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Lunedì, 17 Dicembre 2012 12:42

Con la bici in metro... anche a Milano si puo'

Continua e si allunga il viaggio dei ciclisti in metrò. La convivenza con gli altri passeggeri s'è dimostrata pratica e indolore, l'urto è stato assorbito, i treni sopportano il carico delle due ruote, il «traffico» nei vagoni è risultato gestibile e l'Atm non ha ricevuto reclami. In sintesi, lo stress-test è superato: «La sperimentazione del "trasporto-bici" sulle linee 2 e 3 della metropolitana riprenderà il 7 gennaio, dopo la pausa festiva concordata con le associazioni - fa sapere l'Atm -. E dalla primavera estenderemo il servizio sulla M1 e su alcuni tram». Soddisfatto Eugenio Galli, 46 anni, presidente di Fiab-Ciclobby dal 2004: «È un segnale importante per la città».

Il progetto è partito il 25 ottobre. Ed è stato promosso. La dirigenza di Foro Buonaparte ha aperto una «finestra-bici» nella fascia oraria centrale di servizio della «verde» e della «gialla»: accesso libero in metrò dalle 10.30 alle 16 (oltre che dall'alba alle 7 e dopo le 8 di sera). L'integrazione al regolamento era stata sollecitata dalla Milano che pedala (categoria in espansione, che reclama più spazio e diritti) per incentivare gli spostamenti ecologici e favorire i percorsi misti (su e giù dal sellino con una corsa di passaggio sul mezzo pubblico). La linea «rossa» è stata esclusa, nella prima fase, per consentire ai tecnici Atm di completare il monitoraggio del nuovo sistema di sicurezza che regola il traffico in galleria e mantiene le distanze fra i treni: la M1 sarà aggiunta alla sperimentazione del «trasporto-bici» dopo la Pasqua del 2013, assieme ad alcuni tram (tra le ipotesi: il 4, il 15 e il 31).

Il via libera alla «Fase 2» è arrivato al terzo incontro del Tavolo della ciclabilità istituito dall'azienda con i rappresentanti di Ciclobby e «Salvaiciclisti». I temi: trasporti integrati e raccordo tra i sistemi di car e bike sharing . «Abbiamo ricevuto segnali concreti e incoraggianti, dalla nuova dirigenza, dopo troppi anni in cui è stato difficile anche solo abbozzare un confronto - commenta Eugenio Galli -. È interesse di tutti che il servizio possa crescere e migliorare, ma serve la collaborazione e il buon senso da parte di tutti. Del personale Atm, certo, ma anche degli utenti». Tra i «segnali positivi», conclude Galli, ci sono anche le rastrelliere alle stazioni del metrò. Gli ultimi dieci stalli per le bici sono stati posizionati nel parcheggio d'interscambio di San Leonardo, sulla linea «rossa».

Armando Stella - milanocorriere

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"Copenhagen, già dal 1995, ha attuato politiche lungimiranti che prevedono la chiusura del centro storico alle automobili in favore di un piano di mobilità "slow". La bicicletta diventa così il mezzo di trasporto principe per tutti i cittadini e, nello stesso tempo, un nuovo "strumento" per la riduzione delle emissioni di CO2. Il cambio di mentalità proposto dall'amministrazione pubblica è stato accettato da tutti gli abitanti della città che hanno contribuito, con la loro conversione ad abitudini "sostenibili", a rendere la capitale danese la città più "green" d'Europa. Ogni giorno, circa 150mila persone si recano a scuola o al lavoro con il "mezzo di trasporto ecologico".

 

Secondo uno studio statistico del 2010, il 36% della popolazione di Copenhagen si sposta giornalmente sulle due ruote ed è previsto un incremento dell'utilizzo del mezzo pari al 50% entro la fine del 2015. A supporto di questa significativa previsione di crescita, la città ha studiato e proposto il Nuovo Piano Strategico PLUSnet.

PLUSnet è una strategia di pianificazione stradale per lo sviluppo della "slow mobility" da qui al 2025. Entro quell'anno altri cinquantamila cittadini dovrebbero utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città, un risultato che farà di Copenhagen la prima città al mondo per la "slow mobility".

L'obiettivo del piano strategico è l'integrazione tra il "nuovo" e il "vecchio": mantenimento e manutenzione delle vecchie ciclabili come base per la costruzione di nuove piste ed incroci ciclabili al fine di una mobilità sicura e confortevole per tutti i ciclisti.

