Itinerario molto interessante e molto frequentato dai bikers nell’inizio stagione ciclistica, utile come preparazione di fondo per gite più impegnative in alta quota al ritiro della neve. Come itinerario, fino al Pilone della Costa non presenta nessuna difficoltà particolare, se non quella di avere un minimo di allenamento nelle gambe.
Giro molto bello in un ambiente naturale semplicemente fantastico, da farsi assolutamente. Superfluo quindi ogni commento.
Gita veloce-veloce a due passi da Torino valida quando si ha a disposizione una mezza giornata, fiato e gambe per un rapido 1000 metri di dislivello e si gradisce una rapida salita su asfalto (su strada non eccessivamente trafficata) ed una soddisfacente discesa sul tecnico. La gita presenta anche caratteristiche che la rendono adatta ad un pubblico dotato di senso dell'orientamento non essendo sempre reperibili le indicazioni. La parte finale della discesa (quella a ridosso di Condove) si svolge su mulattiera molto rovinata a causa della scarsissima frequentazione pedonale ormai rimpiazzata dalla strada asfaltata ma pur sempre fattibile in MTB a patto di prestare la massima attenzione.
Da Barge si rimonta un breve tratto della valle Infernotto (Via Azienda Moschetti, indicazioni per località Gabiola), per poi abbandonarla e risalire verso le borgate Vottero, e Beltramone (Via Vottero prima e Beltramone poi). In quattro chilometri, si guadagnano circa 200 metri di quota su strada asfaltata, per poi percorrere un lungo traversone in saliscendi su sterrato, e dopo aver attraversato la borgata Montescotto, si arriva alla Colletta di Barge. (610 m) (6,8 Km da Barge).
Partendo da Garessio si percorre la SS28 per meno di 3 km verso Priola, dove sulla Sx trovo le indicazioni per Piangranone. Si abbandona la statale, e si sale su di un asfalto bruttino, per 5,6 km ( 470 mt di dislivello ) fino alla frazione Deversi.
La sterrata per Prato Rotondo parte sulla dx appena prima delle case e prosegue nel bosco con pendenze agevoli e un buon fondo per circa 4 Km, diventa poi più ripida e sconnessa man mano che ci si avvicina alla meta, che si raggiunge in meno di 6 Km (450 m di dislivello).
Azzerato il ciclo-computer alla piazza Martiri della Libertà, procedere in salita e al primo bivio seguire (dx) le indicazioni per Fontana degli Alpini (cartello giallo). Al successivo bivio (0,43) svoltare a Sx (cartello Marca Pinerolese [*] No.12) percorrendo V.Frairia. Segnaliamo al Km. 1,98, alla nostra sx, una bella croce in pietra dedicata a S.Mattia Apostolo (protettore dei fabbri) che viene festeggiato il 14 maggio. Al Km. 2,87 al bivio prendere a Dx per Fontana degli Alpini con indicazione P2 (Str. Dondaina). Lungo questo percorso, sono dislocate delle lose con riportati i brani di alcune celebri canzoni degli Alpini.
L’itinerario raggiunge due “Sentieri Natura” e precisamente il Sentiero di Villadossola e il Sentiero di Domodossola, entrambi realizzati nell’ambito del progetto LIFE - Natura che mira al miglioramento ed alla valorizzazione degli ambienti ripariali lungo il corso del Toce, in particolare nell’ambito del Sito di Importanza Comunitaria denominato “Greto del Toce”.
L’itinerario attraversa aree di interesse storico ambientale e collega l’oasi naturale WWF del Bosco Tenso all’antico borgo medioevale di Vogogna.
L’itinerario raggiunge aree di interesse storico, archeologico e naturalistico: ad Ornavasso si ammirano alcune preziose testimonianze della cultura Walser, quali la chiesetta della Madonna del Bosco (XII sec.), la chiesa parrocchiale di S.Nicola del 1500, il Santuario della Madonna della Guardia del 1600, e la torre di segnalazione (XI sec.). Alla punta di Migiandone sono ubicate le testimonianze più antiche, le necropoli celto romane di S.Bernardo e In Persona (II sec.a.C. - I sec.a.C.) i cui ritrovamenti sono conservati presso il Museo del Paesaggio di Verbania.
L’itinerario attraversa per larga parte l’area della Riserva Naturale Speciale di Fondotoce che comprende l’ultimo tratto del Fiume Toce e parte della piana alluvionale di Fondotoce. Si presenta come una tipica zona umida relittuale in un'area di intenso insediamento umano. La pista attraversa zone di elevato interesse naturalistico, fra cui spicca l'area del canneto.