Visualizza articoli per tag: piste ciclabili

Lunedì, 08 Luglio 2013 09:21

Lodi. Dipendenti comunali tutti a pedali

La bicicletta è destinata a diventare il mezzoprevalente per gli spostamenti dei dipendenti comunali per causa di servizio. Lo prevede un atto di indirizzo (non un ordine ma un invito ufficiale) approvato ieri dalla giunta municipale, su proposta del sindaco Simone Uggetti. I primi passi del progetto consisteranno quindi nell'analisi degli spostamenti per le varie funzioni assolte dal personale comunale, l'individuazione di quelli che in modo ordinario possono essere effettuati in bicicletta e la stima del conseguente fabbisogno di mezzi, da rapportare all'attuale disponibilità, che ammonta a circa 50 "due ruote", su un totale di circa 290 addetti.
«Tra gli obiettivi prioritari del nostro programma amministrativo — ricorda Uggetti — le politiche per l'ambiente, la mobilità sostenibile e l'innovazione organizzativa della macchina comunale rivestono grande importanza: la conversione a "due ruote" di una quota significativa degli spostamenti per cause di servizio favorirebbe anche la dismissione dei mezzi motorizzati di proprietà comunale più vetusti ed inquinanti, consentendo ancheuna riduzione dei costi di gestione (carburanti, assicurazioni, bolli, manutenzioni). Crediamo inoltre che l'adozione di buone prassi come questa possano rivestire il valore di esempi positivi per la cittadinanza, innescando processi virtuosi».
Fonte: Il giorno

Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:
Martedì, 04 Giugno 2013 08:13

Bologna. Tangenziale della bici - 1° stralcio

Nel mese di giugno partirà il progetto della ciclabile denominata “tangenziale della bicicletta”, posta sui viali di circonvallazione, interessa una parte del territorio di Bologna di particolare valenza  storico monumentale. L’A. C., con questo 1° stralcio del progetto, ha in programma di proseguire l’ampliamento della rete cittadina delle piste ciclabili, collegando in modo tangenziale le piste radiali esistenti in entrata ed in uscita dal centro storico: I lavori dovrebbero terminare nel mese di marzo 2014 e comprendono le aree sotto elencate:

1. Ciclabile della Circonvallazione Semianello Nord-Est (area Stazione FS, collegamento con Porta Mascarella e raccordo con la ciclabile di via Stalingrado). La realizzazione di questo tratto di ciclabile è prevista sul marciapiede lato nord di viale Masini. L’esecuzione del tratto di ciclabile in esame permetterà la ricucitura con le ciclabili esistenti di via Stalingrado e Ponte Matteotti. In corrispondenza delle immissioni laterali verranno realizzate delle platee rialzate in asfalto. La lunghezza del percorso ciclabile è di 650 m per una larghezza media di 2,5 m, salvo ostacoli puntuali laddove la larghezza potrà subire modeste variazioni di sezione. Le principali lavorazioni afferiscono alla rimozione e sostituzione dei cordoli in granito, nonché al rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso. Per dare continuità ai percorsi ciclabili e per garantire un elevato grado di sicurezza, si prevede l’impiego di vernici colorate (strisce bianche con sfondo rosso cupo).

2. Ciclabile della Circonvallazione Semianello Sud-Ovest - I Stralcio - (dalla Radiale intermedia ovest di via Sabotino, Porta Saragozza verso Porta S. Mamolo). Il progetto, in questo tratto dei viali, prevede la realizzazione della ciclabile al centro dell’area verde che divide le due semi-carreggiate. Il tracciato del percorso è lineare in quanto, in corrispondenza delle Porte e delle intersezioni stradali, gli attraversamenti ciclabili verranno realizzati in senso longitudinale all’asse stradale e corredati da idonea segnaletica luminosa (semafori). La lunghezza del suddetto percorso è di circa 1700 m, mentre la larghezza della pista sarà di 2,40 m. In corrispondenza delle aperture mediane dell’area verde verranno realizzati dei rialzi in asfalto tali da dare una maggiore continuità all’intero percorso. Finanziamento

€. 575.000 (contributi dello Stato – Ministero dell’Ambiente)

Fonte: www.comune.bologna.it

Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:
Venerdì, 01 Marzo 2013 11:08

BOLOGNA: BICI E UNIVERSITÀ

UniBike Bologna: a partire da sabato 2 marzo fino al 13 aprile, un ciclo di lezioni sul mondo della pedalata con escursioni e asta finale di bici usate. 

