Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Dalle Langhe al Marguareis in mountain bike
Autore: Giorgio Bernardi
Prezzo: €12.39
Pagine: 136
Editore: Vivalda Editori
Le magiche colline delle Langhe e le incantevoli valli che portano al Marguareis, nel Cuneese, sono il terreno dove avventurarsi per conoscere uno degli angoli più affascinanti del Piemonte montano. Il volume offre per ogni pedalata tutte le indicazioni tecniche necessarie: dislivello, difficoltà, sviluppo, ciclabilità, epoca, cartina topografica, curiosità, brevi note storiche e naturalistiche, e il dove, come, quando, assaggiare le "galuperie" tipiche della regione. In cifre: 40 itinerari per oltre 29 mila metri di dislevello complessivo che coprono i rilievi di dodici vallate, dalle langhe al Roero, dalla Val Tanaro alla VAl Mongia, dalla Val Casotto, alla Val Corsaglia, alla Val MAudagna, alla Val Ellero, alla Val Pesio.
GARFAGNANA Itinerari ciclo-turistici
Autore: Giovannetti B
Prezzo: € 16,55
Pagine: 230
Editore: Tamari Montagna Edizioni
28 itinerari per conoscere per mountain bike e cicloturismo corredati da altimetrie e note sul territorio.
Formato 12x21 cm, guida+ROADBOOK+carta 144+86 pagine con foto a colori e schemi cartografici.
Edito anche in inglese BYKING IN GARFAGNANA
Questo breve itinerario consente di attraversare il territorio di Verolengo e di giungere alla Cascina Piccono, interessante e vasto nucleo abitativo, dotato di una propria chiesa ed ancor oggi abitato da contadini. La peculiarità di questo itinerario è costituita dal Canale Cavour, presenza costante e imponente nel territorio. Costruito tra il 1863 ed il 1866 su progetto di Carlo Noè, il Canale Cavour è lungo circa 85 km, ha una portata di 110 m3/s e consente l'irrigazione di 300.000 ettari. Il canale prende il nome dal primo ministro conte Camillo Benso di Cavour, che può essere considerato il promotore di questa grande opera pubblica. Ancora oggi il Canale Cavour rimane uno dei più lunghi canali europei.
Questo itinerario consente di esplorare il territorio a nord-est di Chivasso, prevalentemente pianeggiante ed agricolo, fino a giungere alle estremità meridionali del sistema collinare morenico del Canavese, ricco di castagneti e di vigneti di erbaluce. È un territorio ricco di canali irrigui (Naviglio d'Ivrea, Canali Depretis, del Rotto, Cavour, Farini) costruiti dal medioevo all'Ottocento per consentire o incrementare la produzione di riso nel Piemonte orientale, e caratterizzato dalla presenza della Dora Baltea, che trasporta nel Po la fredda acqua dei ghiacciai valdostani. Oltre al castello di Mazzè, costruito in posizione dominante in cima alla collina, molto interessante è il complesso della Regia Mandria di Chivasso.
Questo itinerario consente di attraversare Chivasso, scoprendone la via centrale porticata ed il duomo dall'alta ghimberga in cotto, per poi volgere verso nord-est, nel basso Canavese. Qui si attraversano le terre che nel medioevo erano amministrate dall'Abbazia di Fruttuaria. A Montanaro notevoli sono il complesso delle chiese di S. Nicolao e S. Marta e la chiesa della Madonna di Loreto. A S. Benigno interessante è l'abbazia di Fruttuaria, fondata nel medioevo da Gugliemo da Volpiano e rifatta nel 1700, conservando il possente campanile romanico. Sviluppandosi in una zona prettamente rurale, questo itinerario è interessante anche dal punto di vista ambientale, per le vaste aree boscate ed i ghiareti lungo il torrente Orco, per il paesaggio agrario e per i panorami sulle Alpi.
ATTENZIONE: percorso NON idoneo per bambini, a causa della pericolosità di alcuni tratti stradali con traffico intenso.
