittadini e le cittadine interessati.
Il prossimo incontro del laboratorio "In bici sui viali", coordinato da Urban Center Bologna, si terrà martedì 19 novembre alle ore 17.00 presso la sala Atelier: nel corso dell'incontro verrà presentato il progetto definitivo del 2° stralcio della "Tangenziale delle biciclette".

Fonte: www.urbancenterbologna.it

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