Si chiama UniBike l’università della bicicletta nata a Bologna da un’idea dell'Associazione SalvaICiclisti Bologna per favorire l'uso del mezzo di trasporto meno inquinante e più salutare che c'è e per salvaguardare la vita e la sicurezza di chi lo utilizza. A livello nazionale, il movimento #salvaiciclisti, nato spontaneamente e indipendente da partiti e associazioni, si compone di tanti altri gruppi locali, totalmente autonomi e chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane. Tutto parte dall'iniziativa Cities fit for cyclists del Times e dal manifesto di 8 punti che viene ripreso dai blogger italiani e rilanciato in rete sotto il nome di #salvaiciclisti. UniBike Bologna organizza corsi di alta formazione di ciclismo urbano e mobilità nuova. I corsi sono dedicati a chi vuole andare in bici, ma non sa come cominciare; a chi già ci va ma vuole conoscere meglio il pianeta della bicicletta e a chi vuole una mobilità nuova e sostenibile a Bologna. Lo scopo? Avere sempre più ciclisti in città, che siano più cittadini e più consapevoli. Il ciclo di lezioni si terrà presso l'Urban Center Bologna - Sala Borsa - in Piazza del Nettuno, nei sabati 2, 9, 16, 23 Marzo - 6 e 13 aprile. La prima giornata prevede una lezione di guida e controllo della bici, gestione dell'equilibrio, efficienza, consapevolezza delle differenze tra varie tipologie di veicoli, comprensione dei meccanismi psicologici degli utenti motorizzati, spazi viabili alternativi alla sede stradale, conoscenza delle opportunità intermodali e si concluderà con un giro Pratico delle piste ciclabili di Bologna. Nei sabati successivi si parlerà di accessori opzionali per l'uso urbano, dotazioni di legge, abbigliamento, biciclette reclinate, di come riparare e manutenzionare le bici (con esercitazioni pratiche!) e di come insegnarlo ai bambini, ma si parlerà anche di città sostenibili, di energia, verranno presentati libri, insomma dopo questo ciclo di lezioni la bici e il suo mondo non avranno più segreti. Infine, la serie di giornate di studio si concluderà con un'asta di biciclette e con un una "ciclo-lotteria". L'iniziativa è organizzata in collaborazione con Urban Center Bologna - Ufficio Mobilità Reggio Emilia - Consulta della Bicicletta - SRM Reti e Mobilità - Bologna Pedonale - Monte Sole Bike Group - L'Altra Babele Studenti - Pedalalenta - A.S.D. Bitone - Legambiente – Pedalando. 

Fonte: ilgiornaledellaprotezionecivile.it
Pubblicato in IN EVIDENZA
Mettersi in sella alla propria bicicletta al passo del Gavia e pedalare su percorsi attrezzati e sicuri fino alle rive del fiume Po. Un sogno? No, una realtà prossima. Ieri a Sale Marasino è stato frimato un protocollo d’intesa tra la Comunità Montana di Valcamonica, la Comunità Montana del Sebino Bresciano, la Comunità Montana dei Laghi Bergamschi, il Parco dell’Adamello, il parco dell’Oglio Sud e il Parco dell’Oglio Nord, è stato Corrado Tomasi.
Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:
All’interno del Piano nazionale delle Città per la rigenerazione delle aree urbane, che coinvolge 28 Comuni italiani, Bari propone due progetti per riqualificare il lungomare ovest e le vie di collegamento tra i poli logistici cittadini rappresentati dalla stazione centrale e dal porto.
Il sindaco Emiliano: “Una pista ciclabile da San Girolamo fino alla stazione e sarà abbellita da piantumazioni di verde urbano”. Il dettaglio degli interventi finanziati (totale 8,2 milioni di euro).
Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:

Rivoluzione ciclabile al Lingotto: due nuove piste in corso Bramante e via Giordano Bruno.

A Torino-Lingotto Torino  sono state inaugurate due nuove piste ciclabili, che attraversano la Circoscrizione Nove. Un percorso ciclabile importante, perché ricollega due parti di città tagliate in metà dalla ferrovia, all'altezza del Lingotto, percorribili con difficoltà dalle biciclette. I tratti di pista inaugurati sono situati sul cavalcaferrovia di corso Bramante e in via Giordano Bruno.

