Mercoledì, 26 Settembre 2012 12:44

Critical Mass. Appuntamento per il ventennio

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Vent'anni fa, l'ultimo venerdì di settembre 1992, un gruppo di

 

ciclisti di San Francisco invadono Market Street dando vita per la

prima volta a una coincidenza organizzata, o convergenza occasionale,

o una pratica casuale, chiamata in seguito, per farla breve, Critical

mass.

Nulla è più stato come prima. In tutto il mondo, più o meno una volta

alla settimana, gruppi di persone hanno iniziato a riprendersi le

strade in bicicletta, per vedere come potrebbe essere se tutti

usassero due ruote invece di quattro, se tutti diventassero visionari

e immaginassero libere circolazioni urbanistiche.

Ma le città, in questi vent'anni, hanno cercato di resistere a ogni

cambiamento, indifferenti a ogni stimolo, sorde a ogni tentativo di

miglioramento: speculazione edilizia, sottrazione del territorio,

espansione commerciale ai danni di quella culturale sono sempre lì,

nonostante il mondo, l'economia, la storia stiano andando da

tutt'altra parte. Ci sono tra l'altro forti sospetti che stiano dalla parte dei ciclisti

L'automobile appare sempre di più come l'insostenibile simbolo di un

passato remoto, che nessuno vuole più. In compenso le due ruote

appaiono come una soluzione a problemi annosi, come traffico e

malattie da inquinamento, attacchi di cuore, cellulite e reddito.

Risultato: l'auto è in declino, la bici in boom.

Vent'anni sono abbastanza. La città deve trasformarsi, non può più

aspettare. E non possono più aspettare i ciclisti: fieri di essere un

modello per tutti, vorrebbero esserlo da vivi, senza essere prima

falciati sulla strada.

E' arrivato il momento il momento di liberare catene e bloster per

dimostrare che il futuro sta dalla parte di chi ha sempre usato la

propulsione a pedale, di chi reclama il diritto a una mobilità sicura

e felicitaria, di chi conosce la matematica e i prezzi del petrolio,

di ci pretende che la strada sia delle biciclette, dei corpi e delle

menti che le guidano, prima che da auto inanimate.

San Francisco ha indetto una Critical mass interplanetaria per

celebrare i vent'anni.

Milano risponde, per impedire a tutti di dimenticarsi che la

bicicletta è in grado di ridare vita alle strade e alla gente, e per

pretendere che nulla abbia il diritto di toglierla. Per ricordare che

se pedalare è una scelta, poterlo fare senza doversi

arrabbiare/ferire/spaccare è un diritto.

La nostra dovrà essere una partecipazione ciclonica perché Milano può

e deve svegliarsi e cambiare.

sabato 29 settembre Critical mass Vent'anni sono abbastanza, ore 15.00

piazza Graziano Predielis (già piazza Mercanti).

Non mancate anche alla critical mass di giovedì 27 e a quella notturna

in contemporanea con quella di San Francisco....stay tuned per

dettagli.....

 

Fonte: critical mass

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