Periodo Consigliato: Primavera e Autunno (da evitare dopo periodi di pioggia prolungati)
Bellissimo itinerario che abbraccia una vasta zona della Val Lemme, in mezzo a boschi di castagni e di conifere, calanchi suggestivi e sentieri poco frequentati.
Quasi totalmente pedalabile ad eccezione di un paio di tratti molto ripidi e con fondo molto sconnesso.
E’ una gita che richiede un discreto allenamento a causa dei continui saliscendi e per la presenza di diverse salite lunghe ed impegnative, di contro non richiede particolari doti tecniche e può essere percorso con bici Front e Full (anche se con quest’ultima tipologia di bici il divertimento è maggiore). Da non affrontare dopo periodi di pioggia prolungata a causa della conformazione del suolo: tufo e argilla lo creano un fango terribile e colloso.
Avvicinamento:
Dal Casello di Vignole Borbera/Arquata andare a destra, passare il ponte sul Torrente Scrivia e arrivare all’incrocio, da lì andare a sinistra direzione Genova una volta arrivati nedi pressi del supermercato UNES (sinistra) parcheggiare vicino al negozio LA BICI.
Itinerario:
Dal parcheggio si passa davanti al negozio LA BICI e si imbocca il Viale Italia, alla fine girare a destra in Via Libarna e oltrepassare la Piazza dei Caduti per poi svoltare a destra in Via Montaldero (indicazioni per l’omonimo Santuario) che diventa sterrata in corrispondenza di un maneggio. Ora la salita si fa un pochino più accentuata ma sempre su fondo regolare, ignorare il primo bivio che sale a sinistra (WP02) e che porta al Santuario di Montaldero. Si arriva ad un quadrivio (WP04) e prendiamo la strada che sale a sinistra (cartello sentiero E1) inizialmente pedalabile anche se con forte inclinazione poi a causa del fondo molto sconnesso è necessario scendere e spingere (questo è il primo dei due tratti impedalabili a causa del fondo sconnesso). L’ultima parte di questa salita, indicativamente 100/150m ripermettono di salire in sella e ci fanno collinare vicino ad un pilone dell’alta tensione (sx). Da qua inizia un interessante single track nel bosco con divertenti saliscendi e un punto panoramico sul paese di Rigoroso (WP05) che ci porterà alla fine del bosco ad immetterci, dopo una splendida discesa, in una strada sterrata.
Proseguiamo a destra, sempre seguendo il segnavia E1, trovando il secondo tratto non pedalabile totalmente nei pressi di una cascina diroccata. Al termine del bosco incontriamo un prato sulla sinistra che verrà raggiunto individuando una piccola traccia di sentiero (WP06) sulla sinistra, lo prendiamo e dopo aver percorso il prato ci immettiamo in un sentiero dove andremo a sinistra. Altro bel single track in falsopiano con diversi sassoni da oltrepassare nei punti più bassi.
Quando arriviamo alla Chiesa non prendiamo la strada che scende a destra (case) ma continuiamo sul sentiero che passa alla destra della stessa (ignorando le diramazioni), altro single track senza particolari difficoltà che ci condurrà ad un tratto in discesa in mezzo ai calanchi: attenzione al fondo sconnesso e alla discreta esposizione a cui si è sottoposti. Alla fine della discesa una strada in mezzo al prato che non presenta nessuna difficoltà. Arrivati alle case si prosegue fino alla strada asfaltata girando a destra in direzione del paese di Sottovalle fino a raggiungere una fontana (WP07) giriamo a sinistra e poi subito a destra iniziando a salire prima su fondo asfaltato e poi su fondo ghiaioso, incontrando sulla destra prima degli orti e poi un prato delimitato da grosse pietre. Al primo bivio saliamo a sinistra (WP08) anche se si potrebbe continuare diritti ma ci toglieremmo una parte del divertimento…
Incomincia un’altra salita totalmente pedalabile per i più allenati, prima dolce e poi a tratti molto dura, che ci condurrà ad un altro single track favoloso in mezzo al bosco. Occorre fare attenzione a non prendere il sentiero verso sinistra con segnavia 3 che vi porterebbe a Borassi. Si esce dal bosco per poi rientrare dopo poco. Qua non si può sbagliare e dopo una prima parte di saliscendi non faticosi incontriamo l’inizio della discesa, in mezzo alla pinetaia, abbastanza ripida con fondo sassoso da affrontare in modo controllato vista la numerosa presenza di dossi taglia-acqua. Stare attenti nei pressi di una tornante a non continuare diritti (WP10).
