Lunedì, 02 Settembre 2013 08:37

La Treviso-Ostiglia. 116 km di pista ciclabile

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È uno dei percorsi più affascinanti di tutto il Veneto. La Treviso-Ostiglia, 116 chilometri complessivi di cui 32 nel padovano. La presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, in sella alla bicicletta, ha aperto il percorso partendo da villa Marcello a Levada di Piombino Dese. Alla cerimonia erano presenti il vice presidente della Regione Veneto Marino Zorzato, il vice presidente della Provincia di Padova Roberto Marcato, gli assessori provinciali Gilberto Bonetto e Mirko Patron oltre a molti sindaci, autorità, rappresentanti di associazioni e cittadini. La storia e gli scorci che il percorso propone hanno un fascino che molti Paesi ci invidiano. L’itinerario è stato infatti ricavato sul sedime dell’omonima linea dell’ex ferrovia realizzata per fini bellici e strategici tra il 1920 e il 1940. Fu bombardata dagli Alleati nel corso della Seconda guerra mondiale e il ripristino, più volte annunciato dal Dopoguerra in poi, oggi dopo tre anni di lavoro tra progettazione e realizzazione diviene finalmente realtà. Il progetto ha quindi anche il merito di raccontare una pagina di storia dell’Italia e del Veneto e, dal punto di vista architettonico, di valorizzare i sei caselli ferroviari e i due magazzini di pregio che si trovano lungo i binari. Il tragitto, per molti tratti alberato, attraversa luoghi ancora incontaminati del Veneto, aree di grande interesse ambientale e artistico, borghi che attraggono per la varietà dei prodotti tipici ed enogastronomici. Il percorso collegherà le città di Treviso e Ostiglia con il fiume Po in provincia di Mantova attraversando le province di Padova, Treviso, Vicenza e Verona. Nel territorio padovano la Treviso-Ostiglia tocca ben 10 Comuni: Piombino Dese, Trebaseleghe, Loreggia, Camposampiero, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Campo San Martino, Curtarolo, Piazzola sul Brenta e Campodoro. I lavori di recupero del tratto padovano sono stati suddivisi in due lotti: il primo, da Piombino Dese a San Giorgio delle Pertiche (per una lunghezza di quasi 20 chilometri), il secondo (da Campo San Martino a Campodoro), che verrà ultimato nel corso del 2013, quando ci sarà la grande inaugurazione dell’intera opera. Il costo per la realizzazione di entrambi i lotti ammonta a 4,6 milioni di euro. Il cicloturismo, pur essendo considerato turismo di nicchia, muove in Europa circa 6.000.000 di persone e ha registrato in Veneto, nel 2012, un incremento del7%. Se poi si analizzano i dati dei “dilettanti” delle due ruote, scopriamo che i potenziali utenti sono in Italia circa 25.000.000. Un dato che fa capire l’importanza, in termini di sviluppo turistico, di questo segmento di mercato. Per il completamento dell’opera, in gran parte già realizzata e inaugurata, è necessario reperire ulteriori risorse, possibilmente fondi europei, e siglare un accordo con FFSS per la concessione o l’acquisto dei sedimi ancora mancanti. Le quattro Province venete si sono trovate d’accordo nel dare mandato alla Regione per trattare con le Ferrovie e individuare finanziamenti europei attraverso il POR 2014-2020 (Programma Obiettivo Regionale). E’ stata confermata inoltre la volontà di sostenere economicamente l’opera e di portare le richieste dei singoli Comuni sul tavolo regionale. “Il percorso ciclopedonale del padovano – ha dichiarato Barbara Degani – è quello più avanzato. L’ultimo tratto sarà inaugurato a settembre. Abbiamo sempre creduto nel progetto sin dall’inizio perché ci permette di sviluppare un turismo ecosostenibile e di recuperare la nostra storia, la nostra cultura e la nostra enogastronomia. Restano da superare due criticità: a Camposampiero e a Campo San Martino, ma siamo già sulla buona strada. L’incontro che oggi ho voluto, è stato utile per individuare una strategia condivisa e essere più incisivi nelle istanze da presentare a FFSS e all’Europa, dopo che la Regione ha già contribuito in maniera determinante con risorse economiche e strategie urbanistiche”.

 Fonte: www.provincia.pd.it

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