Lunedì, 11 Febbraio 2013 16:01

Un decalogo per i candidati alle prossime elezioni politiche

Vota questo articolo
(0 Voti)

FIAB sta contattando i candidati che negli anni hanno dimostrato attenzione verso i temi della mobilità ciclistica per chieder loro di sottoscrivere un impegno. Il documento proposto è il «Decalogo mobilità nuova: iniziative legislative e di Governo». Uno dei documenti discussi e approvati nel corso degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova (ANCI, FIAB, Legambiente e Salvaiciclisti) e che sintetizza le proposte rivolte a Parlamento e Governo.

 

Come da copione, nemmeno questa volta si parla di mobilità sostenibile nei programmi elettorali delle prossime elezioni politiche. Per questa ragione la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sta contattando uno per uno i candidati, capilista o con buone possibilità di essere eletti, e che negli anni hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso i temi della mobilità ciclistica attraverso atti concreti, per chiedere loro di sottoscrivere un impegno morale a sostegno della ciclabilità e della "mobilità nuova".  Il documento che viene proposto è infatti il "Decalogo mobilità nuova: iniziative legislative e di Governo". Uno dei documenti discussi e approvatoi a Reggio Emilia nei giorni 5 e 6 ottobre 2012, nel corso degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, promossi dall'ANCI in collaborazione con FIAB, Legambiente e Salvaiciclisti.

In particolare, la FIAB che si occupa principalmente di ciclabilità, ritiene prioritario un impegno di Parlamento e Governo su 6 di quei 10 punti, che sono i temi su cui si batte da anni. Vale a dire:

1. Istituzione del Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica; [vedi parte della tesi n. 8]
2. Revisione organica del Codice della Strada e delle norme tecniche; [vedi proposte]
3. Aggiornamento della legge di finanziamento sulla mobilità ciclistica; [vedi storia]
4. Equiparazione della bicicletta al trasporto pubblico nell'infortunio in itinere; [si veda qui]
5. Monitoraggio e sicurezza stradale; [vedi qui]
9. Promozione e valorizzazione del turismo sostenibile attraverso la realizzazione della rete ciclabile nazionale "BICITALIA".

Dichiara Antonio Dalla Venezia, Presidente nazionale FIAB: "Stiamo contattando in tutte le regioni candidati che già hanno fatto qualcosa di concreto per la mobilità in bicicletta e abbiamo già una ventina di adesioni ad un documento, il decalogo, già largamente condiviso dalla FIAB con ANCI, Legambiente e Salvaiciclisti, in occasione degli Stati Generali della Bicicletta".

"Il nostro obiettivo - prosegue Dalla Venezia - è raggiungere quota 50. Pubblicheremo sul nostro sito i nomi dei candidati che hanno dichiarato il loro sostegno. Una volta eletti, l'obiettivo è ricostituire il "Gruppo interparlamentare per la mobilità ciclistica" con cui avere un filo diretto e continuo per iniziare a lavorare insieme sui punti del decalogo ma, soprattutto, riprendere i numerosi progetti di legge mai approvati, a partire dal riconoscimento della tutela giuridica dell'infortunio in itinere in bicicletta, a sostegno del quale ci sono più di 100 adesioni di enti locali e territoriali".

Ai candidati è stato inviato anche il documento di sintesi degli Stati Generali che sintetizza quanto contenuto nel cosidetto "Libro rosso della Ciclabilità e Mobilità Nuova" che raccoglie tutta la documentazione prodotta negli Stati Generali e che trovate qui.

Fonte: FIAB ONLUS

Letto 2690 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Programma sperimentale di mobilità sostenibile. FIAB: e la bici?

    Leggendo l’attuale decreto “Programma sperimentale di mobilità sostenibile” del Ministero dell’Ambiente, sembra quasi che usare il termine bicicletta crei delle difficoltà. Come se il più antico mezzo di deambulazione sia più un problema che una soluzione benefica ai problemi di circolazione, di smog e di salute.

  • I fai-da-te del 30 km/h

    Una curiosa iniziativa nella notte tra il 30 settembre e l’1 ottobre, ha caratterizzato le città di Roma, Firenze, Torino e Trieste. Alcuni “sostenitori attivi” del limite di velocità di 30 km/ sono piombati in centro armati di pennelli, vernice e bombolette spray, per disegnare sull’asfalto il limite di velocità, che vorrebbero venisse inserito tra le modifiche del nuovo codice della strada.

  • MOBILITA' SOSTENIBILE A GROSSETO. BENE IL LIMITE A 30 km/h SU VIALE DELLA REPUBBLICA

    Legambiente e Fiab Grossetociclabile continuano l'impegno con costanza e determinazione sul fronte della sicurezza e della mobilità sostenibile, a maggior ragione dopo gli incidenti mortali accaduti negli ultimi anni. Nel capoluogo maremmano si vedono chiari passi avanti sulla mobilità sostenibile. "Apprezziamo i passi in avanti fatti dall'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile: dal nuovo limite di velocità di 30 km l'ora - afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - e i quattro attraversamenti stradali rialzati istituiti su viale della Repubblica alla decisione (presa da sindaco e assessori) di proibirsi l'entrata nella Ztl del centro storico con le proprie auto, o ancora al piano di car e bike sharing che prevede il noleggio di 11 quadricicli e 13 biciclette a pedalata assistita entro la fine del 2013. Adesso però bisogna continuare così ed estendere la Ztl a tutto il centro cittadino, mettere in sicurezza i tratti più pericolosi ed estendere la rete ciclabile in città e frazioni. In questo modo si riesce ad abbattere le emissioni climalteranti, abbassando l'inquinamento e rendendo al tempo stesso la città più vivibile, pulita e sicura. Tutto questo per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini sulla mobilità, trasformare la Maremma in un laboratorio sulla mobilità sostenibile, per il quale da tempo stiamo lavorando senza sosta anche noi". "Abbiamo richiesto con forza il limite di 30 km orari per viale della Repubblica - spiega Angelo Fedi, Presidente Fiab Grossetociclabile - e siamo felici che la richiesta sia stata accolta. Il Comune non deve però fermarsi qui perché sono ancora molti gli interventi necessari per garantire un minimo di sicurezza alla mobilità ciclabile di Grosseto. Bisogna rivedere i punti più critici, tramite la messa in sicurezza degli attraversamenti e la riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h. Questa è l'unica strada per evitare di mettere altre "bici bianche". Le zone che maggiormente necessitano d'intervento sono: gli attraversamenti in zona Quattro Strade, quelli nei pressi di Piazza della Libertà, di Via Senese nei pressi del Villaggio Curiel e dell'Ospedale, la percorrenza da e verso la Stazione, tutta la viabilità su Via Giusti e Via Telamonio. Inoltre, all'intersezione di via Giulio Cesare con Via del Tiro a Segno è prevista una rotatoria, potrebbe essere l'occasione buona per dare continuità all'adiacente vecchia pista ciclabile".

    Fonte: legambiente

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.