Martedì, 20 Dicembre 2011 11:10

Porfido rosso e antiscivolo ecco la nuova pista ciclabile

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Inaugurato un tratto da 1 chilometro e 800 metri in via Panciatichi. Collegherà la zona del Nuovo Pignone con la stazione di Rifredi e anche il Palagiustizia di Novoli. Porfido rosso e antiscivolo ecco la nuova pista ciclabile. C'è ancora molto da fare, ma è un primo passo verso la città a portata di pedali che sognano i ciclisti di Firenze. Un chilometro e ottocento metri di pista ciclabile lungo via Panciatichi tutta per i pendolari che si muovono fra la stazione di Rifredi, il polo universitario di Sesto Fiorentino, la zona industriale di Firenze Nova e fra poco anche il nuovo Palagiustizia di Novoli. Inaugurato dal sindaco Matteo Renzi, il tratto è costato al Comune 150mila euro, e nei prossimi due anni ne arriveranno molti altri.
Il nuovo ramo della rete ciclabile cittadina parte dall'angolo con via Pancaldo e si distende fino a via Fanfani. Sei mesi di lavori per una pista dalle caratteristiche particolari. Realizzata con un asfalto di porfido rosso di una grana spessa, la nuova strada per le bici è costituita da materiale antiscivolo molto più duraturo rispetto all'asfalto comune. "Ci consentirà una migliore manutenzione - dice Giampiero Gallo, consigliere comunale delegato alla bici - e una visibilità molto più alta".
"Una pista ciclabile molto importante - dice Renzi - perché consente di collegare la stazione di Rifredi con il polo industriale e in prospettiva si avranno ulteriori collegamenti con il Polo universitario di Sesto Fiorentino e con il nuovo Palazzo di giustizia. Avere più piste ciclabili non è importante solo per i ciclisti ma anche per una città che vuole essere veramente europea". All'altezza del cimitero di Rifredi, una diramazione della pista prosegue all'interno di un giardino pubblico e consente di raggiungere il sottopasso pedo ciclabile della stazione di Rifredi, stabilendo così un rapido collegamento fra quest'ultima e l'ingresso principale del Nuovo Pignone.
Per la prima volta il caratteristico fondo rosso della pista non è stato ottenuto impiegando la comune vernice, ma un conglomerato bituminoso colorato ed inerti di porfido rosso. I vantaggi sono essenzialmente due: migliore aderenza e colore duraturo, che consentirà alla pista di rimanere ben visibile per molti anni senza richiedere una riverniciatura periodica.

Fonte: firenze.repubblica.it

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    Quindi corsie ciclabili semplicemente disegnate, rifiutando l'idea che le corsie senza una separazione fisica possano essere poco rispettate.

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    Monza, come molte altre città, ha bisogno di una svolta decisa e radicale in tema di mobilità. Questo è il momento giusto. 

    Massimo Benetti - Ufficio Stampa FIAB MonzaInBici

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