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Il 12 luglio a Roma si svolgerà presso la sala convegni "Santa Marta del Collegio Romano" la Cerimonia per la presentazione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa. La manifestazione, organizzata dal Ministero per i beni e le attività culturali con la partecipazione del Consiglio d'Europa, è finalizzata alla pubblicizzazione dei risultati della selezione italiana per l'individuazione della candidatura italiana tra 77 proposte pervenute, tutte attestanti azioni positive attuate dalle popolazioni locali in un'ottica di sviluppo sostenibile. La Commissione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2012-2013 ha deliberato l'assegnazione della menzione speciale alla Confederazione per la Mobilità Dolce (CO.MO.DO.) che ha presentato il progetto editoriale "Le Ferrovie delle Meraviglie" - nato dall'evento culturale nazionale "Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate"- per aver da più di un decennio operato per il recupero e la valorizzazione di tracciati ferroviari dismessi. I sedimi ferroviari dismessi sono tratte antiche che testimoniano la politica dell'Italia post unitaria per collegare comunità locali diverse per lingue e culture, con manufatti finalizzati al funzionamento del servizio e alla manutenzione del percorso ferroviario. Dichiara la Presidente FIAB, Giulietta Pagliaccio: "Siamo particolarmente orgogliosi per questo riconoscimento assegnato a CO.MO.DO, la Confederazione della Mobilità Dolce che è un pò figlia della FIAB. Infatti la nostra Federazione non solo ha contribuito alla sua costituzione, ormai una decina di anni fa, ma per anni ha espresso la figura del Vice Presidente". Alla cerimonia del 12 luglio, a Roma, per la FIAB sarà presente Umberto Rovaldi, consigliere nazionale, responsabile settori exferrovie, loro recuperi e paesaggi della mobilità dolce. Rovaldi con Giulia Cortesi è stato inoltre curatore del volume "Dalle rotaie alle bici" (FIAB 2011) disponibile per chi ancora non l'avesse consultato su http://www.fiab-areatecnica.it/pubblicazioni/manuali-e-studi/fiab/355-dalle-rotaie-alle-bici.html).

Lello Sforza

Responsabile Ufficio Stampa FIAB onlus

(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

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Con un'inchiesta parlamentare in corso in Gran Bretagna si parla molto di come il paese potrebbe aumentare l'uso della bicicletta. Il Direttore dello Sviluppo di ECF Kevin Mayne, veterano della bici, con una grande esperienza nel campo dell'advocacy, parlando alla stazione radio globale Monocle ha dato dei suggerimenti importanti.

articolo tradotto dal sito ECF "Want To Increase Cycling? You'll Need Money, Not Just Talk."

Perchè alcuni paesi riescono ad avere più di due terzi degli spostamenti in bici, mentre in certi altri solo pochi coraggiosi usano le due ruote ? E perchè il 40% dei bambini danesi vanno a scuola in bici, mentre negli USA, Australia e Gran Bretagna il loro numero non raggiunge neppure lontanamente il 10% ?

Parlando alla radio il direttore di ECF ha voluto condividere ciò che pensa.

«Il governo deve investire nella fiducia dei cittadini» ha detto Mayne. «Quando in Europa si chiede che cosa ha dato fiducia ai cittadini, la prima cosa è il fatto che le politiche per la bici sono sostenute in modo consistente e continuativo da soldi e non solo da parole. La bici è un mezzo di trasporto a tutti gli effetti. »

I paesi che hanno livelli importanti di spostamenti in bici investono soldi. Gli olandesi stanziano circa 25 Euro per abitante. Come minimo i governi nazionali e locali dovrebbero spendere il 10% del budget dei trasporti a favore della bici. Ma per spingere le persone ad usare la bici ci sono anche altri problemi da affrontare, come ad esempio l'uso dell'auto.

«Nessuno è riuscito a cambiare i comportamenti concentrandosi semplicemente sulla bicicletta. Si sono occupati delle abitudini degli automobilisti, si sono occupati di limiti di velocità... di strade in cui i bambini possano camminare e giocare» ha detto Mayne.

