Lunedì, 06 Novembre 2017 11:57

Ciclabili 2.0: “l’era della mobilità dolce” si arricchisce di nuovi km

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La bicicletta diventa sempre più protagonista nella “programmazione politica delle nuove infrastrutture”: dopo la progettazione delle ciclovie del Sole, Ven-To, Acquedotto Pugliese e Grab, piste ciclabili inserite nella Legge di stabilità 2016; è arrivato il via libera per tre dei sei percorsi ciclabili, inseriti nella legge di stabilità 2017.

Nelle settimane scorse, è stato firmato il protocollo d’intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mit-Mibact e Regioni, per il completamento e la messa in sicurezza delle ciclovie: del Garda, della Magna Grecia e della Sardegna.
Trattasi di tre percorsi che, oltre ad implementare la rete di piste ciclabili in Italia di circa 2.370 chilometri, andranno a migliorare i percorsi in bici che collegano il nord con il sud Italia.
Nello specifico il protocollo che prevede la realizzazione della “Ciclovia del Garda”: un anello di 140 km che, nel costeggiare le sponde dell’omonimo lago e collegare la provincia di Trento con le limitrofe regioni del Veneto e della Lombardia, si connette con l’itinerario 7 della rete europea ciclabile EuroVelo.
La “Ciclovia Magna Grecia” avrà una lunghezza di circa 1.000 km e toccherà i territori di Basilicata e Calabria, fino a raggiungere la Sicilia. L’itinerario tracciato, partendo da Metaponto, prevede maggiormente l’attraversamento di strade di servizio fino alla città di Reggio Calabria.
Nel programma d’interventi, ci sarà spazio per allestire una dorsale tirrenica che porta a Maratea e una serie di tratti ciclabili che, dislocandosi lungo l’itinerario di Eurovelo 7 (Messina – Catania) portano a Siracusa e Pachino, fino all’estremo sud (Pozzallo).
Il progetto ciclabile della Sardegna nei suoi 1.200 km complessivi prevede la realizzazione di due “direttrici ciclabili” che collegano il nord dell’isola con il sud, e due “dorsali trasversali”.
Il primo segmento si sviluppa sul versante occidentale (Alghero – Cagliari di 538 km) il secondo, invece parte da Santa Teresa di Gallura e dopo aver attraversato un po’ tutto il versante orientale (circa 508 km) porta nel capoluogo sardo. La progettazione di reti ciclabili in Sardegna prevede altresì la realizzazione di due itinerari che collegano Porto Torres a Santa Teresa di Gallura (120 km) e Dorgali a Macomer (70 km).
Per favorire la mobilità ciclistica è stata prevista inoltre l’intermodalità con i mezzi di trasporto pubblici, in particolare con il sistema ferroviario e marittimo.

Fonte: www.mit.gov.it; www.unionesarda.it; www.beniculturali.it;

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