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È stata approvata lo scorso 14 Novembre dal Consiglio Comunale della città di Torino la mozione proposta da Silvio Viale (Lista Civica per Torino) per ridurre il limite massimo di velocità da 50 a 30km/h in molte delle strade cittadine.

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Venerdì, 19 Luglio 2013 10:03

Torino. Il pericolo corre sulle due ruote

Il 18 luglio a Torino, davanti al palazzo del Comune, l’associazione Bike Pride ha organizzato la manifestazione: “Nel giorno dalla scomparsa di Gianmatteo Gerlando”; il ragazzo di 28 anni investito e ucciso su un attraversamento ciclabile mentre si recava al lavoro.. Proprio nel capoluogo piemontese, solo pochi giorni fa un ragazzo di 24 anni, Christian Ascolese, è stato falciato su un marciapiede da un coetaneo ubriaco al volante. Un episodio che “testimonia come la sicurezza di pedoni e ciclisti sia ancora un tema sottovalutato. La velocità e una cultura che privilegia le auto come uniche utenti della strada, continuano a mettere a repentaglio la vita di chi si muove con altri mezzi”, commentano i membri dell’associazione. I dati dell’ultimo Rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali, pubblicato lo scorso ottobre, danno l’idea della gravità del fenomeno. Nel 2011 sono morti 282 ciclisti, quasi uno al giorno, e ne sono rimasti feriti più di 16.000. Non va meglio per i pedoni, l’altro “soggetto debole” della strada: in un anno i morti sono 589, i feriti oltre 21.000. “Con qualche anno di ritardo, ci si sta avvicinando al dimezzamento delle morti rispetto al 2001 (-45%) chiesto dall’Unione Europea. Questo dato è però sempre più sbilanciato verso le quattro ruote (-56%, dimezzamento abbondantemente superato) a scapito dell’utenza debole (-37% pedoni, -13% ciclisti, – 30% motociclisti)”, fa notare Edoardo Galatola, responsabile Sicurezza di Fiab. Per il terzo anno consecutivo, caso unico in Europa, nel 2011 i morti nell’utenza debole hanno superano quelli delle auto. In particolare, “i ciclisti sono l’unico segmento che ha visto un incremento seppur minimo di morti rispetto al 2010 (282 contro 263), ma anche per pedoni e motociclisti la riduzione è stata minima”. Nell’insieme, però, c’è una nota positiva: “Questo dato non va letto in valore assoluto, ma rapportato agli spostamenti. Poiché questi sono aumentati, l’incidentalità per chilometro percorso è diminuita”.

Fonte: www.greenews.info

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Venerdì, 18 Gennaio 2013 12:34

Pedelec, il futuro della bici e' elettrico

C'è chi non le reputa vere biciclette, chi inizia a prenderle in considerazione, chi le usa già da tempo e ne è pienamente soddisfatto. Stiamo parlando delle biciclette a pedalata assistita, il futuro delle due ruote per molti esperti. Ne è assolutamente convinto Hannes Neupert, presidente dell'associazione tedesca ExtraEnergy secondo cui le pedelec sostituiranno progressivamente e completamente le "normali" biciclette. Positive le stime per il 2018 con la vendita di 1,6 milioni di unità a livello mondiale (fonte rapporto Go Pedelec 2012 – Extraenergy)

Ma quali sono le caratteristiche di questo mezzo? Pedelec (Pedal Electric Cycle) è una bicicletta con motore elettrico il cui supporto si innesca solo pedalando. Il motore si disconnette automaticamente al raggiungimento dei 25 km/h in quanto questa è la velocità massima consentita a livello europeo per i veicoli classificati come biciclette. Possono quindi andare ovunque, e non c'è obbligo di casco, patente e bollino dell'assicurazione. La corrente viene fornita da una batteria ricaricabile la cui durata dipende da alcuni fattori: il peso del ciclista, le condizioni della strada, la qualità dei componenti.

Sempre secondo il rapporto Go Pedelec, la crescente diffusione è dovuta ad una serie di motivazioni: coprire lunghe distanze senza fatica, andare a lavoro senza sudare, superare facilmente le salite, fare attività fisica senza necessariamente essere allenati. Tra le categorie di utenti che ritengono più utile l'utilizzo della pedelec ci sono soprattutto i pendolari, le persone anziane, quelle in sovrappeso o che abitano in zone collinari. Non mancano automobilisti o motociclisti, maggiormente attratti dalla bici a pedalata assistita rispetto alle normali biciclette.