Mayne è ugualmente convinto che i governi nazionali debbano guardare anche a quale mezzo si usa per recarsi al lavoro. Durante la trasmissione anche Helle Soholte di Gehl Architects ha dato alcuni consigli utili.

«Non c'è un unico modello che funzioni in tutto il mondo», ha spiegato Soholte.

«Ma non c'è un urbanista del traffico che non sarà d'accordo con me su questo punto. Più strade si costruiscono, più le auto aumentano. Lo stesso vale per le infrastrutture per la bici. Se offriamo delle infrastrutture adatte per i ciclisti, avremo più ciclisti sulle strade».

Con l'inchiesta parlamentare in corso speriamo che le parole si trasformeranno in fatti, cioè una continuo flusso di soldi stanziati nei budget. Questo è ciò che farà la differenza tra il 2% di spostamenti in bici e il 20%.

(In Youtube l'intervista su Monocle Gobal Radio. Solo audio, in inglese).

Successivamente il sito Bike BIZ riporta che il Dft (Department for Transport) ha stanziato 62 milioni di sterline per la bici – questo è l'annuncio fatto dal Ministro dei Trasporti. Ma il British Cycling afferma «Una sterlina per persona non è sufficiente, ce ne vogliono 25».

Il Ministro dei Trasporti Norman Baker ha rivelato al Times che ulteriori 62 milioni di sterline saranno messi a disposizione per la bicicletta in Gran Bretagna. E' una manovra già annunciata e si presume che più soldi saranno stanziati quando in primavera David Cameron e Nick Clegg renderanno nota un'importante campagna per la bici.

Per quanto riguarda l'ultimo stanziamento le città potranno concorrere al fondo di 20 milioni di sterline per il miglioramento della sicurezza dei ciclisti. Ulteriori 32 milioni di sterline andranno al miglioramento degli incroci, per i parcheggi nelle stazioni ferroviarie e per itinerari ciclabili nei parchi. «Questo è l'investimento più importante per la bici che mai sia stato fatto» ha detto Baker al Times.

Il pacchetto principale riguarda il miglioramento della ciclabilità nelle città al di fuori di Londra. Il Ministro dei Trasporti ha detto che si aspetta di ricevere le richieste di finanziamento da parte delle municipalità entro l'estate.

«Siamo impazienti di dare il via. L'intenzione è di spendere questi soldi il prima possibile» ha affermato.

Il British Cycling ha accolto con soddisfazione il finanziamento, ma ha detto che si tratta ancora di una goccia d'acqua nell'oceano.

Martin Gibbs, direttore delle politiche e questioni legali di Bristish Cycling ha detto: «Bisogna dar credito a Norman Baker per questo ulteriore finanziamento per le infrastrutture per la bici, ma ciò di cui abbiamo bisogno è un investimento massiccio a lungo termine e una strategia che metta la bici al centro delle politiche dei trasporti.»

«L'investimento totale corrisponde a meno di una sterlina l'anno per abitante. Gli olandesi ne spendono 25 per persona e lo fanno da decenni. Abbiamo bisogno di arrivare a questi livelli di finanziamenti se vogliamo davvero fare decollare la bici in Gran Bretagna».

Pensate un po'. Un dibattito così da noi è pura fantascienza. In Italia per la mobilità ciclistica milioni di chiacchiere.

Fonte: Fiab onlus

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Venerdì, 25 Gennaio 2013 12:14

La bici fa bene al commercio

Quando nella città di Napoli, pochi mesi fa, fu approntata una pista ciclabile, non furono poche le voci di protesta da parte dei commercianti. A loro dire, il prezioso suolo pubblico sarebbe stato meglio sfruttato con posti per il parcheggio delle automobili; prevale infatti ancora l'idea che chi si reca in un negozio in automobile spenda di più di chi ci va in bicicletta.

I commercianti tedeschi hanno capito già da tempo che è vero invece esattamente l'opposto, e collaborano attivamente con le amministrazioni comunali per promuovere l'uso della bicicletta. Se ancora ce ne fosse bisogno, un nuovo studio, questa volta dagli Stati Uniti, conferma che a guadagnare da una diffusione dell'uso delle bici sono, fra gli altri, anche i commercianti.