Questo itinerario consente di salire alla Basilica di Superga, a 670 m s.l.m.
Grazie alla sua posizione, la basilica rappresenta uno dei principali punti di riferimento in Piemonte, insieme al Monviso, essendo visibile, col tempo sereno, anche a decine di chilometri di distanza. Costituito da una grande chiesa a pianta centrale, dalle tombe reali, dal chiostro e da un convento, il complesso è opera di Filippo Juvarra, artefice di altri capolavori del barocco sabaudo, come la Palazzina di Caccia di Stupinigi ed il Palazzo Madama di Torino. Sul retro un monumento ed un piccolo museo celebrano la squadra di calcio del "Grande Torino", che proprio qui fu annientata nel 1949, quando l'aereo che la riportava a casa si schiantò contro il fianco della collina. Al capolinea della tramvia a dentiera si trova il centro visite del Parco della Collina Torinese.
Questo percorso, individuato dall'Associazione Bici&Dintorni di Torino, consente, unito ai percorsi H, B e K, di compiere con la bicicletta un anello completo attorno alla città di Torino, toccando l'insieme delle residenze sabaude, definito nel Settecento "Corona di Delizie".
L'itinerario collega Venaria Reale, città sorta attorno alla famosa reggia recentemente restaurata, a Rivoli, dominata dal castello in cima alla collina. Entrambi i monumenti sono oggi tutelati dall'Unesco. Il Castello di Rivoli ospita uno fra i più importanti musei d'arte contemporanea d'Europa.
Questo percorso, individuato dall'Associazione Bici&Dintorni di Torino, consente, unito ai percorsi H, B e K, di compiere con la bicicletta un anello completo attorno alla città di Torino, toccando l'insieme delle residenze sabaude, definito nel Settecento "Corona di Delizie".
L'itinerario collega Venaria Reale, città sorta attorno alla famosa reggia recentemente restaurata, a Rivoli, dominata dal castello in cima alla collina. Entrambi i monumenti sono oggi tutelati dall'Unesco. Il Castello di Rivoli ospita uno fra i più importanti musei d'arte contemporanea d'Europa.
A Venaria e Druento si trova inoltre il parco regionale della Mandria, già tenuta privata di caccia di Vittorio Emanuele II. A Collegno il percorso conduce alla Certosa Reale, a lungo utilizzata come manicomio.
Questo itinerario costituisce una brevissima digressione dal percorso principale lungo il Po, creato per consentire la visita al castello e al centro storico di Moncalieri, quarta città del Piemonte per numero di abitanti. Fulcro della città vecchia è la piazza Vittorio Emanuele II, in salita, su cui prospettano i simboli del potere civile (il municipio) e religioso (Santa Maria della Scala).
Il gioiello più importante e prezioso della città è il Castello Reale, prediletto dal ramo cadetto della famiglia Savoia (il ramo Carignano, cui appartenevano Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, il primo re d'Italia).
Dal 1997 il Castello di Moncalieri, come tutte le residenze Sabaude, fa parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, tutelato dall'Unesco.
Questo itinerario consente di attraversare la fertile pianura di Carignano, costellata da numerosi gruppi di cascine.
All'estremità meridionale del percorso i paesi di Casalgrasso e Pancalieri sono caratterizzati da una agricoltura altamente specializzata e dalla coltivazione della menta. All'estremità settentrionale dell'itinerario la città di Carignano è ricca di opere d'arte, specialmente barocche, fra le quali spicca l'insolito duomo. A Carignano si trova anche il Museo G. Rodolfo, che custodisce reperti dall'antichità ai tempi recenti. La perla dell'itinerario si trova a metà strada: il Santuario del Valinotto, pregevole costruzione barocca in mezzo alla campagna, opera del Vittone.
L'itinerario, che si sviluppa alla sinistra idrografica del Po, costituisce una alternativa al percorso ciclabile principale, che corre invece alla destra del fiume.
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