In corso Bramante il nuovo tratto di pista ciclabile, deliberato la scorsa estate, è entrato in funzione dopo le opere di rifacimento del cavalcaferrovia e l'installazione della opportuna segnaletica. "A seguito di segnalazioni - commenta Massimiliano Miano, vice presidente della Nove e coordinatore alla viabilità - relative alla pericolosità del percorso promiscuo pedoni e velocipedi, su ambo i marciapiedi del cavalcaferrovia di corso Bramante, la Circoscrizione Nove, in collaborazione con la divisione mobilità della Città di Torino, ha istituito una nuova pista ciclabile sul marciapiede nord, vietando di fatto il transito pedonale, e riservando il marciapiede sud esclusivamente al transito dei pedoni. Una scelta di sicurezza che consentirà a pedoni e a ciclisti di muoversi liberamente sul territorio e senza pericoli".

Anche via Giordano Bruno ha visto la nascita di una nuova pista per le due ruote, lungo il marciapiede est: percorso deliberato nel 2009, importante perché unisce la borgata Filadelfia con Nizza Millefonti, prima non collegate da nessuna pista.

Rivoluzione ciclabile al Lingotto: due nuove piste in corso Bramante e via Giordano Bruno

„Novità anche per i trasporti pubblici della Nove: "Unitamente alle opere di viabilità per le due ruote - spiega ancora Massimiliano Miano - è stata realizzata una nuova banchina di fermata Gtt, esattamente la n. 736, in via Giordano Bruno 81, la quale entrerà in funzione una volta completate le opere di montaggio della pensilina, ed eventuali opere complementari, oltre alla realizzazione della nuova segnaletica orizzontale"."

Fonte: torinotoday

 

Cuneo, approvata la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili

La Giunta Comunale del Comune di Cuneo ha approvato, lo scorso 27 dicembre, la realizzazione di alcuni nuovi tratti di piste ciclabile ed il rifacimento della segnaletica di quelle già presenti.

L'Amministrazione Comunale è da parecchi anni molto sensibile alle tematiche inerenti la promozione della mobilità ciclistica, come sottolineano i parecchi interventi in tal senso come Bicincittà e vari eventi di sensibilizzazione all'uso della bicicletta tra i bambini.

Inoltre, dai risultati delle indagini svolte nel 2006 e nel 2008 sulle abitudini degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti delle principali aziende cittadine è emerso che la percentuale di persone che raggiungono la propria sede di lavoro a piedi o in bicicletta è sensibilmente aumentata (dal 21% del 2006 al 24% nel 2008) evidenziando come prioritario da parte dell'Amministrazione Comunale di procedere sempre più a politiche di difesa della cosiddetta utenza debole.

Dal comune fanno sapere che "è emersa con forza la richiesta da parte dei cittadini di piste ciclabili sicure, continue, collegate tra loro con particolare riferimento anche all'attraversamento dei ponti e al raggiungimento delle frazioni" così che nella seduta di giunta del 27 dicembre scorso è stata deliberata la realizzazione del collegamento della pista ciclabile bidirezionale di corso Giolitti nel tratto compreso tra via XX Settembre e corso Nizza lato monte, la realizzazione della pista ciclabile in corso Dante (lato valle), la modifica della pista ciclabile di corso Nizza nel tratto in corrispondenza di Corso Dante (come richiesto dal comitato di quartiere ad inizio dicembre e da sempre scenario di numerosi incidenti ed investimenti), la realizzazione del collegamento della pista ciclabile di via Vecchia di Borgo San Dalmazzo nel tratto di via Bongioanni (tra via Riberi e corso Gramsci) e del completamento del tratto di pista ciclabile compreso tra via Pertini e corso Gramsci.

Il costo totale del progetto sarà di 60mila euro, spesa disponibile nel bilancio di previsione 2012.

Fonte: targatocn.it

 

Tortona, previsto l'ampliamento delle piste ciclabili

Il Comune nella persona del sindaco Massimo Berutti, che ricopre anche la carica di assessore all'urbanistica, si impegna per agevolare la vita agli amanti delle biciclette, con lo sviluppo di nuovi tracciati inseriti anche nel nuovo piano regolatore generale della cittadina piemontese.