Tutto il mondo è paese, e anche a Portland, città di più di 500'000 abitanti nello stato dell'Oregon, i commercianti sono soliti ostacolare ogni iniziativa che riduca il traffico o le aree per il parcheggio delle automobili. La dottoressa Kelly Clifton, della locale università, ha deciso di analizzare scientificamente la questione; con il suo team di giovani ricercatori, ha condotto una approfondita inchiesta sulle abitudini dei clienti di bar, ristoranti e "convenience stores", simili ai piccoli supermercati di quartiere.

I risultati della ricerca sono chiari: chi si reca negli esercizi commerciali in bici spende, al mese, una cifra maggiore, circa il 25% in più. L'incremento maggiore si registra nei "convenience stores": mentre l'automobilista medio vi spende 79,37 dollari al mese, questa cifra sale a 105,66 dollari per i ciclisti. La spiegazione di questo fenomeno è semplice: i ciclisti fanno meno acquisti in ogni singola visita, ma proprio per questo tornano più spesso al negozio; in questo modo, hanno più occasioni di fare acquisti imprevisti, e alla fine del mese spendono quindi di più.

È importante quindi continuare questi studi anche in altre città, per diffondere il messaggio che le bici fanno bene anche al commercio. D'altra parte, chi vorrebbe passeggiare, guardare le vetrine, entrare nei negozi, lungo una strada rumorosa, trafficata e puzzolente?

Fonte: amicoinviaggio

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Mercoledì, 23 Gennaio 2013 11:55

Torino, ecco le autostrade per le bici

NOVE direttrici e quattro circolari. Ecco le "autostrade" dedicate alle due ruote per attraversate Torino da Nord a Sud e per tagliare dalla collina verso Ovest. Più che piste ciclabili, dando un'occhiata alla mappa degli assessorati alla Viabilità e all'Ambiente, sembrano linee di metropolitana o corsie a scorrimento veloce riservate alle bici che collegano i Comuni dell'hinterland passando per Torino. Questa è la base del Biciplan, il piano di trasporti dedicato alle due ruote che verrà presentato domani. Oltre alle direttrici c'è l'area centrale, dove il Comune punta a realizzare zone a 30 chilometri l'ora, come sui controviali dei principali corsi, e un mix di aree pedonali e ciclabili.

UN MESE DI TEMPO

Gli assessori Claudio Lubatti ed Enzo Lavolta nella riunione di maggioranza di ieri si sono dati un mese per arrivare ad una delibera completa, incrociando le osservazioni della Sala Rossa, dei presidenti di circoscrizione e delle associazioni di categoria. Il Biciplan, associato al piano pedonalizzazioni, che verrà presentato la prossima settimana, e a una rivisitazione della Ztl, getta le basi per cambiare la viabilità a Torino. E i presidenti della commissione Ambiente, Marco Grimaldi, e di quella Trasporti, Mimmo Carretta, hanno chiesto massima condivisione. Il traguardo è quello di arrivare al 15 per cento degli spostamenti in bici entro il 2020, rendendo più sicuri i movimenti su due ruote.

LA RETE

Oggi sono 95 i chilometri di ciclabili, tra direttrici e circolari. Lo scopo del piano è arrivare a 160 chilometri, dal centro verso le periferie e i nodi dei Comuni della cintura. Per completare i tracciati è prevista la costruzione di altri 65 chilometri, soprattutto in via secondarie e centrali. In particolare 10 chilometri di corsie e 7 chilometri dove istituire il limite dei 30 chilometri all'ora, partendo dai controviali dei corsi, da Galileo Ferraris a Novara, da Vittorio Emanuele II a Siracusa, da Tassoni e Ferrucci, toccando tutte le direttrici. La "linea 1" delle bici si svilupperà sul viale della spina centrale e collegherà le stazioni ferroviarie di Stura, Rebaudengo, Dora, Porta Susa, Zappata, mentre una delle circolari fondamentali sarà quella sull'asse di corso Marche. C'è poi la rete secondaria, quella dei quartieri, oggi composta da 60 chilometri di ciclabili: raddoppieranno.

