Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
«Riteniamo che creando un percorso unico il territorio trarrà giovamento - spiega Tomasi, presidente della Comunità Montana di Valcamonica - la Valle si torva in prossimità delle principali direttrici che arrivano da Germania, Austria e Svizzera, dove il cicloturismo è diffusissimo. Gli sportivi ci toccano passando dal passo del Gavia, poi però vanno in Trentino. Quando esisterà una unica pista ciclabile, se opportunamente promossa, non dubito che sceglieranno anche la Lombardia».
In totale la ciclabile sarà lunga quasi 300 chilometri, in cui è compreso l’intero circuito del Sebino.
«Per ora non è possibile definire i tempi di realizzazione - sottolinea Peppino Ribola, presidente della Comunità Montana del Sebino Bresciano - i costi per realizzare le parti mancanti, circa il 30% del percorso, sono alti. Anche per questo motivo abbiamo firmato il protocollo. Costituendo una sola voce saremo in grado di poter richiedere finanziamenti anche importanti».
Le aree dove mancano le piste ciclabili sono la zona compresa tra Pilzone e Sale Marasino e una parte di alta Valcamonica. «La logistica, specie sul Sebino, ci penalizza - rimarca Ribola - Stiamo studiando di intervenire nella parte a destra della ex 510». In pianura gli itinerari ciclopedonali esistono. «Il Sebino è già praticamente collegato alla Bassa bresciana, al Mantovano e al Po - dice Alessandro Bignotti, presidente del Parco dell’Oglio Sud - dovremo solo mettere in sicurezza qualche attraversamento. Ma si tratta di opere minori. Il grande passo è completare le piste ciclabili in valle e sul lago». Quando le opere prenderanno corpo si integrerà il Bresciano potrà offrire al mercato un percorso ciclabile di valore europeo. «La nostra zona ha delle potenzialità incredibili - continua Riccardo Venchiarutti, sindaco di Iseo - dobbiamo puntare a diventare come il lago di Costanza, che richiama milioni di visitatori armati della loro bicicletta. Questo fa si che lavorino ristoranti, bar, hotel, campeggi e esercizi commerciali, con benefici per tutta la popolazione residente».
L'intento dell’accordo è dunque richiamare il turismo tramite quello che dovrebbe diventare un modello di sostenibilità. «Un progetto come questo - dice il direttore della Comunità Montana del Sebino Bresciano Gloria Rolfi - è ad alta valenza ambientale e va integrarsi ad altre attività che abbiamo avviato, come per esempio il “bike sharing”,che quest’estate ha riscosso un successo notevolissimo, sia tra gli adulti sia tra i bambini. Non sono poche le scuole che hanno voluto fare conoscere l’iniziativa ai propri studenti e scolari».
Fonte: ilgiorno.it [Art. di Milla Prandelli]