Alla fine della discesa arriviamo sulla strada asfaltata che scende da Sottovalle e oltrepassato il torrente Lemme, saliamo leggermente e all’incrocio giriamo a destra entrando nel paese di Carrosio percorrendo la Via Odino (Acqua WP11) dove al termine della discesa svoltiamo a destra (WP12 indicazioni campo sportivo) riattraversando il torrente; l’asfalto finisce e lascia spazio nuovamente allo sterrato. Al primo bivio andiamo a sinistra (WP13) dove la strada inizia a salire prima in modo graduale e poi in modo deciso, dove solo i più allenati aiutati anche da un fondo ottimo riusciranno a non scendere dalla bici, per fortuna la sua parte finale si addolcisce e ci permette di arrivare al WP14 in sella. Siamo ora sul sentiero del Piona (che inizia da Gavi), andando a sinistra andiamo a Gavi noi invece proseguiamo a destra (fondo buono). Questa parte di sentiero è caratterizzato da diversi saliscendi in mezzo al bosco, incontriamo anche una parte rocciosa molto divertente dove possiamo scegliere se salire sfruttando la roccia o un nuovo sentierino sulla destra. In cima ad una salitella incontriamo un bivio (andando a sinistra ritorneremmo al paese di Sottovalle) dove si prosegue diritto per iniziare una discesa, il fondo non è dei migliori ma non presenta grosse difficoltà tecniche.
Alla radura altro bivio dove noi prenderemo la strada che sale un pochino verso sinistra. Ha inizio qua l’ennesimo single track prima sul crinale,poi nel bosco e nei calanchi caratterizzato da diversi salti e saltini. Prestare attenzione al fondo che, soprattutto nel finale della discesa, è molto sdrucciolevole. Arriviamo alle prime case di Pratolungo dove occorre moderare la velocità, scendiamo ora su asfalto e arriviamo al cimitero, all’incrocio si va a destra fino ad arrivare al cartello Vignar (WP16); svoltiamo a sinistra su fondo ghiaioso, inizia qua l’ultima salita che ci condurrà prima alla cascina diroccata che si vede sulla verticale del nostro percorso e poi al quadrivio incontrato all’inizio del giro (WP04). E’ l’ultima salita dura ma totalmente pedalabile sempre se allenati. Arrivati al quadrivio prendiamo la strada alla nostra sinistra (andando diritti ripercorremmo la strada fatta all’andata ma ci perderemmo l’ultimo bellissimo single track), ancora qualche piccolo strappo in salita e poi una lunga discesa verso Arquata; qualche toboga, alcuni saltini e tanto tanto divertimento. Attenzione che quando il sentiero diventa strada (via Carrara) non è inusuale incontrare cavalli ed escursionisti, si raccomanda di tenere un’andatura sempre controllata. La strada continua a scendere ma ritorna asfaltata e dopo essere transitati vicino alla Torre del Castello incontriamo le prime case del paese e sbuchiamo nuovamente in via Libarna (già percorsa all’andata).
Ora la traccia gps ripercorre la strada in senso inverso, però tenendo conto che è a senso unico converrebbe individuare la via San Gerolamo e prendere la SS35 (andare a sinistra direzione Serravalle). In breve in ogni caso si ritorna al punto di partenza.
Lunghezza: 16,9 Km circa
Dislivello: 800m circa
Quota Max: 728m
Tempo di percorrenza: 3:30h
Cartografia:
Difficoltà: B.C.
Partenza e arrivo sono nella piazza di fronte alla chiesa di Costa Vescovato, piccolo centro della Valle Ossona, a una decina di chilometri da Tortona (AL). Si parte in direzione di Castellania, paese natale di Fausto e Serse Coppi, per poi proseguire fino al paesino di Sant Alosio ove si abbandona l'asfalto (circa 4,5km dalla partenza).
