Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
L’iniziativa, che ha visto impegnati i volontari delle due associazioni, è consistita nella conta di tutti i mezzi a motore e non, nella fascia oraria delle 7:30 - 9:30 in alcuni punti di accesso e di passaggio della città come: Ponte di Mezzo, via Matteotti, via Conte Fazio e Bagni di Nerone.
Dalla rilevazione è stato possibile dedurre che, seppure la città di Pisa con le sue zone a traffico limitato e aree pedonali, favorisca la mobilità in bici, esiste ancora un’ampia parte di cittadini che continua a usare i mezzi a motore. Infatti: gli spostamenti quotidiani nel centro storico, nello specifico in Ponte di Mezzo, tra il 64% dei mezzi registrati sono stati 906 di biciclette e 518 tra auto e motorini. Mentre, dal rilevamento delle altre stazioni si evince che, nonostante la crescita del numero di bikers, all’incirca il 5% in più, l’auto si usa in maggior misura, il 59% ai Bagni di Nerone, il 91% in via Matteotti e il 92% in via Conte Fazio.
Dall’analisi dei dati sul traffico cittadino, concludono gli attivisti di Legambiente e di Fiab, è utile comprendere come la realizzazione di un’efficiente rete di piste ciclabili possa essere l’unico modo per incentivare la gente all’uso delle due ruote.
A questa prima iniziativa, dovrebbero seguirne altre come ad esempio: quella del monitoraggio, infatti, molte piste ciclabili, tipo quella di via Conte Fazio, continuano a essere praticate abusivamente dagli scooter che inevitabilmente finiscono, per ragioni di sicurezza, con lo scoraggiare i ciclisti a percorrerle.
Poi c’è il problema della pista ciclabile di via Matteotti, il Cigno Verde pisano fa notare che circa 160 ciclisti scelgono di non praticarla per i continui e difficili attraversamenti, oltre che per la discontinuità del percorso.
Da Legambiente e Fiab fanno notare che il traguardo della città a prova di bici non è impossibile da raggiungere, poiché città come Milano, con un’alta densità di mezzi a motore, grazie ad una politica “pro-cycling” è riuscita ad abbassare il livello di transito di 30.000 veicoli.
Pertanto, considerate le dimensioni della città di Pisa e la rete di piste ciclabili che dispone, attraverso una politica più efficiente da parte dell’Amministrazione Comunale, si può migliorare la vivibilità e la mobilità di cittadini e dei visitatori.
Fonte: greenreport.it