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Il sito The Active Times, ha pubblicato la classifica delle 10 città migliori per andare in bicicletta. Le 10 città bici-friendly offrono piste ciclabili ben mantenute e un numero crescente di abitanti che vi si muove solo in bicicletta.
Negli ultimi 15 anni le città europee del vecchio continente, hanno subito un nuovo impulso a rendere le città più bici-friendly, sia per i residenti che per i tursiti. Sono tante le città che propongono servizi di bike-sharing, di solito gratuiti per la prima mezz’ora o poco più, che rendono facile spostarsi da un angolo all’altro delle città europee, in modo rapido ecologico e salutare. Un viaggio su due ruote alla scoperta dell’arte, della natura e delle bellezze tipiche di una località, è un’esperienza unica ed emozionate, che offre un punto di vista nuovo, più autentico e coinvolgente.
Secondo il sito The Active Times, la città migliore per i ciclisti è Amsterdam, nei Paesi Bassi. Più della metà dei suoi abitanti usa la bici almeno una volta al giorno. Qui le politiche a favore dei ciclisti sono state avviate negli anni sessanta. Nella capitale olandese i chilometri di pista ciclabile raggiungono quasi i 500 chilometri. Nei Paesi Bassi le aree di parcheggio delle auto separano quasi sempre la pista ciclabile dalla strada, tanto da creare una barriera tra il traffico e gli stessi ciclisti. A Copenaghen, dove l’amministrazione municipale sta implementando le piste ciclabili già esistenti, i semafori per i ciclisti si attivano un poco prima di quelli per le auto, così le biciclette che attraversano la strada sono più visibili. Il 32 per cento degli abitanti di Copenaghen va al lavoro in bicicletta. I ciclisti percorrono in tutto 600 mila chilometri ogni giorno ed hanno una segnaletica dedicata appositamente a loro. Ci sono perfino dei poggiapiedi per i ciclisti fermi agli incroci. La spesa per le infrastrutture utili alle biciclette è di 10-20 milioni di euro all’anno.
La classifica
Ecco la classifica completa delle dieci migliori città per ciclisti compilata da Active Times<
1. Amsterdam, Paesi Bassi.
2. Portland, Oregon - Capitale statunitense delle biciclette, grazie a decenni di politiche e progetti a favore delle due ruote (il 10 per cento degli spostamenti totali si fa in bici e ci sono più di 400 chilometri di piste ciclabili). Ha vinto la medaglia di platino della Lega dei ciclisti statunitensi.
3. Copenaghen, Danimarca - Il 32 per cento degli abitanti va al lavoro in bici. I ciclisti percorrono in tutto 600mila chilometri ogni giorno e hanno una segnaletica pensata apposta per le ciclabili. Ci sono perfino dei poggiapiedi per i ciclisti fermi a un incrocio. La spesa per le infrastrutture utili alle bici è di 10-20 milioni di euro all’anno.
4. Boulder, Colorado - Trecento giorni di sole all’anno e quasi 500 chilometri di percorsi ciclabili, oltre a un programma che promuove l’uso della bicicletta per andare a scuola.
5. Davis, California - Città di riferimento per i ciclisti statunitensi, la prima degli Stati Uniti a promuovere le piste ciclabili (nel 1967), che oggi sono presenti nel 95 per cento delle strade cittadine. Negli ultimi dieci anni ha speso 14 milioni di dollari per progetti legati alle due ruote. Oggi ospita la U.S. Bicycling Hall of Fame.
6. Trondheim, Norvegia - Ogni giorno 32mila persone usano la bici. C’è anche un ascensore per bici (il primo al mondo, sul modello dello skilift) che permette di salire sulle colline della città senza pedalare.
7. Minneapolis, Minnesota - Un programma di bike-sharing, cittadini pazzi per la bici e percorsi per le biciclette dentro e fuori la città (incluso il Cedar Lake Trail, considerato il più bel tragitto per ciclisti degli Stati Uniti).
8. Berlino, Germania - Più di 400mila berlinesi percorrono ogni giorno 620 chilometri di piste ciclabili per andare al lavoro e il governo investe ogni anno 3 milioni di euro per la mobilità su due ruote. Si può consultare il sito dei trasporti della città per capire come spostarsi in bici.
9. Barcellona, Spagna - Ha un “ring-verde” di cento chilometri pensato solo per le biciclette, un efficiente programma di bike-sharing, Bicing, e percorsi ad hoc anche per i turisti. Barcellona ha installato su una delle vie principali un “contabici” che segna quante ne passano ogni giorno e quanto manca per raggiungere il numero di tragitti in bici fissato per quell’anno.
10. Basilea, Svizzera - Piste ciclabili in tutta la città, corsie di svolta a sinistra per i ciclisti e percorsi da fare in bici anche fuori la città.
Come ci si poteva aspettare nemmeno un città italiana è tra le prime 10 di questa classifica riportata da Internazionale. Rispetto a qualche anno fa l’uso della bici in Italia ha fatto enormi passi avanti. Se guardiamo, però, agli altri paesi europei il divario è ancora notevole soprattutto in relazione alle piste ciclabili. Basti pensare che 'Monaco di Baviera può contare su circa 1000 km di pista ciclabile mentre Roma forse su un centinaio. Chissà se prima o poi anche qualche città italiana riuscirà ad entrare nella classifica delle città bici-friendly.
Fonte: theactivetimes.com, internazionale.it
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Venerdì, 24 Maggio 2013 10:01