La crisi dell'automobile e quella economica generale stanno facendo segnare numeri al ribasso da record.

Appena dopo capodanno sono uscite le stime ufficiali che parlano di un calo delle immatricolazioni di nuove auto che arriva a sfiorare il venti per cento. Tutto questo significa anche una conseguenza indiretta molto importante: più biciclette in circolazione, ma non sempre chi ripiega su questo mezzo di trasporto economico e conveniente trova la collaborazione logistica e civile necessaria, dovendosi spesso districare tra le insidie e i pericoli del traffico.

Il Piemonte non fa eccezione, ed il Comune di Tortona ha deciso di adoperarsi in questo senso, rendendo più facile la vita dei ciclisti tramite la realizzazione di nuove piste ciclabili, che permettano quindi un aumento del livello di sicurezza e, conseguentemente, del numero di biciclette in circolazione. I nuovi tracciati faranno dunque parte del nuovo piano regolatore generale della città di Tortona, come confermato anche dal primo cittadino Massimo Berutti, che all'interno della struttura del Comune ricopre anche il ruolo di assessore all'urbanistica.

Fonte: alessandria.befan

Pubblicato in IN EVIDENZA
In Belgio, a partire dal 27 dicembre 2012, verranno installati segnali di «strada ciclabile» che danno la priorità assoluta alle bici.

Introdotti a seguito della modifica del codice della strada del 10 gennaio 2012 che ha introdotto la nozione di «strada ciclabile», i cartelli «F111» e «F113» ne annunciano l'inizio e la fine.

Nonostante la comparsa del concetto di «strada ciclabile» il codice della strada belga non menzionava ancora i cartelli di segnalazione relativi a questa zona. Si è dovuto attendere che le Regioni accettassero questo progetto federale. Così più di dieci mesi dopo, i due cartelli sono arrivati.

Il governo ha finalmente optato per un cartello di segnalazione di colore blu intitolato «strada ciclabile» che mostra un'auto (in rosso) e un ciclista (in bianco). Alla fine della strada si troverà lo stesso cartello sbarrato di rosso. La menzione «strada ciclabile» non è però obbligatoria.

Il concetto di «strada ciclabile», nuovo in Belgio, ma già in vigore in Olanda e Germania, è una strada in cui non c'è sufficiente spazio per installare una pista ciclabile e dove il passaggio delle vetture è comunque possibile. I ciclisti hanno però priorità assoluta sul traffico motorizzato. I veicoli a motore vi sono autorizzati al transito ma non possono superare le bici. Inoltre, la velocità non può mai superare i 30 km/h.

Fonte: Fiab Onlus

Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:
Giornata storica per la mobilità ciclistica nella Regione Puglia. Il Consiglio regionale con procedura d'urgenza, infatti, ha approvato con 44 voti favorevoli e 3 astensioni la proposta di legge sugli "Interventi per favorire la mobilità ciclistica" presentata tempo fa dal Consigliere regionale Antonio Decaro ed avallata dall'Assessore alle Infrastrutture strategiche e Mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini che così si è espresso: "Abbiamo avvertito la necessità di mettere ordine in una materia, quella della mobilità ciclistica, che negli ultimi anni ha subito uno sviluppo tumultuoso."

Con questa legge, di fatto, si interviene su tre ambiti:

- organizzazione degli strumenti di pianificazione a vari livelli,

- classificazione puntuale delle diverse tipologie di infrastrutture ciclabili a disposizione dei Comuni

- incentivazione del lavoro culturale per promuovere l'utilizzo della bici negli spostamenti quotidiani.

agendo su due componenti complementari: la realizzazione di interventi infrastrutturali e la promozione di azioni di comunicazione, educazione e formazione.

L'aspetto pianificatorio parte dalla redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) coordinato con le norme statali già in vigore e con gli altri piani e documenti già approvati dalla Regione (Piano Regionale dei Trasporti, Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, Documento Regionale di Assetto Generale). Ogni Comune dovrà dotarsi di un Piano per la mobilità ciclistica. Tra gli interventi previsti per favorire la mobilità ciclistica di cui i Comuni dovranno farsi carico sono compresi, tra gli altri, la costruzione e dotazione di cicloposteggi attrezzati, liberi o custoditi, e di centri per il deposito, noleggio e la riparazione di cicli prioritariamente in corrispondenza dei centri intermodali di trasporto pubblico e presso strutture pubbliche, la messa in opera di segnaletica, verticale e orizzontale specializzata per il traffico ciclistico e di segnaletica integrativa dedicata agli itinerari ciclabili.

