Martedì, 30 Luglio 2013 08:28

Ischia; non solo mare e terme, ma anche percorsi per cicloturismi e ciclo escursioni

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Ischia, un'isola piuttosto estesa con più di 60km di rete stradale, durante il periodo estivo il traffico stradale è notevole ed è sconsigliabile l'uso della bicicletta se non per gli spostamenti locali. L’Isola d’Ischia; non solo mare e terme, ma anche percorsi per cicloturismi e cicloescursioni, adatti sia alle famiglie con bambini sia agli sportivi amanti dei percorsi duri in bicicletta. Ogni anno ciclisti professionisti e amatoriali scelgono l’isola per coniugare bike e benessere. Infatti il territorio isolano con le sue magnifiche strade panoramiche, i percorsi ondulati, i sentieri campestri, si presta perfettamente per ogni genere di attività ciclistica dalla bici da corsa alla mountain bike. Inoltre per gli amanti del cicloturismo Ischia rappresenta un'ottima tappa da inserire nel proprio itinerario, un luogo da esplorare a bordo delle due ruote da cima a fondo. Ad esempio, il giro dell'isola con le opportune soste nei punti di maggiore bellezza paesaggistica. Si “salpa” dal porto di Forio, uno dei sei comuni dell’isola per dirigersi alla “Chiesa del Soccorso”, posta sull’omonimo promontorio che guarda verso ovest e da cui si può scorgere l’isola di Ventotene all’orizzonte, una visita d’obbligo per questa famosa chiesa dalla bianca facciata ed adorna di preziose maioliche del ’700, raffiguranti santi e scene della “Passione di Cristo”. Si riprende la strada litoranea di Forio in direzione di Lacco Ameno ma la abbandoniamo ben presto, nonostante abbiamo scelto una stagione non proprio “turistica” e quindi non dovendo fare il conto con orde di villeggianti, la strada litoranea gode comunque di troppa “mondanità” per i nostri gusti. Per dirla alla Benigni, una delle piaghe in questa parte dell’isola è senza dubbio “il traffico” per questo svoltiamo immediatamente per Via Cigliano verso il litorale e la Chiesa di S.Francesco. Un altro itinerario è quello di Capoliveri Bike Park, che offre una rete di strade e sentieri segnalati immersi nella natura e costituisce un vero paradiso per gli appassionati della mountain bike: è composto da cinque percorsi di diversa difficoltà e lunghezza. Oltre 100 km di sentieri e strade spettacolari e interscambiabili tra loro. Ogni percorso è individuato da un colore e segnalato sul territorio da appositi cartelli che ne indicano il nome, la direzione da seguire, un numero riferito al punto in cui è collocato il segnale - in modo che possa essere individuato sulla cartina - e il nome della località in cui è collocato. Si passa dal Monte Calamita alla vecchia strada delle miniere, a panorami mozzafiato a picco sul mare, tra salite e discese attraversando fattorie, maneggi e... con probabili incontri ravvicinati con cinghiali, lepri, fagiani e pernici rosse.

Fonte: www.bikeitalia.it

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La ciclabile ripercorre la vecchia strada che prima della costruzione delle gallerie era l’unica via di comunicazione tra la valle del Sarca e la valle Giudicarie. La ciclabile è spettacolare, un percorso incastonato nella montagna con a destra una forra dove dentro scorre il fiume Sarca. Si continua sempre sulla ciclabile tutta protetta, dopo un lungo tratto pianeggiante, un breve tratto quindi si scende tra curve e tratti rettilinei fino a giungere sulla strada principale. Si gira a sinistra e si scende ora sulla strada principale, quindi fate attenzione al traffico, mantenetevi in fila indiana e moderata la velocità. Scendendo attraverserete il fiume Sarca e subito dopo il ponte a destra c’è la pista ciclabile. La prendiamo la pista ciclabile costeggia il fiume Sarca in fretta si arriva a Pietramurata dove vi consiglio di seguire e indicazioni per raggiungere l’Azienda Agricola Gino Pedrotti dove potete fermarvi per una breve sosta ristoratrice con i prodotti tipici della zona ma soprattutto per assaporare un buon bicchiere di vin santo. Si riprende a pedalare e seguendo le indicazioni per la pista ciclabile vi troverete a percorrere la pista ciclabile che da Pietramurata conduce a Fies, attraversa le marocche in un panorama unico, appena asfaltata davvero un gioiello. La discesa ci porta alla ex centrale di Fies dove andiamo sempre diritti si scende pedalando tra viti e meleti, alla vostra destra trovate il Bike&Wine Bar posto molto carino. In breve siamo a Dro sempre seguendo le indicazioni ciclabili attraversiamo la cittadina e ci dirigiamo verso la frazione di Ceniga, l’attraversiamo e dopo un centinaio di metri, a destra troviamo le indicazioni per la pista ciclabile. Manca poco e siamo arrivati al punto di partenza.

    Giro classico ad anello molto bello di circa 60 km.

    Da vedere: Canale e Calvola borghi medioevali, Lago di Tenno, Biotopo e Palafitte di Fiavè, Lago di Toblino, Lago di Cavedine.

    Fonte:  http://gardaoutdoor.wordpress.com

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