26 Maggio, Bike Pride: il programma dell’evento

Oltre alla ormai classica pedalata quest'anno il Bike Pride propone una serie eventi che arricchiscono la programmazione degli Smart City Days. Bike Pride nights. I locali rete bike-friendly organizzano due serate “raduno per ciclisti” con aperitivo e djset: sabato 18 maggio, dalle 19, al Soul Lab (via Berthollet 20 D) e martedi. Sabato 25 maggio, verrà proposta una passeggiata in bicicletta di circa 15 km, con la guida cicloturistica Elena Giardina e la guida naturalistica Giuseppe Di Giorgio, lungo il Po e il parco del Meisino: verranno illustrati l'importanza degli orti urbani, le tecniche agricole utilizzate, le storie delle piante, accompagnati dai canti della tradizione agricola interpretati da Daniele Contardo. Partenza ore 10 dal Cecchi Point di Torino (via Cecchi 17), rientro alle 13, con aperitivo offerto da AgriSpesa. Partecipazione gratuita. Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Contest fotografico “Il posto più strano dove l’hai fatto?”, proposto in collaborazione con Reflex Tribe. Le fotografie potranno riguardare: Pedalare - luoghi strani o estremi in cui si ha pedalato o in cui si è costretti a pedalare ogni giorno (spazi ristretti, sede delle rotaie, ecc...); Legare la bicicletta - pali, cestini, tubi, grondaie... che si improvvisano perfetti portabicilette. Durante il Bike Pride, rassegna dei ciclisti orgogliosi: scatti fotografici per immortalare l’orgoglio del ciclista. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

VenTo.

VenTo è un’idea di ciclovia lungo il fiume Po che connette Torino a Venezia. Il viaggio partirà da Torino domenica 26 maggio, in occasione del Bike Pride, con arrivo a Venezia domenica 2 giugno, Festa della Repubblica. Baby pit-stop a due ruote. Il 26 maggio cerca il risciò della redazione di Giovani Genitori, rivista mensile dedicata alle famiglie: un pit-stop su due ruote che seguirà la parata di biciclette lungo tutto il percorso. Allestito con tutto l'indispensabile per cambiare i bambini piccoli, morbidi cuscini e succhi di frutta per dissetarli, il baby pit-stop targato GG sarà un piacevole punto di appoggio per le famiglie che partecipano al Bike Pride. Provamel offrirà un brick da 250cl di latte di soia. Info: www.giovanigenitori.it

Programma di domenica 26 maggio

Ore 9,45 :i promotori del progetto VenTo partono da Venaria per raggiungere Torino. Un comitato d'accoglienza di Bike Pride li accompagnerà da corso Regio Parco, sulla Dora, fino al Parco del Valentino, per aprire un momento di approfondimento con la stampa.

Ore 11 :ritrovo al Valentino e pic nic a Km0 con Movimento Decrescita Felice e una serie di stand informativi sul mondo della bicicletta (Bici & Dintorni, Muovi Equilibri, La Città Possibile), dello sport (CUS Torino e Stratorino) del cicloturismo e della tutela dell'ambiente (Legambiente).