ZTL A 30 ALL'ORA

Dentro la Ztl esistono già attraversamenti Nord-Sud (vie Lagrange e Carlo Alberto) ed Est-Ovest (via Garibaldi). I tecnici immaginano per migliorare la viabilità un'immensa "zona 30", 2,5 chilometri quadrati, interna alla Ztl, con una sistemazione dei nodi di piazza Statuto-Porta Susa e di corso Inghilterra-corso Vittorio.

SEGNALETICA E PARCHEGGI

Il piano prevede punti informativi lungo i percorsi, una cartellonistica ad hoc con distanze e parcheggi riservati alle bici sugli snodi dei mezzi pubblici.

Fonte: repubblica.torino

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Lunedì, 21 Gennaio 2013 12:16

Un concorso per raccontare la mobilita' dolce

In occasione della Settimana Europea della Mobilità, Fondation Grand Paradis lancia il Concorso Fotografico "Mobilità Dolce", dedicato a scatti realizzati in ambiente montano. Come primo premio una salita al Gran Paradiso con una guida alpina!

Fondation Grand Paradis lavora per questa iniziativa in collaborazione con la Communauté de Communes de la Vallée d'Aulps, il Syndicat Intercommunal à la Carte de la Vallée d'Abondance, il SIVOM du Haut Chablais e il Conseil Général de Haute-Savoie.

Il concorso, aperto a professionisti, dilettanti e appassionati è dedicato a fotografie di montagna e si concluderà il 31 gennaio 2013.

Ideato nell'ambito del progetto "ITER_Imaginez un Transport Efficace et Responsable", il concorso fotografico ha come tema la mobilità dolce, una filosofia alternativa per realizzare gli spostamenti personali abbandonando le vecchie abitudini che ci legano all'utilizzo dei mezzi di trasporto tradizionali e inquinanti.

Per partecipare è necessario compilare la scheda di iscrizione e inviarla entro il 31 gennaio 2013 unitamente alla fotografia in formato elettronico jpg ad alta risoluzione a Fondation Grand Paradis (Villaggio Minatori, Cogne) oppure al Syndicat du Haut Chablais (Sous la Côte 74470 Vailly, France).

Il materiale potrà ugualmente essere spedito via mail ai seguenti indirizzi di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Giuria e Premi

La giuria tecnica è composta dal fotografo naturalista Enzo Massa Micon, dal fotografo professionista Paolo Rey, dal fotografo professionista Patrick Brault, da Luisa Vuillermoz, direttore di Fondation Grand Paradis e da Sophie MUFFAT, vice presidente della Communauté de Communes de la Vallée d'Aulps, responsabile dei trasporti e attribuirà 4 premi:

-il primo classificato si aggiudicherà una salita al Gran Paradiso per cinque persone accompagnate da una guida alpina;

-il secondo classificato vincerà un week-end a Cogne, nel Parco Nazionale Gran Paradiso, comprensivo di un pernottamento in mezza pensione presso il Residence "Au vieux grenier" e due trattamenti presso il centro masso-fisioterapico Borney;

-l'autore della terza fotografia classificata si aggiudicherà invece un buono "Decathlon" da 200 euro spendibile presso tutti i negozi "Decathlon" d'Europa per l'acquisto di una bicicletta.

È previsto infine un Premio Speciale, un buono "Decathlon" da 150 euro per l'acquisto di un paio di pattini in linea che verrà attribuito alla migliore fotografia scattata all'interno del territorio delle valli francesi dell'Haut- Chablais e delle valli valdostane del Gran Paradiso.

Le fotografie premiate insieme ad altre 8 fotografie selezionate dalla giuria verranno esposte nell'ambito della mostra itinerante franco-italiana "Expo voyage –expérience ITER" (Imaginez un Transport Efficace et Responsable) e su pannelli led retroilluminati presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Valsavarenche.

La scheda di partecipazione, il regolamento e tutte le informazioni sono presenti in allegato o disponibili sul sito web www.grand-paradis.it.

Per ulteriori informazioni: Fondation Grand Paradis Villaggio Minatori - 11012 Cogne (AO) Tel – 0165-75301 - Fax 0165-749618 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.grand-paradis.it

Per stampare la locandina clicca qui

Scarica il regolamento del concorso e la scheda d'iscrizione

 

Fonte: movimentolento.it

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