Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Ripiegare sulla macchina comporterà una spesa, oltre che un sovraccarico del traffico. Lo stesso provvedimento che ferma bici e moto, dal primo dicembre 2012 al 15 marzo 2013, impone a automobilisti e camionisti di essere equipaggiati con pneumatici invernali o con catene a bordo, da montare alla bisogna.
Germano Boccaletti, coordinatore regionale della Federazione italiana amici della bicicletta, è più che perplesso. E annuncia battaglia. "Questa ulteriore restrizione era nell'aria. Avevamo già discusso con l'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, dell'altra novità paradossale: la rimozione della neve dopo il raggiungimento di dieci centimetri di spessore e non più di cinque. Sappiamo che i soldi scarseggiano. Ma il risparmio a tutti i costi potrebbe portare a spese maggiori, per sanare i guai che si verificheranno a causa dei tagli. Le bici circolerebbero senza problemi - rileva - se pulissero le piste ciclabili anziché spingerci sopra la neve rimossa dalla carreggiata, rendendole impraticabili anziché sgombre e sicure".
L'assessore comunale alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, sul blocco delle due ruote tiene la posizione. "Dobbiamo attrezzarci psicologicamente al fatto che il clima è cambiato", premette. E argomenta, per motivare il diktat: "All'ultima nevicata ho visto cose che non stanno né in cielo né in terra: anziani in bicicletta che mettevano a rischio la loro incolumità e quella degli altri".
Tra le bordate delle minoranze, e dal Pdl in particolare, c'è anche quella del grillino Marco Piazza: "Se un cittadino esce al mattino in scooter e alla sera è sorpreso da una nevicata - osserva - rischia di dover lasciare il mezzo in divieto di sosta o fermo per settimane, se nevica forte". "E' proprio quando inizia a nevicare - replica Malagoli - il momento più pericoloso".
Fonte: La Repubblica di Bologna