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ECF ha reso noto che in Europa per ogni auto nuova venduta sono state vendute due biciclette. La rivista Forbes ha ripreso la notizia chiedendosi se le vendite di bici a pedalata assistita avessero ridotto le vendite di auto in Europa. Forbes non ha dato una risposta definitiva, ma ha terminato il suo articolo sottolineando quanto sia più piacevole recarsi al lavoro in bici piuttosto che in auto. Per ECF è un ormai un fatto assodato che la maggior vivibilità di città medie e grandi in Europa sia da attribuire alla maggiore presenza di bicilette a discapito delle auto. Ma un nuovo studio degli istituti di ricerca Fraunhofer, INFRAS e IFEU commissionato dalla Agenzia Tedesca per l'Ambiente dimostra perchè bisognerebbe passare ad un trasporto sostenibile per ragioni economiche. I ricercatori hanno messo a confronto uno scenario BAU (business as usual) con cinque altri scenari proiettandoli nell'anno 2030. Lo scenario 1 guarda agli effetti di un aumento del 10% di percorsi a piedi e in bici nel modal shift delle aree urbane, confrontandole con lo scenario BAU. Come conseguenza entro il 2030 il PIL tedesco crescerebbe dell'1,11% e l'occupazione dell'1.37%. Dal punto di vista ambientale gli agenti inquinanti diminuirebbero del 5-10%, e il CO2 di circa il 2 %. Per raggiungere questo scopo bisognerebbe, secondo i ricercatori, fare un investimento annuo di circa 1 miliardo di Euro/anno per migliorare le strutture per i pedoni e i ciclisti. I soldi potrebbero provenire dalle congestion charges e dagli introiti dei parcheggi. Anche se un aumento del PIL dell'1.1% nel 2030 a prima vista può non sembrare enorme, rappresenta comunque circa 29 miliardi di Euro, se confrontato con il PIL tedesco del 2012. Questa cifra può essere facilmente estrapolata e rapportata all'intera economia europea. A causa della maggior mortalità in media negli altri paesi europei rispetto alla Germania un esercizio fisico regolare porterebbe a maggiori benefici rispetto alla Germania. I benefici per la salute che derivano dal camminare e pedalare sono stati presi in conto nello studio. Inoltre il settore automobilistico tedesco è più importante rispetto a quello di qualsiasi altro paese europeo. Non tenendo conto di questi due fattori, un aumento del PIL dell'1.1% si tradurrebbe in una crescita economica di 141 miliardi nei 27 paesi dell'Eurozona (confrontato con il PIL nel 2012). Queste cifre sono in linea con lo studio fatto internamente da ECF sui vantaggi economici dell'uso della bici nei paesi dell'Eurozona. Studio che sarà reso noto in occasione dell'incontro dei Ministri dei Trasporti dei paesi dell'OCSE durante l'annuale Forum Internazionale dei Trasporti a Lipsia.
Fonte: Fiab