Si prosegue sulla strada che diventa sterrata, costeggiando i primi affioramenti argillosi che costellano questa zona tra Valle Ossona e Val Grue. Arrivati a uno scollinamento con bel panorama a 360°, dopo un primo tratto in fuoristrada con andamento a saliscendi, si percorre una breve discesa per poi iniziare a salire, tenendo la principale e ignorando una prima deviazione in discesa a sinistra (sterrata per Sarizzola, circa 6,3km). Si arriva alla fine del tratto in salita poco oltre il settimo chilometro, con uno spiazzo ove la principale piega a sinistra, noi prendiamo il sentiero che sale decisamente sul calanco, con fondo tecnico al limite della pedalabilità.
Sono poche centinaia di metri, con l'ultimo tratto a spinta nel boschetto, per arrivare a un colletto all'aperto , ove si prende a destra ancora in salita su sentiero (a sinistra per scendere al ritorno), si scende e si risale tenendo la principale, fino alle pendici del Monte di San Vito (684m) caratterizzate da affioramenti rocciosi a mo' di balconate.
Ci si gode il panorama su Val Grue fino all'Alta Val Curone e la cresta appenninica che separa Piemonte e Liguria, per riprendere il sentiero fino al colletto su prato, ove si va a destra con fondo mediamente tecnico, caratterizzato da rocce affioranti e sassi smossi. Una volta arrivati a fine sentiero prendiamo a sinistra la forestale, evitando l'asfalto a destra, che sale dalla Val Grue e porta ad Avolasca (9km circa).
L'andamento è piacevole, a saliscendi, per sbucare dopo una breve discesa sulla strada bianca percorsa all'andata, la prendiamo in discesa fino a uno slargo sulla destra, con una palizzata sempre a destra poco avanti, dove si affaccia un grande calanco (poco meno di 11km). Si prende la traccia che sale ripida sulla destra, che porta a un sentierino che prima corre in cresta al calanco e poi si tuffa nella valle del Rio Campogrande, nei pressi delle sorgenti del torrente Ossona. Il fondo è di morbida sabbia, con una prima discesa seguita da un falsopiano fino a sbucare, dopo una breve rampa su ripida salita, sulla carrozzabile che porta dalle pendici del Monte Campogrande a Sarizzola (circa 12km).
Si prosegue in discesa fino all'abitato e, arrivati alla chiesetta (sulla sinistra) si prende la sterrata che scende a destra. La si tiene per tutto il tratto boschivo, prima sulla veloce discesa poi in piano, attraversando nell'ultimo pezzo alcuni guadi. Sbucati di fronte a un prato, ove la si abbandona per prendere la poco evidente traccia, proseguendo dritto e costeggiando il campo coltivato a sinistra. Si Sbuca poi su una carrozzabile in piano, la si percorre tutto fino a quando questa (km 16) non sale decisamente, per portarsi in poche centinaia di metri all'abitato di Costa Vescovato, alla pesa del paese. Si risale su asfalto verso la chiesa per concludere il giro.
NB. L’itinerario originale è stato modificato con partenza da Tortona. Per il percorso nuovo fare riferimento al tracciato gps. Se si vuole percorrere il percorso originale non ci sono problemi basta seguire il tracciato a partire da Costa Vescovato.
Lunghezza: km 32 ca.
Asfalto/Sterrato: 4/28 km ca
Dislivello in salita: 1128 m.
Difficoltà tecnica media: BC
Tempo di percorrenza: 3,30 ore ca.
Accesso: dall'uscita autostradale di Ovada (GE) ci si dirige verso Lerma. Appena superato il ponte sul torrente Piota svoltare a dx fino a raggiungere l'area attrezzata di C. Cirimilla.
Itinerario:
Dal parcheggio si segue la strada in direzione del Villaggio Primavera che si supera imboccando la larga sterrata che si inoltra in salita nel bosco. Seguendo sempre la strada principale si sale fino a giungere ad un incrocio ove si prosegue a sx seguendo sempre la larga sterrata (segnavia T gialla ). Si superano Ca Riondo, Ca Spagnolo e Albergo Bianco fino a giungere ad un incrocio ove si svolta a sx in salita. La strada sterrata lascia il posto ad una mulattiera (segnavia triangolo vuoto giallo) seguendo la quale, dopo alcuni saliscendi, si giunge in cresta. Purtroppo a tratti risulta impedalabile, specialmente nella sezione finale dove il lavoro dell'acqua ha devastato il fondo con la creazione di profondi solchi e portando in superficie grossi massi.