I Comuni dovranno destinare una quota non inferiore al 10 per cento dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, al parcheggio di biciclette. Le stesse amministrazioni comunali dovranno inserire nei regolamenti edilizi norme per la realizzazione di spazi comuni negli edifici adibiti a residenza e attività terziarie o produttive per il deposito di biciclette. Sono previste anche attività di promozione, comunicazione, educazione, formazione, nonché servizi ai ciclisti e ai cicloturisti. Non potranno essere finanziate strade se le stesse non saranno dotate di adeguate infrastrutture ciclabili tali da consentire transito in bicicletta in condizioni di sicurezza.

In pratica, con questa legge la Regione Puglia è la prima e forse unica, finora, regione che recepisce concretamente i dettami del Codice della Strada.

(Roccaldo Tinelli - Presidente FIAB-Ruotalibera Bari)

Leggi il comunicato stampa di Fiab sulla nuova legge in Puglia.

 

Fonte: Fiab

Pubblicato in IN EVIDENZA
Venerdì, 14 Dicembre 2012 11:52

I dieci comandamenti del bravo ciclista urbano

Quando il web dona agli utenti articoli davvero interessanti, a noi fa piacere darne notizia in modo che possano essere letti da più persone possibili. E' il caso dell'articolo che pubblichiamo oggi senza alcuna alterazione (anche la foto è la stessa pubblicata sul sito) apparso su bicisnob.

 

Il ciclista metropolitano ha l'obbligo di trasmettere agli altri utenti della strada un'immagine di superiorità, fascino, alterità, bellezza, eleganza.

Deve perciò rispettare ciecamente i 10 comandamenti del bravo ciclista urbano.

1) Abbigliamento. Tassativamente bandite gonne e pantaloni multitasche così come casacchine catarifrangenti e altri ammennicoli che fanno tanto dipendente ANAS. Gli abiti devono essere ricercati, informali e nello stesso tempo raffinati, la mise si deve notare senza dare cafonamente nell'occhio, deve essere adatta a un aperitivo tra amici così come a una cena elegante. Siate cool e controfighetti.

2) Relazioni sociali. La vostra capacità di rimorchiare deve apparire innata e straordinaria. Se vedete uno strafigo/strafiga che cammina per strada puntatelo/a e chiedetegli un'informazione qualsiasi. Dovete convincere chi guarda la scena senza sonoro che siete due vecchi amici che si ritrovano per caso. Allontanandovi salutate calorosamente e fate gesti che lascino intendere che vi rivedrete al più presto. Quando possibile, inoltre, datevi appuntamento agli incroci più trafficati con un vostro amico/a, facendo sembrare l'incontro fortuito e trasformando l'ingorgo in un drive-in con vista sul bacio più appassionato del secolo.

3) Sudore. E' rigorosamente bandito il sudore. La pelle deve essere sempre fresca e rilassata. Il viso asciutto e tonico esprime la leggerezza della pedalata. Chi soffre di sudorazione eccessiva deve mascherarla utilizzando una mtb e indossando capi tecnici pre-macchiati di fango in modo da convincere l'osservatore che si è reduci da un'escursione chilometrica nei boschi. Il sudore diventerà così testimonianza di una straordinaria forma fisica.

4) Respirazione. Vietato respirare a bocca aperta, mostrare affanno o spossatezza. Anche se vi stanno esplodendo i polmoni dovete mantenere un certo aplomb. Chi fuma, nel bel mezzo di una salita al 12%, può accendersi una sigaretta, senza naturalmente perdere il ritmo fluido della pedalata.

5) Espressione. Sorridete con intelligenza, senza inciampare in sguardi beoti. Il volto deve comunicare serenità, spensieratezza, compiacimento. Dovete incutere invidia.

6) Sorpassi. Sorpassare un'automobile è la cosa più normale che può accadere durante uno spostamento: dimostratelo, compiendo l'operazione con naturalezza. E' fatto obbligo di non indugiare con lo sguardo beffardo verso il finestrino delle auto, di tirare avanti dritti e fieri senza curarsi di chi è impantanato nel traffico. Inventate occasioni per fermarvi di tanto in tanto lungo il tragitto così da superare più volte gli stessi automobilisti.