Le tipologie di piste da realizzare sono, sostanzialmente, due: a tre corsie, quando la strada è a senso unico, e a quattro corsie, quando si è in presenza del doppio senso di marcia.

La strategia PLUSnet per la realizzazione delle infrastrutture cittadine ha individuato quattro punti chiave su cui sviluppare il progetto.

Il primo è City life: ri-progettazione, entro il 2025, di tutte le arterie cittadine esistenti al fine di cambiare il punto di vista della mobilità. Le esigenze dei pedoni e dei ciclisti diventano centrali e quelle degli automobilisti, secondarie. Per questo motivo sono previsti nuovi parcheggi e servizi per le due ruote oltre alla realizzazione dell'illuminazione a led, punti luce ubicati direttamente nel manto stradale, per facilitare la mobilità delle biciclette.

Il secondo è Confort: integrazione, entro il 2025, tra le nuove ciclabili, gli esercizi commerciali cittadini e le aziende private e non che aderisco al progetto. Sono previsti nuovi parcheggi in concomitanza delle zone ad alta densità commerciale e nelle vicinanze delle aree "aziendali"; nuovi sistemi di Bike Sharing integrati con la rete di trasporto cittadina per uno spostamento veloce e senza problema di "parcheggio" delle bici stesse, in tutta l'area metropolitana.

Il terzo è Travel Time: razionalizzazione del tempo di percorrenza della slow mobility. Grazie alla costruzione di nuove infrastrutture, come ponti e ciclabili nelle aree verdi della città, e all'ampliamento delle piste già costruite, è previsto un abbassamento del 15% del tempo di percorrenza degli itinerari metropolitani rispetto a quello attuale. A supporto delle infrastrutture, il progetto prevede un incremento dell'informazione sul traffico grazie alle notizie in real time del servizio e-bike. I dati sono ottenuti grazie ad una piattaforma digitale che invia informazioni alle applicazioni per Smartphone e ai cartelloni digitali lungo i percorsi ciclabili.

Quarto ed ultimo punto: Sense of Security. PLUSnet vuole aumentare il senso di sicurezza dei ciclisti e per questo prevede l'ampliamento delle carreggiate e il miglioramento della segnaletica stradale orizzontale. Le statistiche denotano già un significativo cambiamento dal 1996 ad oggi, con una decrescita del 72% degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti .

Una prima stima delle politiche per la "slow mobility"

La città di Copenhagen, già oggi, può fare una prima stima delle azioni portate avanti negli ultimi 16 anni. Una stima decisamente positiva, sulla base della quale è stata costruita la strategia fino al 2025. Obiettivo: creare una rete di piste ciclabili capillare e continua su tutto il territorio urbano fino ad arrivare alla zona extraurbana limitrofa alla città.

Attualmente Copenhagen offre: 369 km di piste ciclabili; due ponti dedicati alle sole bici; la sicurezza di tutta la rete ciclabile. La velocità delle biciclette sul manto stradale a loro dedicato è di circa 20km/h grazie alla priorità che l'amministrazione pubblica ha dato alle "greenwaves" nel centro e che continua a potenziare nelle periferie, con i nuovi 42 km dell'area suburbana.

Lo sviluppo della "slow mobility" ha permesso una riduzione significativa delle emissioni di CO2 che si aggira intorno alle 110,000 tonnellate nel periodo che va dal 1995 al 2010.

Grazie a sensori applicati nelle vie della città, gli automobilisti ricevono via radio aggiornamenti in tempo reale al fine di evitare incidenti con i ciclisti.

Tra i servizi pensati per i ciclisti, c'è anche una nuova tipologia di bicicletta, disponibile gratuitamente per residenti e turisti, che grazie a un carrello collegato nella parte anteriore consente di spostare i bambini in maniera sicura nelle arterie cittadine.

Questo tipo di strategia porta alla città benefici di diversa natura: ambientale, con la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico (emissioni di CO2 pari a 90,000 tons/anno); sociale, con la diminuzione dei costi sanitari/ciclista pari a 1$/km percorso; economica, perché riducendo i tempi di percorrenza dei lavoratori, aumenta la produttività economica nelle aziende.