Si prosegue in cresta fin sotto la vetta del M. Pracaban (cippo, non si deve arrivare fino a qua se non per questioni di vetta!) da cui si diparte un sentiero in costa a sx (unico tratto tecnico) che si dirige in discesa in direzione delle ormai vicine e visibili Capanne di Marcarolo (segnavia quadrato vuoto giallo), anche in questo caso il fondo risulta precario e molto connesso e risulta imdispensabile procedere a piedi anche per superare due vistose frane. La parte finale invece si svolge su larga strada sterrata che non pone grossi problemi.
. Si raggiunge l'asfalto e si svolta a sx in direzione di Capanne di Marcarolo. Superata un'area attrezzata per pic-nic si imbocca poco dopo a sx una larga sterrata, si segue l'indicazione per C.Cirimilla-Lerma e l'oleodotto (segnavia doppio pallino giallo-pallino barrato giallo). Giunti ad un bivio si sceglie quale sterrata usare per scendere a C.Cirimilla seguendo uno dei due segnavia (consigliato il segnavia doppio pallino giallo).
Duro e completo itinerario sulle colline che circondano la parte bassa della Valle. Dal semaforo posto sulla sp140 ci si avvia in Via Cavour e poi si svolta alla seconda a sinistra (via Donizetti). Si perviene subito sullo sterrato pianeggiante seguendo così il segnavia CAI relativo al sentiero 275. La prima parte segue tale tracciato, ben segnalato; bisogna solo prestare attenzione in qualche bivio dove la velocità potrebbe non far notare il giusto segnale. Prima che la strada salga si svolta a sinistra e si arriva ad una strada inghiaiata dove si svolta a destra, si passa una sbarra con l' indicazione proprietà privata e si prosegue in salita. Alla sommità si svolta a sinistra e si prosegue.
Fonte: Albergabici
A Vignole Borbera si arriva da Serravalle Scrivia attraverso la strada provinciale SP143 o da Arquata Scrivia utilizzando la strada provinciale SP140. Per chi utilizza l’Autostrada prendere la A7 ed uscire al casello Vignole-Arquata prendendo la strada SP140. Si attraversa il paese in direzione Borghetto di Borbera oltrepassando la località Vanzelle fino ad arrivare alla località Variano (indicazioni stabilimento INCOPLAS ITALIA)
L’itinerario descritto qua percorre il crinale Vignole Borbera – Lemmi – Roccaforte, sfruttando il lavoro imponente che il Gruppo Sentieristico del CAI di Novi Ligure ha svolto in questi ultimi anni. Boschi, panorami e incontri “speciali” divertiranno coloro che decideranno di intraprendere questo percorso.
NB: Conto di perfezionare il percorso aggiungendo la parte iniziale del sentiero 275 (che parte dal centro di Vignole B.ra) e la parte di sentiero fino Roccaforte Ligure che ora non sono riuscito a tracciare per problemi di tempo.
L’itinerario, per ragioni “lavorative”, parte dalla località Variano di Vignole Borbera e precisamente da Via Dante 1 (presso INCOPLAS Italia).
Si prosegue oltrepassando lo stabilimento verso il gruppo di case e al primo bivio si prende lo sterrato a destra che ci porta in località Vanzelle, arrivati ad un trivio (Cappelletta sulla SX) si prende la strada in salita; una volta in piano si va a sinistra, incominciamo a vedere i segnavia CAI del sentiero 275 che seguiremo per lunghi tratti (a destra incontriamo la strada sterrata che porta a Vignole – sentiero CAI n°275) verso la località Vallasse (355m). Percorrendo la costa si raggiunge, con brevi saliscendi, il bivio di Costa Jamue (WP01, 395m). Proseguendo in direzione est si raggiunge, in breve tempo, il quadrivio di Costa Muta, (ove seguendo il sentiero N°276 si può scendere a Castel Ratti di Borghetto di Borbera (480m). Dal sentiero N°276 si dirama quello N°277 che conduce al Santuario del Bambin di Praga) Poco oltre, continuando sul sentiero N°275, si arriva alla Madonna delle Mercede. Si scende di poco fino al bivio di Liveto (400m), poi si risale a destra fino al bivio di Grondona (WP02, 435m), da cui parte il sentiero N°273, proseguendo ancora a sinistra si incontrano il bivio di Cerreto Ratti (480) e quello di Casa Castagnazzo (515m) dove andiamo a sinistra per percorrere una veloce discesa che ci conduce alla strada asfaltata (WP03).