Recente anche l'interesse di case automobilistiche: Bmw e Volkswagen hanno già lanciato la loro prima bici motorizzata.

Il settore è in costante crescita (nel 2010 in Europa la vendita di biciclette a pedalata assistita ha superato il milione, fonte rivista E-bike Europe) e l'utilizzo delle pedelec riguarda non solo gli spostamenti individuali ma anche quelli collettivi: si pensi al trasporto di merci pesanti (in Olanda viene data in prestito dall'Ikea per il trasporto dei mobili acquistati), alle famiglie con bambini (il bakfiets), al servizio di ciclocorrieri o a quello di bike sharing comunale con colonnine di ricarica.

Anche la sicurezza sembra beneficiarne: nel traffico cittadino è stato calcolato che, grazie all'aiuto del motore, si presta più attenzione all'ambiente circostante e si è più lucidi in caso di pericolo (fonte atob.org.uk). E non mancano i vantaggi anche dal punto di vista ambientale: passando dall'auto ad una pedelec si riduce l'emissione di Co2 che può ulteriormente abbassarsi utilizzando fonti rinnovabili. Alcuni Paesi già lo fanno: nel 2011 in Austria sono state concesse agevolazioni per imprese che compravano pedelec utilizzando corrente da pannelli fotovaltaici.

Mentre nel Nord Europa la diffusione delle pedelec è in costante aumento, in alcuni Paesi tra cui il nostro c'è ancora la tendenza a considerare le biciclette elettriche come mezzi di spostamento per persone anziane e adatte a chi ha problemi fisici. In realtà il mercato sforna ogni anno modelli elettrici altamenti competitivi e moderni per un pubblico giovane e sportivo: dalle mountain bikes alle bici da corsa, dalle bici pieghevoli alle city bike, tutte dotate di batterie molto leggere e prestazioni di alta gamma. Si tratta di un acquisto che però ha il suo esborso economico: per una pedelec con un buon rapporto qualità – prezzo, la fascia di costo è tra i 1.000 e i 2.500 euro. Una cifra non da poco, soprattutto di questi tempi. Ma se si pensano ai vantaggi nel medio – lungo periodo e ai bassi costi di gestione, la percezione delle cose cambia. Un utilizzo frequente della bici al posto dell'auto ad esempio per andare a lavoro, a scuola o a fare la spesa fa rientrare in poco tempo il costo sostenuto per l'acquisto.

Riassumendo, ecco alcune buone ragioni per utilizzare una pedelec:

consente di superare dislivelli notevoli

stimola il movimento anche dei più pigri

porta a destinazione senza sudare

è adatta a chi vuole riprendere ad andare in bicicletta

non occorre assicurazione o patente

offre maggiori alternative di percorso

ha bassi costi di gestione

permette il trasporto di merci anche pesanti

favorisce un utilizzo costante della bici

permette di coprire lunghe distanze e con maggiore sicurezza

Fonte: BiciZen - Alfredo Bellini

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Friedrichshafen (Germania): Secondo una stima dell'Associazione tedesca dell'industria della bicicletta ZIV, nella sola Germania verranno vendute quest'anno circa 400.000 biciclette. Negli ultimi cinque anni, le vendite annuali di e-bike in Germania sono aumentate di quasi otto volte. Le e-bike offrono ai ciclisti delle possibilità del tutto nuove: chi le usa per le lunghe escursioni può fare delle tappe più lunghe e salire più in alto, per chi le usa in famiglia, il trasporto di grandi quantità di spesa non è più un problema. Il boom delle e-bike richiama sempre più nuovi player sul mercato.

La lista dei maggiori produttori di sistemi di propulsione sembra il "Chi è" del settore dell'elettronica e della mobilità. Accanto a Bosch e Panasonic, vediamo anche Yamaha quale fornitore di e-bike, che è riuscito a guadagnare come cliente la Giant, il più grande produttore di biciclette al mondo. L'associazione valuta che la quota di mercato a lungo termine delle e-bike si aggirerà intorno al quindici percento. „Nei Paesi Bassi il mercato delle e-bike si è già stabilito a questo livello alto. Prevediamo che nei prossimi anni questa sia la tendenza anche nel mercato tedesco", afferma il direttore dell'associazione ZIV Siegfried Neuberger.