Il futuro di Copenhagen

Copenhagen sta investendo molto sulla strategia di sviluppo per diventare una città a emissioni zero grazie alla mobilità sostenibile. Il metodo per ottenere il risultato prefissato è unico: riuscire ad avviare politiche lungimiranti e lavorare per modificare i comportamenti e la forma mentis di chi vive la città. La tabella che segue indica gli obiettivi del piano strategico PLUSnet in correlazione con la tempistica stessa.

USO DELLA BICICLETTA PER GLI SPOSTAMENTI 2015 2020 2025

Tutti gli spostamenti per andare al lavoro e a scuola devono essere fatti in bicicletta

(2010: 35%) 50% 50% 50%

QUALITA'

Condivisione dei sistemi di mobilità che hanno 3 corsie (2010: 25%) 40% 60% 80%

Rispetto al 2010, riduzione del tempo di percorrenza dei ciclisti 5% 10% 15%

Percentuale di cittadini che si sentono sicuri nel viaggiare in bicicletta nel traffico (2010: 67%) 80% 85% 90%

Rispetto ai valori del 2005, il numero di ciclisti coinvolti in incidenti dovrà diminuire del 50% 60% 70%

Percentuale di ciclisti che trovano le cycle tracks in ottimo stato (2010: 50%) 70% 75% 80%

Percentuale dei cittadini di Copenhagen che condividono l'idea secondo cui spostarsi in bicicletta possa avere un effetto positivo per l'atmosfera della città (2010: 67%)

Copenhagen è un modello di città sostenibile basata su una forte politica ambientale e sullo sviluppo "intelligente" di una mobilità attenta ai bisogni della cittadinanza. A latere di questo nuovo modo di pensare la città, vi sono progetti di eco-innovazione e un piano di comunicazione e sensibilizzazione al tema "green" che hanno permesso alla città di ottenere la nomina di European Green Capital 2014.

Qual è la differenza tra la cycle track e la cycle lane? Le Cycle tracks sono le piste/autostrade, rivestite da un tipo di materiale, solitamente il tarmac, e separate attraverso marciapiedi dalle macchine della strada e dal pavimento dei pedoni. Le Cycle lanes invece si trovano nello stesso livello della strada e sono disegnate da ampie linee bianche.

 

L'esempio di Copenhagen

E' stato chiesto all'amministrazione pubblica della capitale danese di redigere un piccolo "vademecum" per tutte le capitali o città europee che vogliano seguire il suo esempio.

Ecco tre regole semplici e chiare per iniziare.

Pianificare con cura la strategia per la viabilità, scegliendo quali modalità – tra biciclette, trasporto pubblico e vetture – debbano avere la priorità lungo le vie chiave della città.

Puntare alla progettazione di tutti gli spazi interni e abbandonati della città per conservare la natura compatta e densa del sistema urbano, cosicché gli spostamenti in bicicletta possano avvenire in un raggio d'azione ragionevole per tutta la cittadinanza.

Non è necessario che ci sia bel tempo per utilizzare la bicicletta: "L'inverno di Copenaghen è veramente freddo!", scherzano i danesi.

Per maggiori info visita il sito City of Copenhagen e Link per i ciclisti

Fonte: globalist

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Lunedì, 19 Novembre 2012 12:07

In metro con la bici, a Cagliari si puo'

Da lunedì 19 novembre è possibile viaggiare con la propria bici. Il trasporto è gratuito per il primo mese, successivamente si pagherà il biglietto.

 

L'Associazione Città Ciclabile Onlus di Cagliari sta da anni portando avanti tutta una serie di iniziative volte al miglioramento della mobilità sostenibile in generale e mobilità ciclabile in particolare.

Finalmente, dal 19 novembre 2012, come comunicato ieri dall Ing. Carlo Poledrini Direttore Generale dell'ARST nella tavola rotonda al Festival Scirarindi alla Fiera di Cagliari inizierà ufficialmente il trasporto delle biciclette nella nostra Metro, riteniamo possa diventare una data molto importante e considerarla a pieno titolo un'altra battaglia vinta, dopo anni di richieste ed iniziative, grazie alla collaborazione della nuova Amministrazione Comunale e alla buona disponibilità da parte della Dirigenza della società regionale trasporti A.R.S.T. che gestisce il servizio.