Ore 12 :pranzo con il cestino del ciclista (composto da panino, acqua, frutta), proposto dall’Imbarchino al costo di 5 euro. In più, grazie a Provamel, in collaborazione con Bike Pride, un brick di latte di soia per tutti i partecipanti!

Ore 13 :la cooperativa Il Triciclo, in collaborazione con Amiat, presenta per la prima volta al mondo un contenitore specifico per il riciclo dei componenti ciclistici, che sarà a disposizione dei partecipanti per la sperimentazione.

Ore 14 : di fronte alla Facoltà di Architettura, consegna delle 50 biciclette messe a disposizione gratuitamente dal Comune per i partecipanti che ne fanno richiesta (prenotazione obbligatoria via email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ore 15: Partenza del Bike Pride. Il corteo si farà sentire fra le strade cittadine grazie ad un campanello che Bike Pride, in collaborazione con Triciclo, regalerà ai primi 5.000 partecipanti! Sarà presente un wi fi ciclo-mobile per raccontare in diretta la cicloparata (hashtag dell’evento su Twitter #bikepride2013).

Percorso

1. Viale Virgilio 2. Corso Vittorio 3. Via Roma 4. Piazza San Carlo 5. Via Santa Teresa 6. Via Bertola 7. Corso San Martino 8. Piazza Statuto 8. Corso Principe Oddone 9. Corso Umbria 10. Parco Dora. L’intero percorso sarà chiuso al traffico automobilistico per l’intera durata della pedalata.

Ore 17 circa:

arrivo al Parco Dora, dove, sul palco sono previsti una serie di interventi per fare il punto sulla mobilità ciclabile e in particolare sulle richieste di Bike Pride 2013 presentate all’Amministrazione durante la conferenza stampa.

Invitato il Sindaco Piero Fassino.

Ore 17,30: premiazione del concorso fotografico promosso da Bike Pride con Reflex Tribe e presentazione delle bici vincitrici del Bikescharming, concorso per affascinanti biciclette "eccentriche" organizzato dall’Associazione Tesso. Premi ciclistici di qualità offerti da Advanced Mobility!

Dalle ore 18: concerti di Flashback from future (TBC), Macs Inghio, Regale, Mitumba e a seguire djset con le musiche balcaniche di Dj Grissino. Per rifocillarsi saranno presenti le cucine di strada di Events and Us con proposte enogastronomiche regionali di qualità.

Ore 22 : chiusura della giornata

Il Bike Pride è organizzato dall'Associazione Bike Pride con l'adesione di AlterPOlis, Associazione Solco Onlus, Associazione Tesso, Associazione Tulime Onlus, Bici e Basta, Bici & Dintorni, Cecchi Point, Circolo Legambiente Molecola, La Città Possibile, Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, Mad Pride, Movimento Decrescita Felice, Muovi Equilibri, Pride Torino, Reflex Tribe.

In collaborazione con Cinemambiente, Civico 13, Contiamoci, Cornale, Cus Torino, Eco dalle città, Events&Us, Fiab, Giovani Genitori, Me.La, Officine Brand, Parco Arte Vivente, #salvaiciclisti, Stratorino, Placejam, Provamel, Quotidiano Piemontese, Reset Festival, Vento.

Con il supporto di Fondazione Smart City, Cooperativa Triciclo, Advanced Mobility, Caffè della Basilica, Desgenà biciclette, Ecoobike, Ferrari Biciclette, Newcastle, Quagliotti biciclette, Soul Lab, Zero Bar e la rete dei negozi Bike friendly (www.bikepride.it/bikefriendly).

Con il patrocinio della Città di Torino e Fondazione Smart City.

Fonte: www.bikepride.it

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La tua azienda è bike-friendly? Se offre parcheggi sicuri per la bicicletta e docce sul posto gratuite per il personale, se incoraggia con incentivi gli impiegati ad andare a lavoro in bicicletta e lavora con gli enti locali per migliorare la fruibilità della bicicletta per l'intera comunità, se, ancora, sponsorizza un club ciclistico e offre corsi di educazione sulla mobilità sostenibile, la risposta è sicuramente sì.

Sono questi, infatti, alcuni dei requisiti del Bicycle Friendly Business (BFB), un programma dell'associazione statunitense League of American Bicycle (LAB) che riconosce gli sforzi dei datori di lavoro tesi a favorire l'uso della bicicletta per clienti e impiegati, premiando i progetti aziendali più bike friendly e fornendo assistenza tecnica per aiutare le aziende a diventare migliore per ciclisti.

