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L’illuminazione della sede ciclabile è resa possibile da migliaia di piccole pietre illuminate a led tramite l’energia solare trattenuta durante il giorno.
Inaugurata a Eindhoven lo scorso anno, il Van Gogh-Roosegaarde Path ha fatto parte del programma Van Gogh 2015: una serie di eventi che si sono tenuti durante tutto il 2015 in Olanda, Belgio e Francia, per ricordare il 125° anniversario della morte di Van Gogh (1853-1890).
L’iniziativa, che non è l’unica ad aver reso omaggio al celebre pittore olandese, ha avuto un grande successo diffondendosi a macchia d’olio in quasi tutta Europa.
Nella provincia del Brabante Settentrionale infatti, proprio dove visse Van Gogh, esiste una rete di cinque percorsi per una lunghezza complessiva di 335 chilometri.
In Polonia, esattamente nella cittadina di Lidzbark Warminski, un’altra iniziativa ha preso piede tanto da far balzare la notizia sulla cronaca dei social. Una pista ciclabile a illuminazione notturna realizzata con una modalità diversa da quella olandese. Il progetto, spiega l’ing. Igor Ruttmar, non fa ricorso ad alcuna alimentazione, ma è stato messo in pratica facendo ricorso all’impiego della ben nota tecnica della fosforescenza: cristalli in grado di emettere radiazioni luminose nella giusta tonalità di colore, garantendo la sostenibilità dei materiali sviluppati e l’ottimizzazione dei costi di produzione.
Adesso, gli scienziati dell’Università di San Nicolas Hidalgo a Michoacan (UMSNH) in Messico, stanno lavorando per creare un nuovo cemento a emissione luminosa in grado di funzionare per “centinaia di anni”. Una soluzione innovativa che potrebbe catapultare il futuro di strade, autostrade, piste ciclabili e persino di edifici, in una dimensione più luminosa.
Fonte: rinnovabili.it; bikeitalia.it; bikeitalia.it