Raggiungiamo così l’abitato di Monteggio. Si scende sulla strada per Lemmi per deviare, dopo un breve tratto, su una mulattiera che, attraversando il versante nord della Costa dei Gatti, raggiunge l’omonima selletta. Piegando decisamente verso sud si segue il crinale del Monte Castagnaro (780m), al culmine di una faticosa salita lasciamo sulla sinistra il sentiero 275 e scendiamo in direzione del gruppo di case che si vedono da questo bivio (Lemmi). Al termine di una breve salita arriviamo alla periferia sud/est del paese, possibilità di acqua (WP04) in centro paese, per proseguire a sinistra su larga strada sterrata dopo circa 600m prendiamo una strada a destra (WP05, 710m) e prestando attenzione ai tombini presenti a volte in centro strada iniziamo (possibilità di avvistamento Daini) una serie di breve salite e divertenti discese (occorre prestare attenzione e in assenza di GPS avere intuito nel prendere, nei bivi, le strade verso destra) che ci portano al caratteristico abitato di CA’ de Lemmi (WP07, 497m). Lo attraversiamo cercando di far meno confusione possibile, ora la strada è ghiaiosa e sempre con saliscendi ci conduce fino all’abitato si SASSO (WP08, 526m Acqua). Una volta arrivati alla strada asfaltata andiamo a sinistra in discesa e dopo circa 200m prendiamo a destra (WP09) una strada inizialmente asfaltata che attraversa un gruppo di case, alla sua fine si va a sinistra ora su strada sterrata. Si incontra un primo rudere al culmine di una salita, poi un secondo ed infine una terza casa in rovina (WP10); con andamento a saliscendi si incontrano diversi bivi che noi seguiamo sempre verso destra e alcuni tratti perennemente infangati fino ad arrivare ad un guado. Breve salita e poi pianneggiante con alcuni tratti dissestati fino a ricongiungerci con il sentiero fatto in salita (n°275). Arriviamo al trivio che incontra i sentieri 273 e 275 (WP02) dove noi svoltiamo decisamente a destra in discesa. Ripercorso in senso opposto questa porzione di sentiero ci permette di fare qualche saltino e il mantenimento di una buona e divertente velocità.
Putroppo dopo questa parte divertente ci aspetta ancora una breve ma intensa risalita, una volta in piano prendiamo il bivio per Cerreto (WP11, Cartello). Bellissima sezione al 90% in discesa dove si possono anche trovare brevissime sezioni “toboga” (possibilità di avvistamento Daini), la discesa è veloce e termina “troppo presto” sulla strada asfaltata Cerreto – Castel Ratti. Andiamo a sinistra fino a Castel Ratti, al primo bivio si deve andare a sinistra sulla Strada Nuova per Variano fino ad un bivio (a destra andiamo verso la SP140 Borghetto di Borbera-Vignole, possibile deviazione in caso di stanchezza: arrivati alla statale si va a sinistra in direzione Vignole B.ra, fino ad incontrare i capannoni della SLI e a questo punto prendere la strada che sale verso sinistra dove in breve si arriverà al punto di partenza) dove noi andiamo a sinistra su strada inghiaiata. Dura salita che spiana nei pressi di una costruzione destra), ora per fortuna la strada ha un andamento più dolce e in breve ci riporta nei pressi della località Vallasse (è possibile evitare lo strappetto finale spesso fangoso prendendo una deviazione (sentiero) che conduce ad una casetta in legno e successivamente nuovamente sul sentiero 275. Scendiamo verso la località Vallasse ripercorrendo il sentiero fatto all’andata, oltrepassiamo la cascina (sinistra) e una volta arrivati ad uno spiazzo (WP12) giriamo a destra ed imbocchiamo un divertente single track (non pulitissimo) che ci porta in località Variano, ora andiamo ancora a destra arrivando al gruppo di case e dopo circa 300m arriviamo al punto di partenza.
