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Per far conoscere la loro missione al mondo intero non potevano usare soprannome diverso: con “Cicliste per caso”, l’ex cestista azzurra Silvia Gottardi e la graphic designer Linda Ronzoni, pedalano lungo strade e piste ciclabili in giro per il mondo, per ricordare i nomi di chi con forte personalità ha lottato per affermare i diritti delle donne.
Di chilometri ne hanno già percorsi tanti. Il primo viaggio, affrontato qualche hanno fa, le ha viste impegnate nella traversata della “Carretera Austral”, la leggendaria strada sterrata che corre contro vento lungo la Patagonia cilena, tra fiordi, ghiacciai e natura selvaggia.
“Proprio lì è nato il soprannome Cicliste per caso” raccontano con passione, le due coraggiose cicliste.
Nel frattempo, sull’onda dell’entusiasmo per l’avventura a due ruote, nel 2016, si sono messe alla prova per un’altra sfida.
Partendo da Milano, direzione Catania, hanno ripercorso i circa 1.620 km. del Giro d’Italia del 1924 affrontati da Alfonsina Strada: la prima donna a competere in gare maschili.
Adesso, le “Cicliste per caso”, sono impegnate in un’altra faticosa impresa ciclistica. Partite lo scorso 6 luglio dal capoluogo lombardo, raggiungeranno la capitale britannica per rendere omaggio a Emmeline Pankhurst, l'attivista e politica britannica che guidò il movimento delle suffragette del Regno Unito.
Un viaggio di circa 1.600 km. che, attraverso alcune delle grandi ciclovie Europee (l’itinerario cicloturistico n. 3 Chiasso - Basilea, la Ciclovia del Reno che da Basilea porta a Strasburgo, la pista ciclabile “Paneuropa Radweg” che conduce a Parigi, e “l’ Avenue Verte” che da Parigi porta nel cuore di Londra) racconterà le storie delle grandi donne che hanno lottato per l’emancipazione femminile.
Il viaggio di Silvia e Linda può essere seguito sul blog di cicliste per caso, e sulla pagina Facebook e Instagram dedicate.
Fonte: www.bikeitalia.it