Dal 19 novembre sulla metro di Cagliari e per il primo mese anche gratuito, si possono trasportare n° 2 biciclette su ogni tram, ad esclusione delle ore 7,40 alle 8,40, dalle 12,30 alle 14,00 dei giorni feriali del periodo scolastico.

Ogni ciclista può portare con se una sola bicicletta, per la quale dopo il primo mese gratuito dovrà pagare un titolo di viaggio uguale al proprio. Mentre per le biciclette pieghevoli poste all'interno di un'apposita sacca o comunque rientranti nelle dimensioni cm (110x80x40), sono considerate alla stregua di bagaglio a mano per il quale è previsto il trasporto gratuito; possono essere trasportate sino ad un massimo di 1 bicicletta per ciascun proprietario.

La bici sul tram rimane sotto la stretta sorveglianza del proprietario, a cui è in capo la responsabilità civile per i danni causati dalla bicicletta a cose o persone durante il tragitto. I bambini sotto i 12 anni possono trasportare la bicicletta SOLO se accompagnati da un adulto.

L'incarrozzamento delle biciclette deve avvenire esclusivamente dalle porte a due ante contrassegnate dall'apposito pittogramma, devono essere appoggiate alla parete nello spazio appositamente riservato e contrassegnato dal pittogramma della bicicletta.

Riteniamo questa iniziativa molto importante, anche in prospettiva dell'apertura delle nuove tratte della linea che dal prossimo anno collegherà in un senso il paese di Settimo S.Pietro, che con le nuove piste ciclabili in programma permetterà il collegamento con i paesi vicini. Nell'altro senso collegherà la cittadella universitaria e il Policlinico universitario, che a sua volta con le piste ciclabili sarà raggiungibile in poco tempo dal paese vicino Sestu. In definitiva permetterà ai cittadini dell'hinterland Cagliaritano di uscire da casa in bicicletta, raggiungere il tram, portare la bici a bordo arrivare al centro di Cagliari, girarsi la città, andare a lavoro, farsi gli acquisti e rientrare al loro paese sempre in compagnia della loro cara bicicletta.

Fonte: Comune di Cagliari news

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Giovedì, 25 Ottobre 2012 11:33

Biciclette in metro', da oggi a Milano e' possibile

I ciclisti potranno scendere nelle stazioni e trasportare il loro mezzo sui treni anche tra le 10.30 e le 16.

 

In attesa delle corsie riservate e delle vie d'Acqua per Expo: porte aperte alle biciclette in metrò. Il pressing delle associazioni del pedale ha prodotto una prima svolta nelle scelte di governo del trasporto pubblico: Comune e Atm hanno deciso di estendere gli orari d'ingresso alle due ruote sulla linea «verde» e sulla linea «gialla» della rete metropolitana. La sperimentazione parte oggi e proseguirà fino al 30 novembre: i ciclisti potranno scendere nelle stazioni e trasportare il loro mezzo sui treni anche tra le 10.30 e le 16, oltre alle finestre già consentite (prima delle 7 del mattino e dopo le otto di sera).

La campagna d'informazione sarà pubblicata da oggi sul sito Atm. In sintesi, è un bonus: cinque ore e mezzo in più a disposizione dei pendolari-ciclisti. Resta esclusa dal progetto la linea «rossa» del metrò, la più affollata e delicata (il sistema di segnalamento del traffico in galleria è ancora in fase di stabilizzazione). Soddisfatti i rappresentanti di Ciclobby, Salvaiciclisti e Assoutenti: «Atm ha dimostrato attenzione al tema dell'intermodalità».

La modifica al regolamento di viaggio è stata condivisa dall'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: «È un servizio utile ai ciclisti che non causa disagi agli altri passeggeri». Nell'ultimo incontro con le associazioni, l'azienda ha presentato anche gli interventi per incentivare la sosta delle bici nei parcheggi d'interscambio: nuove rastrelliere sono state installate alle fermate di Romolo, Lampugnano, Molino Dorino e Bisceglie (undici «pettini» per 55 posti bici). Prossima tappa: San Leonardo M1.