Si esce al casello di Arquata-Vignole Borbera (A7), usciti dal casello si gira a destra in direzione Vignole B.ra dove al semaforo andiamo a sinistra fino ad incontrare la piazza dove è possibile parcheggiare (Bar di fronte e pizzeria nelle vicinanze).
Il nostro itinerario inzia da Via Vittorio Veneto (Vignole Borbera), ampio parcheggio possibile nella adiacente piazza.
Ci si dirige verso l’uscita del paese in direzione Serravalle Scrivia percorrendo prima la Via Mazzini e allo stop (in faccia troviamo il cimitero del paese) giriamo a destra (SP143). Poco prima di incontrare il sottopasso della ferrovia giriamo a destra prendendo la strada Via Vecchia Vignole che porta al paese di Stazzano, ignorando tutte le deviazioni ci dirigiamo in centro paese e al semaforo giriamo a destra (WP02). Dopo una leggera discesa la strada asfaltata riprende a salire (Via Umberto I°) al primo bivio che incontriamo andiamo a destra e iniziamo a seguire il percorso indicato da frecce rosse con scritta argentata (si tratta del percorso della cicloturistica di Stazzano). Da qui la strada ad un certo punto inizia ad essere sterrata e al primo bivio andare a destra (indicazioni per La Traversina) fino ad un ponte (WP03) che ci permette di attraversare il rio che abbiamo costeggiato fino ad ora. Si inizia a salire in modo deciso su fondo buono fino ad arrivare nei pressi di una cascina abbandonata (WP04) dove si continua sempre a salire in modo deciso, ignorando tutte le deviazioni che si presentano sia a destra che a sinistra. Al termine della salita si arriva ad un quadrivio (WP05) dove noi andiamo diritti e poco dopo incontriamo un rudere, ora la strada (con alcuni solchi profondi) ritorna a salire di nuovo in modo deciso attenuando la pendenza fino ad un'altra costruzione (WP06); qua inizia la prima discesa del giro in mezzo al bosco (attenzione sempre ai solchi dei trattori). La discesa termina ad un incrocio con uno stradone inghiaiato (WP07), si gira a destra e dopo alcuni saliscendi (fondo a tratti sconnesso ma pedalabile) si arriva ad una cascina con capre e fichi in stagione (WP08) ignoriamo la strada che scende a sinistra e prendiamo quella che sale a destra in leggera salita. Al suo culmine inizia un tratto che alterna discese a salite con fondo a volte fangoso anche in periodi asciutti e presenza di mucchi di foglie, si ignorano tutte le deviazioni (in ogni caso i cartelli sono chiari e risolutivi) fino ad arrivare ad un tronco messo per traverso (WP09) dove giriamo a destra in modo deciso per affrontare un delizioso single track non difficile ma tortuoso e divertente. Al termine della discesa si guada a piedi il rio e dopo un piccolo tratto in piano si inizia il tratto più duro di tutta l’escursione con una salita molto ripida, al limite del pedalabile anche a causa della presenza di foglie che nascondo rocce e irregolarità del terreno. Una volta giunti al suo termine potremmo volgere il nostro sguardo su tutta la Val Borbera e il sottostante paese di Vignole B.ra. Breve discesa e poi in piano sulla strada che taglia a mezza costa il versante della collina. Ignoriamo il primo bivio verso sinistra che incontriamo svoltanto invece al successivo (WP10 sinistra) dove giungiamo nei pressi di una serie di cartelli escursionistici continuiamo a scendere e invece di proseguire nel tracciato della cicloturistica di Montespineto (WP11) proseguiamo lungo il sentiero 200 che con veloce discesa (attenzione ai dossi creati per deviare l’acqua) su fondo molto buono ci conduce al torrente Borbera dove giriamo a destra fino ad incontrare il ponte (WP12) che permetterà di attraversarlo. Dopo un piccolo pezzo in piano rincontriamo l’asfalto, Via Montespineto, e l’ultimo duro strappo. A questo punto ci ritroviamo nuovamente dentro il paese di Vignole B.ra ancora un centinaio di metri e terminiamo il giro nella piazza.