Mostrami la tua bicicletta e ti dirò chi sei

Il mercato delle biciclette riserva anche altre esclusive novità. La tendenza si muove sempre di più verso l'uso della bicicletta come stile di vita ed espressione della propria personalità. Gli anticonformisti e gli individualisti si ispirano per esempio alla subcultura urbana delle biciclette 'fixed gear', la cui influenza estetica si riscontra sempre di più nelle bici da città stylish e allo stesso tempo sicure. I metropolitani puntano sulle biciclette pieghevoli mentre gli appassionati di tecnologia trovano la risposta nelle veloci speed pedelec. Le famiglie al passo coi tempi, invece, usano le biciclette da trasporto per portare bambini e spesa da un punto all'altro in città.

La misura giusta

Come ovunque nello sport, dove l'uomo e la macchina formano un'unità, anche nel ciclismo lo sviluppo tecnologico occupa un ruolo importante. Nel mondo della mountain bike è scoppiato il dibattito relativo al diametro ideale delle ruote. Se per molti anni si considerava ideale la ruota da 26 pollici poi da 29 pollici, ora numerosi produttori rinomati del settore mountain bike vogliono lanciare la misura intermedia di 27,5 pollici.

Anche le biciclette da corsa e le mountain bike si trasformano sempre di più in e-bike: sempre più ciclisti utilizzano dei cambi elettronici cambiare marcia sulle loro bici da corsa. Il fornitore giapponese di accessori per biciclette Shimano ha annunciato per la stagione 2013 il mozzo con cambio interno elettronico per biciclette per il tempo libero. Un'altra anteprima digitale sarà presentata all'Eurobike presso lo stand del fornitore di ammortizzatori Fox Racing Shox: la forcella e l'ammortizzatore posteriore possono essere regolati prossimamente da un comando elettronico remoto.

Eurobike: il barometro delle tendenze del settore

Fra qualche settimana, il settore internazionale della bicicletta si darà appuntamento a Friedrichshafen, dove saranno presentate le numerose anteprime e le tendenze per il futuro. I primi giorni dell'evento saranno riservati agli operatori del settore e ai media. Nella quarta giornata (sabato 1.0.2012) si apriranno le porte anche al pubblico, che potrà informarsi sulle novità sul mercato delle biciclette. L'Eurobike Demo Day, riservato agli operatori del settore e ai giornalisti, si terrà martedì 28 agosto dalle 10 alle 17 in Algovia.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.eurobike-show.com.

Comunicato Stampa

Per maggiori informazioni visitare il sito www.eurobike-show.com

Fonte: http://www.pianetamountainbike.it

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Venerdì, 13 Aprile 2012 09:21

La bicicletta. Il futuro della mobilita' urbana

Se pensiamo che nei paesi industrializzati ogni anno milioni di persone si ammalano a causa delle cosiddette "malattie del benessere", legate all'abbondanza di cibo, alla sedentarietà e all'inquinamento (come dimostrano i recenti allarmi sull'aumento di malattie respiratorie nei bambini a Milano e non solo), diviene allora evidente l'importanza di ripensare le nostre abitudini in direzione di stili di vita più sani, che rispettino di più la nostra salute e quella del pianeta che ci ospita. La bicicletta è il mezzo su cui puntare per cercare di risolvere questi problemi. Andare in bicicletta, rinunciando a spostarsi in auto, fa parte delle buone pratiche che tutti dovremmo adottare. In Italia non si investe ancora a sufficienza sulla bicicletta, ma in altri paesi le cose vanno diversamente. In Danimarca, ad esempio, ben il 36% dei cittadini usa la bici per i suoi spostamenti quotidiani e il Comune di Danimarca ha affermato di voler innalzare questa quota al 50% entro il 2015. Anche a New York si è deciso di inaugurare un servizio di bikesharing che quest'estate metterà a disposizione 10.000 bici, creando così 200 posti di lavoro e profitti per 26 milioni di euro nei primi 5 anni, che verranno divisi a metà tra l'operatore e l'Amministratore comunale.

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