Fonte: milano.corriere.it

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Venerdì, 02 Dicembre 2011 08:41

Bici in metro

Ai cicloamatori che vogliono muoversi attraverso Milano, utilizzando anche i mezzi pubblici, ATM consente il trasporto gratuito della bicicletta in metropolitana.
  • Calendario e orari

Il servizio è attivo sull’intera rete metropolitana
nei giorni feriali: dall’inizio del servizio fino alle ore 7.00, dalle 20.00 al termine del servizio;
il sabato e i festivi: dall’inizio al termine del servizio;
nel mese di agosto: tutti i giorni dall’inizio al termine del servizio.
Il servizio è sospeso nel mese di dicembre.
Si consiglia di verificare sempre periodi e orari prima di mettersi in viaggio telefonando al Numero Verde ATM 800.80.81.81. Non sono ammessi tandem e ciclomotori. 

Se la bicicletta è pieghevole e le dimensioni non sono superiori a cm 80 x 110 x 40, può essere trasportata tutti i giorni e per tutta la durata del servizio su tutta la rete metropolitana e di superficie, senza l’obbligo di riporla in alcuna sacca.
  • Norme di comportamento

Di seguito riportiamo le principali regole per poter usufruire correttamente del servizio:
ogni passeggero può portare con sé una sola bicicletta
l’ingresso e l’uscita dalle stazioni e dalle banchine devono avvenire attraverso le scale fisse
è consentito l’uso degli ascensori, mentre è vietato l’uso delle scale mobili
ai tornelli, sia in ingresso sia in uscita dalla stazione, si deve utilizzare il passaggio per carrozzine, passeggini e bagagli ingombranti posto a lato della cabina dell’Operatore di Stazione e seguire i percorsi indicati dall’apposita segnaletica
l’accesso ai treni è consentito soltanto sulla seconda e quinta vettura, nella direzione di marcia del treno, servendosi delle porte contrassegnate dall’apposito simbolo
è possibile trasportare fino a quattro biciclette per ogni vagone contrassegnato dall’apposito simbolo
i bambini sotto i 12 anni possono trasportare la bicicletta soltanto se sono accompagnati da un adulto
i gruppi di ciclisti che superano i 10 componenti devono contattare il Numero Verde ATM, con un anticipo di almeno 2 giorni feriali, per concordare la programmazione del trasporto e l’eventuale assistenza da parte del personale di stazione
In ogni caso, l’accesso al treno del passeggero con bicicletta al seguito è subordinato alla disponibilità di spazio all’interno delle vetture. In occasioni particolari - o qualora le condizioni di sicurezza o altri giustificati motivi lo rendano necessario - il servizio di trasporto delle biciclette può essere temporaneamente sospeso.
Il passeggero con una bicicletta al seguito è personalmente responsabile dei danni che può arrecare a persone, cose e anche a se stesso. In particolare deve:
assicurarsi che le ruote siano pulite
rispettare i percorsi indicati dall’apposita segnaletica sia in entrata sia in uscita dalla stazione
tenere la bicicletta in spalla durante il percorso lungo le scale fisse
condurre la bicicletta a mano nei percorsi in piano. È in ogni caso vietato percorrere gli ambienti della stazione montando in sella, appoggiare la bicicletta alle pareti o posteggiarla nelle stazioni
a bordo dei treni, sistemare la bicicletta trasversalmente alla vettura, appoggiarla ai pali di sostegno e sorreggerla costantemente per evitarne l’eventuale caduta. Particolare cura va posta perchè non intralci la circolazione dei passeggeri all’interno della vettura
  • Trasporto delle biciclette linea tranviaria della Brianza Milano-Limbiate Ospedale

Sulla linea tranviaria è possibile trasportare fino a un massimo di 8 biciclette per ogni tram. Se sali sul tram con la bici, devi utilizzare sempre la vettura di coda. In vettura la bicicletta deve essere appoggiata alle fiancate dei sedili, lontano dalle porte, costantemente sorretta per evitarne la caduta.
  • Recupero delle biciclette lasciate sulle vetture

Al verificarsi di anormalità che richiedano l’evacuazione dei passeggeri dai treni, la bicicletta dovrà essere lasciata sulla vettura. In tal caso, o anche in caso di smarrimento della stessa, il suo recupero da parte del proprietario sarà possibile presso il personale di Vigilanza del deposito di ricovero del treno, dopo aver presentato i titoli di viaggio utilizzati il giorno dell’abbandono insieme a un documento di riconoscimento.
Trascorsi 30 giorni, la bicicletta, se non ritirata, verrà consegnata da ATM all’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Milano. 
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