Il 6 novembre 2011 si terrà “La Via della Seta”, grande escursione, con viste da sogno su Lucca, Pisa ed il Mare Tirreno. Sosta nella Piazza dei Miracoli. Da Pisa a Livorno tutti insieme in bici per concludere l'itinerario della Ciclovia della Seta alla splendida Terrazza Mascagni di Livorno.
Tre livelli di percorsi possibili, dalla Grande Escursione alla Passeggiata.
Una volta raggiunta Lucca in pullman saranno tre i percorsi possibili:
AVVERTENZE:
- Indipendentemente dalla difficoltà del percorso ciclistico è sempre opportuno verificare il buon funzionamento della propria bicicletta prima di iniziare una attività. E' buona regola rendersi indipendenti per le piccole riparazioni: oltre alle camere d'aria di scorta e la bomboletta spray è bene essere provvisti della dotazione minima di attrezzi per la bicicletta: chiavi multiple, brugole, chiavi specifiche per la propria bicicletta. Infine è opportuno avere con sè piccole parti di ricambio quali falsa maglia per catena (e schiodacatena), pattini o pastiglie freno, ecc.
- Ricordiamo che, secondo le norme in vigore, alle iniziative classificate come "Escursione" o "Grande Escursione" o "Vacanza" possono partecipare i soli soci "Ordinari" (iscrizione da 40€) in quanto richiesto il certificato medico.
- Per le altre iniziative, i partecipanti non ancora iscritti all'Associazione dovranno stipulare una polizza assicurativa giornaliera (Polizza FIAB RCT+Infortuni) versando la quota di Euro 2,00 per persona e per giorno di attività. I ragazzi di età inferiore ai 12 anni accompagnati da un genitore sono esclusi dal pagamento della quota assicurativa ma sono ugualmente assicurati.
- Nota per la guida: Si ricorda che ai fini assicurativi è obbligatorio inviare all'assicurazione l'elenco dei partecipanti entro il Lunedì mattina (o entro il giorno successivo allo svolgimento dell'attività).
Fonte montesolebikegroup
Mercoledì 26 novembre
CINEDROME
Performance cine-musicale di Simone Pace, membro della band nippo-italo-newyorchese dei Blonde Redhead.
Segue vj/dj set di TILT (Sottomarino Giallo) su immagini giapponesi del video Keirin di Giovanni Giommi.
Via Savona 54, ore 21. Ingresso libero.
Giovedì 27 novembre
JOY RIDE e arte pubblica. Nel pomeriggio Aeolian Ride: performance urbana diretta dall´artista newyorchese Jessica Findley.
Alle 19 al Superstudiopiù di via Tortona 27 inaugurazione di JOY RIDE, collettiva a tappe partita da New York nel 2007 e già passata per Parigi, Londra, San Francisco, Tokyo, Los Angeles, Toronto.
Venerdì 28 novembre
Via alle proiezioni BFF e festa al Bar Cuore. Ore 19. Inaugurano le proiezioni BFF al Cinema Mexico, Via Savona 57.
Dalle 23 festa al Bar Cuore on DJ Shizo, Via G. Mora 3, Ticinese.
Sabato 29 novembre
Dance party in garage. Proseguono le proiezioni al Cinema Mexico, dalle 17.30 alle 23.
Dalle 22 URBAN VELODROME PARTY nel garage sotterraneo della COOP di via Arona, zona Vigorelli, con ring ciclistico indoor e dj set di Matt Roan e E-Six, ciclisti urbani e djs di Chicago.
Ingresso 10 euro con consumazione.
Domenica 30 novembre
ciclocross urbano e proiezioni. Proseguono le proiezioni al Cinema Mexico, dalle 17.30 alle 23.
Gara di ciclocross urbano con arrivo sul Monte Stella, organizzata dalla società sportiva Molla Buni, con premiazione al Cinema Mexico.
Aggiornamenti su www.bicyclefilmfestival.com.
Fonte ecodimilano