7) Generosità. La vostra superiorità deve rendervi più generosi e disponibili verso il prossimo. Ad esempio, pur essendo privi del parabrezza, potete dispensare mance ai lavavetri al semaforo.

8) Gentilezza. Fermatevi con ostentazione davanti alle strisce pedonali e sorridete a chi attraversa. Poi manifestate complicità col pedone e scuotete il capo in maniera da redarguire con quel semplice gesto l'arroganza dell'automobilista che non rispetta le zebre.

9) Meteo. Mostrate di apprezzare, senza esagerare, i repentini cambiamenti meteoclimatici. Utilizzate uno scroscio di pioggia improvviso per lasciar intravedere intriganti trasparenze o per esibire muscoli bestiali sotto pantaloni resi attillati dall'acqua.

10) Rapporti coi motorizzati. Mai dare confidenza agli automobilisti, mai reagire a provocazioni, a colpi di clacson, a urla e a offese.

L'automobilista non esiste, è solo un componente di una macchina. Esistete solo voi, meravigliosi ciclisti urbani.

 

Fonte: bicisnob

Pubblicato in IN EVIDENZA
Seguire le biciclette per costruire una nuova mappa della mobilità cittadina. Lo ha fatto Jo Wood, professore di visual analytics della City University di Londra, che ha tracciato il percorso di cinque milioni di viaggi a pedali nel centro della città, nell'arco del 2010.

Il risultato è un suggestivo video che descrive in bianco e blu i tragitti delle celebri bici Barclays londinesi. Questo avanzato servizio di bike sharing, sponsorizzato dalla banca omonima, ha raggiunto un bacino d'utenza eccezionalmente ampio, anche date le difficoltà ad entrare nel centro di Londra con mezzi a motore. Dall'inizio del programma, il 3 dicembre 2010, sono stati oltre 16 milioni i viaggi sulle biciclette noleggiate, che sono comode ed economiche.

Ma oltre ad essere una soluzione efficiente per la mobilità sostenibile (e se ce l'hanno fatta in una metropoli come Londra, tutte le città più piccole dovrebbero essere incoraggiate) la circolazione delle due ruote ha avuto anche un effetto inaspettato: fungere da spia per scoprire i percorsi più battuti dai ciclisti e fare nuove ipotesi su come i cittadini vivono e si muovono.

"L'analisi visuale – ha detto Wood al New Scientist -permette ai progettisti del sistema di trasporti e alle organizzazioni come Transport for London di prendere decisioni più consapevoli, per accompagnare al meglio gli spostamenti delle persone attraverso la città".

Il prossimo passo della ricerca sarà l'implementazione di profili anonimi degli utenti ai dati già raccolti. Questo permetterà, secondo gli scienziati della City University, di ottenere maggiori informazioni sui modi d'uso della bicicletta nel tempo, cosa che ad esempio potrebbe garantire un posizionamento più efficiente delle rastrelliere.

Il video comincia con la visualizzazione di tutte le traiettorie, in un caos che tratteggia la mappa di Londra come una nuvola confusa. Di secondo in secondo, le traiettorie meno battute scompaiono evidenziando tre circuiti principali: Hide Park, King's Cross St Pancras e il percorso tra Waterloo e la City. Non tutti i percorsi sono cerchi chiusi, in alcuni casi ci sono molte andate e pochi ritorni.

Alcuni londinesi, commentando l'analisi presentata dal New Scientist, hanno collegato i dati con alcune tipiche routine cittadine: dirigersi verso il centro per andare al lavoro, e una volta usciti dall'ufficio fare una puntata al pub e tornare a casa in taxi, troppo brilli per pedalare.

Tante altre ipotesi socioculturali si possono fare osservando l'animazione del professor Wood, e gli scienziati ancora non si azzardano a sostenerne alcuna. Di certo anche a Londra come in molti altri centri d'Europa, compresa la nostra Bologna, la bici non è solo uno strumento fondamentale per muoversi, ma è un tassello della cultura urbana che racconta qualcosa della vita e della storia di ogni città.

 

Fonte: sottobosco.info

Pubblicato in IN EVIDENZA
Argomento trattato:

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.