Il BFB è una società, un'organizzazione o un'associazione senza scopo di lucro che promuove attivamente l'impiego della bicicletta per il trasporto, l'esercizio fisico e lo sport. Le aziende americane vincitrici, dall'oro al bronzo, passando per l'argento, tra cui figurano anche i colossi informatici Facebook, Apple r Hewlett Packard, nel 2012 sono state ben 71 (qui la lista completa).

"Siamo onorati di ricevere questo premio dalla League of American Bicycle - ha detto in una nota Jessica Herrera, responsabile dei trasporti di Facebook-. Nel corso degli anni, ci siamo concentrati per fornire ai nostri impiegati valide alternative di trasporto sostenibili e green, aiutando tutto il quartiere a fare lo stesso. Questi sforzi includono l'aver munito di biciclette gli impiegati, da usare dentro o fuori dal campus, l'aver contribuito al rifacimento del manto stradale delle arterie del quartiere per la sicurezza dei ciclisti della zona e l'aver permesso un servizio di riparazioni sul posto. Gli impiegati sono entusiasti dei nostri sforzi tesi, molti vengono al lavoro in bici, altri partecipano a iniziative come il "Bike to work Day". Siamo orgogliosi di sostenere queste iniziative".

Ispirandosi, quindi a questi esempi virtuosi e ai requisiti richiesti dal programma Bicycle Friendly Business, ecco 5 modi per rendere la vostra azienda più bike-friendly, con altrettante macroaree in cui operare:

1. Infrastruttura

Con la giusta infrastruttura, tra cui biciclette, rastrelliere, docce, armadietti e strade sicure, gli impiegati utilizzeranno con maggiore facilità la bici, inquinando meno, migliorando la loro salute e persino aumentando il rendimento sul posto di lavoro. Largo, quindi, alle flotte aziendali di due ruote, che rappresentano anche il modo più efficace per attraversare grandi campus, spostarsi nei trafficati centri urbani, consegnare velocemente pacchi in aree densamente popolate. Fondamentali, poi, parcheggio, docce e armadietti: questi servizi possono avere un peso fondamentale nella decisione di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto.

2. Supporto operativo

Non basta avere grandi infrastrutture per centrare l'obiettivo: bisogna rendere sicuro e agevole l'uso della bici. Ciò include la pianificazione per l'assicurazione, l'uso del casco, il corretto utilizzo e una giusta manutenzione. Con una pianificazione accurata in anticipo, il programma funzionerà senza problemi e senza rischi eccessivi, né per l'azienda, né per gli impiegati. Inoltre, se si dispone di una flotta di bici, sarà necessario avere un piano per il servizio di riparazione.

3. Programmi motivazionali

Come per ogni buona iniziativa di sostenibilità, sarà necessario motivare e coinvolgere i dipendenti. In che modo? Soprattutto incentivandoli con premi aziendali per chi sceglie gli spostamenti in bicicletta. Ma anche organizzando eventi come il Bike-to-Work Day, o stabilendo convenzioni con negozi specualizzati (magari per l'acquisto di abbigliamento sportivo).

4. Educazione

Per istruire i dipendenti a un corretto e sicuro uso della bici, è possibile organizzare workshop e laboratori. Molto utile può essere anche la realizzazione di una sezione apposita sul sito aziendale dedicata alle informazioni interne per aderire al programma bike-friendly. Questo include suggerimenti per la sicurezza dei ciclisti, collegamenti a risorse esterne, mappe, strade, ecc.

5. Impegno a lungo termine

Purtroppo non tutti i programmi che iniziano bene riescono ad avere successo a lungo termine. Per scongiurare questo pericolo bisogna inserire la promozione della bicicletta tra gli obiettivi aziendale, imponendosi delle mete da raggiungere. Per esempio, l'obiettivo di Facebook di raggiungere il 50% di trasporto alternativo per gli spostamenti dei dipendenti spinge il colosso a un impegno a lungo termine anche sul fronte della bicicletta. È così che essere bike-friendly da una bella idea si è trasformato in un rassello fondamentale della strategia di business sostenibile.

Fonte: Greenbiz - Roberta Ragni

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