Lunedì, 18 Giugno 2012 08:13

DA LUNEDI' 18 GIUGNO AL VIA I LAVORI PER LA REALIZZAZIONI DI NUOVE PISTE CICLABILI

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A partire da oggi, 18 giugno avranno inizio i lavori per la realizzazione di 2,3 km di percorsi ciclabili localizzati in diversi quartieri della città. 
Il primo tratto che verrà realizzato è quello relativo al collegamento ciclo-pedonale tra via Orioli e via Curiel della lunghezza di circa 60 m. nel quartiere Saragozza. Successivamente i lavori riguarderanno la nuova pista ciclabile denominata ex asta Casaralta dal giardino G. Rossa alla rotonda C. Monti, della lunghezza di 1,4 km circa nel quartiere Navile. In una terza fase, dopo l’estate, saranno realizzati i tratti in via Lenin, 670 m, e via Guazzaloca/Fiacchi di 165 m nel Quartiere Savena.
"Si tratta di interventi molto attesi - commenta l'assessore alla Mobilità Andrea Colombo - che danno avvio al programma di ricucitura e di sviluppo ulteriore della rete delle piste ciclabili a Bologna. L’obiettivo è creare percorsi sicuri, ben connessi tra loro anche nelle zone periferiche della città".
La realizzazione di questi progetti è resa possibile anche grazie ai cofinanziamenti messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito dell’Accordo di Programma per la mobilità sostenibile 2007-2010.

comunicato stampa

http://urp.comune.bologna.it

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    E quindi quello che necessita una città come Monza sono le corsie ciclabili, economiche, facili e veloci da realizzare. Una semplice separazione disegnata con la vernice sull'asfalto. Possiamo unire le piste ciclabili esistenti, sia con tratti di pista se necessario, oppure con una semplice corsia ciclabile, che unita alla moderazione del traffico ha il doppio ruolo di tutelare il ciclista e rallentare sensibilmente la velocità dei mezzi motorizzati, in modo che siano rispettati più facilmente i limiti di velocità cittadini troppo spesso ignorati. 

    Potremmo così facilmente unire gli spezzoni di ciclabili, la cui disgregazione attuale è pericolosa per il ciclista che si trova improvvisamente a contatto del traffico, dopo aver percorso un tratto sicuro, realizzando percorsi ciclabili che raggiungono i punti di interesse generale della città molto facilmente e in modo economico.

    Sulle arterie di grande comunicazione saranno ancora necessarie le piste ciclabili, ma al di fuori di queste avremo creato, con la moderazione del traffico e le corsie ciclabili, degli spazi condivisi da tutti. Insomma una città molto diversa da quella in cui viviamo oggi, una città dove in modo naturale, con l'aiuto dell'amministrazione e la consapevolezza dei cittadini, si ridurrà il numero sia delle auto circolanti che ferme ad occupare spazio nelle strade.

    Come afferma il presidente di Monzainbici, Giuseppe Piazza,  "la mobilità ciclistica non si aggiunge, ma si integra al resto della mobilità".

    Spesso basterebbe semplicemente copiare da altre città con esperienze analoghe che hanno dato  frutti positivi. Senza prendere come esempio le solite città europee lontane da noi, ci sono comuni italiani che solo qualche anno fa si trovavano nelle nostre stesse condizioni ma che hanno saputo reagire a situazioni particolarmente negative: pensiamo a Milano, che pur non avendo una situazione idilliaca per la mobilità ciclistica sta sperimentando con successo tanti interventi indirizzati verso una maggior tutela della mobilità dolce, come le corsie ciclabili e i controsensi permessi ai ciclisti. 

    Quindi corsie ciclabili semplicemente disegnate, rifiutando l'idea che le corsie senza una separazione fisica possano essere poco rispettate.

    Dobbiamo rinunciare all'idea che la segnaletica sia insufficiente a garantire sicurezza? Noi pensiamo che al contrario è venuto il momento, e crediamo che ormai ci sia la cultura giusta, per iniziare un nuovo percorso, non ci mancano né le possibilità, né l'intelligenza per uscire da comportamenti che per troppo tempo hanno condizionato le nostre vite.

    Monza, come molte altre città, ha bisogno di una svolta decisa e radicale in tema di mobilità. Questo è il momento giusto. 

    Massimo Benetti - Ufficio Stampa FIAB MonzaInBici

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